QUANDO ANDARE AVANTI TI RIPORTA ALLE ORIGINI

Sara Galea

La meditazione è una pratica molto antica e che ha avuto le sue origini nel mondo orientale millenni fa. Nel corso degli anni, in occidente, è stata giudicata e criticata nei più svariati modi, ed etichettata con delle Opinioni (assolutamente fasulle e degne di chi ha ignoranza e, soprattutto, mancanza di vigore e vitalità per fare una pratica che vuole forza di volontà, apertura mentale e di cuore) che ci si potrebbero scrivere dei fanta-libri: un esempio lampante di ‘’ opinione assolutamente fantasiosa'' è l’equazione: meditazione = spirituale = astratto e poco pratico.
Come molti maestri, insegnanti, trainer, dicono, la meditazione è affine e molto vicina alla concretezza perché muove verso l’azione, la consapevolezza, la disciplina mentale, la concentrazione in ogni ambito di vita, sul lavoro, sulle relazioni, nei rapporti di coppia, per trovare equilibri sani con armonia e coerenza tra ciò che si è e quello che si fa diventando, così, persone consapevoli del proprio mondo interiore, e della propria Realizzazione.

Al contrario di ciò che si pensi, o immagini, la meditazione è una pratica che si è nuovamente, e rapidamente, diffusa soprattutto nel mondo dei professionisti, del lavoro, ma sta prendendo piede anche come percorso di vita individuale personale per migliorare la vita stessa. Da professionista posso dire, con vera cognizione di fatto, che chiunque si sia avvicinato con riluttanza, data l’educazione ricevuta fondata sulla critica ed il giudizio, ha fatto propria questa pratica, o chiamiamola anche metodo o tecnica qualora si temano termini troppo ''spirituali'', trovando in essa i giusti strumenti per darsi degli obiettivi, per riuscire a ‘’focalizzare’’ le proprie positività, e potenzialità, senza venire travolto dall’onda di pensieri e sensazioni negativi con i quali sono stati abituati a convivere nella propria zona chiamata ‘’di confort’’.

Ad oggi sono state re-introdotte moltissime pratiche di meditazione, di rilassamento, ed energetiche che, attuate con costanza, dedizione e convinzione, fanno realmente uscire dal ‘’coro’’ di quella follia mentale che ha creato il mondo che ci circonda, e che vede protagoniste persone divenute come sono divenute , evito qualsiasi tipo di etichetta, nel corso della propria vita.

Senza critica né giudizio, quindi, la presa di coscienza del proprio squilibrio mentale, da prendere non come forma di malessere clinico psichiatrico ma come forma di in-consapevolezza e chiusura mentale, dà all’essere umano la capacità di portare se stesso ad una reale situazione di benessere, che è tutt’altro che una cantica profusa fine a se stessa, e alla bellezza eterea che esprime, mauna reale trasformazione della propria vita sotto tutti i punti di vista, e dimensione di esistenza: fisico, morale, psicologico, relazionale, professionale, economico, sociale, etc.

E quindi?

Riportiamo nella nostra vita i valori veri e, soprattutto, i giusti strumenti, svuotando la stessa di tutto ciò che porta malessere, negatività, mancanza di autonomia, auto motivazione, autorealizzazione, autoanalisi, e avvicinandoci a ciò che rende le persone capaci di agire secondo le proprie potenzialità, capacità, virtù, valori, competenze, dandosi, quindi, come spinta a tendere, la volontà di volere sempre maggiore conoscenza, coscienza, Realizzazione del proprio Se.
http://saragalea.wordpress.com/consulente-olistico/
 




L'ORIZZONTE E' DENTRO TE

Sara Galea

Troppo spesso si cerca lo stato di benessere affaticando mente e corpo in arrovellamenti mentali che deliberano uno stato di  ansia, e stress da prestazione, prima ancora di aver messo mani su qualsiasi azione;  troppo velocemente apriamo la porta alla  paura di  fallire, che è quella che inficia qualsiasi movimento l’essere umano si accinga a fare.

La mente è la dimensione che stabilisce lo stato di benessere fisico e psichico, lo stato che porta l’essere umano nella zona di flusso, in cui tutte le energie si concentrano a trovare, e realizzare, situazioni ed attività che concretizzino lo stato  di felicità.

Da quando nasciamo veniamo introdotti in un circuito dove la vita diventa una corsa pazza di eventi da vivere soltanto per raggiungere altre situazioni,  che devono portare in altri contesti, e così via discorrendo,  per arrivare alla fine della vita fisica rendendosi conto di  avere  vissuto inseguendo una felicità che si trova, invece, esattamente al punto di inizio, dentro se stessi. Gli Obiettivi sono fondamentali per indirizzare la mente a non perdersi  dietro tante macubrazioni che se stessa produce, perchè la realtà da vivere deve essere la vita stessa, il suo gusto, l’apprendimento, la scoperta, la sperimentazione, lo stravolgimento di eventi, emozioni, sensazioni, la qualificazione e riqualificazione, il cambiamento. 

Sentire, osservare, ascoltare, gustare, condividere, accettare, rifiutare significa vivere con consapevolezza, con coscienza, e non distratti da tante turbe mentali che servono ad allontanare l’essere umano dal senso della vita, vivere! 

E’ vero che la vita è come un treno con tante fermate, ma quando si sale sul treno non bisogna rimanere seduti fino ad arrivare al proprio capolinea, si deve usare il treno   come un vettore daL qualE possiamo scendere e salire a nostro piacimento; dove il comando è in mano nostra e le fermate non sono semplice contesto ma strumento di apprendimento, esperienza, gioia, dolore, condivisione, co-creazione.

Se ci  soffermiamo a razionalizzare la vita tutto potrebbe apparire insensato perché effettivamente non c’è un senso, perchè è la vita il senso, è quello che vogliamo vivere il senso, è la decisione di volere essere  felici il senso, ovvero di essere protagonisti consapevoli della propria opera. Troppo spesso ci si sofferma a voler capire, perché l’essere umano per muoversi deve capire, ma cosa c’è da capire? Siamo arrivati su questa terra con una facoltà: il libero arbitrio di  scegliere se si vuole vivere felici o sofferenti, ricchi o poveri, malati o sani, belli o brutti. Ora molte menti inizieranno a pensare che tutto questo è insensato, veramente penseranno proprio che sono bip bip bip, perchè la vita è predestinata, è già stabilita da un Dio ingiusto, che ha dato a taluni la fortuna e ad altri la sfortuna. Pensate a quei genitori disperati che hanno perso un figlio in un incidente qualsiasi, che sia di automobile o altro, cominciano ad odiare Dio, la vita, il mondo, il cielo, se stessi  ma … che senso ha tutto questo?   Dio è responsabile se quel ragazzo ha deciso di correre o drogarsi o bere o altro? Cosa, se magari l’auto ed i soldi gli sono stati offerti senza fargli prima acquisire la propria responsabilità, la causa è Dio? o la responsabilità dell’individuo ed il contesto in cui vive?

E’ facile ammalarsi quando si beve e si mangiano schifezze e si fuma, ma non  si ammetterà mai di  essersi dati la malattia, si invocherà Dio per chiedergli il perché di tali tormenti. Provate a studiare la metamedicina, provate a comprendere quanto tutto ciò che è dentro di noi ci fa vivere in una determinata maniera manifestando malattie o benessere.  Ora altre menti penseranno ‘’ si, e poi c’era la marmotta che incartava la cioccolata’’ 

Bene, si continui pure  a scansare le  responsabilità. Non asi agisca per darsi delle capacità, non ci si azioni   per creare il proprio benessere. Si scansi  tutto ciò che  mostra quanto tutto dipenda dal singolo individuo, dalla persona. 

