Roma, a spasso in via Tuscolana con la pistola nel giubbotto: arrestato

Lo hanno sorpreso a spasso in via Tuscolana con una pistola Beretta 950 calibro 6.35 Browning, con matricola abrasa e completa di 8 proiettili, nascosta nel giubbotto. I Carabinieri della Stazione Roma Macao lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione di arma clandestina. In manette è finito un 29enne romano, senza occupazione e con precedenti.

Ieri sera, transitando in via Tuscolana all’altezza di via Vercelli, i Carabinieri hanno visto il 29enne passeggiare a piedi con un coetaneo, ma ad insospettirli è stata la reazione che l’uomo ha avuto alla vista dei militari: innervosito ha tentato di allontanarsi rapidamente come a cercare di evitare un controllo.

Ma a quel punto i Carabinieri lo hanno fermato, rinvenendo l’arma occultata nella tasca interna del giubbino.

L’arrestato è stato portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo. Non ha fornito dettagli in merito al possesso della pistola che è stata sequestrata dai Carabinieri e sulla quale saranno eseguiti accertamenti per risalire all’esatta provenienza e al suo eventuale utilizzo in attività delittuose.




ROMA, TUSCOLANA: FUNERALI DEL BOSS CASAMONICA. E' POLEMICA

Redazione

Roma – Non è un film, tranquili è tutto vero. Quartiere della Tuscolana in tilt ieri mattina per i funerali di Vittorio Casamonica, 65 anni, esponente di spicco dell'omonimo clan da tempo osservato speciale della procura di Roma per le attivita' illecite (droga, riciclaggio e usura) svolte nella porzione sud-est della cita'. Per celebrare l'ultimo saluto di Casamonica, nella chiesa di Don Bosco, colma di gente, non si e' badato a spese: una carrozza con i bassorilievi dorati trainata da sei cavalli neri, un elicottero che ha lanciato petali di rose e una banda musicale che all'ingresso del feretro in chiesa ha rievocato le note de 'Il padrino' e al termine della funzione la colonna sonora di '2001 Odissea nello spazio'.
Dal Pd a Sel, la politica si indigna per i funerali show dei Casamonica
Sulla bara, trasportata da una Rolls-Royce, un'immagine di padre Pio. Una vicenda che presto sara' oggetto di un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno. Sinistra Ecologia Liberta', attraverso il capogruppo a Montecitorio Arturo Scotto e la deputata Celeste Costantino, si chiede come sia possibile celebrare un funerale in questa maniera: "Scene che sembrano prese da un film ma che accadono oggi nella realta' viva della Capitale del nostro paese. Non puo' essere consentito a nessuno l'apologia della malavita. Chiediamo che vengano prese le distanze da parte delle autorita' religiose e pensiamo che le autorita' civili debbano dare qualche risposta su quanto accaduto, a partire dalla questura. Quei funerali possono apparire un fenomeno di folclore, ma in realta' sono un messaggio chiaro di impunita' da parte dei clan: esistiamo ancora e siamo potenti.
Inaccettabile in uno stato democratico".

Dello stesso tenore anche l'intervento di Angelo Bonelli che parla di "messaggio di forza nei confronti dello Stato e di ricchezza ostentata".

"Chiedo – evidenzia il coportavoce dei Verdi – come sia stato possibile che nel centro di Roma un elicottero abbia potuto volare cosi' basso e che un funerale cosi' sfarzoso sia stato celebrato in una chiesa".
Orfini (Pd), mai piu'. Basta sfregi a Roma. "Mai piu'. Roma non puo' essere sfregiata da chi la vorrebbe far diventare un set del Padrino" scrive su twitter il presidente del Pd, e commissario del partito romano, Matteo Orfini. 




ROMA VIA TUSCOLANA, AGGRESSIONE AD UN SEMAFORO: ROMANO PUNTA CACCIAVITE ALLA GOLA DI UN GIOIELLIERE IN AUTO

Redazione

RomaI Carabinieri hanno arrestato un uomo che aveva tentato di rapinare un automobilista fermo ad un semaforo di via Tuscolana. Il malvivente, un 34enne romano, armato con un grosso cacciavite, ha avvicinato la sua vittima, un gioielliere della zona che stava rientrando a casa e, approfittando del finestrino lato guida lasciato aperto, gli ha puntato il cacciavite alla gola per costringerlo a consegnargli il denaro in suo possesso e l'auto, una costosa Audi A5. La vittima, con grande freddezza, e' riuscita a chiudere il finestrino e a ripartire a gran velocita', allontanandosi indenne dal suo aggressore. Arrivato in piazza dei Consoli, l'uomo ha notato una pattuglia dei Carabinieri in transito: dopo averli fermati, il gioielliere ha raccontato ai militari la vicenda fornendo una dettagliata descrizione del malvivente. I militari, dopo pochi minuti, sono riusciti ad individuare e a fermare il rapinatore nei pressi di via dei Fulvi.