ANGUILLARA, VENDITA FARMACIA COMUNALE A PONTON DELL’ELCE: UNA MONTAGNA CHE PARTORISCE UN TOPOLINO

Manciuria – Paolessi: "La Commissione non ha proceduto all'assegnazione e si è riservata di verificare se i requisiti autocertificati sono attendibili e di rilanciare la trattativa con apposita convocazione sulle ultime due offerte”

 

Angelo Parca

Aperte le buste con le offerte per l’acquisto della Farmacia comunale di Ponton dell’Elce ad Anguillara. Sono state presentate quattro offerte che in ordine risultano essere le seguenti:
1) Felice Galletta 300.000,00 euro 
2) Luciano De Cecco 511.000,00 euro  
3) Carlo Maria Bevilacqua  900.000,00 euro con servizi aggiuntivi 
4) Federico Fabiano 900.000,00 euro con servizi aggiuntivi compreso l'assunzione di uno dei due cassa integrati.

“Alla luce della paritetica offerta economica – dichiarano i consiglieri sabatini  Sergio Manciuria (Udc) e Stefano Paolessi (Pdl) –  la Commissione non ha proceduto all'assegnazione e si è riservata di verificare se i requisiti autocertificati sono attendibili e di rilanciare la trattativa con apposita convocazione sulle ultime due offerte”. Manciuria ha inoltre dichiarato: “In qualità di capogruppo consiliare domani – 11 ottobre – procederò con la richiesta di accesso agli atti  della documentazione presentata e validata dalla Commissione per verificarne autonomamente  l'attendibilità sul prezzo rispetto alla stima iniziale oltre quella amministrativa e trarne le conseguenze politiche e non.” Su previsioni riguardo l’esito della vendita i due Consiglieri di opposizione dichiarano: “Appare difficile, per il momento, inserire qualsiasi previsione riguardo la vendita della farmacia in quanto tale ‘bando trattativa’ non prevede in questa fase di offerta, polizze a garanzia tali da far desistere i probabili contraenti da eventuali rinunce. Ergo, potrebbe diventare una incresciosa burla.”  Il capogruppo Pdl ha inteso ribadire la propria contrarietà riguardo la vendita della farmacia. “Come ho già manifestato in Consiglio comunale – dichiara Paolessi – in merito all’ordine del giorno ‘vendita farmacia’, così come allora, sono contrario perché la farmacia a Ponton dell’Elce svolgeva un ruolo sanitario e sociale e la mia preoccupazione rimarrà sempre la stessa: Resterà locata sempre li? – Il Consigliere azzurro prosegue e punta il dito sul primo cittadino – Altra cosa gravissima che devo rilevare è che il sindaco Pizzorno in un precedente Consiglio, dove si discuteva il bando di vendita, in merito all’argomento farmacia dichiarò testualmente che qualora fosse stata venduta non sarebbe stato per meno di 1 milione e centomila euro. Invece come già annunciato non solo non si vende a 1.250.000,00 euro come base d’asta ma nemmeno a 1,100.000,00 come dichiarato da Pizzorno che, a questo punto, mentiva sapendo di mentire. Siamo arrivati a 900 mila euro, quindi la mission ‘svendita farmacia comunale’ è di fatto un’operazione scellerata tutta da attribuire a questa amministrazione. – Conclude Paolessi – Questa è la politica liberista della sinistra.”

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09/10/2012 ANGUILLARA, PIZZORNO "GIOCA" COL BILANCIO: PRIMA APPROVA E POI RITIRA. IL RISCHIO E' IL COMMISSARIAMENTO.


 




ANGUILLARA, FASCIA TRICOLORE, CONTRATTO DA 60MILA EURO E GLI AUMENTI IMU

[ATTO DI GIUNTA COMUNALE NR° 193 DEL 2011]

[CONTRATTO LAVORO TRA COMUNE E VILLELMA CARUCCI]

[SERGIO MANCIURIA E STEFANO PAOLESSI LETTERA A CORTE DEI CONTI E PREFETTURA PER VERIFICA MODALITA' E TEMPISTICA SELEZIONE FUNZIONARIO]

 

Chiara Rai

Nonostante l’Imu ad Anguillara Sabazia aumenterà per la prima casa dallo 0,4% allo 0,5% e quella sulla seconda abitazione dallo 0,76% all’1,06%, l’amministrazione Pizzorno spende circa 60 mila euro omnicomprensivi annui per un contratto stipulato a persona con curricula che ha incassato non poche polemiche. A criticare, infatti, sono proprio i cittadini del paese Sabatino che consci di avere un Comune con le tasche in rosso, pieno di debiti fuori bilancio, strade colabrodo e tasse salate, si chiedono per quali motivi si arrivi a decidere di avere un segretario comunale part-time. E, al contrario, dei consulenti pagati profumatamente. La storia della consulenza onerosa è stata raccolta in un fascicolo dagli esponenti locali Sergio Manciuria (Udc) e Stefano Paolessi (Pdl) e inviata per verifiche del caso alla Corte dei Conti e alla Prefettura.“Ci devono spiegare – dice il consigliere di opposizione Stefano Paolessi – che cosa fanno tutto il giorno i geometra Di Donato e Brancaleoni. Intanto Paolessi si lamenta del fatto che le buche ad Anguillara sono “centuplicate” e l’Anguillara – Cesano, se non fosse stato per l’intervento del geometra Di Donato sarebbe ancora in attesa delle carte per gli espropri. “I capi area qualificati esistono – aggiunge Paolessi – quelle consulenze sono sperpero di denaro pubblico e oltre alla beffa di vedere come i soldi siano stati impiegati per l’architetto Villelma Carucci anziché per servizi basilari come il segretario comunale. I cittadini chiedono alla politica di fare un passo indietro e con “onestà d’azione” affrontare le priorità attraverso una seria spending rewiev.  Anche sui debiti fuori bilancio il consigliere azzurro invita ad una “responsabilità istituzionale”, in quanto l’attuale Giunta Pizzorno otto mesi fa votò contro la delibera mentre oggi vota a favore lo stesso atto. E intanto i cittadini pagano.

