Roma, nuovo blitz dei carabinieri a Tor Bella Monaca e Tor Vergata: arrestate 14 persone

ROMA – Nelle ultime ore, i Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno effettuato una nuova massiccia attività di controllo dei quartieri popolari di Tor Bella Monaca e Tor Vergata. Questa volta sono finite in manette 14 persone.

Di queste, 5 sono state arrestate, perché sorprese in fragranza, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: un 45enne romano, già noto e nullafacente, è stato sorpreso a spacciare cocaina in via dell’Archeologia; un 20enne romano, con precedenti e nullafacente, è stato “pizzicato” a cedere dosi di cocaina ad un acquirente datosi alla fuga; un 33enne romano, con precedenti, notato con fare sospetto nei pressi di una piazza di spaccio, a seguito di un controllo è stato trovato in possesso quasi 50 dosi di cocaina; anche un romano 49enne, con precedenti e senza fissa dimora, notato con fare sospetto nei pressi di una piazza di spaccio, a seguito di un controllo è stato trovato in possesso di 4 dosi di cocaina; infine, un altro romano di 40 anni, sottoposto a perquisizione personale, perché notato con fare sospetto nei pressi di una nota piazza di spaccio, è stato trovato in possesso di 4 frammenti di hashish. In totale i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 100 dosi di sostanze stupefacenti e circa 500 euro in contanti, ritenuti provento delle pregresse attività illecite.

Altri 3 sono stati arrestati perché sono stati raggiunti da ordinanze di aggravamento della misura in atto, con quella della restrizione agli arresti domiciliari. Nello specifico i militari hanno notificato ad un 19enne romano, con precedenti, sottoposto alla presentazione alla P.G., un’ordinanza di custodia cautelare al regime degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Roma. Stessa cosa è toccata ad un altro romano di 19 anni, con precedenti, anche a lui i militari hanno notificato un’ordinanza di aggravamento della pena con la detenzione domiciliare. Ad un 27enne, originario di Napoli, con precedenti, sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora a Roma, i militari hanno notificato un’ordinanza di aggravamento della pena con la custodia cautelare dei domiciliari.

Ad altre 6 persone, tutte già note alle forze dell’ Ordine, in atto sottoposte alla misura cautelare della detenzione domiciliare, presso le rispettive abitazioni, i Carabinieri hanno notificato ad ognuno di loro un ordine di prosecuzione della pena detentiva agli arresti domiciliari, emesse dall’Ufficio Esecuzioni Penali, del Tribunale Ordinario di Roma.

Un cittadino tunisino, di 23 anni, con precedenti, in Italia senza fissa dimora, a seguito di un controllo è risultato attinto da un provvedimento di espulsione. Lo straniero è stato trattenuto in caserma in attesa di essere accompagnato presso un centro C.P.R..

Nel corso dei controlli i militari hanno identificato un centinaio di persone, diversi veicoli, ed elevato anche alcune sanzioni al CDS, 4 esercizi commerciali con esito negativo e 27 persone sottoposte agli arresti domiciliari.




Allarme rifiuti a Roma: scempio a Laurentino e Tor Vergata. Movimenti politici per scongiurare lo sciopero

ROMA – Laurentino 38 è una “monnezza”. Una settimana fa i residenti hanno gettato i rifiuti in mezzo alla strada e bloccato il traffico in segno di protesta a causa dei ritardi nella raccolta.

A Tor Vergata, via Oxford è stata chiusa a causa della spazzatura abbandonata. Basta farsi una passeggiata e scoprire com’è ridotto il sottopasso. Via Schiavonetti è letteralmente sommersa dall’immondizia.

Ieri i componenti della nuova giunta di centrosinistra del III Municipio sono andati nell’impianto di trattamento di via Salaria di Ama, quello contestato dai cittadini dei quartieri vicini perché produce cattivo odore. Le immagini parlano da sole: c’è un grosso cumulo di spazzatura  nel tmb.

