GROTTAFERRATA, AMA IL CONVIVENTE AL PUNTO DI SPARAGLI UN COLPO DI REVOLVER… MA NON CARICA BENE L'ARMA

Chiara Rai

Sicuramente lo amava da morire anzi da “uccidere”,  a tal punto che quando lui le ha detto che aveva intenzione di interrompere la relazione perché tra loro le cose non andavano più bene, lei non ci ha pensato due volte e ha impugnato la pistola puntandogliela contro e premendo il grilletto. Non si è sentito il frastuono del colpo ma un “tic” dal suono afono, sintomo che il fato ci ha messo lo zampino: la fortuna ha voluto che il colpo non partisse poiché nella camera di cartuccia della pistola a tamburo, all’interno della quale la donna aveva caricato tre colpi, non era presente la munizione da sparare. In pratica non c’era il colpo e così l’uomo si è salvato, altrimenti il litigio si sarebbe certamente trasformato in tragedia. Così, andato a vuoto il colpo, il sessantacinquenne di Grottaferrata ha avuto il tempo di disarmare la sua compagna, una cittadina romena di 47 anni, e nel contempo di allertare i carabinieri del nucleo radiomobile di Frascati (Castelli Romani) diretti dal capitano Giuseppe Iacoviello, che sono intervenuti tempestivamente e arrestato la donna per “violenza privata e minaccia aggravata” ai danni del suo convivente. Tutto è avvenuto la notte scorsa poco prima della mezzanotte, in un villino non lontano dal centro di Grottaferrata. L’uomo è conosciuto in paese perché di lavoro è un affermato libero professionista che si sposta di frequente a Roma. Da qualche anno ha intrapreso una convivenza con una donna romena, senza una precisa occupazione. L’atmosfera in casa, dopo qualche tempo, ha iniziato a non essere più la stessa fra i due: ci sono stati frequenti litigi e l’uomo si è reso sempre più conto di non avere una grande affinità con la sua convivente. Lei è una donna semplice, senza una occupazione precisa che praticamente finora si è mantenuta grazie all’ormai ex convivente. I militari intervenuti durante un momento di grande tenzione, l’hanno trovata in evidente stato di agitazione, frastornata e sicuramente un po’ alticcia anche se non ubriaca. La donna prima di trovare la pistola, un revolver regolarmente denunciato dal compagno, ha minacciato il convivente cercando di aggredirlo a mani nude. Neppure la presenza dei carabinieri ha placato l’ira della donna che davanti ai militari non ha accennato alcun pentimento o rammarico per il folle gesto compiuto che solo grazie alla fortuna non è riuscita a consumare. Sia l’arma che i colpi sono stati sequestrati e la donna verrà processata con il rito direttissimo.