 

Angelo Parca
Con atto di Giunta nr° 193 dello scorso 15 dicembre 2011 il Sindaco di Anguillara avvocato Francesco Pizzorno decideva di procedere alla selezione di un'alta professionalità per la copertura della posizione D3. La decisione sul presupposto della carenza di organico dovuta al definitivo trasferimento alla Regione Lazio dell’ingegner Cigarini che di fatto non svolgeva le sue funzioni presso il Comune di Anguillara già dal 2004. Il giorno dopo, 16 dicembre 2011 veniva quindi tempestivamente pubblicato sul solo Albo Pretorio online dell’Ente l’avviso nr° 191 che imponeva inderogabilmente il termine di otto giorni (scadenza 25 dicembre 2011 ore 12.00) per la consegna al protocollo comunale, pena l’esclusione, dei curriculum. La data del 25 dicembre fu poi prorogata al 27 dicembre, su segnalazione del gruppo Consiliare Udc, in quanto il termine ricadeva in giorno festivo. In due giorni, 28 e 29 dicembre 2011, il primo cittadino procedeva a selezionare tale figura verificando i 28 curriculum pervenuti e tenendo altrettanti colloqui. “Tra i curriculum pervenuti – si legge nella richiesta di verifica inviata alla Corte dei Conti e alla Prefettura dai consiglieri Sergio Manciuria (Udc) e Stefano Paolessi (Pdl) –  spiccano in particolare figure di alta professionalità, per competenze e ruoli quali: l’arch. Trombetti, l’ing. Sapienza, l’arch. Avincola, l’arch. Cocco, l’arch. Iazzetti e l’arch. Gasperini”. Il 30 dicembre veniva quindi selezionato dal Sindaco Pizzorno l’arch. Villelma Carucci e si procedeva alla contrattualizzazione a tempo di record sempre il 30 dicembre. Successivamente, il 26 gennaio del 2012, la Carucci veniva nominata Dirigente LL.PP. e manutenzioni con decreto sindacale. “Non sembrano emergere particolari mansioni svolte in ambito lavori pubblici e urbanistici con e per Enti comunali – evidenziano Manciuria e Paolessi nella lettera inviata alla Corte dei Conti e alla Prefettura – tali da giustificare tale assunzione rispetto sia all’organico presente e che svolge le medesime funzioni dal 2004 (anno di mobilità dell’ing. Cigarini) e sulla base della comparazione degli altri curriculum selezionati.”  Il contratto di lavoro tra l’Ente e Villelma Carucci con decorrenza 31 dicembre 2011 e termine sino a fine mandato del Sindaco prevede quale compenso quello previsto dal Ccnl vigente per la categoria D3 del comparto Enti locali, vale a dire 60mila euro annui omnicomprensivi.


