ROMA VIOLENTA: DUE ALBANESI AGGREDISCONO STUDENTE DISABILE

di Ci. Ma.

Roma – Un aggressione consumata sotto gli occhi di tanti testimoni che fa accapponare la pelle. Roma si conferma una città ancora invivibile, e pericolosa. Per fortuna come sempre è stato celere l’intervento delle forze dell’ordine, che lavorano con pochi mezzi ma tanta passione.

Il fatto e l’aggressione. Il 1° ottobre 2015 un un adolescente di origini indiane, insieme ai suoi compagni, come di consueto, si stava recando a scuola a bordo di un autobus. Purtroppo, le sue difficoltà motorie e linguistiche sono state notate da due trentenni di origine albanese. I compagni di scuola del ragazzo aggredito, appena si sono resi conto di quello che stava accadendo, sono intervenuti in sua difesa. Per tutta risposta i due albanesi hanno aggredito e picchiato anche uno di loro.

Intervento tempestivo della Polizia di Stato. Quello che stava accadendo sull’autobus non è sfuggito agli agenti del commissariato Tor Carbone, diretto dal dottor Nicola Regna in transito sulla stessa via. I poliziotti di una prima pattuglia sono saliti sul mezzo bloccando il 33enne M.E., mentre un altro equipaggio ha bloccato il 32enne D.R. che nel frattempo, sceso dal mezzo, si era diretto su una via limitrofa. 

Violenza, schiaffi e pugni allo studente e ai suoi compagni. Come ricostruito in seguito dalla Polizia di Stato, prima i due hanno spintonato il minorenne in fondo all’autobus, poi, mentre uno di questi faceva da schermo con il proprio corpo, l’altro ha iniziato a colpire il ragazzo con schiaffi, pugni e con un giornale arrotolato; il tutto mentre lo copriva di insulti.

Arresto dei due albanesi. Dopo aver raccolto tutte le deposizioni, i due albanesi sono stati arrestati. Al termina dell’udienza di convalida sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Dovranno rispondere di lesioni personali aggravate, violenza privata e violazione della legge in materia di discriminazioni razziali.




“IL MALE SULLE SCARPE” LA ROMA MISTERIOSA E VIOLENTA NEL GIALLO DI CAMILLO SCOYNI

Redazione


Roma – Gioielleria di via Marcantonio Colonna. I corpi senza vita di titolare e dipendenti vengono ritrovati dagli uomini dei Vigili del Fuoco. Emerge subito un particolare raccapricciante: l'assassino, prima di uccidere a sangue freddo il proprietario, gli ha versato in bocca dell'oro fuso, rifacendosi a un episodio della Bibbia. E’ “Il male sulle scarpe” il primo giallo di Camillo Scoyni, giornalista e autore Rai, pubblicato da Tullio Pironti Editore e che sarà presentato il 14 maggio alle 17.30 nella libreria Arion di Piazza Montecitorio.


Protagonista del giallo è il dirigente della Polizia di Stato Enrico Vaciago che si troverà a collaborare con agenti della Digos e dei "servizi" militari: coinvolto personalmente, darà vita a una caccia all'uomo senza quartiere e senza regole per fermare la carneficina del serial killer.
“E’ un racconto – spiega Scoyni – ambientato in una Roma messa in scena sia con le sue contraddizioni e suggestioni sia con i suoi misteri in un periodo segnato da una vena di follia che attraversa tutti noi. Una follia dovuta allo stress ma anche all'incapacità di comprendere, con i normali mezzi che ci dà la scuola e la nostra cultura, come si stia sviluppando il mondo.




ROMA VIOLENTA: LA CRIMINALITA' NON DORME MAI

di Daniele Rizzo

Chi ha visto Roma Violenta sa che non parliamo di un film fantascientifico. Chi sperava che fosse un film adatto a descrivere solo la Roma di fine anni settanta dovrà ricredersi. A quarant’anni di distanza dall’uscita del titolo torniamo infatti a confrontarci con episodi di micro (o macro, deciderà la procura) criminalità che stanno investendo la Capitale, ed in particolare la sua periferia, sempre più repressa e abbandonata.
Sono due in particolare gli episodi di cronaca che hanno scosso in questi ultimi giorni di agosto il quadrante sud est romano: il primo, l’omicidio di Pietro Pace, freddato in Via Gasperina; il secondo è l’assassinio di Andrei Gabriel Kondratovici, pugnalato alla schiena a Torre Angela.

