RENZI: "I CASTELLI PAGHERANNO!"

Redazione

"La legge di stabilità sarà presentata formalmente domani in Parlamento". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi "I castelli – a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato – pagheranno (come per abolizione Ici del 2008). Ironia della sorte: furono parzialmente esentati dai governi successivi, anche di centrosinistra, perché residenze storiche, ma le categorie catastali A1, A8, A9 avranno lo stesso trattamento della misura del 2008". "A chi dice: ma la manovra sulla casa l'aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come lui nel 2011 che votò per rimettere l'ICI cambiandole il nome in IMU; 2) noi non faremo pagare il conto ai comuni della differenza". Lo afferma Matteo Renzi.

Bozza: stretta spese p.a,sanzioni dirigenti. Le p.a. sono tenute ogni anno ad approvare un piano biennale di acquisti, indicando prestazioni, quantità e tempistiche, con aggiornamenti annuali riportanti le risorse finanziarie. Lo si legge nella bozza della manovra. La violazione delle previsioni "responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti", con effetto anche sul trattamento accessorio"."Le pubbliche amministrazioni sono tenute ogni anno ad approvare un piano biennale di acquisti, indicando prestazioni, quantità e tempistiche, con aggiornamenti annuali riportanti le risorse finanziarie". Lo si legge nella bozza della manovra. La violazione delle previsioni "responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti", con effetto anche sul trattamento accessorio"




TASI: IL 16 GIUGNO SCADE LA PRIMA RATA

di Christian Montagna

Pochi giorni alla scadenza della prima rata della Tasi che avverrà il 16 giugno, giorno in cui i Comuni incasseranno circa 2,3 miliardi di euro. La CGIA ha ricordato che i sindaci quest’anno sino al 30 Luglio potranno decidere le aliquote e le tariffe dei tributi locali, cosa che al momento soltanto un migliaio di Amministrazioni comunali ha già fatto.

Per il pagamento della prima rata Tasi, i proprietari degli immobili ubicati in quei Comuni che non hanno ancora deliberato le nuove aliquote, settemila circa, pagheranno la metà rispetto all'anno scorso: a dicembre, con il saldo, verrà effettuato il conguaglio.

Proprio in virtù dei dati dello scorso anno secondo cui i sindaci con la Tasi hanno incassato 4,6 miliardi di euro di cui 3,3 relativi all’abitazione prima, si stima che quest’anno i proventi saranno circa la metà. Ma è già bufera su come si sono organizzati i comuni per riscuotere questa tassa: la maggior parte ,infatti, lascerà i propri residenti nel caos più totale, come d’altronde è accaduto gli altri anni.

Secondo le dichiarazioni del presidente Bortolussi della Cgia, pare che il Governo abbia stanziato 500 milioni di euro a favore delle famiglie da destinare al finanziamento delle detrazioni e agevolazioni Tasi.




ANGUILLARA: CONFRONTO TRA "VICINI DI CASA", TASI ALLE STELLE

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – In questi giorni i Comuni che ancora non avevano deliberato in merito alla Tasi, hanno dovuto indicare le aliquote applicate e le eventuali detrazioni da calcolare sulla rata prevista.
La Tasi sostituisce l’Imu, per le abitazioni principali, escluse le dimore di lusso (accatastate con categorie A/1, A/8 e A/9). La normativa nazionale prevede un’aliquota massima di 2,5 per mille, che può essere elevata fino a 3,3 per mille se nella delibera sono previste forme di detrazione.

Tutti i comuni hanno dovuto affrontare quindi il problema di dare un valore alle tasse da applicare ai propri cittadini, cifra variabile in funzione delle spese comunali e di possibili altri introiti.

Le scelte delle varie amministrazioni sono state diverse, determinate dalle spese da coprire col tributo, dall’efficienza della macchina amministrativa, dalle scelte che i sindaci e le rispettive squadre. Anche il premier Renzi, nell’intervista che ha aperto la stagione di Porta a Porta, martedì 9 settembre, a seguito di una domanda del conduttore, ha affermato: “Ci sono sindaci più bravi che riescono a mantenere un’aliquota più bassa, e sindaci meno bravi che metteranno aliquote più alte”.

Ci chiediamo quindi, nel nostro territorio chi sono i sindaci più e chi i meno bravi? Come facciamo a verificarlo? Semplice, basta applicare le delibere dei vari Comuni, con un paio di esempi pratici. I casi previsti sono una casa con rendita catastale di 500 euro, abitata da una coppia senza figli, e una casa più grande, con rendita di 1.000 euro, e due figli sotto i 26 anni.

