SINAI, DISASTRO AEREO RUSSO: BOMBA A BORDO

di Angelo Barraco
 
Importanti novità sull’aereo caduto nel Sinai, fonti dell’intelligence Usa citate dalla Cnn riferiscono che a causare l’esplosione dell’aereo russo sarebbe stata una bomba che si trovava all’interno di una valigia o all’interno di un bagaglio a mano.
 
Le fonti precisano inoltre che la matrice dell’attentato sarebbe l’Isis o un gruppo affiliato. La fonte ha riferito che le indagini non sono ancora concluse. L’ipotesi che viene avvalorata sarebbe quella del bagaglio portato a bordo grazie a due elementi che hanno permesso ciò: la mancanza di controlli nello scalo e la complicità di un impiegato dell’aeroporto di Sharm el-Sheik. Intanto i jihadisti dell’Isis tornano a parlare dell’incidente aereo con un nuovo messaggio: “Non siamo obbligati a svelarvi il modo in cui abbiamo abbattuto l'aereo, ma ve lo diremo solo quando e come vorremo noi. Voi controllate le scatole nere, visionate il relitto e provate a confermare che non è stato abbattuto, se ci riuscite. Noi l'abbiamo abbattuto, voi morirete di rabbia”. Il messaggio audio è stato pubblicato su diversi siti jihadisti. Una prima analisi, seppur parziale, esclude l’impatto esterno, a riferirlo è Miles O’Brien, analista dell’aviazione Usa che alla CNN ha riferito: “il numero dei lampi di calore è fondamentale: se ne è stato rilevato uno solo , questo in qualche modo potrebbe allontanare l'ipotesi del lancio di un missile e portare all'idea di un'esplosione a bordo dell'aereo”. Il presidente Valdimir Putin, ad un incontro tenutosi pochi giorni fa in merito ad disastro aereo ha riferito che le indagini sullo schianto A-321 dovranno andare avanti sino a quando sarà necessario. L’incontro si è tenuto con il ministro dei Trasporti Maxim Sokov che ha aggiunto: “Non ci sono dubbi che tutto debba essere fatto per avere un quadro obiettivo di quanto accaduto, agire di conseguenza”. In seguito all’attentato molti voli sono stati sospesi, l’irlanda non volerà  su quello spazio aereo fino a nuovo ordine, la Gran Bretagna ha sospeso i voli. 
 
Pochi giorni fa l’Isis ha reso noto un video in cui esulta in merito allo schianto dell’aereo russo nel Sinai e definiscono Vladimir Putin un “maiale”, inoltre nel video riferiscono che quanto è accaduto è soltanto l’inizio e questa sarebbe una vendetta per i raid in Siria. Nel video reso noto riferiscono “Invaderemo il vostro Paese e uccideremo la vostra gente”. Ma non è possibile verificare l’autenticità del video. Intanto Russia ed Egitto hanno negato l’autenticità delle precedenti rivendicazioni sulla tragedia da parte dell’Isis. Ricordiamo che l’ipotesi terrorismo era stata smentita dal ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov, ritenendola non attendibile. avevaa dichiarato inoltre: “Ora diversi mass media pubblicano informazioni variegate secondo cui l'aereo sarebbe stato abbattuto da un missile antiaereo lanciato dai terroristi. Questa informazione  non puo' essere considerata attendibile”. Intanto sul luogo in cui è avvenuto lo schianto sono stati trovati degli “elementi che non hanno a che fare con la struttura del velivolo”. Gli elementi in questione ovviamente potrebbero essere “materiale trasportato dai passeggeri, per esempio di attrezzature per l'immersione”, ma saranno le analisi sulle scatole nere a dare risposte a quanto è accaduto.
 
