ROMA, MORTO QUESTA NOTTE TEODORO BUONTEMPO PRESIDENTE DE LA DESTRA

Redazione

Roma – Si è spento a 67 anni il presidente della Destra, Teodoro Buontempo, già consigliere comunale di Roma a 16 anni e deputato per cinque legislature. Per anni Buontempo è stato dirigente dell'Msi e di Alleanza nazionale. A dare l'annuncio della scomparsa del politico è stato il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, sul sito del Giornale d'Italia: "Teodoro Buontempo ci ha lasciato – è il titolo dell'articolo -. Il leone si è spento combattendo fino all'ultimo. Questa notte, alle 4:30, è salito in cielo circondato dall'amore della sua famiglia". Buontempo era stato colpito da una grave malattia ed era ricoverato in una clinica romana. Ancora non sono stati decisi né data né luogo dei funerali. ''Onore a Teodoro Buontempo. Che Dio protegga la tua anima''. Questo il messaggio di cordoglio della senatrice Pdl, ex Msi e An, Alessandra Mussolini, inviato su Twitter.

La carriera politica

Trasferitosi a Roma da Ortona nel 1968, visse i primi anni nella capitale dormendo in macchina o alla Stazione Termini e vivendo di stenti. Per questo, da allora, è noto con il soprannome di er Pecora. Nel 1972 diventa il primo segretario del Fronte della Gioventù di Roma, dopo essere già stato dirigente della Giovane Italia.
Fondatore e conduttore di una delle prime radio libere negli anni Settanta "Radio Alternativa" con sede in Roma a Via Sommacampagna, diventa presto il fulcro e la fucina di decine di iniziative, contribuendo a mettere in contatto migliaia di militanti, e diffondendo tra le prime, la cosiddetta "musica alternativa". Presente ai Congressi del MSI e del FdG o in occasione di comizi così come ai Campo Hobbit. Nel 1981 viene eletto consigliere comunale di Roma, venendo puntualmente rieletto sino al 1997. Malgrado gli vengano contestati comportamenti intemperanti, la sua popolarità è molto forte e varca i confini della città.
Nel 1992 è eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Movimento sociale italiano-Destra nazionale. È membro della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici. Nel 1994 è rieletto alla Camera, nelle liste di Alleanza nazionale nelle quali, nel frattempo, era confluito l'MSI-DN. È membro della IX Commissione permanente (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della Commissione speciale Infanzia. Nel 1996 è rieletto alla Camera. È membro della XIV Commissione (politiche comunitarie) e della Commissione bicamerale per l'Infanzia.
Nel 2001 e nel 2006 è di nuovo deputato con il ruolo di vice capogruppo di Alleanza Nazionale alla Camera ed assume la carica di segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati, con i presidenti Casini, (governo Berlusconi) e Bertinotti (Governo Prodi). Il 26 luglio 2007 Teodoro Buontempo aderisce al movimento La Destra, di cui viene eletto per acclamazione presidente nazionale il 9 novembre 2008.
Alle elezioni nazionali del 2013 è candidato alla Camera per La Destra ma non viene eletto a seguito del bassissimo risultato dal suo movimento (0,64%). Poco dopo le consultazioni, le sue condizioni di salute peggiorarono e di conseguenza venne ricoverato in una clinica privata in attesa di un trapianto: il 23 aprile però la situazione precipitò tanto che Storace, pur smentendo la notizia della sua dipartita annunciata dall'amico Umberto Croppi su Twitter, dichiarò che: "Teodoro Buontempo sta affrontando in queste ore la sua ultima battaglia terrena"[6].