Emanuel Galea
Visionando le varie discussioni di questi ultimi giorni apparse sul social network facebook riguardo la questione “fascia da Sindaco extralusso”, non avrei mai immaginato che il sasso da me gettato nello stagno degli affari del Comune di Anguillara avrebbe provocato tanti cerchi concentrici. Il tentativo di taluni di buttarla in politica lo trovo personalmente alquanto meschino e non fa certamente avanzare di un solo passo questa cittadina. E’ un modo arcaico di affrontare le problematiche ed eventualmente di porvi rimedio. Ciò detto prima di affrontare questioni di ben altra rilevanza,  intendo rispondere a un commento lasciato su Fb dal Presidente del Consiglio Comunale Secondo Ricci. Non dubito dell’onestà intellettuale di Ricci e per questo non capisco come possa dire che io gli abbia dato del bugiardo. Tutti possono consultare l’articolo da me redatto. E’ datato  4 ottobre 2012 e intitolato "ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI" dove si può leggere quanto scritto: “Con altrettanto ‘tono amichevole’ per dire al signor Ricci che quanto da lui asserito  non corrisponde a verità”. Questo è quanto ho scritto. La differenza è immensa tra “bugiardo” e “la cosa che asserisce non corrisponde a verità”. Non corrisponde a verità quello che scrivevo nell’articolo? Non corrisponde a verità quello che dichiarava l’ex sindaco Paolessi? Non corrisponde a verità quanto affermato da Ricci? Nessuno poteva conoscere la” verità vera”, e mi si perdoni il gioco di parole. La decisione dell’acquisto della famosa fascia da Sindaco, come dimostrato successivamente non era da imputarsi  a nessun schieramento politico, bensì alla solitaria iniziativa di un funzionario. Per una volta la politica non c’entra nulla. Non trovo altresì corretto affermare che il sottoscritto si è preoccupato di fare una telefonata all’assessore Stronati e non al Presidente del Consiglio comunale. E tralasciando risposte ad altri commenti sarcastici mi limito a dire che è vero che non ho telefonato a Ricci. Ma è anche vero che ho inviato un messaggio al suo indirizzo e-mail in quanto non ho mai avuto il suo numero di cellulare. Comunque, sappia il presidente, che non me la prendo, immaginando che forse non è sua abitudine leggere spesso la posta elettronica. Lo invito pertanto a voler controllare la propria casella e-mail dove troverà il mio messaggio datato venerdì  5 ottobre. E dopo averlo letto saprà cosa  fare. Io l’ho fatto.  Detto tutto ciò, intendo ora riprendere il discorso iniziato in precedenza riguardo questa amministrazione. La fascia non è che un simbolo, un totem di un’amministrazione, che forse ha bisogno di farsi, almeno per un istante, l’esame di coscienza. E a scanso di equivoci e future sterili polemiche, ripeto che in questo discorso la politica non c’entra affatto. Dice bene il cittadino Fuzuè Maremmano su Fb: “carta canta e le parole se le porta via il vento. Se la decisione dell'acquisto della fascia non è supportata da atti formali dell'amministrazione, allora la responsabilità dell'acquisto è tutta della Filzi. Poco da fare”. Poi aggiunge: “chiudiamo 'sta cosa vergognosa della fascia e parliamo del resto, che mi sembra più importante in effetti”. Condivido il ragionamento con l’eccezione di chiudere questa “cosa vergognosa della fascia” per le seguenti motivazioni: Quanti acquisti di questo genere sono stati fatti nei tempi passati? Qui non stiamo parlando di destra o di sinistra. Stiamo parlando di soldi pubblici e di spese di rappresentanza alquanto discutibili. Le fasce c’erano e nessuno aveva bisogno di altro acquisto. Evidentemente, come si evince dai pezzi di carta, ad averne bisogno era soltanto la Filzi. Dunque, stiamo parlando del buon impiego di questi soldi. La fascia tricolore del sindaco c’entra relativamente.  E’ stata scelta come simbolo, come totem ad esempio di cosa sia la trasparenza, l’oculatezza e la buona amministrazione. Spero che i soliti commentatori facebookiani, sempre col fischietto in bocca pronti a squalificare, mettere in panchina, gridare al fuori gioco, vedendo come si stanno mettendo le cose inizino a togliere il fischietto dalla bocca per non correre il rischio di restare senza fiato. Da quanto è emerso possiamo fare le seguenti considerazioni: E’ un dato di fatto, che l’acquisto dell’oggetto “incriminato” è nato dall’iniziativa di una funzionaria, la quale non rappresenta la volontà cittadina. L’amministratore, vero rappresentante sembrerebbe non essere mai stato informato dell’acquisto – Mi riferisco alla ex amministrazione. Come questo sia stato possibile è ancora da verificare. La domanda sorge però spontanea: Siamo sicuri che la fascia sia l’unico acquisto che è stato fatto all’insaputa degli amministratori?  Sono andato a visionare il sito della ditta Mib – Manifattura Italiana Bandiera – Via Salaria Settebagni – Salvo sviste, e sarei ben felice di averle avute, la ditta Mib, sul sito, dispone di un modello di fascia tricolore per il sindaco, cioè quella in rayon al prezzo di euro 60,00 più Iva. Per chi volesse verificare ecco l’indirizzo internet della Mib: http://www.mibflags.com/prodotto.php?idprodotto=may
Senza voler offendere la suscettibilità di nessuno, mi chiedo: perché per il Comune che, come dichiarato dall’assessore all’Ambiente, si trova in serie difficoltà per pagare i servizi sociali, si è scelto la fascia più lussuosa? Non andava bene quella da euro 60,00? Qualcuno sa forse dare una risposta? Sono contributi tolti dalle nostre tasche. Il contribuente può dormire sonni tranquilli? Chi è che fa uso di questa fascia? Chi è la persona che pretende la fascia modello extra lusso? Perché non l’ha pagata di tasca propria in modo da scegliersi il modello che preferiva? Il sindaco Pizzorno è in procinto di confermare l’aumento delle aliquote IMU e l’assessore Stronati ha confermato che praticamente sarà impossibile scendere sotto lo 0,5%  per la prima abitazione. Questo acquisto, ed altri, non possono sembrare fuori luogo? Nessuno qui chiede crocifissioni o flagellazioni. Non si può negare però che il potere discrezionale della responsabile area amministrativa dovrebbe essere rivisto, limitato e controllato. Un fatto emerge chiaro ed inquietante da questo sasso che abbiamo buttato nello stagno: Il Comune da qualche parte fa acqua. Il cittadino così non potrà sentirsi tranquillo ne oggi ne domani se le cose non cambiano. A questo punto ritengo di avere chiarito ogni aspetto dell’incresciosa faccenda. Voglio seguire il saggio consiglio del cittadino Fuzuè Maremmano, per quanto mi concerne, l’argomento si chiude qui. Ci sono altri argomenti a cui correre dietro. Il peggior sordo è chi non vuole ascoltare e chi non vuole ascoltare, se gli indichi la luna ti guarda il dito.

