STRAGE DI CALIFORNIA: C'È CONNESSIONE CON ISIS

Redazione

Gli investigatori che indagano sulla strage di San Bernardino hanno trovato un legame tra la sparatoria e l'Isis. Secondo quanto riferisce la Cnn, che cita fonti investigative, Tashfeen Malik avrebbe scritto un post su Facebook in cui ha espresso sostegno al leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi.
Un messaggio pro-Isis scritto da Tashfeen Malik su Facebook sarebbe stato postato nel giorno dell'attacco al centro per disabili di San Bernardino, in California. Lo riferiscono fonti investigative alla Cnn.

I killer di San Bernardino potevano colpire ancora. "Erano attrezzati e avrebbero potuto portare a termine un altro attacco". Lo ha detto il capo della Polizia di San Bernardino, Jarrod Burguan, in merito ai 12 esplosivi e alle munizioni trovate a casa di Syed Rizwan Farook e la moglie, Tashfeen Malik, i due killer della strage nel centro per disabili.

Gli esplosivi trovati a casa della coppia responsabile della strage di San Bernardino sono stati recuperati insieme a copie di istruzioni di come fabbricare una bomba prese probabilmente dalla rivista online di al Qaida 'Inspire'. Lo riferisce la Cbs che cita la polizia di San Bernardino. Gli investigatori hanno trovato un legame tra la sparatoria e l'Isis. Secondo quanto riferisce la Cnn, che cita fonti investigative, Tashfeen Malik avrebbe scritto un post su Facebook in cui ha espresso sostegno al leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi.

Nella sala dove i killer hanno colpito c'erano al momento della sparatoria 75-80. Lo riferisce la polizia, aggiornando sulle indagini sulla sparatoria in California. Dodici delle 14 persone uccise erano dipendenti della contea di San Bernardino. Le autorita' hanno diffuso i nomi delle vittime dopo averle identificate.

Intanto il Senato americano boccia tre emendamenti che avrebbero rafforzato i controlli sulle armi. Un emendamento riguardava i controlli su malati di mente, un altro avrebbe consentito alle autorita' di fermare chi nel mirino dall'ottenere delle armi e il terzo avrebbe ampliato i controlli agli show sulle armi e alle vendite online. Il dibattito sulle armi si e' riaperto con la strage in California.

Arsenale in casa killer. Pista terrorismo

Obama, "e' possibile". Assalitori uccisi, erano marito e moglie

America sotto shock per la strage di San Bernardino, in California, costata la vita a 14 persone, mentre altre 21 sono rimaste ferite. L'ennesimo massacro che mostra al mondo un Paese piu' che mai impotente di fronte al fenomeno della violenza delle armi da fuoco. E risveglia negli americani l'incubo del terrorismo. Una pista che anche il presidente Barack Obama non esclude, seppure a distanza di 24 ore dalla sparatoria nel centro disabili il movente resti ancora sconosciuto. "Non sappiamo ancora il perche' di questo nuovo evento terribile", ha ammesso il presidente parlando dallo Studio Ovale della Casa Bianca, dopo aver riunito il Consiglio per la sicurezza nazionale. "Potrebbe essere legato al terrorismo. Ma è anche possibile che sia legato a una lite sul posto di lavoro", ha spiegato, costretto a rinnovare l'accorato appello a porre fine alla mattanza: "Tutti dobbiamo fare di più per prevenire queste sparatorie e rendere piu' difficile l'accesso alle armi da fuoco in questo Paese".

