Prima di (ri)fare l'amore al Teatro Golden

Redazione

Roma – Da martedì 21 febbraio Marco Falaguasta, Marco Fiorini e Claudia Campagnola sono i protagonisti, al Teatro Golden, dello spettacolo “Prima di [ri]fare l’amore” scritto dallo stesso Falaguasta con Alessandro Mancini per la regia di Tiziana Foschi.
 
"Prima di [ri]fare l’amore” è prima di tutto un racconto autobiografico dove Marco Falaguasta, attraverso il ricordo delle sue tante prime volte che la vita mette di fronte ad ognuno, cercherà il modo di parlare a sua figlia adolescente..
 
Il pretesto di raccontare una vita per parlare di tante vite: quelle che hanno attraversato gli anni 80-90. Vite segnate da moniti materni “mettiti la canottiera che ti asciuga il sudore”, vite al ritmo del compianto George Michael, Renato Zero, Greese. Di maschere a carnevale ereditate da fratelli, cugini, vicini di casa, di feste dove c’era LEI ma c’era anche il padre che ti apriva la porta: “a ragazzi’ togliti le scarpe che la signora de sotto s’arrabbia”! Vite timide alla ricerca del primo film a luci rosse pagato con i risparmi di una settimana e una volta riusciti ad entrare in sala (c’era chi si disegnava i baffi col pennarello per sembrare maggiorenne), ci si sedeva dietro a quello che fumava di più per respirare il primo fumo passivo… Marco Falaguasta li ricorda bene quegli anni con ironia e passione, ma oggi è chiamato ad affrontare l’unico “prima” che non può controllare: PRIMA DI FARE L'AMORE di una figlia adolescente. Che bagaglio gli hanno dato allora gli anni 80 e 90? Quali parole “giuste” gli avranno forgiato? Insieme a Marco Fiorini e a Claudia Campagnola, cercherà di dare le risposte adeguate.




Ho adottato mio fratello al Teatro Golden

Redazione

Roma – Grazie al progetto “Giovani talenti in scena” il Teatro Golden, ospiterà sul suo palcoscenico, dal 10 al 22 gennaio, la divertente commedia dal titolo “Ho adottato mio fratello”.

Il Progetto nasce dalla volontà e dall’intento del direttore artistico Andrea Maia di dare spazio e visibilità ai giovani artisti che si affacciano al mondo dello spettacolo.

Scritta ed interpretata da 4 giovani attori talentuosi a cui il Golden dà la grande opportunità di allestire e portare in scena uno spettacolo inedito.

Mirko Cannella, Nicolò Innocenzi, Michele Iovane e Jey Libertino sono i quattro protagonisti di “Ho adottato mio fratello” dove raccontano le vicende di due fratelli caratterialmente all’opposto, che si intrecciano con quelle di altri due giovani emigranti del sud Italia.

Dopo la morte dei genitori, due fratelli, Francesco e Bruno, si trovano a condividere la loro unica eredità: un appartamento. Bruno è un ragazzo strafottente e scansafatiche mentre Francesco è intraprendente e dagli antichi valori. Bruno, bisognoso di denaro a causa del vizio del gioco, affitta la vecchia stanza da letto dei genitori a due ragazzi del sud, Fausto e Nicola… Tutto questo all'insaputa del fratello! Inizia così un continuo intreccio di situazioni comiche all'interno dell'appartamento tra Francesco e i 2 "intrusi".