Si continui  ad avvalorare ciò che  fa comodo: la vita è una bip bip bip, c’è un Dio che   punisce dando  le malattie, e poi c’è un destino malefico che  scrive   tutto ciò che  capita. Ora si sta meglio?  Non si hanno colpe, tutto è in mano a Dio, al  destino, a Prodi, Berlusconi  e a tanti bip bip bip come loro.

Ma se invece qualcosa inizia a dirvi che non è così, che c’è il vostro zampino dentro,  allora ci si chieda il perché, per come, cosa e quando ha avuto la sua origine ciò che capita nella vita, e forse si inizierà a vivere secondo coscienza! 

Tutto ciò che si  crea, persino la visita inaspettata di una farfalla che si posa sulla  spalla ha un significato, un suo perché, una  motivazione che  sta spingendo verso un cambiamento, una presa di coscienza, un senso.  Questa è la vita, un Orizzonte che inizia dentro di se per creare ciò che è fuori di se, ma per comprenderlo bisogna essere consapevoli che dentro di noi esiste un Universo, un motore, una serie di meccanismi che tutto creano, fino a questa presa di coscienza   continuiamo pure ad allenare il dito indice, invece che i  valori, le virtù, potenzialità, competenze e coscienza di chi siamo dentro di noi, e magari rendiamolo il più gradevole possibile alla vista per non minare le apparenze!

 




OBIETTIVO FELICITÀ

Sara Desirèe Galea


Cosa è la felicità?

Innanzitutto possiamo dire che la felicità non è una moda o uno status ma bensì  una condizione dell'essere, della mente, una proiezione concreta della nostra natura interiore… è il  grande Obiettivo di vita. Tutto, tutti, e ciascuna cosa devono condurre alla felicità.
La Felicità è veramente il motore che aziona ogni movimento,  il carburante che spinge ogni inizio,  ogni percorso, ed ogni obiettivo che conduca al raggiungimento della Felicità stessa.
Ma la Felicità di per se non è quantificabile,  nominabile, etichettabile, e per crearla  bisogna diventare delle persone consapevoli di ciò che si è profondamente, bisogna prendersi cura di se stessi totalmente, ascoltando intimamente ciò che si muove dentro di noi, ciò che spinge i nostri desideri, volontà, emozioni, pulsioni ed anche ciò che attiva le nostre crisi per poter andare oltre separandoci dalle stesse, in maniera cosciente e responsabile, vivendole completamente sentendone tutta la loro sofferenza per poi entrare in contatto emotivo con la nostra emozione positiva, quella che muoverà la nostra ambizione e ricerca della felicità.
Quindi il primo passo fondamentale per andare verso la felicità è affidabile alle sensazioni positive che ci muoveranno nella direzione dell’oggetto desiderato, vivendo comunque in maniera consapevole le sensazioni contrarie, quindi negative, per preservarci dalla possibilità di entrare dentro situazioni di crisi e pericolo.
Le sensazioni e le emozioni sono parti fondamentali della nostra esistenza, da esse, spesso, si muovono gli stimoli che ci spingono a compiere determinate azioni, a vivere. Anche se ogni singola emozione è importante, e consente a chi la sperimenta di sentirsi vivo, l'uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato, appunto felicità. Quest'ultima è data da un senso di soddisfazione generale, e la sua intensità varia a seconda del numero e della forza delle emozioni positive che un individuo sperimenta.
Questo stato di benessere, particolarmente nella sua forma più intensa – la gioia – non solo viene esperito dall'individuo, ma si accompagna da un punto di vista fisiologico, ad una attivazione generalizzata del corpo umano.
Anche il metabolismo, e lo stato di  salute, dipendono, e sono direttamente proporzionali, al nostro grado di felicità.
Mens sana in corpore sano
Molti studi mettono in luce come essere felici abbia notevoli ripercussioni positive sul comportamento, sui processi conoscitivi  e, inoltre, sul benessere generale della persona.
Dunque… alla ricerca della felicità! o meglio, ricerchiamo in noi la volontà di creare la nostra felicità… perché la  felicità va conquistata un passo dietro l’altro ….
Un abbraccio

 




LE LUCCIOLE NON SONO LANTERNE…

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IL SISTEMA DELLE CONVINZIONI CHE REGOLA LA NOSTRA VITA

Sara Desirèe Galea

Da un sito molto interessante, convinizioni.it ho estratto una curiosità per mostrare il funzionamento delle convinzioni,  perché tutti noi abbiamo un sistema di convinzioni che regola la nostra vita o, sarebbe più corretto dire, noi siamo un sistema di convinzioni e viviamo secondo questo sistema. Non esiste un pensiero, una parola o un’azione che possa prescindere da questo tessuto interiore di credenze e lo esprimiamo in ogni nostra manifestazione. Il problema è che non scegliamo consapevolmente le convinzioni secondo cui vivere, poiché la maggior parte di queste sono inconsce e derivano dall'educazione ricevuta, quindi da credenze dei nostri genitori (ed educatori in generale) che, a loro volta, le hanno apprese dai loro predecessori. In altre parole, la maggior parte delle credenze che abbiamo, e secondo cui viviamo, non sono neppure nostre, ma ora veniamo a questo  curioso racconto: In India, quando catturano elefanti ancora piccoli, per trattenerli, li legano a un paletto sufficientemente robusto. Nonostante ci provino, gli elefantini non riescono a liberarsi. Passano gli anni, gli elefanti diventano adulti e forti, eppure rimangono attaccati allo stesso paletto. Potrebbero facilmente sradicarlo con una sola zampata, ma non sanno di poterlo fare…  Anche noi abbiamo lo stesso comportamento degli elefanti, perché quando una convinzione diventa un automatismo smettiamo di provare a cambiare la nostra realtà. Le nostre convinzioni sono frutto di una vita in cui siamo stati plasmati e forgiati da ambienti, genitori, istituzioni etc,  assorbendo un’enorme quantità di idee che ad un certo punto fanno parte di noi, e che diamo per scontate senza   dubitare che scontate non lo sono affatto. Non siamo consapevoli che qualsiasi schema mentale rappresenti un limite per noi, e che possa essere rimesso in discussione e spazzato via con una sola «zampata»,  perché non sappiamo di avere il potere di liberarci di tutti i paletti che ci tengono incatenati a quella che crediamo essere l’unica realtà possibile.  Le realtà possibili sono infinite così come illimitato è il  nostro potere di crearle. Il segreto è dunque comprendere che non esiste una realtà oggettiva:  è il nostro personale modo di percepire il mondo che crea la realtà che viviamo. Quando ci accorgiamo che non c’è un destino ostile che ci impedisce di essere felici ma il nostro atteggiamento verso la vita, smettiamo di sentirci indifesi e ci riappropriamo del potere personale. Stiamo parlando di come creare la Felicità, la nostra integrità e purezza, quindi il potere di essere felici lo abbiamo soltanto noi, con le nostre convinzioni positive, auto potenzianti, e che ci stimolino infinite emozioni e input di crescita e creazione. Il nostro cammino proseguirà spiluccando qualche idea sul come realizzare la Felicità, fermo restando che la felicità è uno stato dell’essere, mentale, e per tanto è soggettiva e personale. Buon proseguimento e a rivederci alla prossima settimana. Cosa è la felicità per voi?




TU CHIAMALE SE VUOI… EMOZIONI

Sara Desirèe Galea

L’emozione è quella vasta serie di eventi compresa tra la comparsa dello stimolo scatenante e l’esecuzione del comportamento di risposta.  L’emozione si palesa su differenti livelli diversi: psicologico, comportamentale e fisiologico. Infatti quando ci emozioniamo, per esempio, le pulsazioni aumentano, o arrossiamo, o sbianchiamo, o sudiamo, la nostra lucidità mentale e il nostro autocontrollo si riducono, e siamo indotti ad assumere comportamenti automatici, parzialmente, o pienamente inconsci (ad esempio se abbiamo paura fuggiamo).

