Latina, rischio collasso ospedale con 2.122 positivi. Simeone a Zingaretti e D’Amato: “C’è una programmazione?”

“E’ emergenza Covid all’ospedale Goretti di Latina. La situazione rischia di diventare esplosiva e a tal proposito ho presentato un’interrogazione urgente al governatore Zingaretti e all’assessore D’Amato per chiedere come intendano affrontare questa emergenza.
Il quadro è diventato critico con il passare dei giorni. E’ bene ricordare come dall’inizio dell’epidemia siano state colpite dal Covid 3010 persone in provincia di Latina.
Attualmente invece risultato positive 2122 persone. Di queste 1992 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 130 sono invece ricoverate.
In realtà il timore è che tutto il reparto destinato ai pazienti colpiti dal virus sia al completo. Ed anzi ci risulta che vi siano ulteriori malati in attesa di un posto.
Sappiamo infatti che al Pronto Soccorso del nosocomio di Latina stazionano da giorni diverse persone positive al Covid ed ancora in attesa di un ricovero.
L’ordinanza regionale del 21 ottobre (allegato 1) rimodula la rete ospedaliera Covid, ed è lecito domandarsi se i 106 letti ordinari a regime assegnati all’ospedale Goretti siano tutti occupati.
C’è forse bisogno che vi siano più posti letto? All’amministrazione regionale chiedo: C’è una programmazione? Quale sarebbe e che tempi prevederebbe?
Relativamente alle persone che stazionano in questi giorni al Pronto Soccorso del Goretti possiamo sapere quante sono numericamente? Da quanto tempo attendono di essere ricoverate? E soprattutto, sarà possibile per loro ottenere il ricovero in ospedale?
Credo che a queste domande occorra dare risposte precise ed in tempi brevissimi. Attraverso l’interrogazione urgente intendo chiedere in particolare all’assessore D’Amato se vi è un piano effettivo per affrontare questa emergenza in atto presso l’ospedale Goretti di Latina”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Roma, riqualificazione dell’ospedale Forlanini. Simeone: “Sopralluogo nella massima sicurezza”

“Occorre affrontare quanto prima il tema del rilancio dell’ex complesso ospedaliero Carlo Forlanini, anche in considerazione della possibile scelta di questo plesso quale sede dell’Agenzia europea per la Ricerca Biomedica e per la gestione delle crisi sanitarie.

Per il 15 ottobre scorso era stato inizialmente programmato un sopralluogo della commissione Sanità proprio presso l’ex ospedale Forlanini, poi per motivi precauzionali legati alla crescente diffusione del virus, si è deciso di spostare la visita in altra data. Faremo in modo che il sopralluogo possa svolgersi nella massima sicurezza. Riteniamo doveroso verificare di persona la situazione dell’enorme complesso chiuso come presidio sanitario da circa 6 anni, in attesa che si concretizzi il piano per il recupero della struttura. Occorre tutelare questo grande patrimonio immobiliare esistente e possibilmente valorizzarlo.

Non c’è dubbio che il completamento della riqualificazione dell’ex ospedale potrebbe rappresentare un elemento importante per la ripartenza socioeconomica di un intero settore e per il rilancio dei servizi e dell’immagine di Roma Capitale.

Non dobbiamo infine dimenticare come proprio recentemente il Procuratore regionale della Corte dei Conti, in sede di parificazione del bilancio regionale, ha invitato la Regione Lazio ad avviare al più presto i lavori di recupero della storica struttura dell’ex ospedale Forlanini, per scongiurare il rischio di degrado e di definitivo abbandono”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Consiglio Regionale del Lazio, Simeone (FI): “Trasporti pubblici nel Lazio. Garantire distanziamento sociale”

“Nel corso della discussione in Consiglio regionale su un ordine del giorno che chiedeva alla Giunta Zingaretti di applicare nuove misure sul trasporto pubblico sono intervenuto per sottolineare come queste siano sempre più urgenti. Ciò anche alla luce delle nuove disposizioni contenute nel Dpcm approvato ieri sera che prevedono una differenziazione oraria negli ingressi delle scuole superiori di secondo grado.

