Covid-19, farmaco Tocilizumab e vaccino: l’intervista al professor Paolo Ascierto dell’Ospedale Pascale di Napoli

L’Osservatore d’Italia ha intervistato il Prof. Paolo Ascierto dell’Ospedale Pascale di Napoli, originario di Solopaca, dall’inizio dell’emergenza CoVid-19 ha somministrato ai malati il farmaco Tocilizumab chiamato anche “Toci”.

“Cauto ottimismo” è stata la frase che subito ha adottato fin dall’inizio, quante persone sono state guarite con il farmaco Tocilizumab?
La sperimentazione fase 2, coinvolge 330 persone in Italia. Prima di questa sono state trattate 1200 persone e nel cosiddetto studio osservazionale, ancora altri 1500 pazienti. Su quanti ha avuto effetto ce lo dirà l’Aifa a fine aprile. Se parliamo dell’Ospedale Cotugno su 7 intubati, quattro ora sono a casa, due sono morti, un altro è stabile. Degli altri che non erano intubati, 8 sono molto migliorati e sono quasi tutti a casa.

Quante ore al giorno passa in ospedale?
Molte ore. Non ci sono quasi mai a casa. L’Ospedale Pascale è la mia seconda casa dal ’91, da quando ero specializzando. Oggi guido il reparto melanoma e immunoterapie e terapie innovative, anche se da più di un mese l’attività all’80 per cento è concentrata sui pazienti colpiti da CoVid.

Era prevedibile che il virus si propagasse così tanto da diventare una pandemia?
No, nessuno lo aveva previsto.

Molti sperano che con il caldo il virus scompaia, che ne pensa? Il problema sarebbe l’estate.
Questa della temperatura è una cosa che è stata detta, ma non ci sono assolutamente prove. Tra l’altro il virus è stato riscontrato anche in paesi in cui la temperatura è molto alta. Speriamo solo che con i provvedimenti contenitivi che sono stati adottati si arrivi a quest’estate con livelli di contagio molto bassi.

Abbiamo letto che lei ha intenzione di voler sperimentare un vaccino volevamo sapere di più…
C’è una sperimentazione portata avanti con la Takis e i primi risultati dei test preclinici dei cinque candidati vaccini che inducono una forte produzione di anticorpi contro il CoViD-19 sono positivi e incoraggianti e li sperimenteremo, appena pronti, anche a Napoli.

È vero tifa la Juve? ..e perché? e da quando?
Si è vero. Nessuno è perfetto. Il grande Luciano De Crescenzo diceva che il calcio è la forma d’amore più vera. Me ne invaghii da bambino a 7 anni nonostante a casa fossero tutti interisti e lo feci una domenica in cui la Juve perse contro il Catanzaro. Diciamo che decisi di tifare una squadra “debole”.

Abbiamo letto che i medici statunitensi l’hanno contattata, anche Trump ha elogiato il suo operato, ci sono stati altri Paesi che l’hanno contattata?
Sono nel consiglio direttivo della Society for Immunotherapy of cancer ed insieme ad altri colleghi che utilizzano il sistema immunitario per curare i tumori: ci confrontiamo con gli americani due volte al giorno, stiamo sollecitando l’attenzione di grandi aziende internazionali sui vari farmaci. Abbiamo fatto anche delle pubblicazioni per dare indicazioni a tutti. Ma, ogni giorno sono in contatto anche con i colleghi in Gran Bretagna, Australia, Israele, Africa, Francia, Belgio, Germania, Spagna e Svezia.




Coronavirus, il farmaco Tocilizumab sembra funzionare: provato con successo a Napoli su due pazienti gravi migliorati in 24 ore

All’ospedale Cotugno di Napoli nella cura al Coronavirus si sono avuti risultati positivi grazie al farmaco Tocilizumab, approvato nel 2010 negli Stati Uniti per l’artrite reumatoide, e commercializzato in Italia dalla casa farmaceutica Roche, con il nome di Actemra. Il farmaco è stato somministrato a due pazienti gravi affetti da polmonite severa covid-19 e sono migliorati in 24 ore.

Il farmaco è stato inserito, pochi giorni fa, dalla National Health Commission cinese nelle linee guida per il trattamento dei casi gravi da coronavirus: in Cina sono guariti 21 pazienti trattati con Tocilizumab, che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore.

La somministrazione di Tocilizumab è avvenuta sabato scorso per la prima volta in Italia ed è stata possibile grazie a una stretta collaborazione tra il direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Vincenzo Montesarchio; il direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto “Pascale” di Napoli, Paolo Ascierto insieme al virologo Franco Buonaguro e alcuni medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China e il team composto da tutto il personale del Cotugno e che ha visto in prima linea, tra gli altri, Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio; Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso; Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.