A dire del presidente del Municipio, Giovanni Caudo e dell’assessore Cristian Raimo si è di fronte ad una vera e propria discarica dentro la città “è necessario ridurre conferimenti, la promessa della giunta di Roma Capitale di chiudere l’impianto nel 2019 difficilmente sarà mantenuta”.

Sabato la situazione sarà ancora più incandescente perché i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel hanno indetto uno sciopero di 24 ore a causa del mancato rispetto dell’impegno di sostituire i dipendenti andati in pensione preso da Roma Capitale in aprile e ancora non rispettato.

La sindaca pentastellata Virginia Raggi aveva assicurato che avrebbero modificato la delibera che impedisce le assunzioni aggiungendo che avrebbe assunto dei dirigenti. I sindacati hanno chiesto ad Ama operatori su strada i quali sono certamente più utili e indispensabili dei manager negli uffici. Nel frattempo l’assessore Pinuccia Montanari ha detto che serve il via libera del Mef per assumere ma che la soluzione è vicina. Per oggi è fissato l’incontro finalizzato ad evitare lo sciopero che servirebbe soltanto a paralizzare Roma, già ridotta a una discarica a cielo aperto.

Domani il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, incontrerà il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, per discutere della crisi dei rifiuti e di Roma. Ieri alla Camera Roberto Morassut, parlamentare del Pd, si è espresso in maniera categorica: «Finora il sistema ha tenuto, ma per l’estate a Roma si profila una vera a propria emergenza rifiuti, ambientale e sanitaria. Roma è lo specchio dell’inadeguatezza della gestione dei rifiuti da parte della giunta Raggi. Ogni giorno la Capitale ne produce 4.700 tonnellate, il corrispettivo, in termini di volume cubico, di una palazzina di 4 piani. Tremila di questi sono rifiuti indifferenziati, 1.500 sono trattati negli impianti a Roma e dintorni ma la maggior parte viene caricata e mandata fuori dalla regione”. E Stefano Vignaroli (M5S), relatore della legge ha subito replicato: “A Roma ci sono i problemi ma Morassut ha dimenticato in maniera strumentale le responsabilità nel Lazio del presidente Zingaretti e del Pd”. E i romani, intanto sono pieni di monnezza.




Roma, Tor Vergata: nascondeva in casa mezzo chilo di cocaina con una foto di “El Padrino”

ROMA – Ad esito di una mirata attività antidroga, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata hanno arrestato un 76enne romano, pensionato e già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Indagando negli ambienti dello spaccio di droga in zona Tor Vergata, i Carabinieri hanno localizzato l’abitazione dell’uomo, in via Vigne di Passolombardo, dove avevano fondati sospetti circa la presenza di un nascondiglio di un’ingente quantità di droga.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri hanno fatto scattare il blitz nella casa del 76enne e, durante la perquisizione dell’appartamento, in una cabina armadio della camera da letto sono stati rinvenuti:

  • un panetto di “cocaina”, con un’immagine di “El Padrino”, per un peso di circa 400 grammi;
  • 15 dosi di “cocaina”, del peso complessivo di 40 grammi circa;
  • un bilancino di precisione;
  • materiale vario per il confezionamento della sostanza stupefacente.
  • 200 euro circa, ritenuto il ricavato della vendita della droga.

L’uomo è stato ammanettato e trattenuto in camera di sicurezza in attesa della celebrazione del rito direttissimo




Tor Vergata, Santori su celiachia: "Riattivare endoscopie per bambini sotto i 12 anni"

 