Tesoro di mamma al Teatro Golden

Redazione

Roma – Dopo il successo della scorsa stagione della commedia “Sali o scendo” Danilo De Santis torna al teatro Golden, da martedì 27 dicembre,  autore e protagonista del suo nuovo lavoro “Tesoro di mamma”.
In scena, fino all’8 gennaio, la commedia ha come protagonisti, oltre a Danilo Desantis, Roberta Mastromichele, Francesca Milani, Pietro Scornavacchi, Chiara Cannitano.
Non si vedono molto spesso giornate in cui finisce un funerale e inizia un matrimonio. Del resto, se non fosse stato un giorno strambo, Antonio e Cesare, fratelli, avrebbero continuato a comportarsi da estranei. E invece la morte della loro madre ha costretto Cesare a onorare il suo ultimo desiderio: scegliere Antonio come testimone per il suo matrimonio con Chiara. Perché Cesare è sempre stato il figlio modello e qualsiasi desiderio di mamma un ordine. La commedia si apre con la prima notte di matrimonio di Cesare e Chiara nella casa che la madre dello sposo ha lasciato al suo figlio prediletto. Ma con loro c’è un terzo, grosso incomodo: Antonio, che sente sua la casa al 50% e si è quindi trasferito lì. I due fratelli si sono ritrovati… per ricominciare subito a litigare. Chiara vorrebbe solo gustarsi la sua prima notte di nozze, fare finalmente l’amore con Cesare, e suo marito pensa solo al testamento, alla madre e al fratello. Cesare aveva già programmato il resto della sua vita e ora il ritorno di suo fratello mette tutto in pericolo. Antonio, invece, deve solo far passare la nottata: una volta che gli sposi partiranno, avrà la casa libera per due settimane. Ma  un incidente inaspettato sovvertirà i loro piani. Inoltre la casa nasconde un tesoro, ma in cosa consiste esattamente il tesoro di mamma?
 




AL GOLDEN L'INQUILINA DEL PIANO DI SOPRA

Redazione

Roma – Apre la stagione 2016/2017 del teatro Golden, martedì 27 settembre, la commedia “L’inquilina del piano di sopra” che vedrà sul palcoscenico due importanti e talentuosi artisti del teatro Italiano Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero diretti da Stefano Artisunche.

 

L'inquilina del piano di sopra è un classico della comicità di Pierre Chesnot, uno di quei rari meccanismi drammaturgici ad orologeria. Commedia dai buoni sentimenti che ride dei rapporti di coppia. Una commedia che mette il buon umore e fa amare la vita, proprio perché ridicolizza il dramma che ognuno di noi ha in sé….. “Ormai sei nato..non c'è più niente da fare!!!”

Due personaggi in crisi esistenziale ed un terzo, l'amica di lei, che al giro di boa degli anta fanno i conti con il loro passato e si interrogano sulle aspettative del futuro.

 

Ad agosto, in una Parigi deserta, dopo un tragicomico tentativo di suicidio, Sophie accetta la sfida dell’amica Suzanne che le propone, come ultimo tentativo per dare un senso alla sua vita, di conquistare e rendere felice un uomo, il primo che le capiti a tiro. Un modo, questo, per tentare di risollevare l’umore nero dell’amica, che non vede altra via d’uscita, alla sua vita fallimentare, se non quello di togliersi la vita.

 

Così, il primo uomo che incontra Sophie è Bertrand, unico scapolo del palazzo, rimasto anche lui solo ad agosto. Uno scontroso professore universitario che si diletta nella costruzione di marionette, pupazzi e meccanismi automatizzati e dalla personalità eccentrica, diventa il protagonista involontario della vicenda. Inizia così il gioco dell’innamoramento, in un alternarsi di stati d’animo che trascina i due dal pianto al riso,

mentre si scoprono più simili di quanto possa sembrare: insieme trovano la capacità di sdrammatizzare, le piccole tragedie quotidiane per affrontare con leggerezza la paura della solitudine.




DELITTO IN SALSA ROSA AL TEATRO GOLDEN

Redazione

Roma – Va in scena al Teatro Golden, lunedì 2 maggio, il giallo interattivo "Delitto in salsa rosa" scritto e diretto da Antonello Lotronto, interpretato da Danilo De Santis, Francesca Milani, Carmela Ricci, Michele Iovane, Giulio Benvenuti. Una divertente commedia ambientata nel mondo dei reality show culinari che si trasformerà ben presto in un vero giallo, dove con il coinvolgimento del pubblico si aprirà un'indagine per scoprire il colpevole di un orrendo delitto.