Abbiamo preso in considerazione i comuni intorno al lago di Bracciano, comprendendo Formello e Campagnano, per arrivare al litorale con Cerveteri e Ladispoli. Le aliquote base sono 1,50 per mille a Oriolo Romano, 2,50 per mille nei casi di Bracciano, Manziana, Canale Monterano, Ladispoli e Campagnano, e del 3,3 per mille a Cerveteri, Anguillara e Formello.

Non bisogna però soffermarsi solamente sulla percentuale applicata perché, specialmente nel caso delle aliquote più alte, l’applicazione delle detrazioni può determinare un’imposta netta più bassa rispetto a un altro comune che apparentemente sembrerebbe far pagare meno.

Nella prima ipotesi (casa più piccola senza figli), l’applicazione di una forte detrazione rende praticamente uguali le tasse nette pagate a Oriolo e Cerveteri (126-127 euro), un cittadino di Formello pagherebbe trenta euro in più, la maggior parte degli altri comuni applicano una tassa netta di 210 euro, mentre ad Anguillara Sabazia la tassa raggiunge l’astronomica cifra di 277 euro (!), ben oltre il doppio di quanto pagano i cittadini di Oriolo e Cerveteri.

Nella seconda ipotesi (casa più grande e due figli) Oriolo si mantiene il comune più virtuoso (252 euro), pagano una cifra vicina ai 400 euro tutti gli altri comuni, eccetto Anguillara Sabazia, che si conferma l’ente più esoso, chiedendo ai suoi cittadini un esborso di oltre 500 euro.

Nel confronto tra i comuni interessati quindi, se andiamo a contestualizzare le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sindaco più bravo risulta essere Graziella Lombi, prima cittadina di Oriolo Romano, mentre il cappello con le orecchie d’asino, col quale venivano umiliati gli scolari meno capaci nello studio, deve essere posto sulla testa di Francesco Pizzorno, sindaco di Anguillara Sabazia, che nel calcolo del tributo è colui che chiede ai suoi cittadini la tariffa più alta.
 




NEMI, IMU – TASI: STANGATA PER LE FAMIGLIE E I COMMERCIANTI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – “L’amministrazione Bertucci ha aumentato di 50 mila euro il prelievo di tasse a carico dei cittadini. In pratica ogni famiglia pagherà mediamente 80 euro in più. Detto aumento graverà soprattutto sui cittadini meno abbienti del centro storico. E restiamo tutti in attesa della stangata di fine anno del saldo Tari. Grazie Sindaco!”,

Questo il manifesto di insieme per Nemi che sintetizza in poche righe la stangata Imu – Tasi applicata a Nemi. Il consigliere di minoranza Cinzia Cocchi, nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, ha sviscerato qualche semplice concetto: “si stanno aumentando in modo spropositato le tasse sulla casa e su tutti gli altri immobili – ha esordito – l’amministratore “virtuoso”, quale si definisce il sindaco Alberto Bertucci, come farebbe un buon padre di famiglia, in un momento di crisi, dovrebbe tagliare ciò che è superfluo a beneficio di ciò che è più necessario. Privilegiando i servizi ai cittadini e il sostegno alle fasce più deboli. Quindi, cercare di contenere al massimo la pressione delle imposte”. Cocchi ha chiesto per quale motivo la giunta Bertucci ha deciso di applicare soltanto l’imposta IMU sulla 2° casa e non IMU e TASI. Per Cocchi, il motivo per cui non è stata applicata l’imposta TASI sulle seconde case, vede un atteggiamento furbesco in quest’operazione, giacché l’incasso della TASI sarà destinato obbligatoriamente solo per servizi indivisibili, quindi a scapito dei servizi da garantire ai cittadini come la pubblica sicurezza e vigilanza, la viabilità, l’illuminazione, la tutela dell’ambiente, il verde pubblico, il servizio di protezione civile, i servizi cimiteriali e di cogente necessità di servizi socio assistenziali.
Cocchi è rimasta sorpresa dall’emendamento del Sindaco Alberto Bertucci nel corso del consiglio comunale, che ha eliminato l’aliquota agevolata dell’ 8.6 per mille per i locali commerciali che era stata prevista nella proposta di delibera, per portarla al 10.60 per mille: “In questo momento di crisi economica – ha proseguito Cocchi – è un ulteriore schiaffo alle attività produttive e commerciali del nostro paese, che, anche grazie a loro, viene incentivato di turismo”.
Inoltre ha reiterato quanto già dichiarato l’anno scorso, che il bilancio di previsione dell’anno corrente dovrebbe essere già approvato, ma ahimè questa amministrazione aspetta l’ultim’ora e cioè la scadenza imposta dal governo entro il 30 settembre. Ritiene tutto ciò un atteggiamento “sciatto”, una mancanza di attenzione a questi passaggi obbligatori e di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’Ente. Si chiede come sia possibile che non si trovi il tempo di approvare il bilancio di previsione in un comune di 2000 abitanti a differenza dei comuni limitrofi, molto più grandi di Nemi, che hanno addirittura approvato le aliquote IMU e TASI entro la prima scadenza del 31 maggio. Ravvede anche in questo la mancanza di attenzione nei confronti dei cittadini, che si vedranno costretti a pagare l’IMU e la TASI interamente alla fine dell’anno.
Informazioni

