ROMA: L'ARMA HA RICORDATO IL CARABINIERE ROMANO RADICI VITTIMA DEL TERRORISMO DEGLI ANNI 80.

Redazione

Roma – Si è svolta, nella mattinata di sabato, una cerimonia commemorativa in occasione del 33° anniversario della morte del Carabiniere Romano Radici, Medaglia d’Argento al Valor Civile, ucciso il 6 dicembre del 1981 da un terrorista nei pressi della Piramide Cestia a Roma.

Dopo gli onori militari resi dalla Guardia d’Onore, il Colonnello Salvatore Luongo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma, ha deposto, a nome dell’Arma dei Carabinieri, una corona di alloro alla lapide che ricorda il militare, posta all’ingresso della caserma del Nucleo Radiomobile di Roma, in Via dell’Oceano Indiano. 

Alla presenza della vedova e dei figli del Carabiniere Radici, il Colonnello Luongo ha poi ricordato la figura e il valore del sacrificio del militare caduto. Alla cerimonia era inoltre presente una rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine della Capitale oltre a ex colleghi e una delegazione della Rappresentanza Militare.

Il Carabiniere Romano Radici nato a Roma il 5 agosto del 1943, il 6 dicembre del 1981 si trovava in compagnia di un altro militare, di servizio a bordo di una gazzella del Nucleo Radiomobile in zona Piramide Cestia. Durante il controllo di due giovani sospetti, uno di questi, rilevatosi poi un pericoloso terrorista, ha estratto la pistola colpendo a morte il militare.

Per quanto sopra Radici è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile con la seguente motivazione:

CARABINIERE ROMANO RADICI, MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE.

“Conduttore di autoradio di Nucleo Radiomobile, già distintosi nella lotta contro la delinquenza organizzata, mentre con responsabile impegno procedeva alla identificazione di due giovani in atteggiamento sospetto, veniva mortalmente raggiunto da colpi d’arma da fuoco proditoriamente esplosi da uno dei malviventi, identificato poi in un pericoloso terrorista, sacrificando la vita ai più nobili ideali di coraggio ed alto senso del dovere”. 




RICORDATO A ROMA IL CARABINIERE ROMANO RADICI VITTIMA DEL TERRORISMO DEGLI ANNI 80.

Redazione

Roma – Si è svolta ieri mattina una cerimonia commemorativa in occasione del 32° anniversario della morte del Carabiniere Romano Radici, Medaglia d’Argento al Valor Civile, ucciso il 6 dicembre del 1981 da un terrorista nei pressi della Piramide Cestia a Roma. Dopo gli onori militari resi dalla Guardia d’Onore, il Colonnello Salvatore Luongo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma, ha deposto, a nome dell’Arma dei Carabinieri, una corona di alloro alla lapide che ricorda il militare, posta all’ingresso della caserma del Nucleo Radiomobile di Roma, in Via dell’Oceano Indiano. Alla presenza della vedova e dei figli del Carabiniere Radici, il Colonnello Luongo ha poi ricordato la figura e il valore del sacrificio del militare caduto. Alla cerimonia era inoltre presente una rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine della Capitale oltre a ex colleghi e una delegazione della Rappresentanza Militare.

Il Carabiniere Romano Radici nato a Roma il 5 Agosto del 1943, il 6 dicembre del 1981 si trovava in compagnia di un altro militare, di servizio a bordo di una gazzella del Nucleo Radiomobile in zona Piramide Cestia.  Durante il controllo di due giovani sospetti, uno di questi, rilevatosi poi un pericoloso terrorista, estraeva una pistola colpendo mortalmente il militare.
Per quanto sopra Radici è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile con la seguente motivazione:

Carabiniere Romano Radici: Medaglia d’Argento al Valor Civile.

“Conduttore di autoradio di Nucleo Radiomobile, già distintosi nella lotta contro la delinquenza organizzata, mentre con responsabile impegno procedeva alla identificazione di due giovani in atteggiamento sospetto, veniva mortalmente raggiunto da colpi d’arma da fuoco proditoriamente esplosi da uno dei malviventi, identificato poi in un pericoloso terrorista, sacrificando la vita ai più nobili ideali di coraggio ed alto senso del dovere”.