Atina, a quasi sessant’anni perseguita una ragazza di 28: interviene il Questore

Il Questore di Frosinone Domenico Condello ha disposto la misura dell’ammonimento nei confronti di un uomo di Atina che per mesi ha messo in atto una condotta persecutoria in danno di una ragazza di 28 anni.

La giovane aveva iniziato a soffrire le morbose attenzioni dell’uomo, col quale però non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto. In particolare lo stesso aveva preso ad appostarsi nei pressi dell’abitazione della donna, o vicino al posto di lavoro, aveva iniziato a chiedere a terze persone informazioni sulla sua vittima e sulle sue abitudini.

Non solo, accecato dalla gelosia non si era trattenuto dal fare delle vere e proprie scenate agli amici della ragazza e ai clienti dell’attività commerciale presso la quale la vittima è impiegata.

La donna, a causa delle reiterate ingerenze nella sua vita privata da parte dell’uomo, nonostante non avesse mai in alcun modo incoraggiato lo stesso circa la possibilità di intrecciare con lui una relazione sentimentale, stanca e spaventata da questi atteggiamenti e temendo per la sua incolumità, si è rivolta alla Polizia di Stato per richiedere l’emissione del provvedimento di ammonimento nei confronti del cinquantanovenne.

Dopo l’istruttoria operata dal personale della Polizia Anticrimine, il provvedimento è stato emesso e notificato al destinatario, con l’intimazione a tenere una condotta conforma alla legge e a cessare ogni azione persecutoria nei confronti della ventottenne.

L’uomo è stato anche informato circa la possibilità di rivolgersi al centro istituito presso la ASL di Frosinone, per essere avviato ad un percorso riservato agli autori di condotte persecutorie, come previsto dal protocollo “Zeus”, siglato dalla Questura di Frosinone e dalla ASL di F nel mese di luglio e destinato ai cosiddetti “maltrattanti”.




Bullismo, mobbing e stalking. Nuove tutele per delle patologie certificate: parlano gli esperti

Il mobbing, lo stalking ed il bullismo sono di fatto l’espressione di una società in cui sono dominanti i valori della sopraffazione e dell’arbitrio del più forte sul più debole, in cui i modelli vincenti, spesso veicolati anche attraverso i mass media, sono quelli dell’arroganza e del non rispetto per l’altro.

Strumenti di
autoaffermazione sono la violenza, l’aggressività, la minaccia, quale risultato
di un modo di concepire se stessi come al di sopra di tutto e tutti e quindi
anche sulle volontà altrui.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 06/02/2020

Questo in tutte
le sfere interpersonali a partire dai luoghi di lavoro, o di studio, nelle
relazioni affettive dove vige il principio della supremazia del più forte.

Ma oggi ci sono
nuove tutele per queste patologie certificate? Sicuramente è necessario un
lavoro di squadra per neutralizzare il problema.

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Da sinistra: Daniela Iozzi (Psicologa, psicoterapeuta) – Luigi Iavarone (Presidente associazione EMotivAzione) – Rosj Guido (Psicologa, psicoterapeuta)

Spesso il
persecutore è un soggetto non nuovo a certi comportamenti illeciti o criminali
e ha una certa domestichezza nel gestire le proprie attività delittuose,
rendendo di fatto poco produttive le azioni di tutela della vittima messe in
campo dagli avvocati.

Pertanto, per
ottenere risultati apprezzabili, soprattutto in caso di persecutori “abituali”
o recidivi, risulta opportuno affrontare il problema da diverse prospettive. In
sostanza, è necessaria la sinergia di diversi specialisti che si occupino del
caso congiuntamente, apportando le loro specifiche conoscenze e competenze.




