ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Le libere sottoscrizioni potranno essere donate  presso la libreria le “Baruffe”  (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi. 

 

Redazione

Albano (RM) – Il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo dei Diritti dell’Uomo e delle libertà Fondamentali (CEDU), messo a disposizione dell’intera comunità dei Castelli Romani nel corso dell’ultimo Corteo No Inc di Sabato 20 Ottobre, è stato sottoscritto, in poco più di tre giorni, da circa 3000 persone.

Doveva essere ed è stato un segnale ulteriore, chiaro e netto, di contrarietà al noto progetto dell’Inceneritore di Albano. Pochissimi giorni fa un’apposita commissione della CEDU ha valutato il ricorso come ammissibile e fondato. Nei prossimi mesi, quindi, vi saranno delle udienze, con tanto di dibattimento.

“La Corte, ora, avrà modo, – Dichiara Daniele Castri referente legale del Comitato No inc di Albano – anche grazie al sostegno delle nostre relazioni tecnico/scientifiche, – prosegue Castri –  di conoscere nel dettaglio il contestatissimo progetto targato Cerroni, Acea ed Ama (Co.E.Ma.), contro cui stiamo combattendo da cinque lunghi anni. La speranza dei cittadini e delle cittadine è tanta. Ma nonostante ciò, alla luce della Sentenza Politica del Consiglio di Stato del 22 Marzo scorso – che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene – l’Inceneritore di Albano risulta ancora definitivamente approvato a livello amministrativo e costituisce, ancora oggi, un pericolo reale e concreto per tutti noi.

Per scongiurare, quindi, il temuto avvio del cantiere per la costruzione dell’impianto, tra pochi giorni il No Inc depositerà un nuovo ricorso giuridico presso la Suprema Corte di Cassazione: il tribunale, secondo il sistema giuridico italiano, di terzo ed ultimo grado della Giustizia. Crediamo sia importante, in questa delicata fase politica ed economica, evitare che il giudizio tanto discusso e tanto discutibile del Consiglio di Stato passi “in giudicato”: ovvero che la sentenza diventi definitiva e non più appellabile.

A maggior ragione dopo le dichiarazioni convergenti delSegretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani (“A Roma non accetterò accordi di governo con chi nega in principio la possibilità di utilizzare termovalorizzatori”, 3 Luglio 2012); del Presidente ACEA Giancarlo Cremonesi (“Speriamo che ci si convinca che l'impianto di Albano non e' assolutamente nocivo per la salute e per la qualità dell'aria. Le emissioni saranno monitorate dai cittadini, da istituti specializzati, dall'Università. Lo ripeto ci sarà la massima garanzia del rispetto ambientale”, 4 Luglio 2012); e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno (“In relazione al gassificatore di Albano, in realizzazione con il consorzio Ama-Acea-Colari, ci sono delle difficoltà proprio date dalla natura del consorzio. Per questo si è scelto di creare una società in cui Ama abbia la maggioranza. Comunque i lavori continuano”, 21 Novembre 2012).

Per trasformare in realtà questo nuovo “ostacolo giuridico”, da porre sulla strada di chi pretende di speculare sulla nostra salute, abbiamo bisogno però, ancora una volta, dell’aiuto dell’intera comunità dei Castelli Romani. Per questo motivo, lanciamo una sottoscrizione straordinaria per raccogliere i soldi necessari al deposito del ricorso. Sottoscrizione  che durerà fino a lunedì 10 Dicembre 2012 (compreso).

Le libere sottoscrizioni potranno essere donate  presso la libreria le “Baruffe”  (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi.  Un nuovo atto consapevole di difesa della salute pubblica e dell’ambiente da parte dei cittadini e delle cittadine dei Castelli Romani. – Conclude Castri – Siete tutti invitati, infine, sabato prossimo 1° Dicembre ore 17,00, presso l’aula consiliare del Comune di Genzano, all’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Differenzia-Ti del No Inc con la nota Oncologa Patrizia Gentilini, responsabile della “Campagna Nazionale in Difesa del Latte Materno”.

tabella PRECEDENTI:

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21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

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23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
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27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
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21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
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28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
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22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
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29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ALBANO TERMOVALORIZZATORE, MATTEI LE RICANTA E LE SUONA PURE… A LUCA ANDREASSI

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Mattei: "Caro Luca, – (Andreassi) – purtroppo per te, dobbiamo alla coalizione politica della quale fai parte oggi l'intera colpa del pasticcio Marrazzo (gassificatore ed emergenza compresa) e non saranno le quattro menzogne che a turno qualcuno spara a modificare la realtà."