Considero doveroso che la Giunta si faccia carico di questa nuova esigenza anche per quanto riguarda i treni regionali, con un’interlocuzione con Trenitalia.

Ribadisco però la necessità di rivedere la norma che stabilisce limite dell’80% della capacità di carico. Perché questo significa che ci sono quasi 5 persone per metro quadro.

Mi domando perché i locali debbano subire delle restrizioni, mentre ad esempio il trasporto pubblico debba mantenere la capienza all’80%, con gli affollamenti quotidiani che tutti vediamo. Diciamo ai cittadini che non si possono fare le feste, che non si possono ricevere più di sei persone in casa. Poi invece gli si dice che si può stare in cinque in un metro quadro con la mascherina. Siamo davanti ad una contraddizione evidente che va rimossa.

E’ facile constatare come vi siano comunque corse piene di passeggeri. Ciò accade negli autobus urbani ed extraurbani, nelle metropolitane e nei treni, soprattutto quelli regionali. A mio giudizio ci deve essere più attenzione su questo fronte perchè il veicolo di contagio sono autobus, treni, metropolitane.
Lancio un appello affinchè vengano riviste le linee guida del trasporto pubblico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le misure organizzative per il contenimento della diffusione del Covid. Bisogna garantire con rapidità il distanziamento sociale sui mezzi”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Simeone (FI): “Chiusura notturna dei pat scelta ingiustificata. Presenterò interrogazione a Zingaretti: bisogna aumentare il personale, non sguarnire i servizi sui territori”

“Trovo ingiustificata e priva di buon senso l’ordinanza dell’Asl di Latina che dispone la chiusura dei punti di assistenza territoriale (ex PPI) nelle ore notturne. Per questa ragione presenterò già nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato.  La scelta del manager Casati va nella direzione opposta rispetto a quella necessaria. L’obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare l’offerta sanitaria territoriale, a cominciare dal potenziamento del personale nelle nostre strutture. La fase emergenziale che stiamo vivendo dovrebbe indurre i vertici dell’azienda sanitaria a chiedere un incremento di medici ed infermieri nelle strutture ospedaliere e territoriali, invece con questa disposizione di fatto la prima conseguenza sarà quella di sguarnire i servizi.  La chiusura dei Pat nelle ore notturne peraltro ha provocato un’inevitabile dura reazione da parte dei sindaci di Cori, Sezze, Sabaudia, Gaeta e Minturno che hanno chiesto al direttore generale dell’Asl di rivedere la propria posizione. Concordo con i sindaci di queste realtà soprattutto sulla necessità di impiegare le risorse sull’aumento di personale e posti letto per migliorare l’offerta sanitaria.  Salvaguardare servizi e prestazioni indispensabili a garantire il rispetto del diritto alla cura per i nostri cittadini è un obiettivo che deve vederci tutti sullo stesso fronte. Su questo punto non ci possono essere divisioni o differenze di colore politico”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare 




Referendum taglio parlamentari. Simeone (FI): “Dico no a proposta populista. A rischio rappresentanza nei territori di provincia”

“Il taglio dei parlamentari è una ‘riduzione degli spazi di democrazia’. Voterò certamente No al referendum su una riforma costituzionale che non condivido.

Il taglio con l’accetta è privo di senso. Sarebbe stato giustificato se fosse rientrato in uno schema di riforma istituzionale ben più articolata, che avrebbe magari potuto prevedere un presidenzialismo all’americana o un semi-presidenzialismo alla francese.

Un progetto di tale portata apporterebbe un cambiamento reale delle istituzioni nel nostro Paese, andando nella direzione delle più moderne democrazie occidentali.

Inoltre occorre dire che la cosiddetta riforma ‘grillina’ che amputa la rappresentanza democratica di cittadini e territori. Dal punto di vista della rappresentatività delle nostre istituzioni, la riforma apporta delle modifiche peggiorative per quanto riguarda la vicinanza tra Parlamento, territori e cittadini. Con la riduzione del numero dei parlamentari le candidature si concentreranno negli agglomerati elettorali maggiori, nelle grandi Città, nelle metropolitane. Interi territori di provincia, ovunque in Italia, non avranno candidature ed eletti.