L'impegno negli enti locali
Ricandidatosi più volte alle elezioni amministrative di Roma, Buontempo non ha ripetuto il successo raggiunto negli anni in cui era consigliere comunale della capitale. Nel novembre del 1997 venne candidato come vicesindaco dal Centrodestra alle elezioni Comunali di Roma, per sostenere la poco incisiva candidatura a primo cittadino di Pierluigi Borghini. La mossa non ebbe successo e le urne riconfermarono Francesco Rutelli. Alle elezioni amministrative del 2006 è stato il candidato presidente del XIII municipio di Roma (Ostia e dintorni), compattamente sostenuto dal centro-destra, e contrapposto al giovane Paolo Orneli, candidato dal centro-sinistra, ma alle elezioni del 28 e 29 maggio ha raccolto solo 41064 voti, pari al 39,33% (contro il 59,33% di Orneli).
Nell'aprile del 2008 si è infine candidato a Presidente della Provincia di Roma per il movimento La Destra, raccogliendo il 4,5% dei voti. È comunque stato eletto consigliere provinciale. Al turno di ballottaggio ha appoggiato Alfredo Antoniozzi, candidato presidente per il Popolo delle Libertà. Successivamente si candida per La Destra come presidente dell'Abruzzo. Si è battuto anche per l'applicazione di una fiscalità monetaria al posto dell'attuale sistema fiscale. È candidato come Presidente della Regione Abruzzo per le elezioni regionali del 14 e 15 dicembre 2008.
Alle elezioni regionali, raccoglie l'1,90% dei voti, pari a 11.514 dei consensi, alle spalle di Rodolfo De Laurentiis (Udc), Carlo Costantini (centro – sinistra) e l'eletto Gianni Chiodi del Pdl.
Dopo le elezioni regionali del 2010, Buontempo viene nominato Assessore alla Casa e alla tutela Consumatori nella Giunta del Lazio presieduta da Renata Polverini. Con le dimissioni di quest'ultima il 27 settembre 2012, resta in carica per l'ordinaria amministrazione.

 




ROMA COOPERAZIONE EDILIZIA, PATANE’ (PD): “PROPOSTE BUONTEMPO ARRIVANO A TEMPO SCADUTO”

Redazione

Roma – “La conferenza stampa e le proposte dell’assessore regionale Teodoro Buontempo sul mondo della cooperazione edilizia arrivano a tempo scaduto. – Afferma in una nota Eugenio Patanè, presidente del Pd Roma – Tanto più – prosegue il presidente –  che a lui non è e non può essere richiesto di sostituirsi alla magistratura, con le indagini che devono tranquillamente fare il loro corso.

Era compito dell’assessore, dopo il pronunciamento della Cassazione, di governare la situazione e di fare chiarezza amministrativa, riadeguando i canoni secondo quanto stabilito dalla sentenza. Patanè conclude – Il fatto che decida di occuparsi della questione quando ormai è dimissionario è del tutto fuori luogo: l’unica cosa che dovrebbe fare, insieme ai Comuni, è intervenire sui canoni che gravano tra l’altro su persone e famiglie che nella maggior parte dei casi versano in condizioni economiche difficili. A questo punto è importante che si torni al più presto alle urne per dare un governo più attento e responsabile alla Regione Lazio”.




COLLEFERRO, PANNELLI SOLARI, BIOARCHITETTURA E BIOEDILIZIA. CACCIOTTI: “UN PROGETTO CHE SVILUPPEREMO ANCHE IN ALTRI COMUNI.”

Redazione

Colleferro (RM) – Il presidente dell’Ater della Provincia di Roma Massimo Cacciotti alla presenza dell’Assessore Teodoro Buontempo, ha consegnato le chiavi di tre alloggi al Sindaco di Colleferro, nella palazzina di via dei Pini,2. Tre alloggi che sono stati realizzati sfruttando gli spazi di alcuni sottotetti che erano inutilizzati, rispondendo ad un nuovo principio di concepire l’alloggio popolare, tenendo conto delle rifiniture e delle nuove tecnologie applicate all’edilizia, come i pannelli solari, la bioarchitettura e la bioedilizia. Cosi ha dichiarato alla presenza del Sindaco di Colleferro, il presidente dell’Ater Provincia di Roma, Massimo Cacciotti, che ha tenuto a recisare che questo di Colelferro è un progetto pilota particolarmente significativo , che rientra in una più ampia programmazione intesa a svilupparsi anche nei comuni di Artena, Marino, Ariccia, Fiano. “Dobbiamo cambiare la mentalità di concepire l’alloggio popolare- ha concluso Massimo Cacciotti- non più inteso come alloggio di edilizia a basso profilo, ma curando i particolari all’interno e soprattutto rispondendo ai nuovi criteri di bioedilizia e bio architettura. Colleferro è il significativo esempio di come si possano realizzare alloggi di qualità che rendono la vivibilità dell’ambente consono alle esigenze abitative degli assegnatari, peraltro sfruttando al meglio spazi che sinora erano rimasti inutilizzabili. Non solo. Li abbiamo dotati anche di pannelli solari rispondendo ad un sesigneza evidente di risparmio energetico, a dimostrazione di come l’edilizia popolare possa essere di esempio e di competitività con quella privata. Ripeteremo questo esperimento anche ad Artena , a Marino , a Fiano e ad Ariccia, completando quella programmazione che abbiamo messo in campo nell’Amministrazione del mio mandato. Voglio per ultimo aggiungere- ha concluso Cacciotti- che cogliendo il suggerimento dell’Assessore Buontempo realizzeremo a breve, in uno spazio inutilizzato e adiacente ad uno dei tre alloggi, una ludoteca per consentire ai bambini di avere il loro spazio di divertimento e di giochi.“

