GRECIA, EUROGRUPPO: SCHAEUBLE:"GREXIT PER CINQUE ANNI"

Redazione

Chissa che alla fine non si prenda la decisione di una uscita temporanea dall'euro che alla Grecia potrebbe non fare poi così male. La riunione dell'Eurogruppo che è in corso a Bruxelles, a 4 giorni dall'ultimatum che i partner europei hanno dato al governo Tsipras per presentare un piano di riforme credibile e poter concedere nuovi aiuti finanziari, dopo che il secondo programma di assistenza finanziaria non è stato concluso per la mancanza di un accordo, si preannuncia "lunga" e "difficile". Sono gli aggettivi utilizzati, rispettivamente, dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
Dopo l'ok del parlamento greco al mandato per negoziare un terzo programma di aiuti internazionali sulla base del pacchetto di riforme proposte giovedì sera dal governo, ci sono ancora "serie preoccupazioni sulla credibilità degli impegni" e sull'effettiva attuazione di quanto promesso. "C'è un grande problema di fiducia", ha detto Dijsselbloem. E' presto dunque per cantare vittoria: i giochi sembrano ancora aperti e continua a non potersi escludere che il doppio vertice dei capi di stato e di governo dell'Eurozona e dell'Ue, convocato per domani a Bruxelles, si trasformi in una riunione per affrontare l'eventualità dell'uscita di Atene dalla moneta unica.
Atene deve compiere ulteriori passi rispetto alle proposte di riforma per convincere l'Europa che onorerà i suoi debiti, se vuole avviare i negoziati sul salvataggio. E' quanto avrebbero detto i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo riuniti a Bruxelles, secondo quanto riferiscono fonti comunitarie.

Un'uscita "a tempo" di cinque anni della Grecia dall'euro, per permettere ad Atene di ristrutturare il proprio debito: sarebbe questa la proposta inviata ai colleghi dell'Eurogruppo dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. La rivelazione è arrivata dal Frankfurter Allgemeine Zeitung, mentre e' in corso la riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles.

Fonti comunitarie hanno confermato l'esistenza di un piano tedesco in questo senso ma fonti del governo greco hanno fatto sapere che l'ipotesi di 'Grexit' temporanea non è stata affrontata nel corso della riunione dell'Eurogruppo.

Secondo la Faz, il ministro tedesco ha inviato agli altri Paesi dell'area euro una nota con la quale boccia le proposte della Grecia e suggerisce l'uscita a tempo di Atene che rimarrebbe comunque membro Ue e riceverebbe "assistenza umanitaria e tecnica di stimolo per la crescita". Nel piano Schaeuble ventilerebbe la possibilita' di un trasferimento di 'asset' per 50 miliardi di dollari in un fondo di garanzia da parte di Atene a copertura del debito.




GERMANIA, APPROVATO DAL PARLAMENTO IL PIANO D'AIUTI ALLA GRECIA

di Maurizio Costa

Berlino – Il Bundestag ha approvato con una larga maggioranza il Piano di aiuti che la Grecia ha deciso di prolungare per altri quattro mesi. In questo modo, il neo-premier greco, Alexis Tsipras, potrà accedere ai soldi europei per riformare il paese ellenico, cercando di raggiungere anche il pareggio di bilancio.

Wolfgang Schäuble, ministro delle finanze tedesco, ha dichiarato che "la Grecia ha accettato senza riserve di realizzare il programma. Noi tedeschi – ha proseguito il ministro – dobbiamo fare di tutto per far sì che l'Ue resti insieme. Il nostro futuro, e in particolare quello della Germania, può essere buono solamente in un'Europa unita".

Non tutta la Germani sarebbe favorevole ad aiutare la Grecia. Secondo il quotidiano tedesco 'Bild', solamente un cittadino su cinque sarebbe d'accordo ad aiutare il paese di Tsipras. La verità è che non è solamente la Germania a poter decidere le soluzioni politiche ed economiche dell'Eurogruppo.

Il ministro Schäuble ha così concluso: "Il voto di oggi serve a dare più tempo alla Grecia per realizzare il suo programma. Se la Grecia volesse cambiare il Piano, sarebbe la troika a decidere e ad approvare, seguita dall'Eurogruppo".

Intanto, in Grecia, durante una manifestazione di militanti di estrema sinistra che hanno contestato la debolezza di Tsipras davanti all'Europa, una cinquantina di persone hanno lanciato molotov e altri oggetti contro la polizia, reparto Delta, che però non ha reagito secondo le ultime disposizioni del governo greco.