ROMA – Al Policlinico Tor Vergata non si effettuano endoscopie a pazienti sotto i dodici anni, e così i bambini celiaci sono costretti a recarsi con i loro genitori negli altri ospedali della Capitale. E’ intollerabile che il sistema sanitario non sia in grado di offrire un servizio di questo genere in quello che rappresenta l’unico polo ospedaliero di un quadrante, quello Est della Capitale, che serve centinaia di migliaia di persone, anche della provincia di Roma fino alla Campania, costituendo il terzo polo pediatrico per la gastroenterologia nella nostra città. A causa di questa situazione, intere famiglie dovranno prendere l’automobile o i mezzi pubblici, con dispendio di tempo e giorni di ferie dal lavoro, per portare i loro figli in altre strutture dove poter sottoporre i bambini al di sotto dei 12 anni a esami endoscopici. Questi indagini sono fondamentali nella diagnosi e cura delle malattie dell’apparato digerente nel bambino, come ad esempio nei casi di celiachia, fibrosi cistica, allergie, malattie intestinali croniche, e possono evitare complicazioni gravi a chi è affetto da tali e altre patologie collegate all’apparato digerente. E’ intollerabile obbligare alcune famiglie di Roma e provincia a questa trafila, per giunta dopo essere state costrette a sopportare la chiusura per mesi dell'ambulatorio di gastroenterologia pediatrica, che ha riaperto da poco i battenti seppure con queste gravi mancanze. Una discriminazione territoriale e un disagio pesantissimi per la Capitale che nascono dai tagli alla Sanità, e rispetto a cui auspichiamo che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, possa attivarsi al fine di risolvere questa situazione nei confronti di tutti quei bambini al di sotto dei dodici anni che devono sottoporsi a tali accertamenti. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia




ROMA: TOR BELLA MONACA E TOR VERGATA SOTTO "STRETTA OSSERVAZIONE" DA PARTE DEI CARABINIERI

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Red. Cronaca

Roma – Nell’ambito di un piano straordinario di controlli predisposto dal Comando Provinciale di Roma, i Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno intensificato la loro presenza nelle zone di Tor Bella Monaca e Tor Vergata. L’attività preventiva è stata condotta attraverso l’aumento di controlli alla circolazione stradale – con l’utilizzo di alcol test e posti di controllo – e capillari verifiche a carico dei soggetti sottoposti a misure cautelari.

Gli equipaggi dell’Arma, solamente nell’ultima settimana, hanno controllato oltre 450 persone, 150 veicoli e 130 persone sottoposte a misure detentive. Nel corso delle operazioni, sono state arrestate 11 persone, tutte con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie agli arresti – eseguiti nei quartieri di Tor Vergata e Tor Bella Monaca – i Carabinieri dei rispettivi Comandi Stazione, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, hanno sequestrato complessivamente 50 grammi di cocaina, oltre 100 grammi di eroina, 430 grammi di hashish e 15.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita dei pusher. Tra le persone arrestate figura anche un minorenne sorpreso a cedere sostanza stupefacente ad un “cliente” e un cittadino extracomunitario che, nel tentativo di eludere il controllo dei Carabinieri, ha ingerito due ovuli di eroina.




ROMA, VELA TOR VERGATA: “NEL 2007 SI SAPEVA CHE NON SAREBBE STATA COMPLETATA IN TEMPO”

di Maurizio Costa

Roma – Il progetto della Città dello Sport di Tor Vergata è stato, fin dalla sua nascita, un prospetto faraonico e inaudito. Documenti inediti e dichiarazioni di alcune persone che hanno lavorato alla progettazione delle Vele svelano retroscena importanti sulla fattibilità dell’opera. La struttura che domina i terreni di Tor Vergata doveva essere pronta per i Mondiali di nuoto del 2009 e l’allora sindaco, Walter Veltroni, ebbe l’idea, insieme all’Università di Tor Vergata, di chiamare un famoso architetto come Santiago Calatrava per disegnare questo enorme progetto di due vele speculari che avrebbero ospitato piscine e tribune.

L’idea nacque nel 2005 e, nell’arco di due anni, fu posata la prima pietra, esattamente il 21 marzo 2007. Quel giorno, il sindaco Veltroni e l’architetto Calatrava diedero il via ai lavori. Qualche giorno dopo, un architetto da noi contattato visitò il cantiere e parlò con il direttore dei lavori, che fu chiaro: “Noi entro il 2009 non ce la faremo mai a completare l’opera”. Una dichiarazione importante che getta molte ombre sull’operato dell’amministrazione e degli ingegneri del comune e dell’università.