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29/10/2012 COLLEFERRO, ATER: MERCOLEDI 31 OTTOBRE LA CONSEGNA DI 3 NUOVI ALLOGGI .


 




COLLEFERRO, ATER: MERCOLEDI 31 OTTOBRE LA CONSEGNA DI 3 NUOVI ALLOGGI .

Si tratta di 3 alloggi, di 55 mq cadauno, realizzati sfruttando gli spazi dei sottotetti, dedicati ad altre destinazioni d’uso (vecchi ballatoi etc.) per la trasformazione in alloggi dotati di rifiniture particolarmente curate e che utilizzano i criteri della bioedilizia,della bioarchitettura e delle energie rinnovabili.

 

Colleferro (Rm) – Mercoledi 31 ottobre alle ore 12,00 il presidente dell’Ater Provincia di Roma Massimo Cacciotti, insieme all’assessore delle politiche della Casa Teodoro Buontempo e al sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti, consegnerà le chiavi di 3 alloggi , realizzati recuperando lo spazio dei sottotetti, in località Collebrocchi via dei Pini 2 scala A/B/C, in ottemperanza della delibera regionale 580 del 2008 e della legge 27 del 2006. Questo di Colleferro è un progetto pilota,il primo che si attua,per la realizzazione di alloggi temporanei che verranno messi a disposizione del Comune di Colleferro e che rientrano nell’housing sociale del Piano casa secondo i criteri previsti  dalla legge Regionale. Si tratta di 3 alloggi, di 55 mq cadauno, realizzati sfruttando gli spazi dei sottotetti, dedicati ad altre destinazioni d’uso (vecchi ballatoi etc.) per la trasformazione in alloggi dotati di rifiniture particolarmente curate e che utilizzano i criteri della bioedilizia,della bioarchitettura e delle energie rinnovabili. Sono dotati infatti, di pannelli solari per il riscaldamento dell’impianto idrico a disposizione dell’utenza, e realizzati attuando la nuova tecnologia della bioedilizia. Sono alloggi che prevedono uno spazio sufficientemente differenziato con camera da letto, angolo cottura e servizi. Si tratta di alloggi (Mono e bilocali)destinati in particolar modo a giovani coppie, pensionati, studenti, e lavoratori che temporaneamente si trovano ad operare nella cittadina altamente produttiva di Colleferro, in un contesto di elasticità della fruizione. Un progetto pilota che contempla una più ampia programmazione che a breve si svilupperà anche nei comuni di  Artena, Marino,Ariccia e Fiano. “Consegneremo le chiavi di tre alloggi – afferma Cacciotti presidente dell’Ater Provincia di Roma- al sindaco di Colleferro e alla presenza dell’on.le Teodoro Buontempo, per rispondere come stiamo continuando a fare, all’emergenza abitativa che è sempre purtroppo di grande attualità. Vorrei però in questa circostanza sottolineare come, rispondendo a quanto previsto dalla legge Regionale del Piano Casa,si sia sfruttata la possibilità di utilizzare i sottotetti in ambienti abitativi, trasformandoli in alloggi particolarmente curati nelle rifiniture, con criteri di bioedilizia e bio architettura e utilizzando le energie rinnovabili. Quando infatti, interveniamo nel ripristino della superficie di copertura (tetti) , contestualmente andiamo a recuperare gli spazi dei sottotetti costruendo degli alloggi abitativi (mono e bilocali) particolarmente rifiniti di 50/60 mq. che possono essere destinati a giovani coppie, a studenti, a pensionati. E’ un progetto pilota che stiamo portando avanti qui a Colleferro ma che troverà risposta a breve,  anche in altri comuni come Marino, Ariccia, Fiano ed Artena, dove stiamo operando seguendo gli stessi criteri di realizzazione. “  
 