Roma, tutto pronto per il convegno “Atti vessatori e persecutori. La patologia dei rapporti interpersonali”

L’Associazione EMotivAzione organizza con il Patrocinio Università Telematica PEGASO, Ordine degli Avvocati di Roma, Ordine degli Avvocati di Velletri il convegno dal titolo ATTI VESSATORI E PERSECUTORI
La patologia dei rapporti interpersonali
che si terrà a Palazzo Bonadies Lancellotti – Aula Rettorato Via di San Pantaleo, 66 – Roma Università telematica PEGASO il prossimo 2 dicembre 2019 (Ore 15.00 – 18.00). D’eccellenza il Comitato Scientifico composto dal Prof. Luigi IAVARONE, l’ Avv. Donatella CERRONI, Avv. Maurizio COLANGELO, Ten. Col. Me. Giampiero GUIDO, Dr.ssa Alessia ANZELMO

Alla manifestazione saranno presenti i docenti del MASTER di I Livello in
VIOLENZA INTERPERSONALE, BULLISMO, MOBBING, STALKING
:
Strategie efficaci e modelli psicosociali integrati per l’identificazione
e la gestione dei conflitti e dei comportamenti aggressivi
in soggetti vittime di vessazioni e atti persecutori.
Il Convegno intende affrontare il fenomeno dei conflitti e dei comportamenti aggressivi in soggetti vittime di vessazioni e atti persecutori secondo un modello interdisciplinare utile alla formazione professionale degli Operatori impegnati nel trattamento di manifestazioni comportamentali che comprendono diversi profili psicologici e psicopatologici, oltre che tipologie di disturbi e malattie somatiche che vi si associano.

A tal fine, saranno esaminate e approfondite le conoscenze giuridiche per poter fruire al meglio degli strumenti legislativi di contrasto alla violenza, alle vessazioni e agli atti persecutori.
In particolare, l’incontro è dedicato alla presentazione del master di I livello in “VIOLENZA INTERPERSONALE.BULLISMO, MOBBING, STALKING: Strategie efficaci e modelli psicosociali integrati per l’identificazione e la gestione dei conflitti e dei comportamenti aggressivi in soggetti vittime di vessazioni e atti persecutori” per il perseguimento e la realizzazione di obiettivi partecipati e controllati su procedure di gestione dello stress, dell’emotività e su competenze relazionali e comunicative per il Ben-Essere e l’equilibrio psico-fisico della persona.

Ore 14.30 REGISTRAZIONE
Modera
Dr.ssa Annapaola RICCI
Giornalista RAI –Tg1

Saluti Istituzionali

Prof. Alessandro BIANCHI
Rettore Università UNIPEGASO

Avv. Antonino GALLETTI
Presidente Ordine Avvocati di Roma

Sen. Prof. Francesco CASTIELLO
Senato della Repubblica
(Primo firmatario ddl Senato sul Mobbing)

On. Federica Zanella Camera dei Deputati

On. Marco SILVESTRONI
Camera dei Deputati

Prof. Luigi IAVARONE
Presidente Associazione EMotivAzione

Avv. Gaetano PARRELLO
Consigliere Ordine Avvocati Velletri

Dr.ssa Rosj GUIDO
Psicologa – Pisicoterapeuta
Delegata Ordine degli Psicologi del Lazio

Relatori

Dr Fabio Massimo GALLO
Presidente Vicario Corte di Appello – Roma

Prof. Calogero DI CARLO
Responsabile Sedi Nazionali Università telematica Pegaso

Avv. Donatella CERRONI
Mediatore familiare

Dr.ssa Daniela IOZZI
Psicologa e Psicoterapeuta

Conclusioni

Dr. Danilo IERVOLINO
Presidente Università telematica PEGASO

Al termine del Convegno verranno rilasciati ai partecipanti gli attestati di partecipazione.