Abbiamo di fronte a noi una riforma populista, ma che in realtà il popolo lo danneggia. In conclusione, i grillini volevano ‘aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno’: ora si accontenterebbero di ridurre il contenuto della scatoletta. Votiamo No per favore”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.




Consorzio di bonifica Lazio sud ovest: da 2 anni si aspetta la nomina del direttore dell’area Fondi-sud pontino

Consorzio di bonifica Lazio sud ovest: da 2 anni si aspetta la nomina del direttore dell’area Fondi-sud pontino. Perchè c’è questo ritardo?

Ecco l’intervento in Consiglio regionale di Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.

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Simeone (FI): “Mobilità passiva e fuga dell’utenza. Triste primato del Lazio. Serve piano straordinario, Zingaretti e D’Amato che fanno?”

“L’uscita dal commissariamento della sanità laziale può e deve rappresentare l’occasione per avviare un cambio di marcia drastico del nostro sistema che presenta troppe falle. Arriva infatti un ulteriore ‘campanello d’allarme’ in termini di mobilità passiva. La regione Lazio si conferma con l’indice più alto di fuga dell’utenza verso altre realtà, superando anche la Campania (13% contro 10,5%). A rivelare questo dato fortemente negativo è il report dell’Osservatorio Gimbe che analizza crediti, debiti e saldi delle regioni relativi alla mobilità sanitaria.

Proprio in questo rapporto si segnala inoltre il pesante saldo negativo del Lazio fra mobilità attiva e passiva, pari a -230,7 milioni di euro. Per la nostra regione si tratta di un dato peggiore anche rispetto al passato.

Alla luce di questi pessimi dati appare urgente aumentare i servizi ed il numero di prestazioni sanitarie. L’obiettivo prioritario è l’abbattimento delle liste d’attesa, per questo ormai da mesi chiedo l’elaborazione di un nuovo piano straordinario contenente un programma dettagliato d’intervento, perché la situazione già critica che si trascina da 6 mesi, ovvero dall’avvio dell’emergenza Covd, rischia di non essere più governata. Occorre recuperare le prestazioni sospese durante i mesi del lockdown.
Non bastano i proclami, servono i fatti per la sanità del Lazio. Ci troviamo davanti a copioni che si ripetono stancamente ormai da diverso tempo.

Il governatore Zingaretti e l’assessore D’Amato abbandonino la stagione dei proclami e diano risposte e soluzioni ai problemi. Lo facciano almeno per tutti quei cittadini della nostra regione costretti ad andare altrove per potersi curare”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.




Simeone (FI): “Bene le rassicurazioni del direttore Ciarlo, prosegue il potenziamento del San Giovanni di Dio di Fondi”

“Considero rassicurante il quadro tracciato dal direttore del Presidio Latina 4 Giuseppe Ciarlo relativamente alla situazione dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, nel corso di una riunione svoltasi negli ultimi giorni.
Possiamo affermare che prosegue il potenziamento di un nosocomio diventato ormai essenziale in provincia di Latina.
Ho apprezzato in particolare che entro fine agosto verranno recuperati gli arretrati riguardanti le visite, gli esami diagnostici e tutte le prestazioni specialistiche sospese in concomitanza con l’emergenza Covid e si procedere alla ripresa delle prenotazioni ordinarie al Cup entro la prima decade di settembre.
Ritengo importanti le rassicurazioni sull’allestimento del Day Surgery con la sua possibile apertura entro metà settembre. Un’accelerazione sulla fornitura di nuovi strumenti verrà impressa per riattivare con urgenza lo Screening Oncologico Mammografico, ma soprattutto costituisce una bella notizia il reclutamento di nuovo personale medico, infermieristico e ausiliario.
Mi preme inoltre ricordare che l’amministrazione regionale si è assunta un impegno finanziario che prevede lo stanziamento di circa 10 milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture del San Giovanni di Dio.
Appare dunque evidente come non vi sia alcun rischio di depotenziamento del nosocomio, bensì concordo sulla necessità di una rivisitazione urgente dell’ospedale di Fondi per completare il suo rilancio”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.