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06/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA DA SINDACO EXTRALUSSO: TRA TESI, COLPE E SPESE L'IMU AUMENTA
05/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA EXTRALUSSO DA SINDACO: LA VERITA' SULLA PATERNITA' DELL'ORDINE DI ACQUISTO
04/10/2012 ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI
03/10/2012 ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU

 




ANGUILLARA, FASCIA DA SINDACO EXTRALUSSO: TRA TESI, COLPE E SPESE L'IMU AUMENTA

La determina dirigenziale relativa l’acquisto della fascia da sindaco extralusso non è supportata da formale atto di indirizzo da parte degli amministratori. Sembrerebbe che l’acquisto sia stato un’iniziativa della responsabile del servizio Sport, Turismo e Spettacolo Vanda Filzi, in carica con l’amministrazione Pizzigallo e attualmente in carica con l’amministrazione Pizzorno. Questa teoria giustifica sia le dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale Secondo Ricci sia le dichiarazioni dell’ex vice sindaco Stefano Paolessi.

 

Angelo Parca

Una fascia da sindaco modello  extralusso, anzi, per essere fedeli a quanto riportato sulla fattura di vendita “fascia da sindaco in seta con astuccio” al corrispettivo iva inclusa di euro 367,20. La notizia relativa l’acquisto della fascia veniva data su questo quotidiano lo scorso 3 ottobre nell’articolo intitolato “ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU” a firma di Emanuel Galea. L’autore intendeva mettere in evidenza il fatto che durante l’ultimo Consiglio comunale del 13 settembre il primo cittadino di Anguillara Sabazia l’avvocato Francesco Pizzorno annunciava, tra l’altro, che l’aliquota IMU sulla prima casa veniva variata dallo 0,4 percento allo 0,5 percento e quella sulla seconda dallo 0,76 percento all’1,06 percento. Nell’articolo si accennava anche ad una consulenza esterna per 50mila euro annui, si accennava anche alle altre consulenze esterne, infine si accennava alle assenze del personale del Comune indicandone anche le varie percentuali. L’autore partendo dall’acquisto di una fascia da sindaco, passando poi per consulenze varie e tassi d’assenza del personale comunale, intendeva sollevare la questione dell’aumento delle aliquote Imu, evidenziando in particolar modo l’aumento dell’aliquota sulla prima casa.
Non si faceva attendere la risposta  dell’assessore Enrico Stronati che dichiarava: “L'articolo di Emanuel Galea non lo condivido affatto. Siamo il comune con l'aliquota più bassa del lago” e ancora “Ogni punto in meno sulla prima casa pesa 35 mila euro, scendere di un punto avrebbe significato 350 mila euro in meno!”. Il Presidente del Consiglio comunale Secondo Ricci, puntualizzava su Facebook che l’acquisto della “fascia tricolore del sindaco era da imputare alla precedente amministrazione di centrodestra. Pubblicavamo quindi un secondo articolo in data 4 ottobre sempre a firma di Emanuel Galea intitolato “ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI” dove l’autore tornava sull’argomento relativo l’aumento delle aliquote Imu per chiarire se la paternità dell'acquisto della fascia da sindaco fosse effettivamente imputabile alla precedente amministrazione. Così, pensava bene di contattare l’ex vice sindaco Stefano Paolessi il quale dichiarava: “Dichiaro tassativamente che la giunta Pizzigallo, esperienza terminata a maggio 2011, non ha mai effettuato acquisti di nuove fasce tricolore per il Sindaco.” Aggiungendo “tanto io che il Sig. Pizzigallo abbiamo sempre usato le due vecchie fasce. Sono disponibile, ad ogni confronto e chiarimento”. A questo punto sentita la controparte il nostro giornalista invitava Ricci, qualora non fosse convinto di chi avesse effettuato l’ordine di acquisto della fascia, a pubblicare la relativa fattura. E con nostro stupore, soprattutto dopo le dichiarazioni rese da Paolessi al nostro quotidiano, l’assessore Enrico Stronati pubblicava su Facebook la fattura di acquisto della fascia da sindaco datata 21 Marzo 2011 emessa dalla ditta Mib srl e pubblicava anche la determina dirigenziale Nr° 265 del 10 marzo 2011 firmata dalla Responsabile del servizio Vanda Filzi. Il nostro quotidiano, a questo punto, riteneva corretto pubblicare un terzo articolo sempre a firma Emanuel Galea a rettifica del precedente per specificare che l’ordine di acquisto della fascia del sindaco non era da imputare all’attuale amministrazione Pizzorno bensì al periodo riferito al governo Pizzigallo.

Si è ritenuto in questa occasione di riassumere l’intera vicenda al fine di chiarire definitivamente che il giornalista Emanuel Galea ha operato con il massimo della professionalità e correttezza. Ha infatti preso in considerazione le “dichiarazioni” di tutte e due le parti politiche chiamate in causa.

In merito alla paternità relativa l’acquisto della fascia da sindaco intendiamo aggiungere, a quanto già ampiamente esposto dal nostro giornalista, un ulteriore elemento:  esaminando la determina dirigenziale relativa l’acquisto della fascia, la stessa non è supportata da formale atto di indirizzo da parte degli amministratori. Pertanto sembrerebbe che l’acquisto sia stato un’iniziativa della responsabile del servizio Sport, Turismo e Spettacolo Vanda Filzi, in carica con l’amministrazione Pizzigallo e attualmente in carica con l’amministrazione Pizzorno. Se così non dovesse essere siamo pronti a pubblicare l’atto di indirizzo che avrebbe dato l’input alla Filzi di emettere la determina. Questa teoria giustifica sia le dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale Secondo Ricci sia le dichiarazioni dell’ex vice sindaco Stefano Paolessi. Una dirigente che di sua spontanea iniziativa decide di acquistare una fascia da sindaco con tanto di visto di regolarità contabile a copertura finanziaria.

