Rossella Corazzin: una scomparsa all'ombra del mostro di Firenze

 

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di Angelo Barraco

Belluno – La storia che vi stiamo per raccontare è tutt’ora avvolta da una fitta cortina di mistero poiché nessuno è mai riuscito a dare una risposta agli innumerevoli interrogativi che ancora oggi albergano nella mente di chi cerca la verità, in una vicenda in cui l’ombra regna sovrana. Siamo a Tai di Cadore, una località montana in provincia di Belluno, Rossella Corazzin è una giovane studentessa del liceo classico, amante della lettura e delle lunghe passeggiate che ama fare in compagnia del padre. Nell’agosto del 1975 la famiglia Corazzin sta trascorrendo le ferie e come di consueto, dopo il pranzo mentre tutti riposano, Rossella e il padre, appena svegliati, si incamminano fino al bosco. Una famiglia abitudinaria, in cui la giovane è perfettamente inserita all’interno di un contesto di serenità e armonia. Il 10 agosto del 1975 qualcosa però  cambia, il padre incontra Rossella che passeggia da sola in paese. Apparentemente tutto normale se non per il fatto che tale azione non faceva parte delle abitudini della giovane, allora il padre la ferma per chiedere spiegazioni e lei risponde che ha bisogno di evadere, lo dice con un tono scherzoso. Un altro episodio insolito si verifica il 10 agosto del 1975, dopo il pranzo. La giovane in questa circostanza decide di non concedersi il riposo pomeridiano e …


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