L’evento è stato accreditato ai fini della formazione continua dall’Ordine degli Avvocati di Roma




Avellino, professore 40enne arrestato per violenza sessuale e stalking su una studentessa minorenne

AVELLINO – I Carabinieri della Stazione di Avellino hanno arrestato un uomo di circa 40 anni, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata e stalking in danno di una studentessa minorenne. Le indagini hanno preso avvio dalla denuncia della minorenne formalizzata ai Carabinieri che hanno consentito, in brevissimo tempo, di acquisire elementi di riscontro anche indiretti, mediante escussioni testimoniali, tant’è che dopo pochissimi giorni all’esito investigativo, è stata emessa un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo. L’uomo era solito seguire la studentessa e salire a bordo del pullman, in orario di punta, che la minorenne, all’uscita da scuola, prendeva per raggiungere la propria abitazione ed approfittando della ressa all’interno del pullman la “palpeggiava” o la guardava insistentemente, creandole disagio, mostrando particolari attenzioni nei suoi confronti.

Gli episodi, anche se sporadici, sarebbero iniziati nel mese di ottobre e proseguiti oltre nel tempo

In un episodio, sempre avvenuto sul pullman di linea, addirittura la minore si era accorta che l’uomo aveva rivolto le sue attenzioni anche su un’altra studentessa di altro istituto scolastico e pertanto dopo averla avvicinata le riferiva di stare attenta, in quanto da tempo era destinataria delle sue “attenzioni”.

Solo verso la fine dell’anno la minore apprendeva che l’uomo insegnava presso l’istituto scolastico da lei frequentato

La scoperta gettava nel panico la studentessa perché, suo malgrado, lo aveva incontrato una volta anche all’interno dell’istituto, ed anche in quella occasione la fissava insistentemente. Preoccupata da tale situazione, si era quindi decisa a confidare il tutto ad una delle sue insegnanti che informava immediatamente i genitori e il Dirigente Scolastico delle molestie messe in atto nella speranza che l’uomo ponesse fine alle molestie. L’uomo, invero, da quel giorno aveva “sospeso” le sue attenzioni sulla studentessa. Ma a marzo l’uomo, senza remora, ha ripreso il suo biasimevole comportamento allorquando, sempre all’interno del pullman si era seduto proprio accanto alla vittima, toccandole le gambe, pur in presenza di molte persone. La minorenne, esterrefatta, non riusciva a proferire parola, sentendo lo sguardo dell’uomo fisso su di lei fino a quando, qualche fermata successiva, l’uomo scendeva dal pullman. A qual punto scoppiava in un pianto liberatorio, confortata da un suo compagno, che aveva assistito alla scena, durante la quale le inviava dei messaggi sul cellulare per tranquillizzarla. Giunta finalmente a casa raccontava tutto ai genitori che immediatamente, a tal punto, decidevano di sporgere denuncia ai Carabinieri.

Le indagini hanno inoltre consentito di accertare che il 40nne in un caso aveva anche pedinato un’altra allieva, sino alla sua abitazione.

L’arrestato pertanto dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale perché induceva la minore a subire “atti sessuali” contro la sua volontà, abusando della condizione di inferiorità fisica e psichica all’interno del pullman di linea, senza che il rischio di essere visto da altri potesse costituire un freno alla sua condotta, avvicinandola e palpeggiandola, nonché del reato di atti persecutori (stalking) perché con reiterate condotte di molestia, vessatorie e pedinamenti, cagionava alla minore un perdurante stato d’ansia e di paura.




Ariccia, stalking da incubo: continua a perseguitare l'ex moglie e utilizza la figlia

 

ARICCIA (RM) – Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Albano hanno eseguito una misura cautelare, in regime di detenzione domiciliare, emessa dal Gip del tribunale di Velletri nei confronti di un uomo di 41 anni.
L.L., queste le sue iniziali, già raggiunto dal divieto di avvicinamento alla ex moglie, strumentalizzando la figlia, la minacciava e la perseguitava sempre con maggiore insistenza. In due occasioni ravvicinate, l’uomo transitava con la propria macchina sotto l’abitazione della ex moglie suonando ripetutamente il clacson, facendosi notare con il chiaro intento di sfida nei confronti della donna. Ricevuta l’ennesima denuncia da parte della vittima , gli agenti della Polizia di Stato hanno notiziato l’autorità giudiziaria che, non ritenendo più idonea la misura in atto, provvedeva alla sostituzione con una di maggiore efficacia.
La scorsa notte, gli investigatori hanno rintracciato L.L. e lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori.