 

Redazione

Sulle ultime affermazioni di Luca Andreassi, Marco Mattei ha inviato la seguente nota alla redazione de L'osservatore laziale

"Caro Luca non voglio credere che, nel tentativo di arrampicarti sugli specchi per uscire dall'imbarazzo derivante dalle tue avventate dichiarazioni di qualche giorno fa, tu stia tentando, con un pizzico di malafede, di ricostruire la realtà dell'epoca citando parti di lettere indirizzate all'allora presidente Marrazzo e ricostruendo in maniera falsata la realtà dell'epoca. Allora precisiamo meglio i fatti. Nel 2007 l'emergenza rifiuti colpiva la nostra area (10, 12 comuni dei castelli e del litorale a sud di Roma) e non solo la città di Roma. I sindaci del bacino mi chiesero un incontro perchè minacciai di emettere un ordinanza di chiusura della discarica di roncigliano (in via di esaurimento) a tutti comuni escluso Albano. Ciò era motivato dall'inerzia di Marrazzo nel prendere decisioni sul destino del nostro territorio. Nella riunione con i sindaci del 2007 si concordò un documento unitario che ci portasse alla risoluzione definitiva del problema rifiuti sul nostro territorio. Si menzionò la chiusura del ciclo dei rifiuti e il gassificatore ma esclusivamente per la suddetta autosufficienza del nostro territorio. Ma il tuo citare testualmente frasi di quel documento, accecato dal tentativo di addossare le colpe a chi non ne ha, hai dimenticato di leggere il periodo conclusivo della lettera, da me inserito e che escludeva in maniera esplicita ogni possibilità che il ciclo dei rifiuti ed il gassificatore ricadessero su roncigliano "che tanto aveva pagato negli anni in termini ambientali"….. Cito testualmente. Poiché ho sempre informato i gruppi di maggioranza politica che mi appoggiavano penso ancora una volta che sapendo tutto ciò da allora te ne sei dimenticato. Ed ancora sul gassificatore voglio ricordarti che tale proposta nasceva dalla disponibilità che un comune (LANUVIO) aveva dato di ospitarlo sul proprio territorio. Caro Luca il mio silenzio sul tema non deriva dalla mancanza di argomenti ma dal fastidio che provo ogni volta che qualche apologeta di Marrazzo e del PD tenda di addossarmi colpe che non ho. Ti ricordo che nel 2007 eri nell' UDC, partito del quale ero Presidente Regionale, che l'UDC è rimasto nella mia maggioranza fino al marzo 2010, che la tua nomina a presidente di circoscrizione è stata frutto di una mia mediazione con l'opposizione (essendo inizialmente tu unico componente del tuo gruppo di AN), che ho difeso le tue scelte in consiglio circoscrizionale all'interno della maggioranza di centrodestra nella quale hai continuato a militare fino alla fine del mandato. Credo che il rispetto reciproco sia rimasto ancora oggi inalterato ed è per questo che non comprendo perchè stai salendo sul carro dei menzogneri di professione difendendo posizioni indifendibili e cercando ancora una volta di gettare su di me le gravissime colpe del centrosinistra regionale. A proposito visto che sei anche un tecnico hai mai sentito parlare di bacini ottimali che producono CDR e lo inceneriscono in una linea di gassificazione. Se non ne hai mai sentito parlare documentati sui distretti del nord est e controlla quanto CDR produce il nostro territorio prima di spararla grossa sulla impossibilità di realizzare un distretto autonomo senza che Roma potesse invaderci. Caro Luca, purtroppo per te, dobbiamo alla coalizione politica della quale fai parte oggi l'intera colpa del pasticcio Marrazzo (gassificatore ed emergenza compresa) e non saranno le quattro menzogne che a turno qualcuno spara a modificare la realtà.

P.S. se lo ritieni utile ripubblicherò per intero i documenti citati…….compresa la posizione dei sindaci del circondario ed i verbali che probabilmente conserva solo il sottoscritto (tutti debitamente firmati)

 

ALTRI tabella:

04/04/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, SE MATTEI LE CANTA, ANDREASSI LE SUONA. E I CITTADINI?
31/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, MARCO MATTEI LE CANTA AD ANDREASSI



ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL DELEGATO AI RIFIUTI FA CHIAREZZA SULLA SCOTTANTE VICENDA CHE STA SCONVOLGENDO I CASTELLI ROMANI

Redazione

La sentenza del Consiglio di Stato sull’Inceneritore di Roncigliano, anche se anticipata dal Ministro Clini, ha spiazzato un po’ tutti. Da quando è uscita si è scatenato un putiferio di dichiarazioni, attribuzioni di colpa, proclami e rimpianti. Luca Andreassi è l’incaricato del sindaco di Albano per i rifiuti. Con lui abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza sulla questione inceneritore.