Le emozioni sono fondamentali per la nostra esistenza,  da esse, infatti, spesso produciamo gli stimoli che creano i nostri progetti e quant’altro…   Ogni singola emozione è importante, e consente a chi la sperimenta di sentirsi vivo, ma l'uomo è  alla ricerca costante, e perenne, di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene, che lo accontentino, in finale, quindi,  è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità. Quest'ultima è data da un senso di soddisfazione generale, e la sua intensità varia  a seconda del numero, e della forza, delle emozioni positive che un individuo sperimenta. Le emozioni sono importantissime, danno intensità e piacere alla vita, ci favoriscono ed indirizzano  bene in un mondo caotico con uno spreco minimo di energie. Le emozioni rappresentano il modo in cui ciascuno di noi sente e vive l’esperienza delle cose, anche se, in una civiltà come  la nostra, impostata sulla razionalità e la ragione, spesso sono considerate con sospetto e timore. Del resto come non potrebbe essere così: di fatto se la ragione promette all'uomo il dominio su se stesso e le cose, le emozioni spesso generano disordine e reazione, non sono mai totalmente governabili, e a volte ci influenzano a dire o fare cose di cui, una volta placata  la forza emotiva, ci si rammarica. Eppure  sono le emozioni che ci fanno gustare la vita, ed è proprio dalle emozioni, piccole o grandi che l'individuo ricava nuovi stimoli che muovono le sue pulsioni, desideri e progetti. Del resto come si potrebbe dire di vivere appieno se non si sperimentassero mai la gioia, il batticuore,   la paura, l'impeto della sofferenza,   la malinconia, il peso dello sconforto, e la disperazione provocate dall’afflizione? Le emozioni  sono  state definite come delle rapide reazioni, ma intense, che insorgono all’improvviso in risposta a stimoli circostanti che per qualunque motivo ci colpiscono.  Tuttavia, anche se le emozioni  sono importanti, e consentono a chi le  esperimenta di sentirsi vivo, come su scritto,  l'uomo è se pre  alla ricerca di  emozioni   che lo gratifichino e lo soddisfino. Le emozioni servono a valutare nell’immediato se uno stimolo  interessa oppure no, se è utile, se potrebbe essere dannoso  e quindi sarebbe meglio allontanarci. 

Le emozioni, poi, ( lo diciamo soltanto per capire un po’ di più come funzioniamo) si completano con i sentimenti, infatti questi ultimi durano nel tempo, e non dipendono da cause esterne a noi ma dipendono dal nostro diretto interesse nei confronti di  ciò che ha provocato in noi una forte emozione, volendo fare un esempio possiamo dire che ci si può emozionare alla vista di un bell’uomo, o di una bella donna, e vedere cessare questa  emozione nel momento in cui questi non siano più di fronte a noi, trasformandosi,  l’emozione stessa,  in sentimento qualora l’uomo o la donna diventino fonte di desiderio, e di reale interesse, quindi pensiero costante ed intenso. Possiamo ben comprendere che le emozioni  spingono l’essere umano a vivere in maniera partecipe, e attiva, gli elementi della vita stessa.  Le emozioni, al contrario di ciò che ci è stato insegnato, non devono essere allontanate, vissute con circospezione, fermate, nascoste, o altro, ma devono essere esperite in maniera consapevole e concentrata, perché sono forti segnali di ciò che si sta muovendo dentro di noi e, conseguentemente, ci fanno rendere conto di ciò che sta accadendo fuori di noi, cosa che molte volte non ci appare chiaro, se non proprio grazie all’emozione che scatta e ci manda in reazione, positivamente o negativamente.

Lo ‘’studio delle emozioni’’, da parte dell’individuo che le sta vivendo, può aiutare l’individuo stesso ad agire invece che reagire, decretando,  nella propria vita, una conquista di  valore incommensurabile, perché nell’azione si muove la costruzione creativa, mentre spesso, ovviamente non parliamo dei casi in cui la reazione ci salva la vita,  la reazione ci rende poco lucidi, razionali e altera la nostra percezione della realtà. Nel campo più ampio della salute fisica e psichica la persona soddisfatta, che vive emozioni positive, è   in grado di resistere meglio alle malattie  e, nel caso le  contragga, i tempi di guarigione risultano più rapidi.  Nell’affrontare le piccole difficoltà quotidiane è possibile avvertire maggiore energia, essere più tolleranti allo stress, regolando gli sforzi, conoscendo e rispettando le proprie possibilità.

La qualità del sonno è migliore, ci si addormenta con più facilità e ci si risveglia meno frequentemente. Tu chiamale se vuoi … emozioni  e, soprattutto, vivile totalmente riconoscendole, e sentendole sulla pelle perché effettivamente sono  uno strumento grande che Dio, l’Energia Universale, Cosmo o chiamiamolo come ci pare, ci ha donato per muoverci su questa terra, confrontarci con noi stessi, i nostri simili … il mondo, le situazioni, tali ed eventuali. Oggi vorrei concludere questo incontro linkando un blog in cui c’è un importante articolo sulla ‘’voce delle emozioni’’. Mi permetto di usufruire di questo mio spazio per mettere a conoscenza, quanti vorranno leggere, di tecniche, metodi, idee nuove e non, di cui non siamo a conoscenza, perché sono sicura che la acquisizione di nozioni innovative fornisce alle persone dei grandi strumenti da usare, e applicare poi nella vita. Un abbraccio e alla prossima settimana

http://www.scuoladellavoce.it/blog/la-voce.html  di Daniela De Meo Coach della Voce




QUANDO LA COPPIA SCOPPIA

Sara Desirèe Galea

La separazione coniugale  è, o dovrebbe essere, soltanto una variazione dello stato civile, quindi, dovrebbe essere considerata come  una mutazione dell’amore, che viene ad assumere una diversa forma portandosi al di sopra dell’attrazione romantica e fisica,  diventando un’importante comunione d’intenti, e realizzazione, di una nuova situazione di vita, soprattutto laddove da una unione siano nati dei figli che richiedono  la presenza di entrambe le figure genitoriali.

Ho scritto un libro inchiesta sulla separazione coniugale e l’affido condiviso,  qualche anno fa, due anni fa, e non lo dico per invitarvi ad acquistarlo perché tanto non lo trovereste perchè fuori edizione ma soltanto per garantire che le opinioni che usciranno da questo articolo sono frutto di uno studio ed una ricerca molto doviziosa, perchè è stato portato alla luce  un quadro aberrante di ciò che avviene nella cruda realtà della separazione coniugale  e, proprio in base ai dati che sono emersi da un campione di separazioni prese in analisi, campione molto nutrito, e da associazioni per la tutela dei figli di separati,  avvocati e varie istituzioni intervenute a supporto della veridicità di quanto emerso, questa realtà, scandagliata ed analizzata da diversi punti di vista, nel momento in cui si sono tirate le somme,  ha fatto venire a galla una realtà cruda, una sofferenza spietata, ed una verità sconcertante: l’essere umano in determinate situazioni, come durante una separazione coniugale, entra in un’insana follia che lo porta a commettere i più orridi crimini, anche di natura psicologica, oltre che fisica, morale etc, nei confronti dei figli stessi, semplicemente per vivere il gusto dell’appagamento personale attraverso la sofferenza dell’altro.
 
E’ inutile fare finta di nulla, a un certo punto può succedere che tra compagni, o coniugi, venga  a mancare la complicità,  la voglia di stare insieme, l’amore.  Può verificarsi che ci s’innamori di altri, o che si comprenda di non essere anime gemelle o, ancora, ci si accorga che il sentimento che un giorno riusciva a sospingere verso i cieli dell’oblio  diventi la perdita totale di ogni interesse e voglia di esistere, andare avanti, credere di poter essere nuovamente felici. Si innesca una trasformazione mentale, ed interiore, a prescindere da ciò che coscientemente si vuole, che porta a patire sconforto, depressione, assenza di gioia e, quindi, a perdersi in un cammino di comportamenti incivili per riuscire ad esorcizzare quello che è effettivamente vissuto come un  momento di morte interiore, sia per chi lascia e per chi viene lasciato, che si aggrappa, erroneamente, ad un diritto inesistente di possesso nei confronti dell’altro,  cercando in tutti i modi, anche attraverso una dichiarazione di guerra totale, di impedire che la separazione avvenga.