Albano Laziale, 41enne di Ariccia in manette per stalking: perseguitava l'ex moglie


ALBANO LAZIALE (RM) – Non è stato sufficiente essere già stato arrestato nel 2012 per atti persecutori dagli stessi agenti della Polizia di Stato del commissariato di Albano Laziale. Un 41enne di Ariccia, ha continuato a perseguitare e minacciare la sua ex compagna nonché madre dei sui figli, per convincerla a ritornare con lui. La donna impaurita dalle continue minacce e appostamenti si è rivolta ancora una volta investigatori della Squadra Anticrimine che hanno cominciato a tenere sotto controllo lo stalker. La vittima ha raccontato agli agenti di essere perseguitata dal suo ex che era sempre appostato sotto casa sua per controllarne i movimenti seguendola anche sul luogo di lavoro. Pertanto a causa delle continue minacce messe in atto dall’uomo, che negli ultimi tempi si erano estese anche i suoi più stretti famigliari, aveva dovuto cambiare le sue abitudini di vita. Dopo l'ennesimo episodio di violenza messo in atto dall'uomo nei confronti di un parente prossimo della donna i poliziotti lo hanno fermato.

Infatti, aveva aggredito la sua vittima, dopo un folle inseguimento sul centralissimo corso di Albano, costringendola a fermarsi in mezzo alla strada. L'aggressore, con numerosi precedenti di polizia, è stato subito individuato dagli investigatori di Albano che stavano seguendo il caso, e nei suoi confronti è stata disposta la misura dell’allontanamento urgente dalla casa familiare. 




Roma Esquilino, la furia di un ex: rompe i vetri dell'auto e prende a calci il portone

Redazione

ROMA – Non riusciva ad accettare la fine della loro relazione. Per questo motivo un 50enne italiano, la scorsa notte si è recato sotto casa dell'ex compagna e dopo averle distrutto completamente tutti i vetri dell'auto, ha cominciato a prendere a calci e pugni il portone di ingresso di casa. Poco dopo, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante, l'uomo è stato arrestato. L'intervento dei militari che, ha scongiurato conseguenze ben più gravi, è stato possibile grazie alla telefonata fatta da alcuni condomini e dalla stessa vittima, che viveva a casa con l'anziana madre, al Nue 112. I militari sono riusciti a far calmare l'uomo e a condurlo in caserma mentre, sull'auto e sulla porta di casa sono stati trovati evidenti segni della rabbia scaricata dall'uomo. Il gesto, come lo stesso arrestato ha confermato poi in caserma ai militari, è stato dettato dal rifiuto della donna, una romana 47enne, di riprendere la relazione sentimentale con lui. L'uomo è stato trattenuto in caserma in attesa di comparire davanti al Giudice del Tribunale di Roma, dove risponderà dei reati di stalking e danneggiamento aggravato.

Aumentano i maltrattamenti in famiglia, vittime donne e bambine. Aumenta anche il reato di sfruttamento di prostituzione e di pornografia minorile. Sono, questi, i dati che emergono dalle statistiche del ministero dell'Interno. A un anno e mezzo dall'entrata in vigore della legge sul "femminicidio", che inaspriva le misure contro la violenza di genere e lo stalking, il bilancio del Viminale è di luci e ombre. I reati di "maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli" sono passati da 11991 a 12125 e l'81 per cento delle vittime sono donne o bambine. Un dato che avrebbe dovuto drasticamente ridursi per effetto della stessa legge. I reati di "sfruttamento della prostituzione" e "pornografia minorile" sono passati da 2927 nel 2013 a 3084 nel 2014, con un incremento del 5,4 per cento.




