ASSOTUTELA, CASO POVIA: QUERELATO IL SECOLO D'ITALIA PER DIFFAMAZIONE

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AssoTutela
– Presentata ieri una denuncia-querela alla Procura della Repubblica, con richiesta di sequestro, nei confronti de “Il Secolo d'Italia”, tramite uno dei nostri legali Antonio Avv.Petrongolo in relazione all'articolo di sabato 14 marzo, firmato da Gloria Sabatini. I fatti, in sintesi, si riferiscono al testo della canzone di Giuseppe Povia “Chi comanda il mondo”, in cui il presidente di AssoTutela ha ravvisato “una istigazione all'odio razziale con manifesti riferimenti alla religione ebraica”, in particolare per ciò che attiene ai simboli contenuti nel video-clip. “Una libera manifestazione di pensiero è diventata un caso politico – sostiene il presidente Maritato – e la giornalista, come riportato nella querela da noi presentata, ha usato termini inappropriati per definire quanto manifestato, vocaboli altamente offensivi, adducendo presunte motivazioni riferite al mio giudizio che, soltanto a leggerle fanno accapponare la pelle. Non mi aspettavo – conclude il presidente – di venire attaccato dalla parte politica che il Secolo d'Italia rappresenta che di solito, negli anni passati, si è sempre dimostrata vicina a chi osa esprimere un libero pensiero”.




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Roma – Non trova pace la bagarre nata tra il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato e il cantautore Giuseppe Povia  in merito al brano ‘CHI COMANDA IL MONDO. Qualche giorno fa Maritato ha accusato il cantautore di aver fatto riferimenti a personaggi e inviato messaggi subliminali, attraverso il videoclip del brano,,che alimenterebbero l’antisemitismo. Sull'argomento ha scritto anche il quotidiano Il Secolo d'Italia che attraverso un articolo a firma Gloria Sabatini oltre a riproporre i fatti definisce "squallida la tesi di Assotutela".

Non ci sta il presidente di AssoTutela che rigetta al mittente le asserzioni "gratuite" della giornalista. “L'unica consolazione dei cittadini italiani, in un Paese non proprio generoso con la comunità sociale, è la libertà di espressione, garantita, riconosciuta dalla Carta e mai messa in discussione neanche tra acerrimi nemici. – Dichiara Michel Emi Maritato – Soltanto al 'Secolo d'Italia ignorano tale preziosa risorsa di cui godono le persone – incalza il presidente di AssoTutela – e si permettono di criticare, in modo anche poco originale, la spontanea opinione manifestata dal sottoscritto nei confronti di quella che continuo a ritenere una incongrua manifestazione antisemita contenuta nel testo della canzone di Povia. I Grandi Maestri del giornalismo hanno sempre chiarito che ciò che conta, in una stampa libera, è la notizia, scevra da ogni giudizio, a meno che non sia il direttore della testata a esprimersi, ruolo che non sembra ricoprire Gloria Sabatini, a meno che il pezzo di sabato 14 non sia stato scritto sotto dettatura. Rigettiamo l'accusa di squallore e suggeriamo alla cronista di fare tanta, tanta esperienza in campo gionralistico”, termina il presidente di AssoTutela.