E’ veramente incredibile osservare come le situazioni cambiando portano uno scombussolamento generale di sensazioni, emozioni, e comportamenti; l’Amore e la favola si trasformano in percezioni, è bene chiarirlo che si tratta  di percezioni, di  dolore, sofferenza, smarrimento, livore etc. della nostra razionalità   irrazionale  che non vuole perdere ciò che pensa gli appartenga, “la sicurezza di una stabilità, ed un equilibrio ora mai creati negli anni a scanso della gioia, dell’Amore, del desiderio di vivere con gioia.’’ La separazione, ora mai, è una situazione che fa parte della realtà di questi tempi che stiamo vivendo,  e invece di essere vista come un semplice modificazione dello  stato civile diventa una lotta all’ultimo sangue. Ci trasforma in esseri spregevoli, votati a una vita infernale stabilita dalla nostra pazzia, e da tutti coloro i quali intervengono in un contesto delicato e doloroso in cui soltanto le parti colpite possono offrirsi l’aiuto, e la reale partecipazione, per giungere ad una nuova e meravigliosa dimensione di vita. Sì, è così, quando si è condivisa una parte della nostra esistenza con qualcuno, e si è vissuto affetto, non possono subentrare interesse e gioco delle parti, ma dovrebbe continuare la realizzazione di una stabilità emotiva, di un nuovo equilibrio che crei un ambiente puro e colmo di amore. 

I figli non decidono di nascere, come non decidono di separarsi  e, soprattutto, sottolineiamo una cosa basilare, non devono assolutamente decidere chi scegliere di amare visto che per loro l’uno o l’altro genitore hanno pari importanza, e sono entrambi parte fondamentale della loro vita e crescita. Ma questo i genitori lo dimenticano ed iniziano  ad assecondare l'istinto primordiale della vendetta, della bramosia della spartizione dei beni, ed il riscatto dell’orgoglio ferito.’’ Quante volte succede che padri e madri, in fase di separazione, dimentichino che in questa stessa situazione i figli continuano a essere figli ? Una separazione non è, e non deve essere considerata una  morte, la fine, ma   un nuovo inizio, e soltanto per questo, i figli, dovendo adattarsi già al distacco fisico di uno dei due genitori, ovvero di colui che lascia la casa, non devono subire anche la sensazione di perdita ma soltanto una modificazione pratica della realtà, che è solo logistica, e non “affettiva ed emozionale’’.Il loro amore, e la necessità verso la  figura di entrambi i genitori, non deve essere surclassato dall’insensatezza, ed irresponsabilità, che  sopraggiungono in un momento così forte, importante, delicato, e che si può superare soltanto se tutti si continua ad essere intelligenti, camminando verso una nuova dimensione di esistenza, e verso la creazione di un ambiente ideale e favorevole per i figli.  Io non mi sento di condannare o sostenere nessuna parte in causa, sono tutte vittime, ora sto mettendo in luce il mio punto di vista sui genitori, vittime si, ma della propria volontà, della propria pazzia, di un delirio insensato che ha condotto l’essere umano a trascendere anche ciò che non può essere trasceso, l’amore per la vita.

Aimè tutto questo si è creato anche perché le leggi non sono applicate, dando quindi il potere alla sconsideratezza di creare questa follia  Se qualche genitore che si sta separando, o l’ha già fatto, sta leggendo questo articolo, potrà rendersi conto, da parte in causa,  di quali siano le dinamiche che portano a creare l’effetto domino che si realizza all’interno della coppia che scoppia e, soprattutto, dell’effetto che l’onda che si crea produce investendo chiunque, anche le vittime irresponsabili di questi terremoti. Se amiamo veramente i nostri figli, dobbiamo contattare tutta la nostra saggezza per mantenere la lucidità che ci occorre a sostenerci in questa situazione di crisi, e per ricordarci che, qualunque siano i motivi per cui ci si separa, sono soltanto motivi propri, che non devono privare i figli del loro diritto naturale di avere entrambi i genitori…Un altro argomento di cui non è fatta mai menzione, di grande importanza, sono i nonni. In una famiglia di solito ci sono i due genitori, i figli e per i più fortunati i nonni, tutti o quasi, ma anche gli zii, cugini ecc. La famiglia quando si separa si smembra, vedendo scomparire le figure familiari del genitore non collocatario.

Per il bambino, anche questo, è un notevole trauma da non sottovalutare, soprattutto perché fanno parte della loro storia, e quindi delle loro sicurezze. Pensando alle dinamiche che si strutturano all’interno di una separazione, se avete presente il funzionamento di un PC, la separazione diventa come un violento virus che, in seguito ad un tot periodo di tempo che impiega a corrodere  il sistema, inizia a fare sparire icone, programmi, file, foto fino a che il sistema non risponde più a nessun comando spegnendosi definitivamente. Come  virus cibernetici il virus che s’instaura dentro la realtà di una separazione coniugale è altrettanto letale, ma a sparire per sempre, oltre alle foto raffiguranti il passato, c’è la vita serena dei figli, e di entrambi i genitori, che pagheranno per tutta la vita la guerra che innescano per avere supremazia e senso di appagamento a scanso dell’altro. Hanno inventato tantissimi antivirus, in questo caso l’antivirus per eccellenza è l’amore per noi stessi, per i figli e per la vita che ancora dobbiamo vivere…

A questo antivirus io affiancherei un programma superiore che, vigilando sul corretto funzionamento dell’antivirus, sia pronto ad intervenire sulle parti ristabilendo gli equilibri che poi andrebbero a distruggere   il funzionamento dell’intero sistema, la società. Non dimentichiamoci che la famiglia, comunque si presenti (allargata, ristretta, naturale, legittima etc…) è la parte più piccola della società, non tutelarla significherebbe partecipare alla corrosione dei principi fondamentali sulla quale si basa il vivere civile e, quindi, ai miei occhi significherebbe partecipare alla creazione della distruzione dell’umanità. Io ad una coppia che venisse da me in preda al delirio da separazione gli farei delle semplici domande: cosa vi darà fattivamente sapere che l’altro non potrà vedere i figli? Cosa vi darà, concretamente, la consapevolezza che l’altro si danni la vita soffrendo per questa grave mancanza? Cosa vi porterà praticamente spendere tanti soldi tra avvocati tali ed eventuali? Cosa vi farà arrivare, realmente, sapere che quella persona  si trovi in uno stato di povertà economica, malessere psicologico e morale? Cosa vi darà, effettivamente, vedere i vostri figli incapaci di gestire la loro sofferenza quando vi sentiranno infamare l’altro genitore? Pensate che togliere ai vostri figli la figura dell’altro genitore li farà crescere completi e sereni come i figli che godono della guida di entrambi i genitori? Cosa sentite dentro di voi quando vi blindate dentro casa vostra e rapite vostro figlio? Se vi guardate allo specchio cosa vedete? Cosa vi renderebbe felici ora che state per iniziare una nuova vita? Cosa pensate possa rendere felici i vostri figli? Pensate veramente di essere nel giusto anche se siete stati traditi? Pensate veramente che siete nel giusto ergendovi a giudice e facendo in modo di addossare all’altra parte reati inesistenti con l’aiuto delle istituzioni? Provate ora a pensare alla vita dei vostri figli che possono godere della voce, dell’aiuto, e della presenza di entrambi i genitori. Cosa vi dice la vostra saggezza? Quale è la felicità dei figli? La vostra? Voi da genitori cosa volete per i vostri figli?