La cosa eccezionale è che prima dell’inizio dei lavori erano state già presentate alcune criticità al progetto che cominciò a delineare Calatrava. L’opera ideata dall’architetto spagnolo era troppo maestosa, sarebbe costata milioni di euro e non sarebbe stata utilizzabile dopo i Mondiali di nuoto. Nel 2005 fu istituita una commissione che avrebbe dovuto presentare le criticità del progetto delle Vele e le possibili idee per creare un’opera utilizzabile da tutti, anche dopo la manifestazione sportiva.

Questo gruppo di lavoro era costituito dal Coni, dal ministero delle Infrastrutture e da alcuni architetti. La commissione giudicò troppo grande e inutile l’opera di Calatrava, che, tra l’altro, non prevedeva piste di atletica e strutture utili all’università. Erano solamente due enormi Vele che contenevano piscine per nuotare e per i tuffi. Nient’altro. L’archistar spagnola non diede neanche un’occhiata a questo documento e continuò per la sua strada.

Calatrava, all’inizio, stimò il costo della Città dello Sport in quasi 60 milioni di euro. Dopo pochi mesi, il prezzo lievitò toccando quote improponibili di quasi 600 milioni di euro. Nel documento inviato all’architetto, la commissione spiegò come si sarebbe potuto costruire un palazzetto dello sport molto più piccolo ma funzionale, che ospitasse anche una pista di atletica e gli alloggi, che, dopo i Mondiali di nuoto, sarebbero stati utilizzati dagli studenti della vicina università.

Inoltre, il documento redatto dalla commissione del Coni, presenta tutte le criticità riguardanti i parcheggi, le aree di sicurezza, i tornelli, i costi e la gestibilità, fattori che non erano mai stati toccati da Calatrava, interessato solamente alle maestose Vele che avrebbero dovuto svettare su Tor Vergata. Il documento rileva che "vanno approfonditi elementi importanti come le biglietterie, le vie d'esodo, l'uso quotidiano dopo i Mondiali e i parcheggi circostanti".

Adesso sulle campagne ad est di Roma c’è solo una Vela, odiata da tutti, residenti e non. Bastava solamente tenere conto delle criticità presentate dalla commissione e magari pensare ad un’opera più funzionale e meno faraonica. Adesso abbiamo una cattedrale nel deserto, bella e inutile.




ROMA, TOR VERGATA: LADRO DI AUTO INGOIA IL NOTTOLINO DELLA PORTIERA ALLA VISTA DEI CARABINIEIRI

Redazione
Roma
– I Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata hanno arrestato un cittadino nigeriano, di 22 anni, con precedenti, nella Capitale senza fissa dimora, dopo averlo sorpreso a rovistare all’interno di due autovetture in sosta in via Ponte delle Settemiglia.
Il giovane, che aveva forzato le serrature dei veicoli con uno stiletto, dopo essere stato bloccato con la refurtiva ancora in tasca – smartphone, occhiali da sole e varie monete – nel tentativo di scampare all’arresto, ha aggredito i Carabinieri e, nelle concitate fasi dell’arresto, ha improvvisamente ingoiato qualcosa che teneva stretto in una mano e che si era rifiutato di consegnare.

Accompagnato al pronto soccorso del Policlinico “Tor Vergata” e sottoposto ad esami radiografici all’addome, immaginando che si potesse trattare di un ovulo di droga, il personale sanitario ha comunicato ai Carabinieri che si trattava invece di un corpo estraneo metallico che si era posizionato in corrispondenza del colon.
E’ stato poi appurato che si trattava del nottolino di una delle serrature delle portiere delle autovetture che aveva poco prima forzato. Dimesso dall’ospedale, il 22enne è stato portato nel carcere di Regina Coeli, in attesa del rito di convalida.
 




ROMA, VELA TOR VERGATA: “VA ABBATTUTA”

di Maurizio Costa

Roma – Non usa mezzi termini il Codacons, l’associazione che cura gli interessi dei consumatori: “La vela di Tor Vergata va abbattuta” è la frase comparsa sul sito dell’ente. Il mistero è che, poche ore dopo, quella nota è stata cancellata dagli amministratori del sito web, che si sono forse accorti di averla detta grossa.