Consiglio Comunale del giorno 8 settembre 2014 ad oggetto:
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE IMU ANNO 2014
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE TASI (TRIBUTO SERVIZI INDIVISIBILI) ANNO 2014
IMU:
Abitazioni principali A1, A8 e A9 (case di lusso) e relative pertinenze al 3.5 per mille.
Tutti gli altri immobili ed aree fabbricabili al 10,60 per mille.
Aliquota agevolata al 7.6 per mille per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di primo grado che vi abbiano stabilito la residenza.
Era stata prevista un ulteriore aliquota agevolata all’8.6 per mille per gli immobili di categoria C/1-C/3-D/1-D/2-D/7-D/8 (locali commerciali, negozi, etc. , ma il Sindaco, nel corso del consiglio, ha proposto alla maggioranza un emendamento per l’eliminazione prevista nella proposta di delibera iniziale. Quindi, su tali immobili sarà applicata l’aliquota del 10.60 per mille.
Unica detrazione prevista: € 200,00 per le abitazioni di lusso!
TASI:
Abitazioni principali e relative pertinenze al 2.50 per mille
Fabbricati rurali al 1.0 per mille
Per tutti gli altri fabbricati 0, in quanto l’aliquota IMU risulta già fissata al massimo del 10.60 per mille.
Non sono state previste detrazioni!




TASI, L'ALLARME DEL CODACONS: CITTADINI ABBANDONATI ALL'INCERTEZZA

Il Codacons fotografa il "caso fiscale" che spinge i cittadini a non pagare le tasse, la UIL denuncia che oggi su 832 comuni su 8.092 del totale hanno deliberato l'aliquota sulla TASI, ma di questi solo 514 Comuni hanno pubblicato sul sito del Ministero dell'economia la loro delibera

Cinzia Marchegiani

TASI o non TASI, l'incubo amletico. Lo strilla forte con un comunicato senza alcuna interpretazione il Codacons: "No a discriminazioni tra contribuenti, il caos spinge i cittadini a non pagare le tasse" . Dai dati diramati dalla denuncia della UIL è emerso che ad oggi solo 832 Comuni su 8.092 del totale hanno deliberato quale aliquota applicheranno sulla Tasi, e di questi solo 514 Comuni hanno pubblicato sul sito del Ministero dell'economia la loro delibera. L'associazione Codacons sempre attenta a dare corretta informazione soprattutto nel tutelare ogni consumatore, troppo spesso classificati in cittadini di serie A e serie B si esprime in merito. Così il Presidebnte Codacons, Carlo Rienzi con una nota cerca chiarezza: "Sulla Tasi regna ancora troppa incertezza  e la circostanza secondo cui solo pochi comuni hanno deliberato l’aliquota, potrebbe creare evidenti disparità di trattamento tra contribuenti, con date di pagamento differenziate a seconda dei comuni di residenza. A pochi giorni dalla scadenza della prima rata, lo Stato dovrebbe dare risposte certe ai cittadini chiamati al pagamento della Tasi, Il caos che si sta determinando è intollerabile e, oltretutto, potrebbe spingere gli utenti a non pagare le tasse con danni pesantissimi per il Fisco."

Il clima d'incertezza ed economica sembra remare contro i contribuenti che ad oggi non sanno ancora che fare e soprattutto discriminati.

