STRAGE AL TRIBUNALE: L'AUTOPSIA HA STABILITO CHE IL KILLER HA SPARATO OTTO COLPI

di Angelo Barraco

Milano – Emergono i risultati sull’autopsia eseguita alle vittime di Claudio Giardiello, il killer che con la sua beretta ha sparato in Tribunale a Milano giovedì scorso. L’autopsia è stata eseguita stamane dall’istituto di medicina legale di Milano ed è stata effettuata sui corpi di Fernando Ciampi, Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba. Dall’autopsia emerge che i colpi esplosi da Claudio Giardiello furono otto. La sparatoria avvenne nell’aula della seconda sezione penale dove proprio Giardiello stava affrontando un processo per bancarotta. Giardiello sparò due colpi contro l’avvocato Appiani, uno dei quali andò a vuoto, un altro contro Erba e un altro ancora verso Limongelli che è rimasto ferito. Altri due colpi, sulle scale, hanno colpito Stefano Verna e altri due colpi colpirono in modo fatale il giudice Ciampi. Emergono anche i motivi per il quale Giardiello era stato condannato in passato; nell’aprile del 2013 venne condannato in primo grado per molestie e in via definitiva ad un’ammenda di 4110 euro per aver assunto un immigrato in nero, era stato invece assolto nel corso di un altro processo dove era accusato di estorsione. Sempre oggi emerge un’altra novità che riguarda Claudio Giardiello, L’11 aprile Giardiello doveva essere interrogato dal gip e  mentre si trovava nella sala colloqui  ha avuto un malore ed è svenuto. Il gip, dopo questo episodio, dovrebbe deporre un’istanza in cui chiede esami medici per accertare se il malore è stato reale oppure è stata una messa in scena per ottenere l’infermità mentale.
 
Il killer si avvale della facoltà di non rispondere:
Si è tenuto oggi nel carcere di Monza, davanti al gip Patrizia Gallucci e al pm Franca Macchia, l’interrogatorio di garanzia a Claudio Giardiello, il killer del Tribunale. L’uomo però si è avvalso della facoltà di non rispondere. A riferire la circostanza è stato il suo avvocato Nadia Savoca che ha ribadito nuovamente che il suo assistito è in stato confusionale, ha inoltre detto che non è stata disposta nessuna perizia psichiatrica ma è stata fatta una valutazione medica, dopo il malore avvenuto sabato scorso e che ha impedito l’interrogatorio. L’ordinanza di arresto in carcere era stata confermata sabato scorso dal gip, adesso gli atti saranno spediti a Brescia che è la Procura competente che indaga sulla strage. Sono stati chiesti intanto dei controlli maggiori al Tribunale.