Tragedia in Sardegna: muore a 16 anni schiacciato da un trattore

Tragedia nelle campagne di Guasila, nel sud Sardegna, dove un ragazzino di 16 anni, Nicola Melas, è morto schiacciato dal trattore che stava guidando. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che si stanno occupando del caso, il giovane si trovava a casa dei vicini e senza che nessuno si accorgesse di nulla ha preso il loro trattore per fare un giro.

Ha percorso dei tratti sterrati, raggiungendo una salita ripida. Proprio in questa fase il mezzo agricolo, a causa dell’elevata pendenza, si è ribaltato, schiacciandolo.

Sono stati gli stessi vicini di casa e proprietari del trattore ad accorgesi della tragedia. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri, ma ormai per il 16enne non c’era più nulla da fare. Del caso è stata informata la Procura di Cagliari che ha disposto il sequestro del mezzo e l’esame esterno della salma della vittima.




Coronavirus, stop a treni notturni, navi e aerei per la Sardegna

Rispondendo ad una richiesta del presidente della Regione Sardegna per l’emergenza coronavirus, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per la Sardegna. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e velivoli può avvenire soltanto su autorizzazione della Regione e per dimostrate e improrogabili esigenze.

Da stasera stop anche a treni notturni – Da questa sera i treni notturni non saranno più disponibili. Lo comunica il Ministero delle infrastrutture e trasporti, alla luce del decreto firmato ieri dalla ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, relativo alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza. Al fine di contrastare e contenere l’emergenza sanitaria da Coronavirus – prosegue la nota – il Mit sta progressivamente razionalizzando l’offerta in accordo con gli operatori sanitari, in considerazione del Dpcm dell’11 marzo.

Tim assicura tutti i dipendenti – Tim assicura i suoi dipendenti da Covid-19. Il gruppo ha sottoscritto, per primo in Italia tra le grandi aziende industriali, in favore dei suoi circa 45.000 dipendenti una copertura assicurativa che si articola in un’indennità in caso di ricovero causato da infezione, un’indennità da convalescenza e un pacchetto di assistenza post ricovero per gestire al meglio il recupero della salute e la gestione familiare.

Alitalia, passeggeri solo con mascherine – “La sicurezza di tutti i passeggeri e dei propri dipendenti rappresenta da sempre la massima priorità di Alitalia. Per questo motivo la Compagnia informa che verrà chiesto ai passeggeri di munirsi, prima di salire in aereo, di una mascherina protettiva da indossare obbligatoriamente qualora un elevato numero di viaggiatori non permetta di rispettare la distanza interpersonale di sicurezza prevista”. Lo rende noto la Compagnia. “La misura entra in vigore con effetto immediato ed è parte dei protocolli anti-contagio adottati da Alitalia in conformità alle disposizioni delle Autorità competenti – si legge in una nota – La Compagnia potrebbe pertanto rifiutare l’accesso a bordo dell’aereo al passeggero che si presenti all’imbarco senza un dispositivo di protezione individuale. Alitalia consiglia inoltre di indossare la mascherina anche in aeroporto e durante l’imbarco e lo sbarco dagli aerei”.

Il coronavirus si abbatte sulle compagnie aeree basate in Italia, con ripercussioni anche per i dipendenti. Molte, infatti, negli ultimi giorni hanno deciso di avviare procedure di cigs che interesseranno nei prossimi mesi quasi 5 mila dipendenti: tra queste, oltre ai 2.785 chiesti da Alitalia, EasyJet ha avviato un programma di cigs per 1.469 dipendenti nelle varie sedi italiane, Blue Panorama ha chiesto la cigs per 634 persone. Ci sono poi i 1.450 a rischio licenziamento di Air Italy, la cui crisi è però antecedente al Covid-19. E gli oltre mille già in cigs di Alitalia.




Terrorismo, voleva avvelenare l’acqua pubblica a Natale: dal gip scena muta del lupo solitario Isis

SARDEGNA – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Amin Alhaj Ahmad, il 38enne libanese di origini palestinesi arrestato a Macomer (Nuoro) con l’accusa di essere affiliato all’Isis e di voler progettare un attentato in Sardegna durante le feste di Natale, avvelenando le acque della rete idrica isolana con sostanze chimiche e cancerogene.

 

Scena muta

Davanti al gip del tribunale di Nuoro Claudio Cozzella, che lo ha interrogato nel carcere Nuorese di Badu ‘e Carros, alla presenza dell’avvocato d’ufficio del foro di Oristano, Aluise Barria, l’uomo ha fatto scena muta.

