ROMA. SAXA RUBRA, VIA ENZO TORTORA: VERSO LA RIAPERTURA

di Silvio Rossi

Dopo oltre millecinquecento giorni, la palazzina pericolante che impediva il traffico veicolare su via Enzo Tortora non c’è più. Le ruspe hanno demolito i quattro piani colpiti nell’agosto del 2011 da un incendio doloso, che ha compromesso le strutture in maniera irrimediabile. Un disagio per i residenti del quartiere, ma soprattutto per quanti utilizzavano la strada per districarsi nel traffico mattutino della Flaminia, costretti a percorrere via Carlo Emery, strada che costeggia la linea ferroviaria Roma Nord, a senso unico fino a quando la chiusura di via Enzo Tortora ha costretto l’ufficio mobilità a utilizzarla a doppio senso di circolazione, con un evidente disagio per quanti la percorrevano con le autovetture o l’attraversavano davanti alla stazione “Centro Rai”, come i ragazzi che frequentano il vicino istituto scolastico Pietro Calamandrei.

Una notizia attesa da molto tempo quindi. Troppo, se si considera che le responsabilità dell’evento sono state accertate in breve tempo, e dopo la perizia atta a quantificare i danni subiti dai proprietari, non c’era motivo, se non quello economico, per ritardare la bonifica dell’area. La demolizione della palazzina è solo il primo passo, comunque necessario, per la riapertura della strada. C’è bisogno ancora di qualche settimana di lavoro, per togliere i detriti che si trovano in corrispondenza dell’edificio, e la grande quantità di materiali abbandonati nei pressi delle reti che delimitavano la zona off-limits, compreso un furgone probabilmente rubato e abbandonato a pochi metri dall’area recintata.
Perché in Italia, e particolarmente in alcune latitudini, ovunque si crei una situazione di assenza della circolazione, dove è possibile gettare dell’immondizia di qualsiasi genere, con grandi possibilità di passare inosservati, si riesce a trasformare il luogo in una discarica. La riapertura della strada non rappresenterà quindi un beneficio solamente dal punto di vista della circolazione automobilistica, ma anche per quanto riguarda il decoro urbano, compromesso a causa dell’abbandono della strada interrotta.




ROMA, SAXA RUBRA: FINALMENTE LE MULTE!

Redazione

Roma / Saxa Rubra – Per far rispettare le regole in Italia, in particolare a certe latitudini, c’è bisogno dell’eccezionalità, altrimenti i tentativi di chi, per ruolo o per coscienza, tenta di condurre i comportamenti umani al rispetto delle norme, sono destinati a fallire. Accade così che, nei dintorni del Centro di Produzione RAI di Saxa Rubra, cittadella dell’informazione nata nei primi anni novanta, da dove vengono trasmessi tutti i telegiornali del servizio pubblico, la sicurezza avrebbe imposto il divieto di sosta e fermata delle autovetture a confine con l’insediamento. Regola che, da sempre, è stata ampiamente violata, da dipendenti, fornitori, visitatori e quanti, invece di lasciare le proprie vetture nei parcheggi che pochi metri più in la, esistono numerosi, preferiscono lasciare il proprio caro bene più vicino possibile, infischiandosene dei cartelli.
 

Dopo la strage di Charlie Hebdo, la preoccupazione per attentati a giornali e televisioni di tutta Europa ha riguardato anche l’emittente di Stato italiana, per cui, a titolo precauzionale, la Polizia Locale ha multato la lunga fila di mezzi parcheggiati in divieto.

Ci sono alcuni elementi di questa storia che ci devono far riflettere. Innanzitutto, se la verifica delle auto posizionate a ridosso del muro del centro televisivo fosse stata orientata alla prevenzione di eventuali attentati (un’autovettura carica di esplosivo, per esempio), la semplice multa non avrebbe certo avuto l’effetto disinnescante. Se invece questo slancio di legalità è solo un’operazione atta a non mostrarci troppo “sguaiati” quando l’intelligence di mezza Europa sta in stato di allerta, ci si chiede perché non adottare lo stesso zelo anche in condizioni “normali”.

Nonostante i controlli, però, l’automobilista medio appare refrattario al rispetto delle regole. Infatti, se la mattina, quando la pattuglia di servizio passa regolarmente a “bollare” quanti hanno lasciato la loro vettura nel posto proibito, ecco che, nelle ore pomeridiane, quando la “buriana” è passata, le scatole di ferro tornano a impadronirsi dell’agognato fazzoletto di asfalto sotto il cartello sanzionatorio.




ROMA, PRIMA PORTA VIABILITA’ IN TILT: MA I VIGILI, VIGILANO?

Redazione

Roma – Il retro della sede distaccata del municipio XV° a piazza Saxa Rubra (Prima Porta) dispone di un vigile urbano? Ospita un cartello di divieto di sosta che deve aver sperimentato momenti migliori, e, nonostante il cartellino di ‘area videosorvegliata’ un camion costantemente parcheggiato, nei giorni feriali, su marciapiede ad uso di chioschi ivi presenti, ed addirittura ben due cartelli che informano di un passaggio zebrato, ma con strisce inesistenti. Nessuno degli impiegati comunali presenti nell’edificio  si degna di segnalare tali abusi e carenze che avvengono letteralmente alle loro spalle? Finita la kermesse elettorale, forse si può cominciare a risanare da piccole cose?