Consigliere, come commenta questa sentenza?
Una sentenza assurda che significa far west. Ha ribaltato la decisione del TAR e consente, di fatto, la realizzazione dell'inceneritore ma, allo stesso tempo, blocca il finanziamento CIP6 all'opera. E fa questo non riconoscendo al TAR la competenza di esprimersi su questi temi.  La sentenza e tutto quello che è accaduto dimostra che non si è più proprietari nemmeno del proprio territorio


Sembra di capire che in futuro questa sentenza potrebbe rivalersi anche su altri territori?

D’ora in poi ogni Regione potrà fare quello che vuole: è sufficiente dimostrare di essere in regime emergenziale. Questo non solo è folle ma costituisce un precedente pericoloso.


Che cosa avete intenzione di fare, come comune di Albano?
Noi andremo avanti convocando immediatamente il tavolo dei sindaci e stabilendo le procedure per il ricorso alla Corte Europea. Stiamo ragionando su un'assemblea pubblica da fare dopo la conferenza coi sindaci. Non è finita. Non ci arrendiamo. E' la mia priorità assoluta come delegato ai rifiuti.


Con questa sentenza si bloccherà anche la strada che porta alla raccolta differenziata?

No, al contrario, continueremo con ancora maggiore energia ad investire nel progetto della raccolta differenziata (che partirà ad ottobre) che riteniamo essere l'unico strumento per ovviare alla costruzione di inutili e nocivi impianti.


Forse se fosse partita prima, si sarebbe potuto evitare la costruzione del termovalorizzatore…

Sfatiamo il luogo comune che se i comuni dei Castelli avessero fatto la raccolta differenziata, l'inceneritore sarebbe stato bloccato. L'inceneritore è l'inceneritore di Roma e serve a risolvere i problemi di Roma.


Sembra di percepire una certa critica a come viene condotta la politica di Roma nei confronti delle aree circostanti.
Roma è Roma Capitale quando si tratta di prendere i finanziamenti statali. Diventa Area Metropolitana quando si tratta di scaricare in Provincia campi nomadi, discariche ed inceneritori. L'impegno per la differenziata porta a porta non solo non si indebolirà ma trarrà un'energia ancora maggiore da questa vicenda incresciosa.

In questo momento più che mai è necessaria la domanda delle domande, perché non è giusto fare di tutta l’erba un fascio. E’ giusto distinguere, è giusto attribuire le responsabilità. Chi ha voluto l’Inceneritore di Albano e soprattutto ad Albano?
Oggi sono tutti contrari. Ma l'ubicazione dell'inceneritore ad Albano nasce a seguito di una proposta dell'allora Sindaco di Albano Marco Mattei all'allora Presidentre della Regione Lazio Pietro Marrazzo per la realizzazione di un impianto autoctono per i Castelli.

Allora ce n’era necessità?
L’impianto come detto da tutti era senza senso economicamente parlando, quindi il Sindaco Mattei mentiva sapendo di mentire. In questo modo però ha dato la possibilità ad un imbarazzato Marrazzo di risolvere un problema enorme che aveva. L’ex presidente della Regione si è detto: “Se addirittura è dal territorio mi chiedono di fare l'inceneritore, perché negarglielo?”
 




LAZIO RIFIUTI. ABBONDATI (SEL): “PAUSA MINISTRO CLINI SPAZZI VIA STUDIO REGIONALE”

Redazione

“Quanti si rallegrano della Sentenza del Consiglio di Stato che ha rimesso in vita il gassificatore di Albano, sforzandosi di dimostrare che questa è la soluzione per chiudere la discarica, dovrebbero spiegare perché a distanza di sei anni dall’autorizzazione del gassificatore di Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, dopo l’ennesima proroga, è ancora lì a violentare  la Valle Galeria”. Lo dichiara Guglielmo Abbondati, Coordinatore regionale di Sinistra ecologia e libertà del Lazio.
“Ci piacerebbe anche sapere – prosegue Abbondati – come è possibile infilare  3 milioni di metri cubi di rifiuti in una buca che ne potrebbe contenere neanche un quinto. Stiamo parlando di Pian dell’Olmo, uno dei 7 siti indicati nello studio preliminare, area considerata ad elevata vulnerabilità per ciò che riguarda le risorse idriche e nella quale sono presenti due grandi presenze naturali, la Riserva Naturale regionale della Marcigliana ed il Parco Regionale di Veio”.
“Spero che la pausa decisa ieri dal Ministro Clini – conclude Abbondati – serva a fare piazza pulita dello studio preliminare della Regione, un documento approssimativo e inadeguato, fin qui capace di produrre soltanto diffusa e comprensibile indignazione nelle comunità locali, messe di fronte al perverso gioco del toto discariche. Ciò che non può succedere è che il dopo Malagrotta porti alla fine una nuova Malagrotta”.