Fatta la dovuta chiarezza, sulla questione fascia da sindaco extralusso con cofanetto, ripuntiamo i riflettori sulla questione aumento aliquote Imu prima e seconda casa e invitiamo gli amministratori a una riflessione: Ma non sarebbe meglio evitare "alcune" consulenze esterne di troppo e rivedere le aliquote Imu? C'e' tempo fino al 31 ottobre 2012. Tant’e’.

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05/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA EXTRALUSSO DA SINDACO: LA VERITA' SULLA PATERNITA' DELL'ORDINE DI ACQUISTO
04/10/2012 ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI
03/10/2012 ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU


 




LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA

Intanto la proposta del radicale Rossodivita per l’anagrafe pubblica degli eletti è stata bocciata.

Esaminando i bilanci online del partito di Bersani, il Pd non ne esce certamente illeso. “Abbiamo sbagliato a non dire no a quei soldi” è quanto ha rilasciato alla stampa Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, volendo minimizzare il fatto di avere intascato anche loro senza battere ciglio, oltre agli stipendi, emolumenti, rimborsi e prebende varie, altri 140mila euro per ogni consigliere.

 

Emanuel Galea

Al Consiglio Regionale straordinario di ieri, lunedì 17/09/2012, è andato in scena il piagnisteo della governatrice Polverini. Tumori da estirpare, minaccia di dimissioni, accuse e rimbrotti. “Ho bloccato questa mattina i fondi dei partiti”. Questo vuol dire che prima li aveva approvati e pertanto anche lei era a conoscenza di quanto avveniva nei gruppi. Poi, rivolgendosi ai gruppi consiliari li ha accusati di fare finta di accorgersene solamente adesso. Tutti  sapevano ma nessuno parlava. Anche la Regione è diventata un altro “porto nella nebbia”.  Intanto la proposta del radicale Rossodivita per l’anagrafe pubblica degli eletti è stata bocciata. Nel corso della manovra di bilancio 2011-2013 della Regione Lazio, la Presidente Polverini ha pronunciato una bellissima frase che, ripetuta oggi, in presenza dello tsunami che sta sommergendo la Pisana, suona più come una presa in giro che altro. Discorrendo sulle procedure dei tagli da fare al bilancio, raccomandava di procedere con “consapevolezza che la politica deve saper scegliere, e che le sue scelte cambiano la vita delle persone.” Ciò dimostra che le scelte da lei stessa  deliberate, pur convinta che avrebbero cambiato, in peggio, la vita delle persone, le ha portate avanti lo stesso, a dispetto di tutto e di tutti.
In via della Pisana sta accadendo un fenomeno paragonabile a quello che fa impazzire la maionese. La partitocrazia s’illude che la gente ancora sia affezionata alle ideologie, ai colori ed alle bandiere. Sfida l’elettorato e cerca di richiamare adunanze in piazza con la speranza di risvegliare il “fu entusiasmo” degli anni trascorsi. Luca Ricolfi lo ha scritto sulla Stampa il 3 settembre: ”Nell’elettorato italiano sta accadendo quel che accadde vent’anni fa con lo sbriciolamento della Prima Repubblica, quando “diminuì drasticamente la quota di italiani che ragionavano in termini di destra e sinistra e aumentò la quota di quanti ragionavano in termini di vecchio e nuovo”.
L’apparato è sgretolato. E’ diventato zavorra e come dimostra la cronaca, è pieno di marciume. La gente reclama trasparenza, onestà intellettuale, moralità civica. Purtroppo sono merci che non si reperiscono sulla piazza della politica nostrana.
Secondo Christine Lagarde del Fmi, il problema è lo Stato mentre per Obama, lo Stato non lo è,  perché lo Stato siamo noi e noi semmai, siamo le vittime. Personalmente condivido quanto dice Obama. Da noi il problema sono i partiti, che hanno superato ogni limite di decenza e tollerabilità sociale. Ad aggravare la situazione generale lo Stato si trova stritolato tra le Regioni e le Province. Tanto i primi quanto i secondi reggono su amministrazioni allegre ed il caso Fiorito non è che l’ennesima dimostrazione, qualora ci fosse ancora bisogno di dimostrarlo.
Il caso Fiorito riempie le prime pagine di tutti i giornali ed esaminando i bilanci online del partito di Bersani, il Pd non ne esce certamente illeso. “Abbiamo sbagliato a non dire no a quei soldi” è quanto ha rilasciato alla stampa Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, volendo minimizzare il fatto di avere intascato anche loro senza battere ciglio, oltre agli stipendi, emolumenti, rimborsi e prebende varie, altri 140mila euro per ogni consigliere.
Sta venendo fuori qualcosa come un fiume che rompe gli argini.. L’ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, dal 2010 ad oggi avrebbe speso quasi 6 milioni di euro, cifra segnalata alla Guardia di Finanza dalla Banca d’Italia.  Ci riporta il Fatto Quotidiano: “8 mila euro democratici sono stati spesi per “magnà” in un ristorante di Rocca di Papa (iniziativa politica s’intende), è inevitabile che le colossali ruberie dei partiti spianino la strada a quella’’antipolitca” che fa tanto inorridire le anime belle della sinistra”.

