Napoli: ancora una volta si ripete il miracolo di San Gennaro

 

Red. Cronaca

 

NAPOLI – Si è ripetuto a Napoli il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'annuncio della liquefazione del sangue, dato alle…

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ONOREVOLE, RESTITUISCA IL MALTOLTO AGLI ITALIANI

di Emanuel Galea

Superato lo scoglio del “porcellum” a Montecitorio, ammesso e non concesso che tutto vada in porto, davanti alla coscienza degli “onorevoli” si affaccia ora la settima fatica d’Ercole: Astenersi dal  finanziamento illecito ai partiti.
Faccio violenza alla mia intelligenza fingendo di credere in un loro nobile gesto. Solo  per me stesso richiamo alla mente questa fatica di Ercole. Il racconto narra le avventure  di Eracle mentre si cerca di espiare il fatto che lo vede colpevole della morte della sua famiglia. Dodici fatiche che cambiavano lungo il suo percorso.
Alla settima gli fu chiesto di pulire le stalle di Augia. Nelle stalle questo re teneva dei buoi in condizioni igieniche pessime. Il fetore aleggiava su tutta la regione. Ad Ercole si chiedeva una immane impresa, superiore al suo coraggio. Ercole, si sa, deviò il fiume Alfeo e lo fece passare dalle stalle, trascinando via gli strati di letame purificando l’aria dal fetore. A deviare il fiume Alfeo su  Montecitorio sono stati i giudici della Corte dei Conti.

Riuscirà la corrente delle acque  violente dei  giudici a staccare le incrostazioni che vi si sono depositate? Il Procuratore Generale del Lazio, Raffaele De Dominicis, mentre conduceva l’indagine istruttoria contro l’ex tesoriere del PD, Luigi Lusi, attualmente sotto processo per illecite sottrazioni di denaro pubblico, ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma che regola il finanziamento pubblico ai partiti, accorgendosi, tardivamente ma ahimè finalmente,  che tutte le leggi a partire dal 1977 che hanno reintrodotto il finanziamento suddetto sarebbero in realtà difformi rispetto a quanto chiesto dai cittadini con il referendum del 1993, in cui si chiedeva l’abolizione.

Fu così che la Corte dei Conti  ha messo argine allo scippo continuo dei partiti. Una decisione dura da digerire. La partitocrazia darà battaglia per mantenere il maltolto. Riuscirà il procuratore a fare rispettare fino in fondo la volontà sovrana espressa nel 1993? La saggia e tardiva sentenza della Corte dei Conti è suffragata da analogo giudizio della  commissione Greco, “Group d’Etats Contre la Corruption del Consiglio d’Europa, mettendo sotto accusa  l’Italia di aver omesso di controllare e quindi sanzionare adeguatamente i bilanci irregolari dei partiti e tollerare la corruzione- I corrotti si sono sempre avvalsi di tempi di prescrizione troppo brevi.

La lunga storia di Ercole finì nell’Olimpo. Lì, egli visse con gli immortali. Nutro il massimo rispetto nei confronti del Procuratore Generale e della Commissione Greco, però che la partitocrazia possa mollare il maltolto, mi lascia molto scettico. Incrocio  le dita e mi rimetto a san Gennaro.