Palermo, banda di rapinatori: il GIP convalida gli arresti per i 6 banditi

PALERMO – Il G.I.P. ha convalidato gli arresti eseguiti dai Carabinieri della Compagnia San Lorenzo nei confronti dei 6 soggetti fermati sullo svincolo autostradale di Termini Imerese ed intenzionati a commettere una rapina ai danni di uno dei furgoni adibito al trasporto dei tabacchi.

I sei si erano dapprima incontrati in un distributore di Palermo per poi dividersi in varie autovetture in base ai ruoli da svolgere:

Parlatore Michele nato a Palermo, classe 1967 ed il genero Patricolo Manuel nato a Palermo, classe 1994 erano a bordo del furgoncino della ditta “onoranze funebri” pronti ad effettuare il trasferimento della marce una volta trafugata.

I fratelli Bronzellino Vincenzo nato a Palermo, classe 1982 e Bronzellino Onofrio, nato a Palermo, classe 1979 insieme a Trippodo Giuseppe nato a Palermo, classe 1988 e Corrao Giuseppe nato a Palermo, classe 1973, saliti su tre macchine diverse, erano coloro che avrebbero effettuato la rapina approfittando della consegna delle scatole presso una rivendita di tabacchi.

I sei avevano pensato a tutto:

Dalle fascette – trovate all’interno di una macchina – necessarie per bloccare i due dipendenti, alla bomboletta spray da usare per oscurare le telecamere installate a protezione del carico, oltre a scalda collo e guanti per evitare di lasciare impronte.

I Carabinieri sono riusciti ad evitare che i rapinatori riuscissero ad impossessarsi di circa 200.000 euro di merce.

All’esito dell’udienza di convalida e degli interrogatori il G.I.P. ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutti i componenti della banda, ad eccezion fatta per Trippodo Giuseppe, tradotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in virtù del suo ruolo marginale.




Termini Imerese, tentato omicidio sul Belvedere: fermato ventenne

TERMINI IMERESE – Questa mattina, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Termini Imerese, con l’ausilio del personale del locale Commissariato di P.S., hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un ventenne termitano, P.a., per il reato di tentato omicidio.

In particolare, durante la notte, sul Belvedere di Termini Imerese, un minorenne era rimasto vittima di un accoltellamento a seguito di una lite scaturita per futili motivi. Immediatamente i militari dell’Arma hanno iniziato, con il personale della Polizia di Stato, le ricerche del responsabile, riuscendo ad acquisire importanti elementi a carico di P.a., il quale veniva poi rintracciato, condotto nella caserma dei Carabinieri di Termini Imerese ed al termine di ulteriori accertamenti, sottoposto al fermo di indiziato di delitto. P.a. è stato ristretto presso la Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese. La tempestività dell’intervento è ancora una volta il frutto di una sinergica collaborazione tra Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato che insieme continuano a garantire un efficace controllo del territorio e una puntuale risposta alle istanze del cittadino.




Termini Imerese, sindaco Bagheria indagato per abuso d’ufficio: “Chiarirò dal Gip”

TERMINI IMERESE (PA) – E’ cominciato davanti al gip di Termini Imerese (Pa) Michele Guarnotta l’interrogatorio di garanzia del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, indagato per abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, violazione del segreto d’ufficio e falso ideologico insieme ad altre 22 persone tra vicesindaco, dipendenti comunali, imprenditori e un ispettore della polizia municipale. A Cinque è stato imposto l’obbligo di firma. Il gip, che ha ridimensionato le accuse contestate al primo cittadino in più punti, ha infatti respinto la richiesta di domiciliari avanzata dai pm. “Non ho alcuna intenzione di avvalermi della facoltà di non rispondere.  Cercherò di chiarire la mia posizione”, ha detto prima di entrare nell’aula del gip.

L’inchiesta trae spunto dalla denuncia della dirigente del Comune Laura Picciurro su un affidamento diretto, nel 2015, da parte dell’amministrazione comunale, alla ditta Tech del servizio di raccolta e trasferimento dei rifiuti in discarica e negli impianti di recupero per un importo di 3 milioni di euro. La dirigente denunciò irregolarità nell’assegnazione del servizio con la procedura della somma urgenza alla società subentrata al Coinres. Il caso venne discusso anche dalla commissione regionale Antimafia che sentì sia Cinque che la dirigente. Il sindaco sarebbe indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio insieme a una ventina di dirigenti e funzionari comunali.