Gli investigatori lavorano senza sosta. Tante le cose ancora da chiarire e capire, anche se il mosaico di ora in ora si compone di sempre più tasselli. I killer – uccisi dalla forze dell'ordine al termine di uno spettacolare inseguimento ripreso in diretta tv dagli elicotteri dei vari media – erano due: Syed Rizwan Farook, 28 anni, cittadino americano di origini asiatiche ed ex ispettore dei servizi sanitari dello stato della California, insieme alla moglie Tashfeen Malik, 27 anni, musulmana nata in Pakistan. Entrambi incensurati e mai nel radar dell'Fbi. Nella loro abitazione, nella località di Redlands, a pochi chilometri dal luogo della strage, gli agenti federali hanno trovato un vero e proprio arsenale, tra cui oltre 5 mila munizioni ed esplosivi artigianali: 12 'tubi-bomba' come quello rinvenuto nei pressi della sala conferenze dell'Inland Regional Center, teatro della sparatoria, dove era in corso un party di Natale proprio degli ex colleghi di Farook. Il congegno non e' esploso – rivelano gli investigatori – solo per il malfunzionamento di un telecomando. Dettagli inquietanti, dunque, come le prime rivelazioni su Farook, che sarebbe stato 'radicalizzato' e avrebbe nel recente passato compiuto viaggi in Arabia Saudita. "Era in contatto telefonico e via social media con più di un soggetto legato al terrorismo internazionale", affermano fonti dell'Fbi, spiegando pero' che ogni riferimento al terrorismo di matrice islamica sia al momento prematuro. Piuttosto – si sottolinea – e' probabile che la radicalizzazione di Farook possa aver contribuito insieme ad altri motivi ad accendere la miccia che ha portato alla strage. Altri motivi come, ad esempio, una controversia nata nell' ambiente di lavoro. Farook infatti – raccontano alcuni testimoni – era presente alla festa di Natale dei suoi ex colleghi. Poi improvvisamente se ne sarebbe andato via infuriato, forse in seguito ad una discussione o un alterco. Sarebbe quindi tornato poco dopo con la moglie – entrambe vestiti con mimetica (lei di colore nero), passamontagna e giubbotti anti-proiettile – per compiere la strage, con fucili d'assalto e pistole. Tutte armi – si e' verificato – acquistate legalmente. La loro fuga e' terminata con il Suv su cui viaggiavano crivellato di colpi: ben 380 quelli esplosi dagli agenti, che non hanno lasciato scampo ai due assassini. Intanto i militanti dell'Isis sul web festeggiano: "Con l'hashtag #American_Burning hanno scritto diversi messaggi, tutti in arabo: "Tre leoni ci hanno fatto diventare orgogliosi". E ancora: "le strade della California sono piene di soldati con armi pesanti, l'America sta bruciando". Ma nessuna rivendicazione.




STRAGE IN CALIFORNIA, OBAMA: "NON ESCLUDO ATTO TERRORISTICO"

Redazione

La paura che la sparatoria in California sia frutto di un atto terroristico è concreta. "Non sappiamo ancora il perche' di questo evento terribile": lo ha detto Barack Obama parlando della strage in California in diretta tv dallo Studio Ovale della Casa Bianca dove ha riunito il Consiglio per la sicurezza nazionale. "L'Fbi sta indagando", ha aggiunto. La sparatoria di San Bernardino potrebbe essere legata al terrorismo. Ma è anche possibile che sia legata a una lite sul posto di lavoro, ha detto il presidente Obama rassicurando gli americani sul fatto che sarà chiarito il movente: ''Andremo a fondo alla vicenda'' e ''resteremo vigili''. "Dobbiamo fare di più per prevenire le sparatorie e tutti dobbiamo fare qualcosa per rendere più difficile l'accesso alle armi da fuoco", ha aggiunto.

Fonti, killer forse radicalizzato – E' probabile che Syed Rizwan Farook, uno dei due killer della strage di San Bernardino, fosse radicalizzato. Lo affermano fonti dell'Fbi alla Cnn, spiegando che l'uomo era in contatto telefonico e via social media con piu' di un soggetto legato al terrorismo internazionale. La radicalizzazione di Farook – spiegano le stesse fonti investigative – potrebbe aver contribuito insieme ad altri motivi (come una controversia sul posto di lavoro) ad accendere la miccia che ha portato alla strage.

