CAMORRA: IL GIORNALISTA SANDRO RUOTOLO MINACCIATO DAI CASALESI

di Angelo Barraco

Roma –  Il giornalista Sandro Ruotolo, storico collaboratore di Michele Santoro nella trasmissione “Servizio Pubblico” ha ricevuto minacce di morte da parte del capo del clan dei Casalesi Michele Zagaria che durante un’intercettazione in carcere ha detto, rivolgendosi a lui, “O vogl' squartat' viv”. Le minacce al giornalista derivano da una scottante intervista fatta da Ruotolo a Carmine Schiavone. Nell’intervista il giornalista chiede a Schiavone: “Ci sono tracce recenti di rapporti tra Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti. Ma parliamo degli anni Duemila” e Schiavone risponde: “Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno”.
 
Un mese fa il giornalista aveva intervistato anche Oreste Spagnuolo, il killer del clan dei Setola, diventato ora collaboratore di giustizia. L’intervista era proprio in merito alla figura di Michele Zagara. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha deciso che il giornalista sarà sotto scorta. Intanto il giornalista scrive sul suo profilo social testuali parole: “Vi ringrazio di cuore. Davvero. Sentire la solidarietà in momenti particolari fa solo bene. Lo sapete che da ieri sono sotto scorta solo perché ho fatto il mio dovere di giornalista. Raccontare la realtà. Con passione, umiltà e curiosità. Capita che non siate d'accordo con la mia interpretazione dei fatti ma sono certo che più punti di vista siano essenziali per la qualità della nostra democrazia. Ecco perché queste minacce riguardano anche voi, il vostro diritto di essere informati. State tranquilli che non mi faccio intimidire. Certo, non è piacevole sapere che il capo del clan dei casalesi, la camorra più vicina al modello mafioso siciliano, ti vuole squartare vivo. Ma io non posso cambiare perché solo così so fare il mio lavoro. So che non solo. Vorrei però che con me tanti altri giornalisti raccontino il paese reale. Ognuno con il suo punto di vista. Se si resta soli si è a rischio, se siamo in tanti a rischiare sono loro. La mafia è una montagna di merda”. Anche Roberto Saviano rivolge un pensiero a Sandro Ruotolo, scrivendo sulla sua pagina facebook testuali parole: “La mia vicinanza a Sandrone Ruotolo. Spero che la protezione duri poco e torni presto libero”.