La Vela di Tor Vergata, infatti, è costata già 200 milioni di euro, e l’ipotesi di buttarla giù, dopo anni di insoddisfazioni generali, non sembra molto pertinente.

La nota del Codacons afferma che quella struttura “danneggia l’ambiente, il paesaggio e la collettività”, e, riprendendo il nostro primo articolo, che ha portato l’attenzione della gente su questo enorme spreco di denaro [Articolo del 25/10/2013 ROMA, TOR VERGATA: LA VELA DELLA VERGOGNA] , il Codacons dichiara che “siamo pronti a fare ricorso al Tar. I cittadini la chiamano in vari modi, ‘il nido d’ape’, ‘la piscina’, ma il nome che le si addice di più è ‘lo scempio’, ed è fonte di degrado dell’ambiente umano”.

Peccato che questa parole dure non abbiano portato a nulla, ma solamente alla cancellazione della stessa nota sul sito del Codacons.

L’Assessore all‘Urbanistica, Giovanni Caudo, ha intenzione di proseguire i lavori, magari per una sola Vela, per trasformare la struttura in orto botanico oppure in una Didattica per l’Università di Tor Vergata.

Il retroscena – Dopo il nostro articolo riguardante il manifesto attaccato alla Vela, che riportava il nome della ditta che aveva rifornito i materiali per la struttura in ferro, la “Cimolai”, qualcosa si è mosso: quel cartellone “pubblicitario” è stato prontamente staccato per evitare di trasformare una cattedrale nel deserto in un cartellone pubblicitario per ditte che non hanno compiuto neanche il loro dovere.

Intanto, recentemente si vedono camion e furgoncini che entrano e escono dalla zona della Vela. Continueremo ad indagare per far sì che i nostri sforzi compiuti fino ad adesso non siano stati vani.

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ARICCIA: AL VIA LE CELEBRAZIONI DEL BIMILLENARIO AUGUSTEO

Redazione 

Ariccia (RM) – Mercoledì 29 gennaio alle ore 17.30, a Palazzo Chigi, si aprono le celebrazioni del Bimillenario Augusteo 2014 con la conferenza “Ottaviano Augusto tra Repubblica e Principato” che terrà il Prof. Mariano Malavolta, professore associato della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata” dove insegna Storia Romana. Lo studioso collabora da circa trent’anni con il Dizionario Epigrafico di Antichità Romane di De Ruggero, ed ha prodotto numerosi lavori apparsi su riviste scientifiche che riguardano la documentazione relativa alla fisionomia amministrativa dello stato romano con particolare riguardo al lessico politico e istituzionale, al processo di espansione dell'egemonia romana in Grecia e in Oriente, alla formazione e all'articolarsi del sistema difensivo del limes nelle province di Cappadocia, Siria e Arabia.
Ma il Programma del “Bimillenario Augusteo” promosso dalle sedi Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense e Roma Latium Vetus (che è inserito nel più ampio progetto nazionale di Archeoclub “Augusto 2000”), in collaborazione con il Comune di Ariccia e Nemi, con la Soprintendenza Archeologica di Roma, e del Lazio, le associazioni di archeologia sperimentale Legio Secunda Parthica Severiana, Legio XXX Ulpia Traiana, Gruppo Storico Lavinium, l'associazione Archi d'Arte, con studiosi ed operatori del settore storico-archeologico e del mondo dello spettacolo, prevede una una serie di iniziative culturali – quali conferenze, visite guidate, mostre, attività didattiche, archeoteatro, viaggi culturali, letture dei poeti augustei, peformance di archeologia sperimentale, convegni, rievocazioni storiche, campagne archeologiche, che si susseguiranno durante tutto l’anno 2014, con lo scopo di rievocare la figura e l’opera di Augusto colui che, console ad appena vent’anni, fu capace di realizzare l’unità dell'Impero Romano, contrassegnato da un lungo periodo di pace e con un’amministrazione efficiente. Basti pensare che il rinnovamento urbanistico che il princeps operò a Roma, trasformando la città di mattoni in quella di marmo, divenne un modello per tutte le città dell’Impero così come la nuova cultura e il nuovo linguaggio figurativo, che caratterizzarono l’età augustea, è tutt’ora alla base della civiltà occidentale. 