In una nota trasmissione televisiva, a misurarsi in una sfida di forchette all’ultimo sangue, saranno tre notissimi cuochi di fama mondiale: Günter Bröt, tedesco, seguace della cucina molecolare; Lucien Maxim, francese, eclettico interprete della nouvelle cuisine, e Donatella Cotenna, strenua sostenitrice della cucina italiana più tradizionale.
Giudice unico e inappellabile è il crudele, odiatissimo critico gastronomico Alan Scotto, le cui stroncature hanno già causato il fallimento di diversi locali e il suicidio di qualche (ex) celebre cuoco.
Mentre lo spettacolo è al culmine, un drammatico, inatteso evento, costringerà il presentatore a interrompere bruscamente la trasmissione e a lasciare il campo alle indagini della scientifica. Un caso che non mancherà di mettere a dura prova i nostri affezionati spettatori-detective!

Note di regia

Un giallo che è anche una parodia delle tante (troppe?) trasmissioni TV dedicate al mondo della cucina. Lo spettatore attento troverà tante citazioni: Cotenna, la cuoca nostrana sostenitrice della cucina tradizionale ricorda un notissimo cuoco romano ma anche, a ben vedere, un simpatico personaggio televisivo americano, un frenetico frequentatore di fast food che, di trasmissione in trasmissione, da abbuffata ad abbuffata, diventa giorno dopo giorno più grasso e sudato. Brot, il “cuoco” tedesco (in realtà un professore di fisica) “guru” della cucina molecolare è un Heinz Beck un po’ più modesto ma anche sicuramente meno bravo: più compiaciuto della riuscita dei suoi azzardati esperimenti chimici che del sapore dei suoi piatti. Maxim è lo stereotipo del cuoco francese, con la supponenza e l’ironia pungente che li caratterizza. E che dire, infine, del cattivissimo, crudele, cinico critico Alan Scotto? Non c’è bisogno di sforzi di immaginazione per trovare un suo perfetto alter ego televisivo. Insomma un giallo costruito con personaggi “serviti su un piatto d’argento” da una TV che basta accendere. Ma cosa si nasconde dietro la facciata di questi uomini di successo? Quali sono le loro storie reali? La loro fama è meritata? Noi ce lo siamo chiesto, abbiamo immaginato le loro vite, le abbiamo intrecciate, scoprendo tanti scheletri nell’armadio. Infine, abbiamo gettato i personaggi in una arena di uno stesso studio televisivo, in attesa dell’ inevitabile confronto-scontro all’ultimo sangue. Chi ne uscirà meglio? La cucina molecolare, la nouvelle cousine o quella nostrana? Non dimentichiamoci che questo è un giallo. Ci sarà una vittima e soprattutto un assassino: agli spettatori l’arduo compito di trovarlo!

IL DETECTIVE SEI TU!

Ideato da Antonello Lotronto, autore e regista della compagnia Murderparty, è un format teatrale interattivo capace di mettere gli spettatori nei panni dell'investigatore incaricato delle indagini. A differenza di altri format “interattivi” solo di nome, qui l’interazione è reale e senza filtri di alcun genere. Il pubblico ha la possibilità di esaminare gli indizi e di interrogare – in alcuni momenti dello spettacolo – direttamente i sospetti porgendo qualunque tipo di domanda. Lo spettatore che si avvicinerà di più alla soluzione del “caso”, verrà premiato con un simpatico ricordo della serata. Tutti i titoli sono accomunati da un taglio divertente e brillante, pur presentando, nella maggior parte dei casi, delle trame “gialle” nel senso più rigoroso del termine con una costruzione della vicenda che si riallaccia al filone del giallo classico alla Agatha Christie o alla Conan Doyle.




MAURIZIO CASAGRANDE E LA MUSICA… CHE GLI GIRA INTORNO AL GOLDEN

di Ch. Ma.

