Genzano, bimba massacrata di botte dal compagno della madre. Dopo un giorno il ripensamento di Sara: “Io lo odio”

Genzano (RM) – “Io penso che lui queste cose non le fa con cattiveria, perché le vuole fare. Gli partono quei momenti, vogliamo chiamarli di schizofrenia? Io ho mio padre che sta così, lo posso capire. Secondo me quando sta in quella condizione non si rende conto. Quando gli partono quei 5 minuti lui non si rende conto di quello che fa. Dopo si rende conto e si pente. Io penso che lui non lo ha fatto con cattiveria. Lui sta in carcere a Velletri io lo voglio vedere a tutti i costi, io devo parlarci, non lo voglio abbandonare, lo voglio aiutare… è difficile ma penso di farcela”. Queste le parole pronunciate da Sara all’indomani di una nottata orribile in cui proprio il suo compagno, l’uomo di cui parla e che vuole incontrare, si è scatenato come una furia massacrando di botte sua figlia di soli 22 mesi.

Estratto dall’intervista del 14/2/2019 a Sara la mamma della piccola massacrata di botte dal compagno della donna
Passa un giorno e cambia totalmente versione Sara, la mamma della piccola di 22 mesi che è stata brutalmente massacrata di botte dal compagno originario di Campobasso

Oggi la donna durante la trasmissione Pomeriggio Cinque condotta da Barbara D’Urso ha condannato il gesto dell’uomo dicendo di non poter perdonare un gesto simile ed è giusto che lui paghi: “Non lo perdonerò mai. Non è vero quello che è scritto sui giornali io lo odio, io lo odio”, ha ripetuto.

Ieri invece le parole della donna sono state altre

Durante un’intervista rilasciata a Chiara Rai nella casa dove la donna viveva con quello che è il mostro che ha ridotto in fin di vita sua figlia, Sara ha dichiarato di non voler abbandonare il suo compagno con il quale avrebbe dovuto sposarsi ad aprile. “Ho detto più volte di volerlo vedere – ha dichiarato Sara – per capire anche se c’è poco da capire perché lui stesso ha confessato tutto il male che ha fatto alla bambina colpita in testa, presa a morsi in tutte le parti del corpo. Alla polizia ha detto che l’ha menata fino a quando non ha smesso di piangere”.

Lo devono curare ha ripetuto Sara

Lo devono curare ha ripetuto Sara dicendo che lui è l’amore della sua vita. Insomma a Pomeriggio Cinque ha parlato un’altra Sara rispetto a quella dell’intervista del 14 febbraio. La causa principale probabilmente che l’ha fatta ragionare è forse la paura di perdere le bambine affidate ai servizi sociali che hanno ritenuto di allontanare le piccole e portarle in una casa famiglia e adesso stanno valutando anche se allontanare Sara da quella casa.

Due cani che girano per casa tra cui un pitbull.

Una casa che cade a pezzi con muffa sulle pareti e le finestre con un piccolo materasso dove dormivano le due gemelline e la bambina di 5 anni e due cani che girano per casa tra cui un pitbull. “Non ha mai alzato le mani su di me – ha detto ancora durante l’intervista del 14 febbraio – ne fatto del male alle bambine a parte qualche sculacciata e rimprovero. Lui ci tiene all’educazione, ma io ho un po’ permesso alle bambine di fare come vogliono, insomma ogni tanto fanno cadere qualcosa quando rovistano nei cassetti e lui si arrabbia”.

Sara lo giustifica e dice di amarlo

“Non sò se riesco a perdonarlo – dice – lo sò cosa penseranno tutti di me… che sono una madre disgraziata! Ma lui è la mia vita, è giusto che si trova in carcere e paghi ma devono aiutarlo perché è malato e non vuole prendere le medicine e io comunque non lo abbandono. Voglio stargli vicino e aiutarlo. Noi ci amiamo e con le bambine siamo felici, dormiamo tutti in una stanza e ci vediamo la televisione sul lettone”.

La paura dell’ex

Sara non lavora ma vive con la pensione del padre e poi aspetta la sua per la disabilità a un occhio: “Ho un occhio di vetro perché ho perso la retina in un incidente, ho vomitato mentre ero in autobus e si è distaccata la retina. Ora ho paura del mio ex – prosegue – lui mi ha dato le coltellate in passato, mi fa paura perché è violento e vuole le bambine è un pregiudicato. Vive a Roma e adesso è arrabbiatissimo per sua figlia. Le figlie non le vede da quattro mesi, io sono terrorizzata”…. Intanto Sara ha ricevuto una chiamata che comunque l’ha tranquillizzata: la sua bambina non è più in coma farmacologico.