 

Il piano

Voleva avvelenare acquedotti pubblici utilizzando veleni come antrace e ricina. È questo il sospetto degli inquirenti che, questa mattina – in pieno centro a Macomer, con un blitz dei Nocs – hanno arrestato per associazione terroristica internazionale Amin Al Haj, 38enne di origini arabe.

 

Il fanatico Isis

Secondo riscontri investigativi, l’uomo – che viveva in una palazzina nel quartiere di Scalarba con la compagna marocchina e quattro figli – da tempo era seguito e monitorato dalle forze dell’ordine. Il suo progetto, stando alle accuse, era quello di avvelenare serbatoi e impianti di potabilizzazione dell’acqua. Al Haj sarebbe un fondamentalista vicino all’Isis. Aveva con sé documenti falsi, uno libanese e l’altro israeliano.

 

Le indagini

L’indagine, portata avanti dalla Procura di Cagliari e dalla Digos di Nuoro, è stata coordinata dalla Procura nazionale distrettuale antimafia. Nel pomeriggio, a Roma, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione antiterrorismo. Le indagini sono state avviate a Cagliari il 17 settembre quando – attraverso l’Intelligence – è stata comunicata la presenza di un “palestinese” che si stava muovendo a Macomer pronto a fare un attentato con l’uso di veleni.

Le prove

L’informazione è arrivata dopo l’arresto in Libano di un cugino dell’indagato, accusato anche lui di aver aderito all’Isis e di aver portato avanti l’avvelenamento di una cisterna utilizzata dall’esercito libanese. Dalle indagini è emerso che nel suo smartphone è stata trovata documentazione relativa alle sostanze velenose e cancerogene come le aflatossine letali B1 e il pesticida Metomil. L’immediata perquisizione effettuata con l’aiuto della polizia scientifica ha portato al sequestro di supporti informatici e campioni di sostanze in polvere.

 

La ricerca sul web

L’uomo cercava dunque sul web componenti velenosi e pesticidi dalla concentrazione di molto superiore a quella consentita nei prodotti di libera vendita in Italia. E il materiale informativo raccolto sulle tossine alimenta il sospetto che ci fosse un progetto di attacco di tipo chimico-biologico. Amin si trova ora rinchiuso nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros




Sardegna, nuove minacce: carabinieri nel mirino

OGLIASTRA – Nuovo atto intimidatorio nei confronti dei carabinieri in Ogliastra in poco meno di un mese.
Stavolta nel mirino è finito il brigadiere Mariano Caredda, di 50 anni, in servizio alla stazione di Tortolì, in Ogliastra. Un ordigno esplosivo è stato abbandonato davanti alla sua abitazione alla periferia di di Bari Sardo.
Il fatto risale a lunedì sera. Alcuni passanti insospettiti hanno dato l’allarme ai Carabinieri della stazione del paese che hanno subito transennato la strada e chiamato gli artificieri anti sabotaggio dello squadrone Cacciatore di Sardegna di Abbasanta, che hanno messo in sicurezza e sequestrato l’ordigno.
I militari hanno effettuato un sopralluogo alla ricerca di tracce che possano condurre agli autori.
Questo è il secondo attentato intimidatorio nei confronti di militari in servizio a Tortolì: il 28 settembre gli incendiari avevano distrutto l’auto di Giovani Bellina, responsabile della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Lanusei.




Traffico di droga dal Lazio alla Sardegna: sequestrati beni per 2 milioni di euro

CAGLIARI – Beni per quasi due milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Cagliari ad un gruppo criminale con base operativa a Villacidro e ramificazioni fino in Lazio, sgominato nel marzo del 2017 dai carabinieri di Villacidro.

In particolare le Fiamme gialle hanno sequestrato beni immobili, auto di lusso, quote societarie, polizze assicurative e conti correnti bancari per un valore pari a 1.799.547,26 euro, nei confronti di quattro soggetti italiani attualmente sotto processo a Cagliari per traffico di sostanze stupefacenti.
Gli specialisti del Gico di Cagliari hanno svolto accertamenti economico-patrimoniali, che “hanno evidenziato una rilevante sproporzione tra la disponibilità dei beni individuati in capo ai quattro e ai loro familiari conviventi e i redditi dichiarati ai fini delle imposte dirette”, spiegano dalla Guardia di finanza




Cagliari, partito il giro della Sardegna a piedi: un’iniziativa unica nel suo genere

Partito oggi da Cagliari il giro della Sardegna a piedi. È un cammino che percorre tutto il periplo della Sardegna senza mai allontanarsi dalla costa; ma non solo: è un cammino alla scoperta dell’Isola al centro del mediterraneo occidentale, alla scoperta delle sue ricchezze minerarie e dei suoi abitanti e popoli rivieraschi.

