COLPITA "COSA NOSTRA", ARRESTATO SALVATORE PROFETA STORICO BOSS DELLA GUADAGNA

di Andrea Li Causi

Palermo –  Nuovo duro colpo per Cosa Nostra, un’operazione antimafia eseguita dalla Polizia ha portato a circa dieci arresti nei confronti di affiliati alla famiglia mafiosa del quartiere Guadagna, a Palermo. E’ stato arrestato inoltre Salvatore Profeta, 66 anni, e storico boss della Guadagna che era impegnato a riorganizzare Cosa Nostra a Palermo. Con questo arresto gli inquirenti ritengono di aver estirpato il nuovo vertice e il relativo corso che stava prendendo. Salvatore Profeta e capomafia ed indicato da collaboratori di giustizia come un “uomo d’onore” sin dai tempi di Stefano Bontade. L’uomo ha subito condanne per mafia, droga ed estorsione e fu arrestato anche per la Strage di Via D’Amelio poiché accusato dal falso pentito Vincenzo Scarantino ma scagionato dal collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza. Secondo gli inquirenti l’uomo, dopo essere stato rimesso in libertà ha ripreso la sua attività di capo mandamento. Profeta era un boss in espansione ed era riconosciuto anche da altri capi mafia di spicco per il suo legame con i riti di affiliazione arcaici e ha dimostrato anche di essere in grado deviare processione, un atto che per un boss ha un valore elevato. Quando è stato arrestato questa notte, sono scese in strada tante persone lungo le strade del quartiere Guadagna per salutarlo. Questo “omaggio” che ha reso al boss parte della cittadina lì presente non ha facilitato i movimenti della polizia nel corso delle operazioni di arresto. In merito al boss Profeta e ai rituali di affiliazione, dalla Polizia riferiscono: “ancora oggi ha dimostrato di essere legata a rituali di affiliazione arcaici. Assicurati alla giustizia i principali esponenti dello storico mandamento di Palermo”. Ma Salvatore Profeta non è stato l’unico arrestato, poiché la polizia ha smantellato il clan di Santa Maria di Gesù. L’operazione è stata chiamata “Stirpe” perché ha visto tra gli arrestati parenti del boss come il figlio e il nipote, Rosario e Antonino Profeta. E’ stato arrestato anche Francesco Pedalino, Giuseppe Galati e Antonino Palumbo che gestivano per conto della famiglia la zona di via Oreto. Gli arrestati sono diversi, che negli anni si sono sottoposti anche ai rituali di affiliazione del bacio in fronte e della “punciuta” di fronte al boss. Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione e rapina.