Un abbraccio ed alla prossima settimana …

 
 




IL PIACERE SI MUOVE, L'AMORE SI REALIZZA CONSACRANDO SE STESSO

Sara Desirèe Gàlea

Noi siamo ciò che ''sentiamo'' … La vita è pura sensazione. E' un piacere che si muove, un brivido caldo che flluisce sulla pelle, nella pelle,  una brezza tiepida che attraversa il nostro cuore quando l'Amore si muove dentro di noi. E' un respiro consapevole di esistere…
Soltanto amandoci pazzamente riusciremo ad amare e farci amare dal mondo, la vita, e… da un'anima affine…

Spesso, noi esseri umani, pensiamo che la vita sia regolata dalle emozioni, positive o negative, dalle violente pulsioni che ci scaraventano in dimensioni di turbolenze emozionali ed emotive, niente di più falso; la vita non va subita ma attivamente sentita, ascoltata, fatta fluire, scoperta, ''sentita sulla pelle'', compresa, amata… desiderata, consacrata, toccata, respirata, baciata…
Quando si inizia un percorso di consapevolezza interiore si apprende proprio l'arte del ‘’sentire’’, del ‘’riconoscere’’ ciò che realmente si muove dentro di noi, e non tra le nostre percezioni mentali. Usualmente classifichiamo con bello e brutto, buono e cattivo, e così via… ogni cosa, ogni situazione, ogni persona, ma queste sono soltanto percezioni mentali, perchè tutto ciò che si contrappone fa parte di una stessa linea in cui le varie gradazioni sono pure interpretazioni del filtro mentale ( io ad esempio potrei trovare molto gradevole stare distesa di fronte le onde del mare, ad una temperatura di due gradi sentendo il freddo semplicemente come un energia pregna di Amore, mentre altri potrebbero trovare una situazione del genere come una punizione divina)  al dunque, chi ha ragione riguardo a cosa? ne vogliamo parlare, discutere o vogliamo soltanto accettare di vivere ciò che secondo noi è giusto per noi? La vita è un desiderio che si mostra per essere amato, è un fluire che nasce da dentro di noi per attirare ciò che arriva da ''fuori di noi''…  la vita è puro Amore… di cosa altro vogliamo parlare?… di energia sessuale

Continuamente si muove, immensamente potente,  è l’energia primaria negli esseri umani, si alza in maniera spontanea, creando delle risonanze, e lasciando scie ‘’chimiche’’  che conducono verso maggiori consapevolezze, coscienza del Se.

L’energia primaria, o sessuale, quando si muove  porta dei forti cambiamenti, almeno in tutte le persone che vivono nel sentire, e quindi non bloccano il  suo potente fluire.  Sebbene nessuno ci pensi mai questa è la più potente delle energie e, nonostante ci sia stato detto di tenerla a bada, e non usarla se non in determinati casi molto mirati, oggi mi sento di rivelare, e promuovere, un oculato e generoso uso di questa energia portandola alla sua massima potenza. Ovviamente l’energia sessuale non  serve soltanto l’unione uomo donna ma anche l’ispirazione, e la creazione, dell’essere umano.

Molti esseri umani pensano che l’energia sessuale serva soltanto nel momento del rapporto così chiamato sessuale ( ma  penso sia   più giusto chiamarlo rapporto Divino, in quanto l’unione tra uomo e donna consacra ed espande la luce divina) ignorando completamente che questa energia vitale sia quella che spinge ogni creazione, ispirazione, progetto, e funzione creativa dell’essere umano. Avete mai scritto un libro? Una poesia? Disegnato, ricamato? Bene, nel momento di massimo estro si attinge proprio dall’energia sessuale che viene canalizzata nel flusso di ciò che si sta facendo. Non immaginiamo poi neanche lontanamente cosa potrebbe accadere se nell’unione tra uomo e donna si permettesse a questa energia di fluire in maniera totale,  libera,  non disperdendola come siamo abituati a fare. Ora penserete ‘’ e questa che ne sa noi cosa facciamo della nostra energia sessuale?’’ Penso di immaginarlo, la canalizzate dentro immagini veloci di sesso sfrenato per liberarvi dalle tensioni, dai turbamenti, dalle frenesie. Oggi tutto ruota intorno alla dispersione di energia sessuale, attraverso infiniti messaggi che portano l’essere umano a desiderare di liberarsi della pressione che l’energia fa su determinati organi. Vi sentite dei Maci o delle fantastiche amanti? Bravi, lo siete,  ma dal sesso non ricevete nulla, anzi, perdete energie, illuminazione, e amplificazione del vostro potere sessuale, a meno che non ‘’praticate’’ rapporti di Amore illuminato.

Il sesso, ovvero l’Amore, è sacro se fatto come fosse un atto divino. Il sesso è una filosofia, una religione, un piacere di cui noi siamo il tempio. Ma qui siamo su di un giornale, ed a leggere potrebbero esserci problemi con che capace di sentirsi offeso, perché siamo stati cresciuti in un contesto sociale che prevede che l’essere umano debba perdere ogni contatto con la propria divinità, e per questo anche il sesso è stato demonizzato, avvilito, reso come un atto osceno di cui, soprattutto le donne, si devono vergognare  al punto da essere condotte ad inibirsi e diventare una moltitudine di fredde donne frigide. Ora lo  so, ci  sentiremo tutte offese, risentite, ma dentro di noi inizierà a farsi sentire l’energia, e se così è…. allora l’articolo di oggi è servito a qualcosa.

Fate l’Amore …. Il resto della frase non mi interessa, perché oggi l’accento vogliamo metterlo su ciò che Dio ci ha donato, e non  su ciò che l’Uomo ha realizzato.

Un bacio al vostro cuore e arrivederci alla prossima settimana, stessa pagina, stesso salotto, se vorrete ovviamente…

Namastè …




UNA VITA DI SUCCESSI: PRINCIPI E POTERI

Sara Desirèe Galea

La vita è regolata da  sette principi e da sette poteri …
 
I sette principi                                                       I sette poteri
 
Il mondo è ciò che pensi che sia                     Consapevolezza
 
Non ci sono limiti                                                  Libertà
 
L’Energia fluisce dove va l’attenzione              Concentrazione
 
Adesso è il momento del potere (ora)             Presenza
 
Amare è essere felici con …                              Amore
 
tutto il potere viene da dentro                             Fiducia
 
L’Efficacia è la misura della verità                   Flessibilità
 
Questi sono i poteri che  servono a vivere con successo la vita.
Alcune filosofie, tra cui l’Huna, sono nate  per portare armonia tra corpo, mente e spirito.
I sette principi, assimilandoli e usandoli nella quotidianità della nostra esistenza ci portano ad ottenere i sette poteri, che in realtà sono già dentro di noi, allo stato latente, ed hanno bisogno di essere riscoperti e incoraggiati  perchè nella nostra natura basata sulla fisicità, e l’evidenza, le abilità interiori non vengono prese in considerazione, e sono a mala pena tollerate in una piccolissima minoranza di persone classificate poi come ”sensitivi” o ”strani”.
Purtroppo le nostre convinzioni sono orientate, fin dalla nascita, dagli ambienti in cui siamo cresciuti, la scuola, la chiesa,  i mass media,  le figure autoritarie, verso una visione prevalentemente materiale dell’esistenza.
 
A noi la scelta, quando ci liberiamo di questa visuale limitata e limitante, abbiamo il libero arbitrio di scegliere se uscire fuori dai condizionamenti sociali, o se proseguire in una falsa vita.
Molte persone si limitano a dire che non è possibile uscire fuori da questo circolo, e a quelle persone dico che non è vero, evidentemente non si ha abbastanza voglia di desiderare le  verità, e abbastanza coraggio per ribellarsi e riprendersi la propria vita in mano.
  