TERRACINA: IN MANETTE PER STALKING. CONTINUAVA A MOLESTARE LA SUA EX

Redazione

Terracina (LT) – Il 4 gennaio 2014, in Sonnino, i Carabinieri della locale Stazione unitamente a quelli del NORM della Compagnia di Terracina, traevano in arresto un giovane 20enne del luogo per il reato di atti persecutori (stalking), in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Latina che concordava con le risultanze investigative dell'Arma locale.
Il giovane è ritenuto responsabile di avere molestato l'ex fidanzata, in maniera ripetuta ed ossessiva, con telefonate, sms e minacce, costringendola a vivere nel terrore e con timore per la propria incolumità fisica e quella di alcuni parenti ed amici. L'arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Latina.




CALTANISSETTA: CYBER BULLISMO, CYBER STALKING E PERICOLI DEL WEB

Redazione

Caltanissetta – Nelle giornate di martedì 2 e mercoledì 3 dicembre 2013, presso la Scuola Rosso di San Secondo di Caltanissetta, hanno avuto luogo due incontri, tra 200 ragazzi e ragazze delle prime classi e la Polizia di Stato.
I due incontri hanno avuto come tema la promozione di un uso consapevole e responsabile del Web da parte dei giovani, tematica di estrema attualità,  per la quale il Questore Filippo Nicastro ed il Capo di Gabinetto Alessandro Milazzo hanno deciso di impegnare l’istituzione nell’attività di divulgazione presso le scuole. Il dirigente scolastico del Circolo professoressa Bernardina Ginevra e il professor Maurizio Averna, nei due giorni, hanno accolto l’Ispettore Superiore Salvatore Falzone, dell’Ufficio Stampa della Questura di Caltanissetta, che ha tenuto una conferenza ai ragazzi per circa due ore, per ognuna delle due giornate, sulle tematiche del cyber bullismo, cyber stalking e pericoli del web. Il cyberbullismo è un fenomeno che coinvolge un numero crescente di giovani in Italia e nel mondo. Con questo termine si descrivono una moltitudine di comportamenti aggressivi, accomunati da un uso improprio e non sempre consapevole delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione. Un recente sondaggio effettuato da IPSOS e commissionato da Save the Children, su un campione di ragazzi e ragazzi del nostro paese, ci ha rappresentato una realtà significativa del rapporto tra i giovani e il Web. Il 50% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di essere connesso ad internet per almeno 4 ore al giorno; di essi, il 20% è connesso tra le 5 e le 10 ore, nella maggior parte dei casi senza alcun controllo da parte dei genitori.
Il 74% dei ragazzi teme il cyber bullismo e il cyber stalking più di quanto non tema la droga. Per l’83% dei ragazzi gli episodi di bullismo virtuale sono più dolorosi di quelli prodotti dal bullismo reale. Questo perché il cyber bullo “ti segue” anche a casa attraverso i dispositivi della ITC (Information and Communication Technologies), quali i social network (Facebook, Twitter, You Tube), le chat degli smartphone (whatsapp, Wechat, IMessage, LIne) e i blog.

Litigi via chat, diffusione online di informazioni denigratorie, pubblicazione di immagini maliziose rubate a scuola, sono esperienze entrate a far parte del quotidiano di insegnati, educatori, genitori (e soprattutto
dei ragazzi).