 




TASI: PRIMA RATA PROROGATA A SETTEMBRE NEI COMUNI IN RITARDO NELLA PUBBLICAZIONE DELLE ALIQUOTE

di Maurizio Costa

Roma – Il Ministero dell'Economia ha deciso di rinviare il pagamento della prima rata della Tasi a settembre per tutti quei Comuni che entro il 23 maggio non pubblicheranno sul proprio sito le aliquote che applicheranno per il versamento della "Tassa sui Servizi Indivisibili".
I Comuni che entro il 23 maggio renderanno note le aliquote sui propri siti, obbligheranno i cittadini a pagare la Tasi entro il 16 giugno; quelli, invece, che non stabiliranno le aliquote entro tale data, permetteranno ai propri cittadini di pagare la Tasi a settembre.

La nota

Il Ministero dell'Economia, infatti, scrive sul proprio sito: "Dopo aver incontrato l’Anci, per venire incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali, e dall’altro all’esigenza di garantire ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali, il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno."

Una boccata d'aria per tutti quei Comuni che si trovano sotto elezioni e devono rimodulare le aliquote, dopo che, solamente il 5 maggio, il Governo ha stabilito la possibilità di alzare il tetto massimo fino allo 0,8 per mille.
Per sanare queste mancate entrate comunali previste dalla Tasi, il Governo, probabilmente, distribuirà 2 miliardi di euro a tutti i Comuni che posticiperanno il pagamento dell'imposta, per evitare mancati versamenti degli stipendi comunali e eventuali default.
Questa situazione riguarda quasi tutti i Comuni d'Italia: solamente 832 Amministrazioni comunali hanno pubblicato le aliquote (su un totale di 8.092 Comuni).


La nuova tassa

La Tasi ha sostituito in toto l'Imu (per quel che riguarda la prima casa) mentre per le seconde case, gli immobili di pregio, i negozi e i fabbricati, i proprietari dovranno pagare sia Imu che Tasi. Inoltre, il Governo ha stabilito un tetto massimo al 2,5 per mille sulla prima casa e al 10,6 per mille sulla seconda, dando la possibilità ai Comuni di alzarlo ulteriormente di uno 0,8 per mille, maggiorazione che deve essere vincolata alla concessione di detrazioni.




TASSE 2014: DA IMU A TASI… LA METAMORFOSI

di Maurizio Costa

La tassa più discussa di sempre cambia nome, ma in sostanza rimarrà la stessa. Infatti nel 2014 l’Imu verrà inglobata nella maxi-tassa Iuc, composta dalla Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e dalla Tari (tassa sui rifiuti). In poche parole l’Imu si trasformerà in Tasi per quello che riguarda la prima casa, mentre resterà invariata per le seconde case. Inoltre, chi possiede un secondo immobile non locato nello stesso Comune di quello principale, dovrà pagare il 50 % dell’Irpef sulla rendita catastale dell’immobile.
L’Imu quindi rimarrà ma sotto un altro nome. La legge di stabilità prevede che i Comuni non possano superare l’aliquota dello 0,25 % per la Tasi per le prime case. Ogni Comune potrà scegliere se imporre un’aliquota bassa o addirittura pari allo zero, ma a spese proprie. Quindi, in linea di massima, non conviene alle Amministrazioni locali fare sconti sulla tassa degli immobili e quindi i cittadini dovranno comunque pagare.
Rimane sempre il nodo riguardante la mini-Imu: in tutti i Comuni che hanno superato l’aliquota dello 0,4 %, in riferimento al 2013, il cittadino proprietario della prima casa dovrà pagare la differenza con il valore dell’aliquota precedentemente superata per un valore che non deve superare il 40 % della differenza stessa. In poche parole si deve fare la differenza tra l’aliquota attuale e quella precedente e quindi calcolare il 40 % del risultato. La tassa scade il 24 gennaio, ma non è detto che non possa essere prorogata.
Per quel che riguarda gli affitti, la Tasi dovrà essere pagata dall’inquilino con una quota che oscilla dal 10 al 30 %; i vari Comuni sceglieranno quanto dovrà pagare l’affittuario. Inoltre è stato vietato il pagamento dell’affitto in contanti per permettere una maggiore tracciabilità del denaro.

L’altra parte dello Iuc, la Tari, la tassa sui rifiuti, è tutta un’altra storia. Chi quest’anno ha pagato la Tares non dovrebbe pagare la Tari, se non in misura di un aumento del 7 % dovuto alle spese di gestione. Chi invece quest’anno ha pagato sulla base delle tariffe Tarsu potrebbe avere una bella sorpresa. La Tari, comunque, si basa sulla produzione teorica dei rifiuti in ogni famiglia, perciò esercizi commerciali e famiglie numerose saranno penalizzati gravemente.

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