In questi poteri risiede L’Amore puro, incondizionato che, purtroppo, è stato visto, e sentito, per lungo tempo come una fonte inesauribile di dedizione sacrificale verso il  prossimo che amavamo, verso  i sofferenti, i deboli, e coloro che per paura, timore, pigrizia, non hanno mai voluto prendersi la responsabilità della loro vita.
 
Sappiamo tutti che eravamo arrivati al punto in cui in nome dell’amore, secondo la credenza collettiva buonista, pretendevamo il benessere  dagli altri  senza la nostra personale collaborazione, diventando una fonte inesauribile di sacrifici di taluni verso gli altri, dove i taluni erano sempre gli stessi come anche gli altri erano sempre gli stessi.
Abbiamo creato un mondo di ricevitori felici della forza e opera altrui,   dei perdenti, deboli e sottomessi costretti  a rifugiarsi nel dramma di malattie degenerative, psicosi, esaurimenti nervosi, e ansie con infinite patologie annesse.
Il Dramma della  vita è radicato nella coscienza umana, coscienza in cui la sofferenza ha raggiunto un radicamento talmente profondo da trasformare  il senso della vita in: amore = accettazione totale e sottomissione all’altrui volere,  piacere e bisogno.
Se noi attuiamo i sette principi entreremo in un flusso in cui sarà l’amore a condizionare la nostra vita, qualunque cosa si voglia realizzare per la nostra vita.
 
Il primo potere ci spinge verso la nostra integrità interiore, che ci vuole consapevoli di ciò che realmente noi siamo, gli altri sono, e nella vita  esiste e si crea.
La consapevolezza ci conduce a oltrepassare i limiti che sopraggiungono dal fatto che noi trasformiamo la realtà che vediamo per paura di viverla, impedendoci di viverla, attraverso il pensiero.
Quanti giochini ci propina la mente rendendoci ‘’Nessuno’’ e obbligandoci, in nome dell’Amore, a fare quello che non vogliamo  fare.  Rendiamoci conto che le nostre azioni dipendono dai nostri pensieri, e da questi derivano anche i risultati che otteniamo.
 
Il secondo potere è la Libertà, ne ho parlato settimana scorsa, questo è il link(     ) ma anche libertà di usare le nostre energie, quelle che permettono l’attivazione dei talenti psichici dell’essere umano,  le qualità sensitive della telepatia e della chiaroveggenza. La telepatia è l’abilità di comunicare con gli altri senza usare le parole, e la chiaroveggenza è la possibilità di ricevere o inviare immagini mentali.
 
Il terzo potere è invece la concentrazione. La concentrazione è un potere? Vi chiederete! ebbene si, perché soltanto essendo completamente presenti a se stessi, e a quello che si fa, si vuole, si pensa, o dice, si può bloccare l’interferenza da parte delle paure, degli agenti esterni ( persone, situazioni) e  dei programmi limitanti, (vi state chiedendo cosa siano i programmi limitanti? Tante convinzioni radicate nel nostro dna che instradano la nostra vita, a scanso di noi, facendoci agire in una determinata maniera, e preparandoci ad attrarre ciò che è in risonanza con le stesse convinzioni, (es. Io sono un incapace, Io non riuscirò mai a fare questo, io  sono brutto, etc…) Concentrandoci, quindi focalizzando l’attenzione su un progetto,  l’occhio della mente si tramuta in una lente d’ingrandimento, convogliando l’energia universale verso il nostro obiettivo. Avete già usato questo potere, anche senza saperlo, ogni volta che siete riusciti a portare a termine qualche iniziativa alla quale tenevate.
 
Il quarto potere è la Presenza, in un certo senso potrebbe sembrare che sia pari alla concentrazione ma la presenza ci coinvolge per defenestrare completamente dalla nostra mente i pensieri che vagano dal passato al futuro, senza farci passare mai dallo stop o dallo start, facendoci godere diciò che accade e fluisce nel momento in cui siamo vivi, evitando così di vivere in uno stato narcotico di sofferenza, o falso benessere. Una tecnica interessante per rimanere sempre nel momento presente è portare la propria attenzione nel respiro, nel flusso dell’aria che entra ed esce dal nostro naso, sentendo il movimento dei polmoni che spostano la cassa toracica, insomma ascoltando la vita che si svolge in quell’istante, scoprirete e noterete tante cose intorno a voi che non avete neanche mai visto J nonostante pensiate di vivere dove vivete …
 
Il quinto potere è l’Amore, Amare significa vivere nel benessere, nella serenità, acquisendo la   bacchetta magica che ci garantirà il benessere totale, assumendoci la totale responsabilità di noi stessi e di ciò che creiamo. Ma l’Amore è anche relazioni, amicali o interpersonali. Chi di noi non ha un Amore o una grande Amicizia? I rapporti sociali fanno parte della vita perché ci permettono di specchiarci e confrontarci, nonché di condividere il grande bene che c’è dentro di noi. La cosa più importante è apprezzare, apprezzare tutti, lodare, augurare, partendo dal cuore, con sincerità e convinzione. Non mi soffermo oltre perché anche questi saranno motivo di riflessione in uno dei prossimi tabella…
Una cosa però voglio intanto dirla qui, mai e poi mai dobbiamo volere che le nostre certezze ci arrivino dalle relazioni, perché nessuno mai ci può garantire la realizzazione di noi stessi, se non noi stessi…
 
Il sesto potere è la fiducia. È il potere che ha creato l’Universo e ciò che ha permesso ai santi di fare i miracoli.
Avere fiducia significa affidarsi alle proprie intuizioni, alle proprie idee, alla propria emotività, e tutto quanto abbia origine da una nostra ispirazione. Ovviamente una meravigliosa fiducia in noi stessi ci garantisce solidità anche nel rapporto con gli altri, con le situazioni, e con tutto quanto debba entrare a fare parte della nostra vita, quindi creazione.
Gli altri ci possono, se vogliono, dare gli strumenti per camminare  da soli, non dobbiamo pretendere sempre l’elemosina di ogni cosa, non dobbiamo pretendere proprio niente, noi ci dobbiamo fidare di noi stessi.
 
Il settimo potere è la Flessibilità. Fondamentale questo potere, per acquisirla bisogna essere mentalmente aperti verso qualsiasi proposta, e rendersi conto che c’è sempre una soluzione alternativa davanti a qualsiasi sfida. Non tutti i metodi sono validi per chiunque, ma ce n’è sempre uno valido per ciascuno.
Non bisogna mai bloccarsi su di una unica solozione, ma bisogna osservare tutte le varie possibilità.  Se non si raggiungono gli obiettivi non bisogna  rinunciare, ma applicare il potere   della flessibilità e cambiare strada, o tecnica, o azione, pensiero o qualsiasi cosa necessiti in quel dato momento.
 
Un abbraccio di luce, Namastè
 



LIBERTA': L'ANTIDOTO CONTRO IL MALESSERE

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Sara Desirèe Galea

Mi rendo conto che oggi, una serie di idee e sensazioni mi hanno praticamente instradata a ‘’desiderare’’ la libertà, una parola che va conquistata giorno dopo giorno. Pensiamo veramente di sapere cosa sia? Pensiamo veramente di essere liberi?  

La libertà è un cammino interiore che va vissuto ogni istante, è uno stato dell’essere, e deve diventare uno stato mentale, perché la ‘’Libertà’’ è il diritto di difendere se stessi  da qualsiasi interferenza esterna a quella che è la nostra volontà di vivere noi stessi, i nostri desideri, azioni e dunque vita.