Tutti i partiti si difendono e tutti ripetono la frase fatta: i consiglieri non sono tutti ladri. Fra loro ci sono tante persone oneste, tante persone per bene che fanno il loro dovere.
Questa è la tesi della loro difesa. Ma queste anime belle, oneste, che lavorano, che fanno il loro dovere dove stavano quando si riempivano “bonifici senza specifica di 1 milione e 426 mila euro?” Dove stavano quando si firmavano “assegni senza beneficiari di 846 mila euro”? Su quale banco facevano la pennichella quando per fatture, contributi assicurazioni e bolli auto è stato speso un milione e 272 mila euro; per non parlare poi di altri 188 mila euro registrati sotto la voce “ricaricabili”, ossia i soldi che andavano su una decina di carte di credito prepagate? ” Invece, come riportano dettagliatamente i media, quale sonno beato facevano quando si pagava 11 mila euro per una bolletta Telecom e 618mila euro per collaboratori e consulenze”?
Si è sempre pensato che i consiglieri fossero persone di media intelligenza messi in quel posto per amministrare e controllare. Mai alcuno che abbia pensato che alla Regione ci fossero delle persone cosi distratte e disinteressate riguardo cio’ che gli succedeva accanto.
I due consiglieri Radicali, unici in quella reggia della diva Renata, si sono dimostrati degni di rappresentare gli interessi del cittadino. Chi vota contro un bilancio, sapendo che ci sono delle cose che non vanno e poi sta zitto, non può certamente dire di avere fatto il proprio dovere.

Alla reggia della diva Renata alla Regione Lazio scorre un fiume di euro. Per il prossimo triennio sono stati impegnati 400milioni di euro per la realizzazione di Opere Pubbliche già programmate.
Chi controlla, mentre i consiglieri onesti, perbene, dormono sonni beati?

Vorrei concludere riportando un esempio semplice semplice per dimostrare come funzionano le cose
Parliamo della messa in sicurezza di Via Anguillarese.
L’agenzia ANSA del 3 agosto 2011 che riporto tale quale, raccontava: ”Dalla provincia di Roma arriva un contributo per la Via Anguillarese. La Giunta provinciale ha, infatti, approvato oggi una delibera che stanzia 350mila euro per la messa in sicurezza di quest’arteria. Lo comunicano in una nota il consigliere provinciale e capogruppo del partito Democratico Emiliano Minnucci e il consigliere del Pd presidente della commissione provinciale sviluppo Paolo Bianchini. Ora – proseguono – grazie alla sensibilità  del presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore Antonio Rosati, il comune potrà procedere alla realizzazione di rotatorie e marciapiedi utili a garantire la sicurezza e a migliorare la viabilità e il decoro urbano".
Secondo il consigliere comunale Stefano Paolessi, capogruppo Pdl ad Anguillara, l’opera è stata finanziata per 550mila euro dalla Regione Lazio, 350mila euro dalla Provincia di Roma e i restanti 200mila euro con le alienazioni fatte dal Comune.

L’opera è iniziata a fine febbraio ed è stata interrotta a metà luglio 2012. Pressappoco, solamente il 50% dell’opera è stato realizzato.  Alla Regione che ha finanziato euro 550mila e la Provincia euro 350mila non importa niente che la messa in sicurezza da loro finanziata non è stata eseguita? Non c’e’ nessuno che controlla se quei finanziamenti sono effettivamente e regolarmente stati utilizzati?
Domanda ingenua! In questo “mare magnum” dell’azienda Italia chi vuoi che s’interessi di quest’angolo sperduto della penisola.

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18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?


 




ANGUILLARA, UDC E PDL: “CONVOCAZIONE CONSIGLIO ILLEGITTIMA”

Manciuria / Paolessi: "Disattendere le promesse fatte in campagna elettorale è un problema che riguarda il centrosinistra di Anguillara, non osservare leggi e regole è uno schiaffo a tutti i cittadini e noi non lo permetteremo”

 

Redazione

Una richiesta di parere riguardante la legittimità della convocazione del Consiglio comunale di Anguillara del prossimo 13 settembre, è stata inoltra dai gruppi consiliari UDC e PDL al Segretario Generale del Comune e – per conoscenza – al Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e agli uffici competenti della Prefettura di Roma. Nell’istanza si fa riferimento all’art. 2 del Regolamento del Consiglio comunale e al dispositivo del successivo art. 44 comma 1, che recita: “il Consiglio è normalmente convocato in adunanza ordinaria. E’ convocato d’urgenza quando sussistono motivi rilevanti e indilazionabili che rendono necessaria l’adunanza”. “Ci sembra che sia stata commessa una plateale e incontestabile azione illegittima – affermano i capigruppo UDC e PDL Sergio Manciuria e Stefano Paolessi – che infrange non solo il Regolamento disciplinante il funzionamento del Consiglio comunale, ma anche una prassi consolidata nel tempo e sempre osservata dai Presidenti del Consiglio comunale, di convocare in via ordinaria l’Assemblea quando si tratta di materie inerenti il Bilancio del Comune. Tra l’altro, tale prassi era specificatamente inserita nel precedente Regolamento. Dal momento che la seduta del prossimo 13 settembre è convocata proprio per approvare il rendiconto di gestione 2011 e le aliquote IMU da inserire nel Bilancio previsionale 2012, e che le date utili per approvarle sono rispettivamente i prossimi 30 settembre e 31 ottobre – osservano i due capigruppo – è evidente che non sussiste nessuna urgenza temporale e che l’unica convocazione prevista dall’attuale Regolamento è quella ordinaria. L’atteggiamento di assoluto disprezzo delle regole assunto dalla maggioranza in questo caso – aggiungono Manciuria e Paolessi – non è il solo: sono mesi che le interrogazioni presentate da nostri gruppi sono giacenti. Per questo motivo, in attesa della risposta chiarificatrice alla nostra richiesta di verificare la legittimità della convocazione del Consiglio comunale del 13 settembre, non parteciperemo né alla Conferenza dei Capigruppo né allo stesso Consiglio, in quanto riteniamo violato il principio temporale e l’esercizio della carica elettiva sancito dagli art. 42, 43 e 44 del Decreto Legislativo 267/2000. Disattendere le promesse fatte in campagna elettorale è un problema che riguarda il centrosinistra di Anguillara, non osservare leggi e regole è uno schiaffo a tutti i cittadini e noi non lo permetteremo”, concludono Manciuria e Paolessi. 
 




