ROMA SAN GIOVANNI, SOCCORSE DUE "POVERE ANZIANE" CHE IN CASA AVEVANO 200 MILA EURO IN CONTANTI

Redazione

Roma – Nonostante vivessero in condizioni degradate, senza nessuno che si prendesse cura di loro, due sorelle di 93 ed 80 anni, costodivano in casa un vero e proprio tesoro in danaro contante. A soccorrerle, dopo alcune chiamate al numero di soccorso pubblico effettuate dai vicini di casa che da alcuni giorni non riuscivano a contattarle, sono stati gli agenti del Commissariato San Giovanni, diretto da Massimo Improta. Insieme ai Vigili del Fuoco gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti ad accedere all'interno, trovando le due donne riverse in terra e ormai stremate, non in grado di rialzarsi e di chiedere aiuto.

Entrambe sono state soccorse dal personale sanitario e condotte presso il più vicino nosocomio, dove la più anziana, apparsa subito in condizioni particolarmente gravi, il giorno dopo è deceduta. I poliziotti, subito dopo averle soccorse, hanno iniziato ad effettuare le indagini per identificarle e cercare di rintracciarne i familiari. Mentre all'interno dell'abitazione erano alla ricerca dei documenti d'identità, gli agenti hanno notato due sacche di stoffa all'interno delle quali, con loro grande sorpresa, hanno rinvenuto banconote per oltre 100mila euro. Proseguendo il sopralluogo gli agenti hanno rinvenuto varie altre somme di danaro contante riposte in vari luoghi della casa, che hanno portato a quasi 200mila euro il denaro presente all'interno dell'appartamento, oltre a vari oggetti preziosi, tutto ciò in netto contrasto con le condizioni di degrado ed apparente povertà nel quale vivevano le due donne, in precarie condizioni igieniche ed in uno stato di abbandono.

Fino ad ora, nonostante le ricerche effettuate, gli agenti non sono riusciti ad individuare parenti delle due donne e a risalire alla provenienza del danaro, forse derivante dai risparmi da loro accumulati negli anni. Gli agenti hanno provveduto ad attivare le idonee strutture, ed alla 80enne sopravvissuta, attualmente in stato confusionale, è stato nominato un amministratore di sostegno che ha provveduto a depositare la somma di danaro e gli altri oggetti di valore rinvenuti in un istituto bancario