Simeone (FI): “Sep Pontinia, l’azienda viola le regole: la Regione prenda in considerazione anche revoca concessione. Presenteremo odg”

“Considero necessario e non più rinviabile affrontare con urgenza il problema dell’impianto di compostaggio Sep di Pontinia. Ritengo opportuna la presentazione di un ordine del giorno che impegni l’amministrazione regionale ad assumere tutte le azioni e iniziative necessarie per fronteggiare questa vera e propria emergenza ambientale, fino anche eventualmente alla revoca della concessione per i titolari dell’azienda.
Mi occupo di questo tema dal 1995, quando ebbi l’onore di assumere l’incarico di assessore all’Ambiente della Provincia di Latina. La vicenda dei miasmi insopportabili si trascina ormai da troppo tempo. Numerosi residenti durante il giorno sono costretti a convivere con una situazione di grave disagio ambientale, tanto da non riuscire spesso a dormire a causa dei cattivi odori. Siamo in presenza di una azienda che sistematicamente viola le regole e di un’incompatibilità acclarata dell’impianto con il territorio.
Non dimentichiamo inoltre che questa zona è contigua a diversi agglomerati abitati ricadenti in altre amministrazioni, alla circostante area agricola e all’abbazia di Fossanova, un importante luogo di culto, monumento nazionale e sito di grande attrazione turistica.
Personalmente sono dell’avviso che si debbano realizzare impianti nel territorio, ma questa esigenza si deve coniare con la necessaria tutela della salute dei cittadini ed il loro sacrosanto diritto a vivere in ambienti salubri. Ritengo quindi doveroso che l’amministrazione regionale adotti tutte le misure restrittive possibili per far fronte al problema di natura ambientale, dalla chiusura temporanea del sito fino anche alla revoca della concessione”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.




Latina, ospedale Goretti. Simeone (FI): “Primo in Italia nella cura dell’infarto”

“Con enorme soddisfazione apprendo che il S.M. Goretti di Latina è risultato il primo ospedale in Italia per il trattamento dell’infarto miocardico acuto secondo la classifica stilata dalla Società Italiana di Cardiologia e Emodinamica. Un successo reso ancor più prestigioso dal fatto che l’ospedale di Latina si colloca anche fra i primi dieci in Europa, quarto in Italia e primo nel Lazio per angioplastiche coronariche. Si tratta di un traguardo che il Goretti ha inseguito da molto tempo. Siamo davanti ad un’eccellenza che ha prodotto risultati importanti in termini di vite salvate, sul piano dell’efficienza e della qualità del sistema. Il riconoscimento di queste ore è il frutto di un’azione certosina portata avanti da diversi anni. In particolare l’ente Provincia di Latina ha creduto fortemente in questo importante servizio per tutta la comunità pontina. La rete per l’infarto miocardico acuto, operativa dal 2012 nella provincia di Latina, offrendo ai cittadini un servizio efficiente e all’avanguardia è considerato un modello da esportare in tutta Italia. Non va dimenticato il lavoro iniziato già con l’approdo a Latina del dottor Edoardo Pucci, per alcuni anni primario dell’Emodinamica e della Cardiologia del Goretti.
Onore al merito del dottor Francesco Versaci che ha saputo raccogliere la sua eredità, centrando obiettivi importanti e tali da dare lustro alla sanità pontina, portandola al vertice del panorama nazionale per quanto concerne la cura dell’infarto. E scusate se è poco” Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Regione, Commissione Sanità. Azienda.Lazio.0: il ringraziamento dell’onorevole Simeone

Approvato il testo della proposta di legge su Azienda Lazio.0 che prossimamente andrà in aula.

Il ringraziamento dell’onorevole Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare a tutti i membri della commissione.

https://www.facebook.com/giuseppepinosimeone/videos/615050909109296/