Il Giornale di Sicilia ha riportato alcuni stralci di intercettazioni. Cinque parla di sanzioni: «Chiaramente si aprirà tutta una situazione dove.., io volevo dirti una cosa… noi stiamo facendo la sanzione, cioè si può fare da duemila a ventimila euro, Aiello la sta facendo a ventimila euro, è una cifra troppo grande, non capisco perché. Una cosa è pagare duemila euro o una cifra mediana, diecimila cinquemila, e sono soldi che vanno per le demolizioni per carità, una cosa è ventimila euro che sono, cioè sono una cifra enorme per tutti. Ti ricordo purtroppo che questa sanzione l’ha messa quella minchione di Claudia Mannino (parlamentare M5S, ndr), e quindi siamo veramente dei geni. Che vuoi che ti dica… è incredibile, vessiamo le persone in questo modo secondo me, e comunque…». «Quindi vediamo di fare questa, di abbassare – dice Cinque – questa sanzione eh…»




TERMINI IMERESE, FURTI: SGOMINATO COMMANDO DELLE "SPACCATE" ALLE FARMACIE E AD ALTRI ESERCIZI COMMERCIALI

Redazione

Termini Imerese (PA) – All'alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti giovani volti noti alle forze dell’ordine monrealesi, identificati in : CORRENTI Salvatore 19enne, CARAVELLO Ivan 18enne, SCIORTINO Samuele 25enne e CARAVELLO Giuseppe 31enne.

I quattro giovani, nel periodo compreso tra il 3 ed il 6 giugno 2014, si erano resi responsabili di una serie di furti consumati e tentati, perpetrati ai danni di due farmacie e tre esercizi commerciali di Termini Imerese. Una serie ripetuta di reati predatori che avevano ingenerato un senso di insicurezza tra i tanti commercianti termitani, al quale aveva fatto eco l'appello della Confcommercio e dell'Associazione Farmacisti

Un'analisi attenta del fenomeno permetteva di individuare alcuni possibili futuri obiettivi, atteso che dallo studio delle condotte delittuose commesse, emergeva come i malfattori privilegiassero le farmacie. Il motivo di tale scelta era da ricondussi presumibilmente al fatto che le farmacie utilizzano il sistema scorrevole di apertura delle porte d'ingresso, sicuramente più semplice da forzare, anche se il commando non esitava ad attuare azioni di forza nei confronti dei più complessi congegni di apertura, provvedendo allo sfondamento delle vetrate. Il modus operandi del gruppo criminale prevedeva infatti che, qualora l'esercizio commerciale presentava una saracinesca, i malfattori provvedevano a scardinarle piegandole. In tre sollevavano la saracinesca dalla parte centrale dove vi è apposta la maniglia, determinando la fuoriuscita della stessa dai binari laterali che ne permettono la discesa e la risalita. Successivamente la piegavano ed uno dei malfattori, strisciando sul terreno, vi si introduceva e forzava le porte interne. Qualora invece non fossero presenti saracinesche, provvedevano ad infrangere con oggetti contundenti, le vetrate. Una volta avuto accesso agli esercizi commerciali provvedevano ad asportare solo il contenuto dei registratori di cassa, poche centinaia di euro ed in taluni casi portando via l'intero registratore di cassa.

Lo screening delle singole azioni criminose, effettuato anche grazie allo studio delle immagini dei sistemi di video sorveglianza degli esercizi commerciali, consentiva infine di constatare l’esistenza di un gruppo di 4/5 ragazzi, da subito non ritenuti del luogo, che si muoveva a bordo di diverse autovetture, anche rubate, adottando le necessarie precauzioni per non essere individuabili, atteso che ponevano in essere le loro azioni criminali rispettando sempre lo stesso modus operandi improntato sul sopralluogo preventivo e la successiva azione di forza sull’obiettivo designato. Gli stessi però nel compimento delle medesime azioni delittuose dimostravano la loro inesperienza, commettendo errori, risultatigli fatali anche perché sugli stessi si fondava l'analisi compiuta dai Carabinieri della locale Compagnia ed utilizzati per definire l’identikit dei singoli malfattori, i quali apparivano incuranti della presenza delle telecamere dei diversi sistemi di video sorveglianza installati presso gli esercizi commerciali saccheggiati. Infatti gli stessi non erano soliti coprirsi il volto, pertanto si riusciva, nonostante la scarsa qualità delle immagini, ad ottenere dei primi piani dei loro visi, dai quali apprezzare gli elementi salienti del volto di ognuno dei quattro odierni arrestati. Le immagini acquisite consentivano di rilevare anche le due autovetture in uso ai malfattori.

L’attività d’indagine ha consentito di ricostruire una serie di azioni delittuose delle quali:

–  il tentato difurto ai danni del distributore esterno di tabacchi di una rivendita di Trabia;

–  furto ai danni della farmacia “Vittorio Maria Teresa” ubicata in questa piazza Umberto I°;

–  furto ai danni del negozio di abbigliamento “Centro Market Calzature” ubicato in questa via Senatore Battaglia;

–  furto ai danni della farmacia “Morreale” ubicata in questa via Torino;

–  due tentati furti in danno del supermercato “CONAD” ubicato in questa piazza Crispi.