La vicenda. Il mese di ottobre si è chiuso con una tragica notizia che ha scosso tutto il globo, un aereo di linea russo è precipitato nel Sinai centrale, in Egitto. A bordo c’erano 224, tra cui diversi bambini, nessun membro dell’equipaggio si è salvato. L’aereo, un Airbus A-321 della piccola compagnia siberiana Kogalymavia, era decollato in mattinata da Sharm el-Sheikh per San Pietroburgo. L’aereo è precipitato in una zona in cui combattono i jihadisti dell’Isis ma fonti della sicurezza egiziana hanno attribuito l’origine del disastro ad un “guasto tecnico” e quindi hanno escluso l’atto terroristico. Ma emerge inoltre che il comandante dell’aereo precipitato aveva chiesto un atterraggio di emergenza,   l'ente aeronautico russo Rosaviatsia ammetteva che si erano perse le tracce dell'aereo sulla penisola del Sinai e che 23 minuti dopo il decollo, avvenuto "alle 6.51 ora di Mosca" da Sharm el-Sheikh, meta turistica molto in voga tra i russi, l'Airbus non aveva "contattato Larnaca (Cipro)" come previsto ed era "scomparso dai radar".  Putin intanto ha ordinato l’avvio delle indagini in merito a quanto accaduto.



AEREO RUSSO SI SCHIANTA NEL SINAI, NESSUN SOPRAVVISUTO. L'ISIS RIVENDICA L'ATTENTATO

Redazione

Egitto – Una tragedia. Non ci sono sopravvissuti  nel disastro dell'aereo russo precipitato nel Sinai centrale, in Egitto: lo affermano funzionari egiziani. Erano almeno 27, e non 17, i bambini e i ragazzini sull'aereo russo precipitato nel Sinai. Lo ha detto ai giornalisti Aleksandr Pzhanenkov, capo del comitato per le politiche sociali del Comune di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia Tass. Il ministro degli Esteri di Kiev, Pavlo Klimkin, sostiene che sull'aereo c'erano quattro ucraini.

L'Isis ha rivendicato con un comunicato e un video il presunto abbattimento dell'aereo russo in Sinai centrale. Ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l'autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un'altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti.

Il ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov smentisce categoricamente e bolla come "non attendibile" l'ipotesi che l'aereo russo schiantatosi oggi sia stato abbattuto "da terroristi", riportano le agenzie russe. "Ora – ha detto Sokolov – diversi mass media pubblicano informazioni variegate secondo cui l'aereo sarebbe stato abbattuto da un missile antiaereo lanciato dai terroristi. Questa informazione – ha dichiarato il ministro – non puo' essere considerata attendibile". 

 

Come è andata Un aereo civile russo con a bordo 224 persone, tra cui 17 bambini, si è schiantato nel centro della penisola egiziana del Sinai. Secondo alcuni media il velivolo sarebbe completamente distrutto.

L'aereo, un Airbus A-321 della piccola compagnia siberiana Kogalymavia, era decollato in mattinata da Sharm el-Sheikh per San Pietroburgo. Stando al Telegraph, è precipitato in una zona in cui l'esercito egiziano sta combattendo i jihadisti dell'Isis, ma comunque, secondo fonti della sicurezza egiziana sentite dall'ANSA, all'origine del disastro c'è "un guasto tecnico" ed è quindi da escludere "un atto terroristico". Poco dopo le prime notizie sullo schianto, alcuni media avevano annunciato che l'aereo aveva "contattato i controllori del traffico aereo turco".

Ma la tragedia è stata confermata dal premier egiziano Sherif Ismail proprio mentre l'ente aeronautico russo Rosaviatsia ammetteva che si erano perse le tracce dell'aereo sulla penisola del Sinai e che 23 minuti dopo il decollo, avvenuto "alle 6.51 ora di Mosca" da Sharm el-Sheikh, meta turistica molto in voga tra i russi, l'Airbus non aveva "contattato Larnaca (Cipro)" come previsto ed era "scomparso dai radar". Poco prima, sostiene una fonte dell'aeroporto internazionale del Cairo sentita dalla Tass, il comandante aveva chiesto un atterraggio di emergenza. Secondo l'ambasciata russa in Egitto, tutti i 217 passeggeri e i 7 membri dell'equipaggio sono russi. Putin ha ordinato di indagare sulla tragedia, mentre il Comitato investigativo russo ha aperto un'inchiesta per "violazione delle norme di sicurezza dei voli"