Roma – Fino al 17 aprile sale sul palcoscenico del Teatro Golden Maurizio Casagrande protagonista del suo spettacolo “…e la musica mi gira intorno” di cui è autore insieme a Francesco Vellonà e regista.

50 anni di vita raccontata attraverso la musica. Maurizio Casagrande ripercorre la sua vita, si racconta e racconta al pubblico la società e i momenti che ha vissuto, legando i suoi  ricordi più significativi che alla canzone del momento.  Ogni epoca ha le sue canzoni famose, italiane ed internazionali, ed ogni tappa della vita la sua musica.

Uno spettacolo brillante e divertente dove ogni canzone da lo spunto al simpatico attore napoletano di raccontare al pubblico i suoi ricordi, i suoi aneddoti i suoi pezzi di vita.
Ogni decennio ha la sua caratteristica narrativa: si parte dagli anni 50 dove i genitori di Maurizio si conoscono in un atmosfera retrò; poi si passa agli anni 60 con canzoni divertenti legati al periodo della sua infanzia; dopodiché si passerà agli anni 70, gli anni della musica Rock di Maurizio Musicista. Poi spazio agli anni 80 dove c’è il dubbio: attore o musicista… spensierati anni della gioventù. Poi anni 90 dove si parla d'amore quasi in chiave Musical attraverso grandi successi di Zucchero e per finire con delle divertenti riflessioni sui giorni nostri.
Così Maurizio smette i panni dell’attore e del comico ed accompagnato sul palco da Peppe Fiore, Mariateresa Amato e Roberta Andreozzi indossa quelli più inusuali di musicista, batterista e cantante.
Uno show frizzante e poliedrico  tra musica, sketches comici, racconti e aneddoti.
 




LA BELLA E' LA BESTIA AL TEATRO GOLDEN

Redazione

Roma – Una nuova coppia di attori a teatro, due volti noti al grande pubblico che dal piccolo schermo hanno debuttato, martedì 23 febbraio, per la prima volta insieme, sul palcoscenico  del Golden di Roma.
Simone Gandolfo e Raffaella Rea, sono i protagonisti della commedia inedita scritta da  Massimo Natale ed Ennio Speranza “La bella è la bestia” diretta da Massimo Natale.
Sul palco insieme ai due interpreti completano il cast Annalisa Favetti e Julie Ciccarelli.
 “La bella è la bestia”, in scena fino al prossimo 20 marzo, racconta la storia dell’affascinante psicologa Giulia Giovannini, costretta ad imbruttirsi per evitare facili innamoramenti e transfert dannosi da parte dei suoi pazienti, ciò però le causerà molti problemi soprattutto con uno dei suoi pazienti, Alessandro.
La storia
La bellezza non sempre è un vantaggio. Nel caso di Giulia, giovane e brava psicanalista, sta diventando sempre più un problema. Essendo appunto  bella, molto bella nonché affascinante, tutti i pazienti, maschi ma non solo, alla fin fine si innamorano di lei, le fanno avances o compiono transfert pericolosi. Per questo Giulia si trova in crisi: non sa più come fare per ovviare a un inconveniente del genere. La sua segretaria e amica di vecchia data Barbara, un po’ per gioco un po’ sul serio, le consiglia di truccarsi e di imbruttirsi. Dissimulare il suo aspetto la agevolerà nel lavoro, sostiene Barbara e Giulia, perplessa ma snervata dalla situazione, decide di seguire il consiglio. Pochi sapienti tratti, un naso finto, occhialoni, parrucca sale e pepe e così Giulia diventa una bruttina stagionata. Con il nuovo aspetto tutto sembra andare per il verso giusto: le avances finiscono e i transfert si mantengono nella norma. Un miglioramento sensibile, sia professionale sia personale, sino a che non arriva in analisi Alessandro, un tipo un po’ particolare affetto da moti di ipersensibilità e soprattutto da Camilla, ex fidanzata gelosa e indomita che non fa che pedinarlo senza tregua. Il destino, che spesso si diverte, fa incontrare Giulia e Alessandro a una festa, e Alessandro, che non riconosce in Giulia la sua analista, prova a farle la corte, con grande imbarazzo di lei suscitando nel frattempo le ire della sopravvenuta Camilla sempre in agguato.