ROMA CASO CENTRALE DEL LATTE CHE "LICENZIA" IL DISTRIBUTORE "FRESCHEZZE": 200 FAMIGLIE PROMETTONO BATTAGLIA

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Angelo Parca

Venerdì pomeriggio il “distributore “Freschezze” al quale la Centrale del Latte ha inviato la risoluzione del contratto, mandando di fatto a casa 200 famiglie, ha indetto una riunione con i propri agenti di distribuzione e, tirate le somme, “su cinquanta persone contattate da Centrale del latte-Parmalat – dice Daniele Senatra – ben trenta andranno a lavorare per loro da lunedi 3 settembre, dislocati nelle varie strutture all'uopo allestite e dotate di mezzi provenienti da altri stabilimenti di proprietà Parmalat sul territorio nazionale. Si dice che i mezzi provengano dalle centrali del latte di Como e Genova chiuse da Parmalat e dove la stessa ha in piedi un contenzioso con gli agenti distributori che vi lavoravano”. Certo è che Daniele Senatra garantisce che nessuno rimarrà inerte: “faremo qualsiasi azione anche eclatante sempre nei limiti della legge, ma insieme con noi ci saranno 200 famiglie presenti sul territorio sia laziale che abbruzzese che grideranno con forza i propri diritti, affermando se ancora ce ne fosse bisogno il loro attaccamento ad un marchio rappresentativo del territorio nel quale risiedono e per il quale hanno lavorato e prodotto per 40 anni”. Si interesserà, probabilmente del caso anche l’onorevole Teodoro Buontempo, anch’esso di Monte Compatri, al quale sono stati inviati gli atti giudiziari. Intanto in una nota pubblicata oggi su Il Tempo, Antonio Vanoli, presidente del consiglio di amministrazione della Centrale del Latte di Roma SpA e direttore operazioni del gruppo Parmalat spiega le ragioni che hanno portato il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte di Roma SpA a votare all'unanimità la decisione di interrompere per giusta causa il contratto con la società "Freschezze": “La società "Freschezze" è stata messa in liquidazione con motivazioni riferite a gravi difficoltà finanziarie. Parte delle sue attività, tra cui il contratto di agenzia con Centrale del Latte di Roma, sono state trasferite ad una società appena costituita – con soli 10.000 euro di capitale sociale – con lo strumento dell'Affitto del ramo d'azienda, peraltro senza il preventivo assenso della Centrale del Latte di Roma. La società neocostituita non ha dato a Centrale del Latte di Roma alcuna garanzia di avere la possibilità di svolgere correttamente il mandato affidatole. In presenza di una così grave inadempienza contrattuale, credo sia evidente come il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte di Roma, di cui fanno parte anche rappresentanti degli allevatori laziali conferenti latte e un rappresentante del Comune di Roma, non abbia potuto che decidere di interrompere il contratto. Inoltre, per una società attenta a ogni aspetto della propria attività come Centrale del Latte di Roma, la continua segnalazione di irregolarità contributive nel trattamento dei propri agenti da parte di "Freschezze" ha contribuito a compromettere ulteriormente il rapporto con questa società. Sono, infine, prive di qualsiasi fondamento le illazioni su un indebolimento della Centrale del Latte di Roma, che garantirà, come a sempre fatto, il proprio latte ogni giorno ai cittadini di Roma”. Non si è fatta attendere la risposta di Daniele Senatra il quale ribatte: “Della costituzione della nuova società la CLR era stata informata fin dal