ANGUILLARA, IL SINDACO PIZZORNO TENTA LA VIA DEL RISANAMENTO

Lo scorso 12 luglio pubblicavamo l’articolo “ANGUILLARA, PAOLESSI (PDL): ENNESIMA PROVA DI INCAPACITA' DELLA GIUNTA PIZZORNO” relativo una nota del Consigliere e Capogruppo (Pdl) di Anguillara Stefano Paolessi. Nella nota il Consigliere dichiarava tra l’altro: “E’ la prima volta, se la memoria non ci inganna, che il Comune di Anguillara Sabazia non richiede alcun tipo di finanziamento alla Regione Lazio per la realizzazione di opere pubbliche". Concludendo le dichiarazioni: "E’ ovvio che la semplice richiesta non garantisce l’ottenimento dei contributi…[Omiss]”. Concludeva il Consigliere.

 

Emanuel Galea

Altre volte ho avuto occasione di condividere pensieri ed iniziative dell’allora vice Sindaco Paolessi. Oggi non lo posso fare per i seguenti motivi: In prima battuta trovo inesatto sentenziare che la scelta della Giunta Pizzorno di non richiedere alcun tipo di finanziamento alla Regione Lazio sia frutto di incapacità o quantomeno di mera dimenticanza. Dimenticanza non è. E lo dimostra il  quadro 6 – Ter – Programmazione annuale delle opere pubbliche – Bilancio di Previsione 2011. Accanto alla prima voce: Mutuo o altra forma di indebitamento, si legge : previsione richiesta zero. Questo sta a significare che si è trattato di una scelta ben precisa di non richiedere finanziamenti. E Paolessi può condividere o meno la scelta ma non può certamente asserire che in questa faccenda c’è stata incapacità, superficialità ed incompetenza. Visionando i certificati trasmessi dall’Amministrazione comunale all’ufficio della Finanza Locale del Ministero degli Interni appare che la situazione dell’Ente non sia poi così peggiorata rispetto gli esercizi passati di altre Giunte.


Qualche esempio: La copertura del costo complessivo dei servizi a domanda individuale è pari al 69,88%, inferiori di appena 2 punti percentuali rispetto il 2010.

L’equilibrio finale cioè il saldo netto risultante tra entrate finali ed uscite finali è di euro 784.848,00. Non sarà certamente tanto, ma si avvicina allo stato attuale delle cose non discostandosi di molto dal saldo del 2010.

Un dato importante, che in tempi di crisi attuale non può essere sottovalutato da nessun amministratore, è il grado d’indebitamento che può sopportare la realtà “Anguillara”. La situazione dell’azienda Italia è davanti agli occhi di tutti ed il suo sproporzionato indebitamento costituisce un serio impedimento per l’uscita dall’attuale crisi. Paolessi termina la nota dichiarando: “Per un rapido confronto, in allegato forniamo la lista delle richieste inoltrate durante il nostro mandato. Ai Cittadini decidere quale sia il modo migliore per amministrare Anguillara.

Dispiace dover dire all’ex vice Sindaco Paolessi che non costituisce alcun merito il numero di richieste di finanziamenti che una Giunta formula in ogni consiliatura. Questo anche perché se si va a verificare il rapporto del carico indebitamento per mutui, prestiti e finanziamenti vari e le opere che gli stessi indebitamenti dovevano produrre emerge un deficit di realizzo molto sensibile. L’importo della rata mutui annua di euro 1.815.287,00 (S.E. & O), al netto di interessi passivi, incoraggia ogni eventuale decisione ad astenersi provvisoriamente e fino al risanamento della situazione economico-finanziaria del Comune, dall’aggravare ancora di più la situazione debitoria.


Pertanto condivido la scelta adottata dall’attuale amministrazione,  sempreché sia realmente questa la scelta ponderata dalla Giunta Pizzorno.