'Tubo-bomba' non ha funzionato – Il malfunzionamento di un telecomando avrebbe evitato l'esplosione di un 'tubo-bomba' sul luogo della strage di san Bernardino, in California. Lo ha detto il capo della polizia locale. In casa dei due killer sono stati trovati altri 12 ordigni del genere, insieme a un vero e proprio arsenale tra cui oltre 5.000 proiettili.

LA STRAGE DI SAN BERNARDINO – Sono stati uccisi dopo un inseguimento i due killer responsabili della strage al centro per disabili di San Bernardino, in California, di cui ancora non si conosce il movente ma che secondo l'Fbi potrebbe trattarsi di terrorismo interno. Syed Rizwan, 28 anni, e Tashfeen Malik, 27 anni, un uomo e una donna, "pesantemente armati", hanno aperto il fuoco in una sala del centro uccidendo 14 persone e ferendone 17. I due killer hanno colpito mentre era in corso la festa di Natale, sparando per 30 secondi, fermandosi per ricaricare e colpendo ancora.

L'attacco era stato pianificato. Uno dei killer, Syed Rizwan, era presente alla festa di Natale organizzata in una delle sale. La polizia non ha un movente per la sparatoria, "ma non escludiamo la pista terroristica". Il padre di Farook si e' detto scioccato del possibile coinvolgimento del figlio. "Non mi e' stato detto nulla ancora", ha detto al New York Daily News. "Era molto religioso. Andava al lavoro, tornava, pregava. E' un musulmano".

Poi la fuga a bordo di un suv nero mentre sul posto interveniva la polizia locale e le squadre di artificieri che hanno fatto brillare un pacco sospetto nell'edificio e hanno poi trovato altro esplosivo nell'edificio. Gli agenti hanno ricevuto una segnalazione che li ha portati a un indirizzo nella cittadina di Redlands, nella contea di San Bernardino, dove il suv e' stato avvistato. E' iniziato un inseguimento le cui immagini sono state trasmesse in diretta tv e uno scontro a fuoco tra la polizia e gli assassini che si sono sbarazzati di diversi tubi esplosivi lanciandoli dal finestrino.

L'auto dei killer e' stata crivellata di colpi mentre gli agenti accerchiavano la zona. I due killer, che avevano una tenuta da combattimento ed erano armati di due fucili e due pistole, sono morti mentre una terza persona e' stata fermata. Non e' ancora chiaro se sia coinvolta o meno nella sparatoria. "E' stata vista fuggire dal luogo della sparatoria e la stiamo interrogando", ha detto il capo della Polizia di San Bernardino, Jarrod Burguan. Nello scontro a fuoco e' rimasto ferito anche un poliziotto, ma le sue condizioni non sono gravi. Uno dei killer, secondo i media americani che citano fonti della polizia, si chiama Sayeed Farook, cittadino americano, dipendente della contea presso l'ispettorato della Sanita', mentre la donna non e' stata identificata. Nella sparatoria sarebbe coinvolto il fratello di Farook, ma al momento non si hanno altre informazioni.

L'Fbi ha compiuto un blitz in un'abitazione di Redlands che sarebbe appartenuta ai killer, ma anche in questo caso non sono stati rivelati ulteriori dettagli. Ne' tantomeno si conosce il movente. La polizia federale non esclude nessuna pista, neanche quella del terrorismo. "Esiste la possibilità' che si tratta di terrorismo", ha detto l'Fbi che coordina le indagini. E' la peggiore sparatoria di massa avvenuta negli Usa dopo l'attacco alla scuola elementare di Newtown, nel Connecticut, dove tre anni morirono 26 tra bambini e adulti.

"Troppe sparatorie, basta. Il Congresso deve fare di più per prevenire la violenza delle armi da fuoco": è il commento a caldo sulla Cbs del presidente americano, Barack Obama