ROMA, ASPETTANDO GODOT. “LA VELA DELLA VERGOGNA”: ARRIVA IL SOPRALLUOGO DEL RETTORE E DELL’ARCHITETTO SPAGNOLO

Prosegue l’inchiesta de L’osservatore laziale. Martedì 3 dicembre 2013 è stato effettuato un sopralluogo a Tor Vergata nell’area della Vela, al quale erano presenti i maggiori esponenti del Comune, dell’Università di Tor Vergata e dell’impresa che ha vinto l’appalto ed ha costruito questa cattedrale nel deserto, la “Vianini lavori SPA” di Caltagirone.

 

di Maurizio Costa

Roma – Dopo l’inchiesta de “L’osservatore laziale”, si è alzato un vero e proprio polverone intorno al grande spreco di denaro, circa 200 milioni di euro, utilizzato per costruire la cosiddetta “Vela”, opera del famosissimo architetto Santiago Calatrava.

La struttura avrebbe dovuto ospitare i Mondiali di Nuoto del 2009 ma non è mai stata terminata. Servirebbero altri 500 milioni di euro, cifra improponibile soprattutto in questo periodo di ristrettezze economiche.

Doveva essere un incontro vietato ai giornalisti, quello di martedì 3 dicembre 2013, quando è stato effettuato un sopralluogo nell’area della Vela, al quale erano presenti i maggiori esponenti del Comune, dell’Università di Tor Vergata e dell’impresa che ha vinto l’appalto ed ha costruito questa cattedrale nel deserto, la “Vianini lavori SPA” di Caltagirone.

Santiago Calatrava, l’architetto che ha ideato il progetto, ha presentato al Rettore di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, la struttura vista dall’interno. Presente anche l’Assessore alla Trasformazione Urbana di Roma, Giovanni Caudo, l’ingegnere della “Vianini” che ha guidato tutto il cantiere, Giovanni Polini e il Professor Rodolfo Maria Strollo, responsabile del progetto. L’architetto è stato molto ottimista: “I monumenti e le opere più importanti del mondo, tra cui l’Empire State Building e il Rockefeller Center di New York, sono stati costruiti sempre in periodi di crisi economica.” Calatrava ha poi continuato: “E’ un’opera grandiosa, che ti fa venire la sindrome di Stendhal ogni volta che la vedi. Sarebbe stata la “serra” più grande al mondo. Avevamo previsto un trampolino per i tuffi straordinario.”

L’architetto spagnolo spera di trovare i fondi per ultimare l’opera anche a livello nazionale: “Non bisogna pensare ai fondi che dovrebbe dare il Comune di Roma o l’Università, ma dovremmo guardare ai Ministeri, come quello dello Sport, che potrebbero rivalorizzare quest’area. Rifaremo il progetto in modo che accolga più discipline diverse, così da aumentarne gli usi. Questo è il momento migliore.”

Il capo cantiere della Vianini di Caltagirone, Giovanni Polini, che all’inizio ci aveva negato la presenza per un sopralluogo, ha descritto le caratteristiche tecniche della struttura: “Qui è tutto bellissimo. Dobbiamo mettere la copertura vetrata sopra la struttura di acciaio. Abbiamo pensato l’intera opera per renderla all’avanguardia; potrà diventare una struttura importante per il futuro. Il riscaldamento dello stadio doveva venire dai pavimenti, che avrebbero riscaldato fino ad otto metri di altezza; il comfort invernale sarebbe stato garantito. I posti, che sono 4000, potranno essere estesi fino alle ottomila unità.”

L’Ingegnere non ha poi risparmiato battute sulla stampa: “Sono state dette molte bugie intorno all’intera vicenda.”