Della nota di Paolessi condivido invece  la critica di Enrico Serami, Presidente della locale sezione della Giovane Italia perché non si riesce a percepire alcun “servizio aggiunto” alla comunità con l’assunzione, proprio in questi frangenti, del nuovo dirigente tecnico che pesa sui conti comunali per euro 240.000,00.
Questa assunzione diventa più stridente se solo raffrontata con l’equilibrio finale 2011 da impiegare pari ad euro 784.848,00.  Se la via del risanamento è effettivamente quella scelta da questa Giunta, l’auspicio è che intenda proseguire con questo proposito. Tagliare si può e senza voler entrare nel merito dei particolari, stride la voce incarichi professionali dell’anno 2011 dove si trovano euro 155.578,52 più il compenso di euro 11.679,54 al liquidatore ESA. Ecco, mal si digeriscono questi costi in un bilancio così fragile.

Condivido in parte le preoccupazioni dell’ex vice sindaco Paolessi. Si sa che tra i comuni vige la prassi di formulare richieste di finanziamento regolarmente ogni anno, per la realizzazione di opere pubbliche. Ormai è un rito, una formalità che serve a metterli al riparo in caso di circostanze particolari. La giunta Pizzorno sembra aver fatto una scelta ben precisa, invece. Considerando che la voce Entrate del bilancio comunale non lascia sperare in futuri imminenti aumenti, rimango contrario ad appesantire ulteriormente un bilancio già di per sé in bilico. A supporto di quanto fin’ora affermato vengono in ausilio i revisori che hanno giudicato “il rapporto debito-entrate proprio molto alto e di ciò ha tenuto conto l’amministrazione nel non ricorrere a forme di indebitamento per realizzare gli investimenti”. Lo stesso Commissario Prefettizio Bellucci sul rapporto entrate rata mutui non aveva espresso giudizi certamente lusinghieri. Piuttosto, il Comune di Anguillara deve temere la mina vagante dei debiti fuori bilancio. Sarebbe auspicabile moderare l’invio di ogni contenzioso agli uffici legali,  organizzarsi con un’equipe propria che cerchi la mediazione per ridurre al massimo la litigiosità.

La critica è utile se è costruttiva ed ogni volta è bene che sia seguita da valide proposte. Auspico che per lo meno qui, in questo piccolo comune, non ci si lasci contagiare dall’ebbrezza nazionale, tutti a correre per accattivarsi il voto delle prossime elezioni. Intanto è stato sospeso ogni serio dibattito per risolvere i veri problemi del paese. Anguillara ha mille problemi. Ci vogliono proposte e buona volontà. Il bene primo dovrebbe essere Anguillara e non l’ideologia ed il colore della casacca. Non è la casacca che fa l’amministratore, piuttosto quello che ha dentro.

tabella PRECEDENTI:

12/07/2012 ANGUILLARA, PAOLESSI (PDL): ENNESIMA PROVA DI INCAPACITA' DELLA GIUNTA PIZZORNO


   

 




ANGUILLARA, PAOLESSI (PDL): ENNESIMA PROVA DI INCAPACITA' DELLA GIUNTA PIZZORNO

Redazione

«E’ con profondo sconcerto che apprendiamo dell’ennesimo record negativo raggiunto dalla Giunta Pizzorno.»  Dichiara – Stefano Paolessi, Capogruppo PDL in Consiglio Comunale  – che aggiunge «E’ la prima volta, se la memoria non ci inganna, che il Comune di Anguillara Sabazia non richiede alcun tipo di finanziamento alla Regione Lazio per la realizzazione di opere pubbliche.»Come è noto ad ogni buon amministratore, infatti,  il termine per la presentazione di tali richieste di finanziamento scade ogni anno al 30 di Giugno. «Entro tale termine l’Assessorato ai Lavori Pubblici di Anguillara» prosegue – Paolessi –  «non ha inoltrato alcuna richiesta alla Regione mentre la situazione globale del nostro Comune è sotto gli occhi di tutti: strade disastrate, acquedotti da rifare, illuminazione pubblica carente, opere di viabilità e decoro urbano talvolta inesistenti.»E’ stato ripetuto fino allo sfinimento da questa Giunta che le casse comunali sono vuote e che, di conseguenza, molte situazioni non potevano essere risolte che con l’aiuto di Enti sovra comunali. «Bene» prosegue Enrico Serami Presidente della locale sezione della Giovane Italia «Per essere aiutati occorre chiedere aiuto, ma a questo punto ci domandiamo: a cosa è servita l’assunzione di un nuovo dirigente di area tecnica dal costo, per le tasche dei Cittadini Contribuenti, di 240.000 euro se questi sono i risultati? A cosa è servito approvare il piano triennale delle opere pubbliche se poi i dovuti finanziamenti non sono stati richiesti? Come pensa l’Assessore di realizzare i necessari ed improcrastinabili interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria ed idrica senza l’apporto della Regione? E’ forse tutto uno squallido giochino politico ordito, fregandosene dei bisogni della popolazione, per far passare il Comune da vittima innocente di fronte al Gran Carnefice Regionale? Oppure, e sarebbe davvero una bella sorpresa, nel prossimo bilancio troveremo le risorse proprie per gli interventi di cui la nostra Città ha urgente bisogno?»«E’ ovvio» conclude Paolessi «che la semplice richiesta non garantisce l’ottenimento dei contributi, ma se neanche si presenta la domanda, allora ci troviamo di fronte alla domanda delle domande: per quanto tempo ancora i Cittadini di Anguillara dovranno subire l’inadeguatezza, l’incompetenza e la superficialità di questa Giunta?»Per un rapido confronto, in allegato forniamo la lista delle richieste inoltrate durante il nostro mandato. Ai Cittadini decidere quale sia il modo migliore per Amministrare Anguillara.