Inizia così una commedia degli equivoci ironica e tenera, riflessiva e  frizzante, bislacca quanto basta, una sorta cocktail composto da un pizzico di psicologia, un quarto di allegria, un terzo di sentimento, più un tocco alla Woody Allen per un finale da un lato classico e per dall’altro decisamente a sorpresa.

SPETTACOLI
 dal martedì al sabato ore 21.00 domenica ore 17.00. Lunedì e mercoledì riposo.
Sabato 27 febbraio e 5 marzo ore 17.00




GENERAZIONE DI PRECARI AL GOLDEN

Redazione

Roma – In scena al teatro Golden la commedia Generazione di Precari scritta e diretta da Toni Fornari con le musiche di Enrico Blatti. Uno spettacolo che racconta, in chiave ironica,  la storia, attuale, delle difficoltà di quattro persone, tutte alle  prese con un lavoro precario costrette a vivere insieme per la pesante crisi economica che la società sta attraversando.. Interpretata da Claudia Campagnola, Marco Morandi, Carlotta Proietti, Matteo Vacca e con la partecipazione di Maurizio Di Carmine, sarà in scena fino al 17 gennaio.

Edoardo, Laura , Duccio e Lina sono quattro precari che vivono, loro malgrado, insieme in un piccolo appartamento perché non si possono permettere una casa da soli. Edoardo è un pubblicitario in crisi, Laura è una plurilaureata secchiona che si arrabatta come può lavorando nel campo della ricerca; Duccio è un musicista fallito e sfigatissimo in amore, e Lina è un improbabile maga cialtrona. I quattro vivono insieme con le difficoltà immaginabili di chi non è più un ragazzo ed è costretto invece a fare la vita da studente: la fila in bagno, le liti per chi lava i piatti, i turni per pulire casa, la spesa singola che si rubano a vicenda etc.  Nonostante questi sacrifici arrivano con difficoltà alla fine del mese.
Un giorno, presi dalla disperazione decidono di mettere in atto un piano tanto diabolico quanto assurdo: rapire un politico importante e ricattare lo Stato chiedendo lavoro. L’occasione si presenta quando il Ministro del lavoro viene a fare un comizio proprio nel quartiere dove abitano i quattro personaggi: con un ridicolo piano alquanto sconfusionato riescono comunque a rapire il politico e lo portano nel loro appartamento con l’intenzione di tenerlo in ostaggio. Iniziano così dei momenti esilaranti in cui gli “improvvisati rapitori” tentano, senza riuscirci, di avere la situazione sotto controllo. Come finirà?
“Generazione di Precari” è uno spettacolo arricchito dalle canzoni scritte da Enrico Blatti.
La commedia affronta con ironia e comicità il tema della precarietà e del modo in cui la politica affronta (o non affronta) questo annoso problema che negli ultimi anni è diventata una vera e propria piaga sociale.

SPETTACOLI
 dal martedì al sabato ore 21.00 domenica ore 17.00. Lunedì e mercoledì riposo.
Sabato 26 dicembre e sabato 2 gennaio ore 17.00