mese di giugno 2012 con un incontro tenutosi in Centrale del latte con alcuni dirigenti della stessa, altresì si era parlato di sedersi attorno ad un tavolo successivo per eventualmente ridefinire anche alcune zone di distribuzione, sempre proposto da noi. Il contratto di affitto stipulato con la nuova società avente un capitale sociale di soli 10000 euro è pari a quello che aveva al momento della firma dei contratti rescissi la soc. Freschezze nel1995 (20.000.000 di lire). Dal momento che si affitta un ramo d'azienda produttivo – continua Senatra – ciò significa che ci si avvale delle autorizzazioni e licenze in essere, volturandole a proprio nome e continuando l'attività senza arrecare danno alcuno a chicchessia, nel pieno rispetto dei limiti di legge. Per quanto attiene "ai gravi inadempimenti" nei confronti di numerosi agenti che paventano intenti distrattivi nella stipula del contratto di affitto di azienda è inesatto: si tratta di un affitto di ramo d'azienda. C’è da dire, inoltre che i contratti stipulati da Freschezze con gli agenti, trattandosi di affitto di ramo d'azienda, non vanno cambiati a nome della nuova società perché il contratto resta lo stesso, gli agenti infatti fanno parte integrante di ciò che la società Freschezze sta affittando insieme agli altri beni utili al proseguimento dell'attività ( immobili, attrezzature e quant'altro sia propedeutico) e quindi anche gli agenti! La Centrale del latte non può svegliarsi ieri mattina e scoprire che ci possono essere state delle irregolarità nei versamenti contributivi da parte di Freschezze ed addurle a motivo di risoluzione dei contratti: dove era la Centrale negli anni (o chi per lei) 2011, 2010,2009? Questa è stata la chiave di svolta per far decadere dall'incarico di A.U. di Freschezze il sig.Galluccio Nicolino, una volta venuti a conoscenza di quanto aveva combinato (da solo?) in questi anni, e lo stesso era portato molto in considerazione dai vari responsabili sia di Centrale che di Parmalat, forse ora nessuno lo conosce? Al momento della revoca dell'amministratore unico la soc. Freschezze è stata posta in liquidazione proprio in virtù dei fatti a lui ascritti ed il sig. Daniele Senatra nominato liquidatore proprio per essere garante della più assoluta trasparenza dell'operazione nei confronti sia dei dipendenti che dei fornitori, ivi compresa la Centrale del latte di Roma. Abbiamo sollecitato più volte la Centrale ad avere dei colloqui, ma ci sono sempre stati rifiutati – conclude Daniele Senatra – loro ci hanno scritto più volte che non riconoscevano l'affitto di ramo d'azienda né la nuova società che avrebbe operato per loro, ma ci hanno detto che avrebbero continuato ad avere rapporti solo con Freschezze, pregandoci tra l'altro di svolgere il lavoro come sempre: è singolare che le vendite dei prodotti Centrale nei mesi di Giugno, Luglio ed Agosto abbiano avuto un positivo aumento nonostante la profonda crisi e la concorrenza sempre più agguerrita nel settore lattiero-caseario. Per ultimo, ma non meno importante degli altri punti sui quali la Centrale basa la disdetta, la questione degli incassi: ci siamo trattenuti degli incassi così come ha fatto la Centrale con quanto a noi spettante derivante dalle provvigioni dei mesi di Luglio ed Agosto ed un residuo di Giugno 2012 ancora non percepiti. Come vede queste sono le nostre argomentazioni, che un qualsiasi legale dovrà controbattere, così come quelle della Centrale, nulla questio!”.

