CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE

De Carolis: "queste situazioni hanno ripercussioni gravissime sulla salute dei cittadini"

 

Chiara Rai

A due passi dalla capitale il quadro della sanita' accreditata al Ssn che toglie le tende ha provocato differenti umori dei primi cittadini, prese di posizione politica opposte e mal di pancia dei sindacati. C'e' condivisione sul fatto che la sanita' dell'hinterland e' al capolinea. Continuano le punzecchiatine tra partiti, gli spartiacqua si fanno piu' evidenti, ciononostante in ballo ci siano i malati e il rischio di compromettere la salute dei cittadini. E' evidente che non sia stato un solo intestino a digerire la notizia che il Gruppo San Raffaele da poco ha avviato le procedure di cessazione delle attività sanitarie operanti nella regione con la dimissione di 2098 pazienti e la cessazione di 2074 rapporti di lavoro in essere. Prendiamo ad esempio il caso di Velletri: a giugno il Tar ha di fatto annullato la delibera del commissario ad acta Polverini che a giugno del 2011 ha revocato l'accreditamento di 402 posti letto. Qui la sinistra, partendo dalla Regione per finire con l'amministrazione comunale ha partecipato a comizi, fiaccolate, manifestazioni per impedire che la Regione chiudesse la struttura, addirittura sotto Natale si e' tenuto un consiglio straordinario in clinica per chiedere ulteriori proroghe. " Diffidero' la Regione ad adempiere quanto stabilito dal Tar tramite l’istituzione di un commissario ad Acta – dice il sindaco di Velletri Fausto Servadio che sulla storia della chiusura delle strutture del Gruppo nel Lazio ha dei dubbi – forse mi sbaglio, ma penso che si tratti solo di schermaglie costruite da qualcheduno che gioca sulle spalle di chi ha bisogno dei malati. Con la spending review ci sarebbero 3,7 posti letto per per mille abitanti qui non abbiamo neppure un posto letto per mille abitanti e gli imprenditori si mettono a fiancheggiare i casi dei dipendenti e poi? Ognuno deve fare il proprio lavoro,  il malato non puo' subire schermaglie che alla fine giustificano delle azioni per favorire qualche amico di partito o di corrente, è una cosa vergonosa!". Per Servadio la destra e' stata una grande assente: "per quanto mi risulta la sinistra tutta e' stata vicino ai dipendenti e ai cittadini in questa battaglia – conclude il primo cittadino veliterno – poi se segretamente facciano accordi non lo so' e non mi risulta. I sindaci non sono politici, amministrano gli interessi dei cittadini". Ma Velletri e' un capitolo che si chiuso quando e' stata ufficialmente battezzata la nuova clinica San Raffaele di Monte Compatri. Il colosso sanitario castellano, un edificio di sei piani affiancato da una palazzina di tre in un parco 35 mila metri quadri che conta ben 15 posti di medicina, 86 di riabilitazione ordinaria, 108 posti di RSA, 14 di hospice residenziale e 60 di psichiatria residenziale. Una realta' che avrebbe potuto garantire la continuità assistenziale ai cittadini dell’intera area sud dei Castelli. Di idea opposta il sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis:"Capisco tutto – dice – ma non si può esasperare la situazione fino a questo punto, i servizi devono essere pagati e due anni senza un soldo non si puo' stare perche' queste situazioni hanno ripercussioni gravissime sulla salute dei cittadini. La sinistra non fa altro che prendersela con gli imprenditori, ma quest'ultimi non sono delle banche!".

tabella PRECEDENTI:

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06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
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