Le indagini hanno consentito di scrivere la parola fine alle scorribande di un gruppo di giovani monrealesi (di cui tre già tratti in arresto nella flagranza di reati), destinatari di misura cautelare degli arresti domiciliari

Sono in corso ulteriori indagini dei Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, al fine di identificare gli autori di altri analoghi fatti delinquenziali.




TERMINI IMERESE: TAGLIANO E RUBANO ALBERI LUNGO L'AUTOSTRADA A19 PALERMO CATANIA

Redazione

Termini Imerese (PA) – È accaduto nel corso della mattinata dello scorso 16 gennaio 2014, quando, durante lo svolgimento di un regolare servizio di pattugliamento del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, perlustrando la zona industriale di Termini Imerese, nell’area retrostante l’ex stabilimento Fiat, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Termini Imerese hanno tratto in arresto, per il reato di tentato furto aggravato in concorso, C.G., incensurato classe 1979 e due fratelli, P.G., classe 1986 e P.F., classe 1977, anche loro incensurati, tutti di Cerda.

I militari del dipendente N.O.R.M. – Aliquota Radiomobile, alle ore 11.00 circa, nel mentre percorrevano le strade interpoderali che si diramano alle spalle di alcuni stabilimenti siti in questa zona industriali, ormai non più in attività, tra i quali anche l’ex stabilimento Fiat, notavano, proprio a ridosso dell’autostrada A19 Palermo/Catania, che scorre parallelamente alla predetta zona industriale, all’interno di un appezzamento di terreno, un furgone e nei pressi tre giovani, uno dei quali intento con una motosega a tagliare un albero e i restanti due intenti a caricare della legna già tagliata in tronchi sul mezzo. Insospettiti dalla presenza dei giovani in quella zona che è di proprietà dell’A.N.A.S. S.p.A. hanno proceduto al loro controllo, constatando che i giovani, dopo essersi introdotti nell’area, previa effrazione della rete metallica di recinzione, erano intenti a tagliare alcuni alberi di eucaliptus ivi presenti e a caricarli a bordo del furgone risultato essere di proprietà di C.G.. L’immediato sopralluogo permetteva di accertare il taglio di n.11 alberi di eucaliptus, per un danno patrimoniale ammontante complessivamente ad euro 3.400,00 circa, secondo quanto riferito dal responsabile A.N.A.S. di zona, non coperto da assicurazione.

La refurtiva veniva restituita all’avente diritto e gli arrestati condotti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in attesa del giudizio con rito direttissimo che si è svolto stamani presso il Tribunale di Termini Imerese e durante il quale gli arresti sono stati convalidati e i tre giovani sottoposti all’obbligo di dimora in attesa di giudizio fissato per il 27 gennaio 2014.

 




TERMINI IMERESE (PA): DROGA NEL COMO’.

Redazione

Termini Imerese (PA) – Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Termini Imerese, finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, diffuso tra i giovani termitani, i Carabinieri della Stazione cittadina, traevano in arresto, in flagranza del reato di illecita detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, due giovani di Termini Imerese, Panzeca Roberto, classe ’67, e Candura Myroslav, classe ’94,  di origine ucraina.
Durante lo svolgimento di un normale posto di controllo, una pattuglia di militari della locale Stazione imponeva l’alt alla Fiat Punto di colore grigio condotta e di proprietà del Panzeca Roberto, che aveva attirato l’attenzione poiché a bordo della stessa vi erano anche altri tre giovani della zona, ben noti ai Carabinieri, tra cui anche il Candura Miroslav.
Insospettiti dal comportamento dei quattro occupanti l’autovettura ed in particolar modo dal nervosismo palesato dagli stessi al momento del controllo, venivano sottoposti a perquisizione personale.
I militari rinvenivano nella disponibilità del Panzeca Roberto una stecchetta del peso di grammi 4 di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.
La successiva perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del predetto, all’interno della quale vi risiede anche il Candura Miroslav, permetteva ai militari della Stazione di Termini Imerese di rinvenire, occultati all’interno di un cassetto del comò della camera da letto, ulteriori grammi 47 di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, già confezionata in 46 dosi, con carta d’alluminio per confezionamento, n.5 semi di cannabis indica, un taglierino e del materiale vario atto al confezionamento in dosi dello stupefacente.
I due giovani arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso il proprio domicilio in attesa del giudizio con rito per  direttissima disposto dall’Autorità Giudiziaria di Termini Imerese.
Nel corso dell’udienza di convalida, tenutasi presso il Tribunale di Termini Imerese, il Giudice ha disposto la convalida dell’arresto e l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per il Candura Miroslav e la rimessione in libertà per il Panzeca Roberto, rinviando l’udienza al 16 del mese di dicembre.
La sostanza stupefacente recuperata è stata sottoposta a sequestro e  inviata presso il L.A.S.S. Carabinieri (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale di Palermo, al fine di accertare l’esatto principio attivo e per la campionatura della stesso.