Alla 58ima Biennale d’Arte di Venezia alla ribalta per la prima volta l’arte e cultura Sámi

È in corso a Venezia, fino al 24 novembre, a mostra “A Greater Miracle of Perception by the Miracle Workers Collective” che costituisce una significativa presenza all’interno della 58a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale, nel padiglione Alvar Aalto della Finlandia.
All’inaugurazione ufficiale erano presenti, tra gli altri, il ministro finlandese della Cultura, Sampo Terho, il sindaco di Helsinki, Jan Vapaavouri, il presidente del Parlamento Sámi in Finlandia (rappresentante del popolo lappone), Tiina Sanila-Aikio.

L’esposizione, fortemente voluta e sostenuta dal Ministero dell’Istruzione e della Cultura della Finlandia, insieme con la città di Helsinki, la Fondazione Saastamoinen, la Fondazione culturale finlandese e l’Ambasciata di Finlandia a Roma ospita per la prima volta in Italia una interessante testimonianza della cultura e arte Sámi.

La presidente Sanila-Aikio ha dichiarato che “la versatilità e il livello dell’arte Sámi affascinano a livello internazionale, ed è fantastico che Pieski e West partecipino alla Biennale”.

La prima mostra congiunta del collettivo Miracle Workers presso il padiglione Alvar Aalto in Finlandia comprende A Greater Miracle of Perception dell’artista Outi Pieski e opere della cantastorie e cineasta Suvi West. L’opera site specific di Outi Pieski “Ovdavázzit – Forewalkers”(2019) evidenzia la lotta per la sovranità oltre i confini degli stati Sámi su terre e acque della loro aree, sottolineando come la vita e la mobilità devono essere basate sulla coesistenza sostenibile con i bisogni naturali della regione.

Inoltre, la mostra presenta The Killing of Čáhcerávga (2019), che consiste in cinque cortometraggi, in cui i membri del collettivo Miracle Workers studiano il potenziale della disobbedienza nei vecchi schemi di pensiero. Il film racconta strane storie di comunità.

Secondo una loro descrizione, il Miracle Workers Collective è formato e alimentato da una comunità transdisciplinare e transnazionale, che condivide e sviluppa un’ecologia di pratiche nel contesto della 58. Esposizione Internazionale d’Arte. La loro proposta evidenzia un impegno critico verso la collettività e verso pratiche che articolano vari concetti di miracolo come mezzi poetici con cui ampliare ciò che può essere percepito, esperito, fatto e immaginato. Attingendo alle riflessioni di Esiaba Irobi sul miracolo, inteso come “tropo di resistenza spirituale e politica” e come “atto comunitario”, il loro approccio implica una disobbedienza disciplinare volta a enfatizzare la costante sfida della percezione intesa come atto politico. Il MWC a Venezia è composto dalla scrittrice Maryan Abdulkarim; sceneggiatore Khadar Ahmed; scrittore Hassan Blasim; coreografo Sonya Lindfors; artista Outi Pieski; artista Leena Pukki; artista Martta Tuomaala; artista Lorenzo Sandoval; cineasta Christopher L. Thomas e cantastorie Suvi West.

Padiglione: Finlandia
Artisti: Miracle Workers Collective
Curatori: Giovanna Esposito Yussif, Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Christopher Wessels

Evento:

  1. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia
    Dove: Giardini del Castello, Biennale di Venezia
    Quando: 11 maggio – 24 novembre 2019

Maggiori informazioni sulla mostra in Frame Finland:

https://frame-finland.fi/en/venice-biennale/venice-biennale-2019/



Verità e riconciliazione, un difficile percorso per il popolo lappone di Finlandia

È stato recentemente pubblicato,dal Governo finlandese, un rapporto denominato “Processo di verità e riconciliazione riguardante le questioni Sámi”.

Redattrice del rapporto è Anni-Kristiina Juuso, una nota esponente Sámi della provincia di Inari, attrice e giornalista e qui nella veste di consigliere speciale del Primo Ministro.

Il rapporto contiene una sintesi dei risultati delle audizioni svolte nell’ambito dei preparativi per il processo di verità e riconciliazione riguardante il popolo Sámi. La serie di audizioni, rivolte in particolare ai membri della comunità indigena Sámi, si è svolta dal 2 maggio al 29 giugno 2018.

Il processo di verità e riconciliazione attualmente in preparazione in Finlandia si basa sull’istituzione internazionale di commissioni di verità e riconciliazione emerse negli anni ’70.

Commissioni per la verità o commissioni per la verità e la riconciliazione si riferiscono a processi di investigazione delle ingiustizie che hanno avuto luogo nel corso della storia e alla scoperta della verità (cioè cosa è successo) al fine di evitare che tali ingiustizie si ripetano. Una caratteristica centrale delle commissioni che indagano le ingiustizie contro le popolazioni indigene è quella di mirare principalmente a mettere in evidenza le ingiustizie collettive piuttosto che a indagare sulle ingiustizie affrontate dagli individui. Queste ingiustizie collettive hanno avuto e continuano ad avere vari effetti sulle singole persone.

Il rapporto discute di argomenti che includono le riflessioni del popolo Sámi riguardo al processo di riconciliazione in preparazione in Finlandia, che decide quali tematiche la commissione, se stabilita, debba indagare e quali tipi di commissari o direttori di commissioni potrebbero godere della fiducia degli indigeni Sámi. Il rapporto elabora inoltre particolari caratteristiche emerse nelle audizioni in diverse aree e / o con diversi gruppi.

Il popolo indigeno Sámi ritiene che la verità e il processo di riconciliazione siano generalmente una buona idea. Tuttavia è stata espressa una certa sfiducia riguardo all’idea che la Finlandia stia indagando sulle ingiustizie affrontate dal popolo indigeno Sámi in buona fede.

La fase successiva del processo – se davvero ci sarà anche un’altra fase – dovrebbe dipendere da una decisione congiunta del Ministero della Giustizia, del Parlamento Sámi e dell’ufficio del Primo Ministro. Non vi è scadenza per il processo anche se sembra che ci sia volontà da tutte le parti di progredire.

Le rivendicazioni del popolo lappone o Sámi, probabilmente l’unico popolo autoctono d’Europa, sono di lunga data.

Sparsi in poche migliaia tra Svezia, Finlandia, Norvegia con tracce in Russia, i Sámi han subito nel corso dei secoli vessazioni e tentativi di assimilazione forzata che ne hanno messo in pericolo cultura, lingua e tradizioni. Ma negli ultimi trenta anni si è fatta strada un significativa consapevolezza delle proprie caratteristiche etniche, culturali e sociali, che ne hanno promosso il risveglio ed un rinnovato desiderio di valorizzazione di usanze, tradizioni e diritti, con particolare riguardo alla proprietà delle terre ed all’allevamento delle renne. Da qui l’esigenza di conformare le legislazioni degli Stati ove i Sámi sono distribuiti per meglio tutelare tali diritti ed anche sostenere insegnamento ed uso delle tre lingue Sámi.

Il rapporto, pubblicato nelle tre lingue Sámi, finlandese e svedese, è disponibile in inglese al link
http://julkaisut.valtioneuvosto.fi/bitstream/handle/10024/161203/15_18_Saamelaisten%20asioita%20koskeva%20sovintoprosessi_EN.pdf?sequence=1&isAllowed=y

Gianfranco Nitti