Il Rettore dell’Università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, è stato l’unico a rilasciarci un’intervista integrale; il suo impegno è quello di non abbassare l’attenzione su questo spreco di denaro pubblico: “Dobbiamo provare in tutti i modi a recuperare questa città dello sport. Oggi abbiamo partecipato ad una riunione importante e anche a questo sopralluogo, con la presenza di tutte le parti interessate. L’ipotesi di investimenti stranieri è fattibile se in Italia non si trovano fondi. Si potrebbe puntare su dei fondi di ricerca europei oppure su investitori privati, che potrebbero essere usati a tappe, insieme ai fondi pubblici, per non gravare troppo sulle spese del Comune e dell’Università.”

Il progetto è il nodo da sciogliere: “Vogliamo rivedere l’intero disegno con Calatrava, per cercare delle rimodulazioni di parti del progetto iniziale. Si sta studiando un modo per ridimensionare l’area per renderla fruibile dal Comune ma anche dall’Università.” Anche Novelli è ottimista: “Oggi abbiamo istituito un tavolo tecnico ufficiale con tutte le parti, che comincia a lavorare, a produrre idee, che verranno poi sottoposte a Calatrava che si impegnerà a modificare il piano di lavoro. Successivamente saremo in grado di stabilire quale sarà il prezzo del nuovo progetto.”

Anche l’Assessore alla Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo, ha voluto dire la sua: “C’è qualcosa che si muove. Dobbiamo riprendere l’incarico e fare il meglio per la città. Proveremo a vedere cosa serve per finire l’opera ed aumentarne la multifunzionalità.”

Vedere tutte queste “autorità”, l’architetto pluripremiato, l’Assessore e il Rettore, passeggiare sotto la struttura, che invece di ospitare nuotatori accoglie tra le sue braccia solamente volatili, con esclamazioni di stupore e meraviglia, è stato un po’ come vedere una commedia, con dei personaggi che non si rendono conto di stare davanti a 200 milioni di euro spesi dai cittadini e che sono serviti solamente a costruire una struttura che adesso nessuno vuole. Il futuro è nero; la speranza che la zona venga rimodulata per essere utilizzata al meglio è ancora lontana.

La Vela senza vento stenterà ad alzarsi, ancora per molto tempo.

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FIUGGI, INSEGUIMENTO CRIMINALE: RAPINA L’AUTOVETTURA DI UN UOMO COLPENDOLO CON UN BASTONE E SCAPPA NELLA CAPITALE

Redazione

Fiuggi (FR) – E’ A.S. di 32 anni, l’uomo che ieri pomeriggio a Fiuggi, dopo aver colpito con un bastone un 67enne italiano, gli ha rubato l’autovettura, una Fiat 500,  ed è fuggito via.

Arrivato al casello autostradale di Roma Sud, prima ha tamponato una Fiat Stilo con a bordo personale della Guardia di Finanza e poi, senza fermarsi ha cercato di investirli proseguendo nella sua fuga verso la capitale.

E’ stato inseguito dai militari fino a quando,  intorno alle 18.30 arrivato a Tor Vergata ha incrociato sulla sua strada una pattuglia del Commissariato “Romanina” in servizio di controllo del territorio.

Gli Agenti, allertati dai colleghi della Finanza, immediatamente hanno iniziato ad inseguire l’auto e, malgrado i segnali acustici e luminosi  attivati, l’uomo ha proseguito la sua corsa  fino a quando non si è rifugiato all’interno del parcheggio del policlinico “ Tor Vergata”.

Salito su un marciapiede e malgrado una gomma a terra ha continuato la sua fuga per pochi metri fino a quando resosi conto che non poteva proseguire,  ha abbandonato il mezzo cercando di seminare i poliziotti.

Gli Agenti però non l’hanno mai perso di vista e lo hanno inseguito fino a quando sono riusciti a bloccarlo tra le varie autovetture in sosta.

Il fermato è stato assicurato nell’auto di servizio e successivamente, con l’ausilio del personale della Guardia di Finanza e della pattuglia del Commissariato “Tuscolano”, è stato accompagnato negli uffici di Polizia dove è stato arrestato per rapina aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

L’arrestato, che è  risultato avere vari precedenti di Polizia, è stato perquisito ed  è stato trovato in possesso di un cellulare e 140.00 euro in contanti di proprietà della vittima a cui, sono stati restituiti insieme all’autovettura.