PIETRO PACE
Teatro del primo agguato è stata la ben nota Via Gasperina, probabilmente l’arteria più conosciuta che congiunge l’Anagnina con la Tuscolana. Poco dopo le ore 21 del 26 agosto Pietro Pace, a bordo di una Golf, è stato (sembrerebbe) avvicinato da due uomini armati a bordo di uno scooter, i quali hanno esploso più colpi all’altezza della testa e del torace del quarantenne. Proprio i colpi hanno allertato un residente che ha poi chiamato il 113. Sul luogo gli inquirenti hanno svolto i dovuti rilevamenti ed hanno potuto accertare che il cadavere rinvenuto, che al momento non aveva documenti, apparteneva all’incensurato Pietro Pace, venditore ambulante di biancheria da tempo separato con la moglie e padre di una bambina di otto anni. Ad interrogarsi sul perché di questa assurda morte non ci sono solo i titolari delle indagini, ma anche il padre di Pietro, Mario. Il padre della vittima ha descritto il figlio come un bravissimo ragazzo che non ha mai avuto problemi né di soldi né di droga, quelli che solitamente sono i principali moventi per questo tipo di esecuzioni. Mario ha anche promesso un premio di centomila euro a chiunque farà pervenire informazioni utili alla cattura dei killer del figlio. Certo è che lo stile “mafioso” dell’agguato, con l’affiancamento all’auto e gli spari ad altezza viso, lascia aperti numerosi punti di domanda.

ANDREI GABRIEL KONDRATOVICI
Il 28 agosto in Via dei Coribanti, in zona Torre Angela, è stato invece trovato il corpo senza vita di Andrei Gabriel Kondratovici, ventiseienne romeno residente della zona. Il giovane giaceva esanime nel retro di un furgoncino; la portiera era aperta, e questo ha permesso la segnalazione alle forze dell’ordine da parte di un residente della zona che ha visto il furgoncino dal suo palazzo. All’origine dell’omicidio ci sarebbe una lite finita male; da escludere invece l’ipotesi di una rapina, visto che il giovane al momento del ritrovamento aveva con sé sia lo smartphone che i soldi. Dal camioncino partono inoltre delle tracce di sangue che condurrebbero al luogo dove è stato assassinato Andrei: ferito con due coltellate alla schiena, il ragazzo sarebbe infatti scappato dal suo assassino (o dai suoi, l’ipotesi è ancora al vaglio degli inquirenti) fino a raggiungere il camioncino, dove è poi morto.
Un omicidio anche questo che lascia perplessi gli osservatori esterni alla vicenda, e che lancia un nuovo monito d’allarme alla giunta capitolina e al sindaco Marino: la situazione delle periferie romane è in continua evoluzione, e se presto non si interverrà in qualche modo il degrado e l’abbandono avranno la meglio sul quieto vivere.




ROMA CRIMINALE: TRE OMICIDI E UN FERITO GRAVE

Redazione

Roma – Una violenza inaudita nel romano nel giro di una giornata. Proprio così, in poche ore tre persone sono state uccise e una ferita gravemente. Questa mattina un 62enne è stato ucciso in strada a colpi di pistola, nel pomeriggio un 40enne è morto in casa, a Focene, ucciso da una revolverata mentre era sull'uscio della propria abitazione. In serata l'ultimo agguato in strada ad Anzio, centro del litorale romano: il bilancio è di un morto e un ferito grave.

E' una vera e propria esecuzione quella che ha avuto luogo nel pomeriggio in località Focene, alle porte di Roma. La vittima, Pietro Rasseni, 40enne con piccoli precedenti per furto e spaccio, è stato ucciso sull'uscio di casa, davanti alla moglie e al figlio di 10 anni. Un testimone ha riferito di aver visto, dopo aver sentito gli spari, un uomo che scappava a bordo di un motorino.

E' invece un pensionato, Claudio D'Andria, 62 anni, la vittima dell'agguato che ha avuto luogo questa mattina prima delle sette in zona Tor Sapienza. L'uomo, che stava rincasando dopo aver portato a spasso i suoi cani, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa sotto il suo palazzo. Alcuni testimoni hanno parlato di due persone arrivate in strada a bordo di uno scooter, un'altra persona ha riferito di aver visto una persona fuggire a piedi nel parco. La vittima avrebbe un piccolo precedente per droga risalente al 2004.

Poco prima delle 20, ad Anzio, sul litorale romano, l'ennesima sparatoria in strada. Il bilancio è di una vittima e di un ferito grave. I due sono stati colpiti dai proiettili mentre erano a bordo di un'auto, poi uno di loro ha tentato la fuga, uscendo dalla vettura

(Fonte: tgcom24)