CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO HA I GIORNI CONTATI. TOC TOC… REGIONE? MA I SOLDI LI HAI DATI?

Chiara Rai

Riaperta dopo cinque giorni dalla frana la cosiddetta via Panoramica di Castel Gandolfo (Castelli Romani), strada provinciale Lago Olimpico cautelativamente chiusa a causa di alcuni massi caduti dal costone circostante, provocata dal grosso incendio di origine dolosa, divampato mercoledì scorso. Il rovo ha difatti impegnato sul posto un elicottero regionale e un Canadair del Coau. A terra ben cinque autobotti della Protezione Civile della Regione Lazio e sette squadre di volontari, Vigili del Fuoco, uomini della Forestale e due squadre di Guardiaparco. Nelle ultime ore dunque, dopo la verifica di stabilità del costone operata dalla Provincia, la strategica strada che collega la via dei Laghi con il lungolago castellano e di conseguenza con il centro di Castel Gandolfo è nuovamente fruibile. A darne notizia è il vicesindaco Giacomo Moianetti il quale conferma che la via Panoramica è stata aperta al traffico già ieri mattina. Si tratta però, di una situazione pressoché tamponata perché di fatto l’intera messa in sicurezza di tutti i costoni del lago Albano, ricadenti nel Comune gandolfino, non è ancora avvenuta e il sindaco Milvia Monachesi si dice molto preoccupata: “Doveva arrivare dalla Regione almeno il 10 per cento dei circa 5 milioni di euro che servono per iniziare i lavori – dice il primo cittadino Monachesi – invece è ancora tutto fermo e il lago versa in una situazione preoccupante”. Meglio dire una situazione allarmante, perché come spiega il sindaco, oltre al problema dei costoni c’è anche il livello del lago che si abbassa ogni anno sempre di più: iniziando da 50 centimetri di abbassamento dal 1980 al 1985, nel decennio successivo una discesa sino a meno 2 metri e infine, tra il 1995 e il 2005, si è raggiunta la soglia negativa di meno quattro metri rispetto al livello originario. A raccogliere queste cifre è Legambiente Lazio in una nota del 2010 dove viene evidenziato, oltre alla necessità di ripristino della sicurezza e del decoro,  anche il fatto che i 4 metri di abbassamento delle acque corrispondono a circa 21 milioni di metri cubi di acqua in meno; questo significa che occorerebbe oltre un decennio per riportare il livello alla normalità, ben inteso che il ripristino si attesterebbe a 5 mila metri cubi di acqua al giorno. La causa principale dell’abbassamento sarebbe dovuto ai continui emungimenti: nell'area sono circa trentamila le utenze idriche autorizzate, mentre si stima che quelle abusive siano almeno altrettante. Nei mesi scorsi è stato messo in rilievo un progetto redatto dell’ingegner Luigi Caporicci e dell’Architetto Elisabetta Cicerchia che potrebbe risolvere il problema del livello facendo portare l’acqua al lago dal mare tramite gli emissari preesistenti.

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CASTEL GANDOLFO: L'INCENDIO AL COSTONE SULLA PANORAMICA E' DOLOSO

C.R.

E’ chiusa la cosiddetta via Panoramica di Castel Gandolfo, strada provinciale Lago Olimpico a causa del grosso incendio divampato mercoledì scorso. Un incendio, come sostiene il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi di origine dolosa, riaperta soltanto due anni fa circa, dopo almeno un ventennio di chiusura. Una strada costeggiata da un costone che ha visto delle vittime, un ragazzo diversi anni fa, perse la vita a causa di una frana. E questa volta a cadere giù sono stati alcuni massi che avrebbero potuto colpire qualcuno, ma fortunatamente non è successo. Ieri in calendario il sopralluogo di una squadra provinciale che dovrà stilare una relazione sullo stato di stabilità del costone. “Sono molto arrabbiata – ha detto Monachesi – perché le persone responsabili di aver appiccato un incendio in tre punti alla stessa ora (ore 15), non si rendono conto quale danno stanno provocando all’ambiente oltre al pericolo al quale espongono le persone”. L’incendio, estesosi per diversi ettari ha mobilitato un elicottero regionale e un canadair del Coau. A terra cinque autobotti della Protezione Civile della Regione Lazio e  sette squadre di volontari, vigili del fuoco, uomini della forestale e due squadre di guardiaparco.