tabella PRECEDENTI:

01/09/2012 ROMA CENTRALE DEL LATTE, ADDIO ALLO STORICA DISTRIBUZIONE "FRESCHEZZE" DI MONTE COMPATRI



LAZIO, LA GIUNTA POLVERINI APPROVA IL PIANO NAZIONALE DI EDILIZIA ABITATIVA

Redazione

La Giunta Polverini ha approvato l’adesione al programma previsto dal Piano Nazionale di Edilizia Abitativa per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale e il relativo avviso pubblico rivolto a Comuni e Ater nonché ad enti pubblici, privati, cooperative, per la presentazione di proposte attraverso cui realizzare gli interventi. “Questo provvedimento – dichiara la presidente Renata Polverini – rappresenta un ulteriore segnale di attenzione di questa amministrazione all’emergenza abitativa sostenendo e incentivando interventi per aumentare la dotazione di alloggi per le categorie sociali più in difficoltà”.
“La Giunta – aggiunge l’assessore regionale alle politiche per la Casa, Teodoro Buontempo – ha già individuato, con delibera, i destinatari degli interventi, che saranno in particolare nuclei familiari e giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede e immigrati regolari a basso reddito residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale e almeno cinque di questi nella Regione”.
 




REGIONE, APPROVATA LEGGE CHE CONSENTE ALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DI ACCEDERE AI FINANZIAMENTI REGIONALI

Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 37 voti a favore e uno contrario, la proposta di legge dell'assessore Teodoro Buontempo che aggiorna le norme su requisiti e modalità per l'iscrizione al Cruc – Comitato regionale degli utenti e dei consumatori – e che, con una norma transitoria, interviene anche sui finanziamenti pubblici, prorogando i termini di scadenza di due bandi.
E' stato lo stesso Teodoro Buontempo a illustrare le finalità e gli obiettivi di questo provvedimento. "Con questa legge si rimuove l'irragionevole limitazione per le associazioni costituite dopo il 1991 a far parte del Cruc e, quindi, ad accedere ai finanziamenti regionali. Una correzione necessaria alla legge n. 44 del 1992".
Secondo quella norma, infatti, potevano essere iscritte al Cruc, e quindi esprimere un rappresentante, solo quelle associazioni costituite da almeno un anno dall'entrata in vigore della legge del 1992. Il nuovo requisito per l'iscrizione sarà quello di avere almeno un anno di vita, fermo restando l'altro requisito della costituzione senza fini di lucro. La modifica ha rilevanza perché secondo la legge del 1992 possono accedere ai finanziamenti pubblici solo le associazioni rappresentate nel Cruc.
Per questo motivo, la legge approvata oggi contiene anche una norma transitoria che interviene su due bandi pubblici attualmente in corso, prorogandone i termini di scadenza in modo da poter far partecipare anche le associazioni di utenti e consumatori non ancora iscritte al Cruc, che però abbiano già presentato domanda di iscrizione non respinta o che lo facciano entro 30 giorni dalla entrata in vigore della nuova legge. Da quella data, il Presidente della Regione avrà 15 giorni di tempo per nominare, con proprio decreto, i nuovi rappresentanti nel Cruc. A quel punto, entro 20 giorni dall'adozione del decreto, la Giunta, con propria deliberazione, provvederà a riaprire i termini per la presentazione dei progetti volti ad ottenere i benefici economici previsti dai due bandi, "purché – si legge nella proposta – tale riapertura sia compatibile con la tempistica prevista dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico".
Il relatore di maggioranza, Stefano Galetto (Pdl), ha ricordato che il provvedimento era passato all'unanimità in commissione Affari istituzionali, di cui è presidente.

“Ho espresso voto favorevole alla proposta di legge oggi in discussione, che sana una situazione pregressa consentendo alle associazioni di poter svolgere appieno le proprie funzioni di organismi per la promozione dei diritti dei consumatori, ma ora c’è necessità di impegnarsi per una riforma organica della materia”: lo dichiara, in un comunicato, Mario Mei, Capogruppo di Alleanza per l’Italia alla Pisana.

“La legge attuale infatti – aggiunge Mei – a venti anni di distanza ha delle palesi carenze. La crisi economica e la crescita dell’esigenza di  trasparenza sollecitano interventi di tutela che, nell’attuale legislazione regionale, sono del tutto insufficienti. A tal proposito ho presentato una proposta di legge che tenta di colmare questo vuoto legislativo e che consente di intervenire, oltre che sulla qualità dei prodotti e la sorveglianza sui prezzi, anche  nei riguardi dei  nuovi settori quali i diritti alla trasparenza delle procedure amministrative, alla efficienza ed economicità dei servizi e al  loro miglioramento  mediante il rispetto di standard di qualità”.

“La proposta di legge inoltre pone l’accento sulla promozione di scelte di consumo consapevole, sulla facilitazione dell’accesso al settore creditizio, sulla tutela del diritto alla salute, sulla tutela e promozione dei beni comuni e degli interessi economici e giuridici del consumatore. Ha come ambizioso obiettivo – conclude Mei – quello di promuovere la cooperazione tra le istituzioni, sostenere l’associazionismo libero tra i consumatori e gli utenti, garantendo al maggior numero di persone la partecipazione ai benefici della vita associata. Con queste finalità, pertanto, si rivede il sistema attuale per consentire una più incisiva capacità di intervento dell’associazionismo che è andato acquisendo un ruolo sempre più importante e pervasivo”. 
 