PREZZI
 intero € 30,00 ridotto € 25,00
 




MOMS ECCEZIONALMENTE AL TEATRO GOLDEN DI ROMA

Redazione

Roma

DADO TORNA AL TEATRO GOLDEN COI SUOI TORMENTONI MUSICALI

Redazione

Roma – Torna sul Palcoscenico del Teatro Golden,  Dado ,  per tre date consecutive, l’8 e il 16 novembre e il 14 dicembre protagonista del suo nuovo lavoro “Canta la notizia” scritto insieme a Emiliano Lucisano e Marco Terenzi, a cui è affidata anche la regia.
Un nuovo spettacolo dove tra battute, racconti ironici sulla realtà e la società che ci circonda Dado riproporrà al pubblico le parodie musicali che durante la passata stagione ha composto e interpretato in trasmissioni televisive, come Servizio Pubblico e sul suo profilo facebook suscitando, come per la parodia musicale del funerale dei Casamonica svoltosi a Roma, “un grosso polverone mediatico”.
Come sua abitudine il comico romano prende spunto dalla realtà e da ciò che avviene nella società per analizzare, ironizzare e darci il suo originalissimo punto di vista.
Lo spettacolo è un work-in-progress, in quanto gli avvenimenti  di attualità più particolari, originali, curiosi che  si susseguono giorno per giorno, vengono aggiornati in continuazione con la solita verve del comico  dove non mancheranno le sue canzoni e le sue parodie musicali.

Dado non è un cantante ma un attore con la passione per la musica. Autore e curatore di tutti i suoi testi, Dado ha ripreso e ampliato una tradizione cabarettista classica e che parte dagli anni Settanta grazie a magistrali interpreti quali Gaber, Proietti, Paolo Rossi, Cochi e Renato, I Gufi, Elio e le Storie Tese, Enzo Iacchetti eccetera. Dado non fa altro che attualizzare e ricollocare in tempi moderni la comicissima abitudine di parafrasare e storpiare le canzoni popolari più famose. Vincitore del Premio Massimo Troisi a San Giorgio a Cremano nel 2000, Dado riesce anche ad entrare nel Guinnes dei Primati per l’esecuzione della canzone più lunga: 25 ore e un minuto di esibizione consecutiva.

Ha lavorato anche con il suo gruppo musicale Dado e le Pastine in brothers partecipando a programmi come Seven Show, Zelig, I raccomandati, Top of the Pops ed I Migliori anni.




FINCHE' GIUDICE NON CI SEPARI AL TEATRO GOLDEN

Redazione

Roma – Sul palcoscenico del Teatro Golden va in scena, da martedì 27 ottobre, la commedia che analizza, ma anche ironizza sulla difficile vita degli uomini separati. Finchè giudice non ci separi, scritta da Andrea Maia, Augusto Fornari, Toni Fornari, Vincenzo Sinopoli racconta la storia di 4 amici tutti alle prese con la separazione dalle loro mogli.

Quattro amici, interpretati da Luca Angeletti, Augusto Fornari, Toni Fornari, e Nicolas Vaporidis  vivono tutti la stessa situazione di uomini separati, con le difficoltà che sono costretti ad affrontare,  a questa già complicata situazione si aggiunge l’inaspettata e sorprendente  presenza della vicina di casa, interpretata da Laura Ruocco che stravolge il già precario equilibrio del gruppo.
Finche giudice non ci separi, per la regia di Augusto Fornari,  trascina lo spettatore all’interno di un piccolo appartamento dove tra sensi di colpa, arrabbiature, disperazione, ironia e sarcasmo si snoda una divertente vicenda piena di colpi di scena.

“Finchè giudice non ci separi” racconta la storia di Mauro, Paolo, Roberto e Massimo, quattro amici, tutti separati.
Massimo è fresco di separazione e ha appena tentato il togliersi la vita. Il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. Con quello che resta del suo stipendio si può permettere uno squallido appartamento, 35 mq, ammobiliato Ikea.
I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e controllare che non riprovi a mettere in atto l’insensato gesto. Ognuno da consigli su come affrontare la separazione, questa nuova situazione e come ritornare a vivere una vita normale. Proprio quando i tre sembrano essere riusciti a riportare alla ragione il loro amico, un'avvenente vicina di casa suona alla porta. Massimo ha una crisi isterica, perché la vicina è… 

“Finchè giudice non ci separi” Una commedia sulla separazione, una girandola di situazioni, divertenti paradossali, con mobili che si montano, si smontano mentre si parla in maniera divertente, arrabbiata, esilarante  di dubbi, colpe, ragioni e torti, ricatti da affrontare quando un matrimonio finisce.