Nato dalla volontà di camminatori e pellegrini

Si può compiere in senso orario od antiorario. È un percorso circolare che si snoda tra spiagge foreste e stagni. Cogliendo le differenze tra i climi ed i paesaggi tra la costa orientale e la costa occidentale dell’isola: spiagge di colore bianco si alternano ad altri colori dell’arcobaleno. Spiagge granitiche e quarzose formate da piccoli cristalli ci accompagnano per lunghi tratti, dune incontaminate guidano il viaggiatore in un viaggio fantastico. Paesaggi ancora non antropizzati, lasciano il posto a fantastici scorci oramai diventati veri e propri simboli della Sardegna. Il cammino ci fa assaporare la voglia di conoscere fino in fondo la Sardegna pura e selvaggia. Si cammina dalle strade sterrate fino a piccole carrarecce, avendo al nostro fianco sempre il mare.

Lungo il cammino si incontrano le torri costiere della Sardegna, che fin dal medioevo hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera dell’isola.
Le torri dominano i paesaggi più belli della costa della Sardegna rendendolo caratteristico ed unico. Fari pedestri per pellegrini e viaggiatori. Di piccola o grande dimensione ci fanno assaporare un epoca oramai remota dove i pericoli in arrivo dal mare scandivano la vita nei villaggi sulla costa, ma non sono le torri ci accompagneranno in un viaggio unico dove si assaporerà la storia delle torri, la cultura, le chiese e strutture difensive della seconda guerra mondiale. Si guaderanno fiumi si sentirà il rumore del mare, il vento tra i capelli tutto in un unico cammino: …un cammino lungo un’Isola…

Il presidente Gudo Portoghese e l’assessora Marzia Cilloccu stamattina hanno ricevuto al Municipio i rappresentanti dell’associazione #cammino100torri per la partenza ufficiale del periplo a piedi della Sardegna

Nel portare i saluti del sindaco Massimo Zedda, Portoghese ha espresso l’apprezzamento di tutto il Consiglio comunale per l’iniziativa, “unica nel suo genere, permetterà di conoscere scenari inediti e suggestivi della città e dell’Isola”, che partirà proprio da Cagliari: #aroundsardinia2018, 61 giorni per percorrere l’intero giro dell’Isola. Con più di 400 iscritti e che toccherà ben 88 comuni raggiungendo oltre 100 torri costiere, prima di tornare nel Capoluogo il prossimo 25 aprile, in occasione dell’Anniversario della Liberazione d’Italia.

Insomma, una manifestazione dalla “valenza turistica, economica, ambientale importante e molteplice”, capace di capitalizzare “l’entusiasmo e la passione dei cittadini e degli operatori privati che animano il territorio”, ha sottolineato Cilloccu, titolare delle Attività produttive e Turismo. In linea con la filosofia portata avanti dal Comune, impegnato in prima linea per la “infrastrutturazione del Cammino di Sant’Efisio”. A parte “camminare”, la parola d’ordine è però “divertimento”, ha scandito Nicola Melis, presidente dell’associazione #cammino100torri a una settantina di partecipanti che stamani si sono raccolti nella Sala del Consiglio al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma 145. La visita si è conclusa con il tradizionale scambio di doni: il volume “Fotografia in Sardegna” per i camminatori, il passaporto #aroundsardinia2018 per l’Amministrazione comunale.

 




Sardegna, sgominata banda traffico droga: 15 fermi. Sono 120 militari nell’isola

SARDEGNA – Dalle prime ore dell’alba oltre 120 militari delle compagnie di Carbonia, Cagliari, Nuoro, Lanusei, Sassari, Bonorva, Macomer, Iglesias, San Vito e Quartu in collaborazione con, le unità cinofile, i Cacciatori di Sardegna stanno eseguendo, in diversi centri dell’isola, 15 fermi per associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga.

I fatti contestati riguardano un periodo di tempo che va da settembre dello scorso anno ad oggi. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Carbonia e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella sede del Comando provinciale di Cagliari.