Libertà è poter dire ” tu hai sbagliato e tu ne paghi le conseguenze’‘.
È non dover dire sempre e solo ”si va bene così” solo per quieto vivere.
È poter decidere chi deve dirti cosa e in autonomia ascoltare o no.
È poter vivere la vita pensando che questa appartiene solo a te e a nessun altri.
È voler vivere un sorriso perché lo senti e non perché lo vogliono gli altri.
È poter dire ciò che senti in sincerità.
È dare una mano ma … anche poterla ritrarre, se questo fa male a te.
Libertà è voler rispettare gli altri onorando anche se stessi.
È poter pensare ”io sono mia/o” e non devo nulla a nessuno oltre che a me stesso/a.
La libertà al dunque è la volontà di agire  e pensare autonomamente nel rispetto dei valori umani, morali, civili, ideologici, di fede … senza sentirsi costretti dalle volontà o necessità del prossimo di gestire la nostra vita per il proprio piacere, o tornaconto personale.

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Ci s’illude di essere liberi, e finché ci si crede va tutto bene… quando non ci si crede più, va tutto come prima ma ci si sente molto peggio…


Si può ledere, o meglio violare la libertà di un essere umano, anche quando gli si porge un aiuto  che in quel momento non è ben accetto…
Quando in maniera silenziosa si addossa agli altri la responsabilità del benessere della propria vita. …
Quando ci si rende conto che pur non essendo graditi  si continua ad imporre la propria presenza, e relative attenzioni non volute…
Nel mio presupposto la libertà è il valore dei valori, è il volo di un gabbiano nel suo librare nell’aria, è il respiro di vita, la carezza di un pensiero, è la dolcezza, la sensazione di vivere se stesso totalmente. L’impossibilità  di vivere la propria  libertà  cancella ogni orizzonte, senso e gioia di vivere. 
Dove non esiste la libertà esiste la morte di ogni sensazione, e dunque esistenza, facendoci vivere nella percezione di una vita che non ci appartiene e che è, invece,  di chiunque per il suo scopo la programmi al posto nostro.
E’ questo il motivo per cui viviamo nel malessere e vorremmo liberarci della vita, a volte, perché non la sentiamo più nostra, e dunque la rifiutiamo.
Libertà è poter  vivere ogni emozione doni a noi stessi il senso di benessere. 

La libertà  è quindi  il valore che rende la vita una magia, il sogno immagine della stessa, è ciò che dona Amore, perché si può amare solo se si è liberi di farlo, solo se si è coscienti di ciò che sentiamo dentro di noi e vogliamo realizzare in autonomia  gustandone l’essenza.
Una volta pensavo, per sentito dire sinceramente,  che dove iniziasse la mia libertà finisse quella degli altri, mentre poi amando la vita e tutto ciò che la caratterizza ho compreso che dove inizia la mia libertà inizia la libertà di chiunque voglia viverla, perché la libertà individuale non potrà mai scontrarsi con quella del prossimo  se ognuno si concentra sul proprio bene, onorando la propria vita anziché cercando la propria realizzazione in quella degli altri. Il senso della libertà è stato delegittimato nel momento in cui  abbiamo stabilito una comunità che vive in base alle opportunità.

Chiunque ha a disposizione della propria vita una  quantità illimitata di libertà, perché  è la virtù che glorifica l’esistenza umana, la virtù che  insegna all’essere umano il rispetto per se stesso e gli altri educando la mente umana all’idea che l’universo è un firmamento di stelle che brillano di luce propria, e non di quella delle altre stelle. 

Libertà è vivere se stessi senza ledere gli altri.
Non danneggiare, quindi,  significa  vivere in funzione di se stessi, di ciò che ci onora e ci realizza, scegliendo come vivere, come pensare, come agire, e tutto ciò che ne consegue, responsabilità incluse.   In ogni ambito di vita, se noi prima di compiere un’azione ci mettessimo a pensare all’eventualità che a qualcuno la nostra azione non piaccia, dovremmo assolutamente renderci conto del fatto che la nostra esistenza diventerebbe una vita da non vivere, perché tra l’infinità di persone che girano intorno alla nostra realtà ce ne sarà sempre qualcuna che troverà sconveniente, o non lecita, la nostra decisione, o azione, o tali ed eventuali, secondo il proprio giudizio.
Per concludere, la vita è di chi la vive, agli altri si conceda un’unica decisione, amarci o allontanarci…. Volendo potrebbero anche criticarci, pur sapendo che saranno parole fini a se stesse, e che non modificheranno assolutamente il nostro modus vivendi.

Arrivederci alla propri settimana, stessa  rubrica, stessa gioia, ma forse… molto più grande, perché saremo tutti molto più liberi…




GIOIA E AMORE, MIRAGGI PER LE MENTI FALLACI…

Sara Desirée Gàlea

Si, è proprio così, gioia e amore sono miraggi ‘’soltanto’’ per le menti fallaci, perché, invece, chi ha superato la barriera, ed il limite, che la mente riesce ad attuare nell’essere umano, entra in una  dimensione in cui la vita scorre nell’energia della gioia, e dell’Amore, in maniera costante. Vivere nella gioia, e nell’Amore, significa seguire le  ispirazioni, ed aspirazioni, insite nell’essere umano,  che non  si trovano nella mente razionale,  ma bensì risiedono dentro il cuore.

Le ispirazioni sono la richiesta di desideri inconsci, ovvero dell’anima, come anche le aspirazioni, e seguirle significa accettare  l’idea che dentro di noi c’è un essere che ha bisogno di vivere, a prescindere da ciò che la società, le istituzioni, le abitudini, e la cultura hanno imposto relegandolo in un corpo muto in cui lo status quo di vita è diventato il malessere, la sofferenza, e il sacrificio in nome di un ‘’falso Amore’’ che è stato preconfezionato per depistare l’essere umano dal seguire la propria vera natura…
Se io vi invitassi a cercare nella vostra memoria un ricordo a dimostrazione  che almeno una volta nella vita  una serie di  ‘’miracolose coincidenze’’ ( sincronicità)  vi ha regalato un desiderio, o un obiettivo molto sentito, voi non solo lo trovereste ma vi rendereste conto che soltanto un’intelligenza superiore potrebbe muovere un disegno così raffinato, nitido e che oltrepassa l’umana immaginazione. 

Usualmente, quando istintivamente seguiamo le sensazioni che il cuore ci invia,  otteniamo una serie di sincronicità, quindi eventi e persone che potrebbero favorire la materializzazione di ciò che abbiamo desiderato, in maniera quasi miracolosa,  ma spesso  non ce ne rendiamo conto perché distratti dai meccanismi illusori della mente che si azionano per tenerci dentro i nostri limiti,  o, se nel caso accettiamo ciò che sta accadendo,  sminuiamo l’evento creatosi etichettando le serie di sincronicità come coincidenze, dando alla mente il potere, quindi,  di nascondere, tenendoci  narcotizzati dentro la sua scatola,  la grande verità su chi siamo e possiamo fare,  ovvero esseri che hanno nel cuore un potere immenso per realizzare la propria vita, il potere dell’Energia Divina, o cosmica, o chiamiamola come vogliamo.
Ainoi, però, da un certo punto in poi, la vita della maggior parte degli esseri umani non vede più costellazioni di sincronicità e miracoli, ma  sequenze di eventi negativi che si realizzano per causa delle paure, e dei blocchi, che risiedono nel nostro subconscio, ed agiscono indisturbati grazie alle menzogne, ed illusioni, che la mente crea per tenerci  impegnati tra mille patimenti ed impedirci di ‘’risvegliarci’’.

Una reazione di ‘’autodifesa’’ che l’essere umano mette in atto per non sentirsi  responsabile dei propri continui fallimenti, è addossare l’intera responsabilità dei fallimenti a Dio o agli altri, quindi al  prossimo che non ci ha aiutato, rendendolo carnefice semplicemente per opportunità. Ma questa incapacità che abbiamo di ascoltare la profonda voce del divino è l’unica che abbiamo?  o ignoriamo completamente ogni  qual tipo di interazione con la nostra parte interiore e quindi con il divino?
Noi esseri umani abbiamo  chiuso ogni tipo di comunicazione con il nostro Sé, con Dio e  anche con quella del corpo.