ATER VITERBO, MARUCCIO (IDV): “VICENDA IMBARAZZANTE, INTERVENGA POLVERINI”

Redazione

"C'è da restare basiti dall'esito dell'audizione, in commissione Casa, della presidente dell'Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini , sulla vicenda del concorso per capo ufficio stampa. Convocata per fare chiarezza, la commissione ha finalmente svelato l'arcano: il concorso era stato organizzato ad arte per far vincere chi poi ha effettivamente vinto. In più, come ha ammesso la presidente Ater, il vincitore non si occuperà dell'ufficio stampa, ma dell' URP, l'ufficio relazioni con il pubblico, che nulla ha a che fare con i requisiti del concorso." lo dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio.
"A questo punto chiediamo un intervento chiarificatore da parte della presidente Polverini, che con il suo silenzio sta avallando un comportamento poco trasparente che getta sospetti sul corretto funzionamento dell'amministrazione regionale e crea diversi imbarazzi. Palpabile quello del consigliere Storace, che ha addirittura abbandonato l'aula. Imbarazzo anche da parte della presidente dell'Ater di Viterbo, chiamata a giustificare i termini e la regolarità di un concorso bandito e celebrato prima che lei stessa arrivasse alla guida dell'Ater."

 




BANDO ATER VITERBO, ESCE FUORI UNA CIRCOLARE DELL’ASSESSORE.

Redazione

“Il concorso per capoufficio stampa all’Ater di Viterbo va annullato. Sulla sua inopportunità sono stati confermati tutti i dubbi, con un’aggravante: attraverso una circolare, a dire che non si dovevano fare concorsi era stato proprio Buontempo, lo stesso che oggi ha difeso quello vinto dal suo capo segreteria”. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, stamattina ha partecipato all’audizione in commissione Politiche per la casa, dove la neo presidente dell’Ater Gabriella Grassini e l’assessore alla Casa Teodoro Buontempo avrebbero dovuto fare luce sul concorso vinto dal capo segreteria dello stesso assessore, da cui dipendono tutte le aziende per l’edilizia residenziale del Lazio. Compresa, ovviamente, quella di Viterbo.

“Nel corso dell’audizione – dice Parroncini – Buontempo è stato tutt’altro che convincente. Attraverso un’apposita circolare era stato infatti proprio lui a dire a le Ater del Lazio non dovevano fare concorsi prima della costituzione degli organi di gestione. All’epoca della pubblicazione del bando, lo scorso 4 agosto, anche quella di Viterbo era commissariata. E la Grassini è venuta a spiegarci ciò che è successo quando lei ancora non c’era. Abbastanza risibile poi la giustificazione dell’assessore, quando ha riferito di essere stato all’oscuro del fatto che il suo capo segreteria avrebbe partecipato: è la sua persona di fiducia, con cui sta a contatto tutto il giorno”.

I dubbi però, invece che risolversi, si sono aggravati. “Il bando – continua Parroncini – è stato pubblicato nel periodo di commissariamento, ma le nomine delle Ater erano già all’ordine del giorno del consiglio regionale. Infatti sono arrivate subito dopo. Confermo dunque le perplessità sollevate nella mia interrogazione del 24 agosto: il concorso era inopportuno e va annullato, è stato pubblicato in un periodo sospetto (sono state presentate solo 11 domande…) e la spesa è eccessiva e ingiustificata. La cosa che però più mi disturba è che ho presentato un’interrogazione a bando aperto, e si sa che tutte le interrogazioni passano tutte dalle segreterie: la risposta non è mai arrivata, ma il capo segreteria di Buontempo ha vinto il concorso”.
 




CASA, TEODORO BUONTEMPO: VA BENE CDM SU ESENZIONE IMU PER ALLOGGI ATER

Redazione

“L'esenzione dall’Imu degli alloggi destinati alla locazione di proprietà delle Ater, contenuta nel decreto varato ieri dal Consiglio dei Ministri, va nella direzione auspicata e contribuisce al rilancio delle Aziende che si occupano di edilizia residenziale pubblica”. E’ quanto dichiara in una nota Teodoro Buontempo, assessore regionale alle Politiche della Casa, il quale sottolinea che “se fosse stata abolita l’esenzione dall’imposta, molte Ater del Lazio avrebbero subito un colpo quasi mortale, visto che nel solo 2006 le Ater del Lazio ebbero complessivamente a loro carico il pagamento di oltre 22 milioni di euro di Ici”.