Sardegna: maxi sbarco di migranti

CAGLIARI – Sbarco di migranti sulle coste del sud Sardegna durante la notte. Sono oltre cento gli algerini arrivati e il numero potrebbe ancora salire, visto che già in queste ore altri stranieri sono stati rintracciati mentre si incamminavano a piedi, dopo essere arrivati a bordo di piccoli natanti, verso i centri cittadini.
Dalle 23 in poi il Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza, carabinieri, polizia e Capitaneria di porto sono stati impegnati per rintracciare i nordafricani. Il primo imponente arrivo è avvenuto dopo le 23 a Porto Pino, nel territorio di Sant’Anna Arresi. Tre barchini con a bordo complessivamente 62 algerini sono stati rintracciati dalle Fiamme gialle. Altri 14 su un altro barchino sono stati soccorsi in mare e trasportati direttamente in porto a Cagliari. Durante la notte altri arrivi, complessivamente 26 algerini, sono avvenuti sempre lungo la spiaggia di Porto Pino. I migranti sono stati bloccati dai carabinieri di Carbonia.




Sardegna, Associazione Penelope presenta "Liberati": un incontro sul tema della Violenza di Genere

 

di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri

SARDEGNA – Ieri alle ore 22.00 in Piazza Stella, nel corso degli eventi legati all'estate Buggerraia 2017 si è tenuto un incontro dal nome "Liberati!!!!" sul tema di Violenza di Genere. Il Centro Antiviolenza con il patrocinio dell'Associazione La Rosa Blu Buggerru ha organizzato l'evento introducendo il dibattito e l'approfondimento dell'argomento con la preziosa partecipazione di Paola Nieddu Presidentessa dell'Associazione La Rosa Buggerru; Simona Spada avvocata, commissaria C.R.P.O.; Gianfrancesco Piscitelli avvocato, esperto in investigazioni e criminologia e Presidente Penelope Sardegna onlus nonchè Responsabile per la Sardegna dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi; Emanuela Piredda psicologa, criminologa, Segretaria e Responsabile Sezione Psicologia di Penelope Sardegna onlus; Ester Deplano avvocata, criminologa e grafologa; Giordana Maria Colli criminologa, esperta in scena del crimine, dirigente professioni sanitarie ATS Sardegna-Distretto di Siniscola, consigliera Penelope Sardegna onlus. Moderatore dell'incontro Francesco Carta. Il dibattito ha visto la partecipazione interessata ed entusiasta di un folto pubblico interessato ed attento che ha avuto modo di apprezzare gli interventi delle autorità presenti che grazie alla loro perizia e preparazione hanno condotto l'evento offrendo informazioni e importanti spunti di riflessione. A chiusura dell’evento, l’Avvocato Gianfranco Piscitelli ha ricordato Stefano Masala, 28enne di Nule di cui si persero le tracce un giorno prima che venisse ucciso barbaramente, mentre aspettava l’autobus, Gianluca Monni , studente di 19 anni di Orune, freddato con tre colpi di fucile. Tante le ipotisi avanzate in merito alla strana scomparsa di Stefano Masala, una su tutte è che il killer di Monni abbia utilizzato l’auto di Masala –Opel Corsa- trovata carbonizzata poche ore dopo il delitto presso le campagne di Pattada, in provincia di Sassari. L’Avvocato ha inoltre ricordato Carmela, la mamma di Stefano morta di dolore. Ha ricordato anche Irene Cristinzio, madre della Vicepresidente di Penelope Sardegna Nicoletta Nanni, la professoressa 64enne in pensione scomparsa misteriosamente l’11 luglio del 2013 mentre faceva una passeggiata mattutina. La scomparsa di Irene Cristinzio non sembra avere una spiegazione logica e nella vita della bella prof non vi erano ombre poichè tutto scorreva in modo limpido e cristallino, con l’amore incondizionato per la famiglia che mai avrebbe spinto la donna ad allontanarsi volontariamente. Chi ha fatto sparire la donna e perché? Un interrogativo che rimbomba nella testa di molti ancora oggi ma che sembra non trovare risposta. L’Avvocato Piscitelli ha inviato a parlare con le autorità competenti tutti coloro che possono fornire elementi e spunti investigativi utili per la risoluzione dei casi.

Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo parlato con Gianfranco Piscitelli, avvocato, esperto in investigazioni e criminologia – Presidente Penelope Sardegna onlus e Responsabile per la Sardegna dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico Forensi e ci ha parlato dell’importanza di questo evento in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Avvocato perché questo evento in piazza a Buggerru in piena estate, alle dieci di sera?
Primo perché Buggerru è una cittadina turistica con aumento esponenziale della popolazione nel periodo estivo e quindi il nostro messaggio potrà essere ascoltato da molte persone…. Secondo perché siamo stati invitati a parlare contro la violenza dalla nostra amica Paola Nieddu che, Presidentessa dell’Associazione La Rosa Blu di Buggerru che si batte da tempo per sensibilizzare tutti su quest’argomento ed ha attivato a Buggerru un Centro Antiviolenza ed in ultimo perché Buggerru è il paese dove la nostra Emanuela Piredda ha trascorso e trascorre dalla sua infanzia le vacanze. In piazza perché è giusto scendere tra la gente, alle 22 perché col fresco della sera c’è più attenzione.

Noto che siete sempre uniti in gruppo per questi eventi che portate in giro per la Sardegna…
Sì è vero, siamo un gruppo di professionisti affiatati che da tempo hanno scelto di parlare del problema della Violenza da tutte le sue angolazioni ed insieme, ognuno per le proprie esperienze professionali e non, ci sincronizziamo portando avanti, quasi come una missione, il nostro messaggio per dire basta ad ogni genere di violenza; e così ci rivolgiamo a piazze, circoli, scuole, associazioni per sviscerare ed affrontare i problemi del femminicidio, violenza in famiglia, bullismo, cyber bullismo, disagio, scomparse ecc.
Emanuela Piredda è psicologa, criminologa e Responsabile della Sezione Psicologica di Penelope Sardegna onlus di cui è anche segretaria – Ester Deplano è avvocata, criminologa, grafologa- Giordana Colli è criminologa, esperta in scena del crimine, dirigente delle professioni sanitarie nel Distretto sanitario di Siniscola, consigliera nel Direttivo di Penelope Sardegna; io, come sa, sono avvocato penalista, esperto in criminologia ed investigazioni, Presidente di Penelope Sardegna e Responsabile per la Sardegna dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologiche Forensi. Come può vedere, ci completiamo a vicenda: la dr.ssa Piredda, oltre al resto, si impegna a far conoscere ed insegnare a riconoscere e combattere la “violenza psicologica” una delle violenze più subdole e dannose – l’avv.ta Deplano si preoccupa di unire i dettati della criminologia con le leggi vigenti e lo studio degli elementi grafologici che portano a scoprire certi segni premonitori – io unisco una trentennale esperienza investigativa e criminologica ad aspetti legali di diritto penale per combattere e prevenire il problema – la dr.ssa Colli nel suo ruolo professionale quotidiano incontra il problema sul campo e purtroppo, anche quando è troppo tardi. Lo scambiarci le esperienze con persone quali Paola Nieddu e l’avv.ta Simona Spada della Rosa Blu di Buggerru, non potrà che portare alla “piazza” un messaggio forte e chiaro.

Penelope Sardegna come si pone in questi contesti?
Penelope Sardegna è legata all’associazione madre Penelope Italia ed è “Associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse”…. Orbene, molto spesso la scomparsa ha alla base problemi di disagio, violenze, bullismo e per noi, discutere di questi problemi, è un modo per indurre la gente a riflettere sul problema delle scomparse ed aiutare a riconoscerne e prevenirne le cause.

Il titolo dell’evento ed il disegno della locandina…
Il disegno, da una serie di idee, è stato da me richiesto graziosamente ad una mia amica di sempre, restauratrice e professoressa, la dr.ssa Susanna Carobbi e rappresenta Penelope che, continuando a fare e disfare la sua tela, si ritrova imbrigliata nei fili e cerca di liberarsene……. LIBERATI!!! è una esortazione che rivolgiamo a tutte le donne e gli oppressi affinchè reagiscano ad una atavica sottomissione e trovino il coraggio di parlare, denunciare, consapevoli che Centri come La Rosa Blu di Buggerru, noi in associazione o singolarmente, le Autorità Forze dell’Ordine, siamo al loro fianco per sostenerli ed aiutarli: MAI PIU’ FEMMINICIDI, VIOLENZE, SCOMPARSE E SUICIDI!!!

 




L'Italia nella morsa del freddo e del gelo: neve dal Veneto alla Sardegna


Redazione

 

La Befana ha portato il picco d'inverno. Freddo e gelo hanno investito gran parte della penisola aggiungendosi nelle zone terremotate ai disagi già patiti dalle popolazioni. Temperature minime a picco sulle montagne venete. A Cortina la colonnina di mercurio registra -7,6 gradi a 1.270 metri di quota. Arabba segna un -8,1 gradi, Asiago -7,5 mentre ai 2.090 metri di quota di Passo Falzarego l'Arpav ha registrato -13,1 gradi e ai 3.256 di Punta Rocca sulla Marmolada -23,5.