Lo sapete che il corpo cerca di comunicare con noi attraverso malattie, malesseri etc?
La metamedicina studia proprio questi meccanismi, ovviamente è un discorso molto ampio che io non posso affrontare in quanto non è di mia competenza ma, attingendo dal sapere di chi preposto, ho estrapolato qualche dettaglio  per farvi rendere conto di come il corpo ci parla, e quindi:
Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 Il corpo grida… Quello Che La Bocca Tace… La malattia è un conflitto tra la personalità e l'anima.

Molte volte…
Il raffreddore "cola" quando il corpo non piange…
Il dolore di gola "tampona" quando non è possibile comunicare le afflizioni.
Lo stomaco "arde" quando le rabbie non riescono ad uscire.
Il diabete "invade" quando la solitudine duole.
Il corpo "ingrassa" quando l'insoddisfazione stringe.
Il mal di testa "deprime" quando i dubbi aumentano.
Il cuore "allenta" quando il senso della vita sembra finire.
Il petto "stringe" quando l'orgoglio schiavizza.
La pressione "sale" quando la paura imprigiona.
Le nevrosi "paralizza" quando il bambino interno tiranneggia.
La febbre "scalda" quando le difese sfruttano le frontiere dell'immunità.
Le ginocchia "dolgono" quando il tuo orgoglio non si piega.
Il cancro "ammazza" quando ti stanchi di vivere.
Gli occhi non ‘’vedono’’ quando non vuoi guardare ciò che è intorno a te, quando quello che vedi ti fa paura.
Ed i tuoi dolori silenziosi? Come parlano nel tuo corpo? La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino.


Ovviamente ho citato le più diffuse forme di malattie ma vi consiglio la lettura di questo testo: Metamedicina di Claudia Rainville ‘’ Ogni sintomo è un messaggio’’ guarigione a portata di mano, così da poter comprendere come il corpo ci parla, perché… ogni singola cellula lo fa. Ora sicuramente i medici che stanno leggendo schizzeranno in piedi gridando allo scandalo ma … io ho insegnato a mio figlio piccolo, 11 anni, quindi puro e non corrotto mentalmente, a farsi passare i dolori parlando con le cellule ( prima di questo mi chiedeva di imporgli le mani sulla parte dolente e  di farlo semplicemente guarire). Non sto dicendo che dovete abbandonare la medicina allopatica, anche se quel giorno giungerà, ma vi sto dicendo di credere che anche voi stessi potete essere la vostra pillola miracolosa. Quanti guariscono prendendo farmaci placebo? Vi siete chiesti perché? Si danno la guarigione pensando che sia il farmaco a farlo. Vi siete chiesti come hanno fatto alcuni esseri umani a guarire da tremendi mali soltanto cercando di vivere con gioia quella che pensavano dovesse essere l’ultima pagina della loro vita? Chi pensate che gli abbia dato la guarigione? Se stessi! la propria forza, voglia di vivere.  

Per tanto se individui normali, e ce ne sono tantissimi, riescono a riacquistare la salute, e a sanare la propria vita, ed il proprio corpo, semplicemente credendo in se stessi, chiunque può farlo, ed il famoso cambio di paradigma del 21.12.2012 ci vuole uomini divini, persone in grado di fare i propri miracoli, ed è questo che stiamo cercando di fare insieme, conoscere per credere, e quindi applicare. Cosa fare per recuperare il colloquio con Dio e con la parte interiore di noi, il Sè superiore, che ci farebbe riappropriare del nostro potere creativo di ricevere desideri, creazioni, guarigione e qualunque cosa vogliamo che sia giusta per noi? ( notate bene, che sia giusta per noi, non tutto ciò che desideriamo ci arriva perché non tutto sarebbe salutare, ed il nostro Io interiore lo sa):
1) sbarazziamoci di tutte le idee imposte
2) sbarazziamoci dell’idea che dobbiamo vivere secondo il desiderio di chiunque
3) concediamoci di recuperare l’idea che Dio, o energia intelligente, non sta chissà dove ma si trova con una sua scintilla dentro il nostro cuore, accanto alla scintilla dell’Anima.
4) … concediamoci di parlare con lui a voce, o mentalmente, come fosse un amico, mettendo le mani in mezzo al petto, sul chakra del cuore, ( posizione dei defunti) aspettandoci una risposta che giungerà sotto forma di emozione meravigliosa, ma anche di idee, di parole. Fidatevi di ciò che sentirete, o vedrete, affidatevi.
5) Cerchiamo di credere nuovamente ai miracoli aspettandoci che ci arrivino, ma… non aspettandoci che arrivino da chissà dove, ma sapendo che ci arriveranno attraverso delle sincronicità che ci coinvolgeranno, insieme ad altri, nella creazione degli stessi.
6) Siate voi stessi Dio, vivendo nella, e della, sua voce, e luce.

Non ho bestemmiato, non ho detto che voi siete Dio, egli è l’onnipotente, l’energia cosmica, vi sto dicendo però che egli vuole che noi canalizziamo il suo amore per  manifestare ciò che desideriamo.
Se lo farete, come   un’Apocalisse il bene toglierà  tutto quanto è  tossico nella vostra vita per riconsegnarvi in mano la vostra ‘’meravigliosa’’  esistenza.
Non riuscirete più ad ingannarvi per mezzo della vostra mente se vi affiderete al cuore, perché il cuore vi mostrerà gli inganni, e le trappole.
Cosa credete che sia il sesto senso, la veggenza,  doti degli stregoni wudù?… Ma su per favore! I poteri psichici esistono da sempre, siamo noi che non li sappiamo attivare,  perché la mente ci impedisce di farlo. Ci vuole schiavi della nostra stoltezza ed incapacità di vivere. Liberatevi dal falso benessere, quello che vi inscatola dentro una nebbia che vi corroderà fino a portarvi tra atroci patimenti fisici, e psicologici!
Datevi la gioia di assaporare nuovamente il  ‘’Carpe Diem’’  così  tutto diventerà più bello, puro, sincero, vero, appagante,  più tutto ciò che di bello desiderate.  La menzogna deve essere esiliata.  Gli occhi devono imparare a vedere non più dentro i limiti della mente razionale  ma devono andare oltre,  per acquisire la capacità di vedere i pericoli,  le possibilità, le paure, le proprie zone d’ombra.
-E’ questa la magia dell’Amore?   la verità più pura?  Il grande potere che rende l’uomo divino?
Si, è questo l’Amore, è l’integrità di vedere e accettare le proprie, e degli altri, zone d’ombra. Vedere le proprie possibilità ed assecondarle, sentirsi responsabili della propria vita,  del proprio corpo, delle malattie, delle gioie.
-Fa male amare?
No, il dolore lo manifesta la mente  perchè vuole stare dentro il suo senso,  non comprende la grandezza dell’Amore cosmico, solo quando ella si quieta  diventa tutto parte del tuo essere ciò che sei.
Chi sei?
Tu sei, non c’è altro da sapere, devi soltanto vivere in comunione con la tua Anima, e con il Maestro che vive nel tuo cuore.
-E se lui non ti sente?
Lui ti ascolta sempre, e ti parla anche, sei tu che lo ignori, per paura di dover cambiare …
Per avere dei cambiamenti positivi nella vita bisogna vivere  l’Apocalisse interiore, ed ora sta iniziando il nuovo mondo per te e per chiunque vorrà
 E  chi non vorrà?
Vivranno ciò che è giusto per loro, tu intanto sii il  cambiamento che vuoi vedere nel mondo, lo ha detto un illuminato, Ghandi, e risuona come una verità quasi assoluta … Ognuno di  noi fa la differenza…
L’Oceano è fatto di tante piccole gocce …
E’ stato un piacere essere qui con voi ma ora è giunto il momento di lasciarci, alla prossima settimana, stessa pagina, stessa gioia
Namastè