Per far comprendere meglio ai giovani le conseguenze dei loro comportamenti distorti attraverso l’uso delle tecnologie multimediali è necessario adottare un approccio multidisciplinare che possa fondere conoscenze di ambiti diversi, dalla psicologia alla comunicazione. Diventa quindi fondamentale guidare i giovani nel loro percorso di crescita "virtuale", facendo in modo che lo sviluppo delle competenze relative alla tecnologia sia accompagnato da una crescente consapevolezza nell'uso di tali strumenti. L’incontro odierno ha affrontato il tema del cyber bullismo e del cyber stalking, nonché gli altri pericoli che incombono sul web, con l'intento di fornire ai ragazzi una serie di spunti di riflessione teorica, accompagnati da indicazioni utili della Polizia di Stato da seguire: una sorta di galateo del web. Sono stati illustrati ai ragazzi quali comportamenti umani rientrano in fattispecie criminose riconosciute dal nostro ordinamento come reati penali.  E stato, inoltre, loro mostrato come gestire meglio le “impostazioni della privacy” sui social network, nonché come segnalare agli amministratori degli stessi eventuali anomalie al fine di evitare di “subire” da soli e in silenzio i cyberbulli.E, infine, nei casi più gravi, come segnalare gli episodi alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche attraverso il web, tramite il sito www.commissariatops.it.Al termine dell’incontro ai ragazzi è stato distribuito un vademecum contenente dieci regole da memorizzare sui seguenti temi: furti d’identità, pedofili nascosti, pornografia verbale, appuntamenti al buio, cyberstalking, cyber bullismo, violazione della privacy ed evasione dalla realtà. Nel corso dell’anno scolastico analoghi incontri saranno tenuti con le altre classi della scuola secondaria di primo grado e con quelle della scuola primaria del medesimo Circolo nonché con altri Istituti che hanno chiesto l’intervento della Polizia di Stato per la predetta tematica.




ROMA, STALKING: 37 AMMONIMENTI FIRMATI DAL QUESTORE DELLA ROCCA DALL'INIZIO DELL'ANNO

Redazione

Roma – A fronte di nr. 67 richieste di ammonimento giunte dagli uffici periferici non solo della Polizia di Stato, ma anche della Arma dei Carabinieri, dopo l’istruttoria procedurale instaurata dalla Divisone Polizia Anticrimine della Questura, il 58% si sono concluse con l’emissione di un provvedimento di Ammonimento firmato dal Questore Fulvio della Rocca.          

Tale ammonimento previsto dalla legge nr 38/2008 consiste in un richiamo orale del Questore della provincia rivolto allo stalker che viene diffidato dal tenere una condotta contraria alla legge e ad astenersi, per il futuro, dal compiere atti persecutori nei confronti della vittima o di terzi a questa legati da vincoli di qualsiasi natura. Ciò ovviamente non pregiudica la possibilità per la vittima, in un momento successivo, di proporre querela, ma costituisce solo un gradino intermedio rispetto alla consueta via giudiziale. Dopo l’avviso di avvio del procedimento, l’acquisizioni di informazioni circostanziate e le controdeduzioni da parte del presunto stalker, una volta confermata  l’attendibilità e la veridicità dei fatti esposti e la loro qualificazione in termine di atti persecutori. viene emesso il decreto di ammonimento anche solo sulla base di  indizi gravi sulla verosimile possibilità che il reato possa essere consumato.

Le conseguenze  dell’ammonimento sono:- possibile sospensione dell’autorizzazione per la detenzione di armi e munizioni o maggiore attenzione nel concedere tale licenza;- aumento della pena in caso di condanna per il reato di stalking ; – procedibilità del reato d’ufficio: il che vuol dire che, nel caso in cui il reo venga sorpreso a perseverare nell’illecito, non ci sarà più bisogno della querela della parte danneggiata, ma la pubblica autorità potrà procedere autonomamente e procedere anche all’arresto in caso di flagranza.

Delle 39 persone “ammonite” sino ad oggi dall’inizio dell’anno, 33 sono uomini e 6 sono donne.




SONNINO: ARRESTATO 20ENNE PER STALKING

Redazione

Sonnino (LT) – Il 17 agosto 2013, in Sonnino, i Carabinieri della locale Stazione, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Latina, che concordava con le risultanze investigative dell’Arma locale, traevano in arresto, un giovane 20enne del posto, già gravato da precedenti di polizia, per il reato di cui all’art. 612 bis del C.P. (atti persecutori).

Il giovane è ritenuto responsabile di aver molestato la propria ex fidanzata in maniera ripetuta ed ossessiva, con telefonate e minacce, costringendola a vivere nel terrore per la propria incolumità fisica e quella di parenti ed amici. 

L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Latina.