Neve su alcune strade umbre a ridosso del versante marchigiano dell'Appennino e su gran parte del Molise. In Abruzzo freddo e nevischio anche sulla costa. 'Codice rosso' sull'autostrada A14 per una intensa nevicata che ha portato a disporre lo stop ai mezzi pesanti nel tratto compreso tra i caselli di Atri-Pineto e Pescara Sud-Francavilla, in entrambe le direzioni. La perturbazione andrà avanti fino a sabato, con accumuli di neve che, secondo le previsioni degli esperti, potrebbero essere consistenti anche sul litorale.

Anche Roma stretta nella morsa del gelo con un grecale che arriva dalla Russia; l'apice verrà toccato sabato con temperature bassissime che oscilleranno tra i più 3 gradi di massima e i meno 4, meno 5 di minima. Neve a bassa quota in diverse zone della Campania. Vesuvio innevato dalla cima alle quote più basse. Problematica la circolazione sulle strade interne dell'Alta Irpinia, dove la neve caduta nelle ultime ore ha raggiunto anche i 50 centimetri.

Imbiancati pure i Sassi di Matera con un "effetto presepe" suggestivo per i tanti turisti che anche in questa parte finale di vacanze natalizie, affollano la città lucana che nel 2019 sarà Capitale europea della Cultura. La Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha attivato il Piano Neve e Gelo alla luce dell'allerta della Protezione civile che prevede nevicate su Marche, Lazio orientale, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia settentrionale. Ma fiocchi di neve hanno fatto capolino pure in Sardegna, a Fonni, il paese più alto della regione.




OLBIA SOMMERSA: L'INCUBO DEL MALTEMPO CHE HA MESSO IN GINOCCHIO LA SARDEGNA

Redazione

Nuova allerta meteo per la Sardegna: la perturbazione che ha investito l'isola continuerà a interessare l'intero territorio con piogge e temporali che, nella giornata di domani, si estenderanno al resto dell'Italia colpendo in particolare le regioni occidentali. Secondo gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile, dalle prime ore del mattino si sposteranno su Piemonte e Liguria. I fenomeni potranno essere localmente molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato fino a venerdì mattina una criticità rossa per rischio idrogeologico su buona parte della Sardegna, ad eccezione dell'estremità meridionale dell'isola dove la criticità è arancione.

Intanto "il sindaco di Olbia ha dichiarato lo stato d'emergenza, stiamo facendo arrivare in zona uomini e mezzi". Lo ha detto il governatore sardo Francesco Pigliaru. E l'assessore all'Ambiente Donatella Spano ha aggiunto: "Il sistema è stato messo alla prova in questi giorni, una macchina imponente composta da 10 mila tra donne e uomini della Protezione civile, 70 unità, duemila addetti dell'Ente foreste, 600 mezzi, 720 unità del corpo forestale, sette colonne mobili pronte a intervenire e due colonne attive già su Olbia".

Diversi quartieri di Olbia sono finiti sott'acqua a causa dell'esondazione del rio Siligheddu. Il sindaco, Gianni Giovannelli, che ha invitato i cittadini "a soggiornare nei piani alti delle abitazioni e a limitare al massimo gli spostamenti in auto che stanno ostacolando il lavoro delle forze dell'ordine e dei soccorritori".

Si tratta delle zone colpite dall'alluvione del 2013. Il sindaco di Olbia ha chiesto ai cittadini di non "uscire da casa, abbiamo bisogno di svolgere le operazioni di assistenza e soccorso alle persone. Una volta che ci si mette in sicurezza nei piani alti, si rimanga a casa. Non si deve andare in giro a fotografare i canali, è pericoloso, dobbiamo attivare una sorta di coprifuoco".

Il sindaco di Olbia, dopo il via libera avuto dal prefetto di Sassari e del Genio Civile, ha disposto la demolizione del ponte che attraversa il Rio Siligheddu, che era stato distrutto dall'alluvione del novembre 2013 e ricostruito due mesi dopo. "Un tappo", l'ha definito il sindaco che due anni fa aveva sollevato delle perplessità nella ricostruzione del ponte, per la quale erano stati spesi 80 mila euro. Le ruspe ora stanno entrando in azione per demolirlo.