POGGIO MIRTETO “OPERAZIONE CAVALLO DI TROIA”: SGOMINATA LA BANDA DI TOPI D’APPARTAMENTO

Redazione

Poggio Mirteto (RI) – I carabinieri della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto, hanno portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria, convenzionalmente denominata “Cavallo di Troia”, intrapresa nei primi mesi del 2013 a seguito di una serie di furti in appartamento perpetrati nell’area territoriale compresa tra Poggio Mirteto E Montopoli in Sabina.
L’indagine  ha preso piede allorquando da una attenta analisi tecnica dei militari, si e’ riusciti a individuare e quindi monitorare, una banda di cittadini italiani dimoranti nelle province di Roma e Latina dediti esclusivamente ai furti in appartamento.
Nel corso delle prime indagini, corroborate da una intensa attivita’ intercettiva, geolocalizzazioni satellitari ed altra sofisticata attivita’ tecnica, veniva appurato che la banda operava con estrema efferratezza, nel centro Italia ed all’estero, nella fattispecie in Svizzera.
Gia’ nel 2013, grazie al monitoraggio continuo dei componenti il sodalizio, venivano eseguiti nr. 4 arresti nella flagranza di reato per una serie di furti e tentativi di furto,  compiuti nella zona dell’olgiata (Roma).
Le indagini sono proseguite per svariati mesi sin quando l’Autorita’ giudiziaria inquirente, concordando pienamente con le risultanze investigative, emetteva 3 ordinanze di custodia cautelare.
L’operazione e’ scattata all’alba di ieri 11 aprile 2014, quando i militari della compagnia di Poggio Mirteto hanno bussato alla porta degli indagati traendo in arresto:
–  C. Mosè classe 1988 di Cerveteri;
–  F. Massimo classe 1990 di Aprilia;
–  S. Daniele del 1986  di Latina.
Tutti sono stati tradotti presso la casa circondariale di Civitavecchia. Nel medesimo contesto, sono stati deferiti in stato di libertà:
– F. Roberto del 1987 di Cerveteri;
– F. Antonio del 1967 di Cerveteri;
– F. Remo del 1977 di Roma;
– B. Daniele del  1973 di Roma.
Nel corso delle perquisizioni e’ stata altresi’ rinvenuta refurtiva dell’ingente valore di 50,000 euro, composta da denaro contante  per un valore di 3.000 euro, piu’ di 500 franchi svizzeri, 15 diamanti di varia grandezza per un valore ancora in via di quantificazione nonche’ documentazione comprovante la cessione di monili  presso esercizi del tipo “compro oro”.
Agli indagati e’ stata contestata l’associazione per delinquere e l’intera attivita’ ha permesso agli inquirenti di far luce su circa 40 furti in abitazione operati dal sodalizio criminoso e compiuti nel giro di quasi 2 anni, nelle province di Rieti, Roma, Perugia e nel territorio elvetico.