Torino, grosso colpo alla ‘ndrangheta e traffico internazionale di droga: 71 arresti per l’operazione Cerbero

All’alba, in Torino e nell’hinterland piemontese, nonché Reggio Calabria, Milano e Catania, 400 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale torinese su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 65 appartenenti e/o contigui alle locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese (TO), ritenuti responsabili di associazione
di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, con l’aggravante delle finalità mafiose.
Contestualmente la Guardia di Finanza di Torino ha proceduto all’esecuzione di una parte del medesimo provvedimento cautelare nei confronti di ulteriori 6 indagati, ritenuti responsabili, in seno alla citata associazione, anche di auto-riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
Sottoposti a sequestro beni mobili ed immobili, nonché conti correnti e quote societarie di ingente valore.
In particolare, l’indagine dell’Arma dei CC è stata avviata nel 2016 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino congiuntamente alla Compagnia di Chivasso ed ha consentito di:
a. ricostruire l’organigramma delle suddette locali di ‘ndrangheta, facenti capo rispettivamente alle famiglie Agresta ed Assisi, operanti nella provincia di Torino, con interessi in tutto il territorio nazionale ed all’estero (Spagna e Brasile);
b. tracciare i canali di approvvigionamento degli stupefacenti (hashish importato tramite la tradizionale rotta spagnola e cocaina attraverso i porti del nord Europa);
c. individuare i componenti di due distinte organizzazioni dedite al traffico e smercio delle sostanze illegali, operanti entrambe sotto l’egida della ‘ndrangheta, delle quali una in Volpiano e l’altra nella zona nord della città di Torino, con quartier generale in Barriera Milano;
d. catturare nel corso delle investigazioni 3 latitanti (padre e due figli), dei quali Assisi Pasquale Michael catturato in Torino il 3 maggio 2017 in un appartamento con attico nel centro cittadino, mentre Assisi Nicola ed Assisi Patrick, inseriti nell’elenco dei latitanti “pericolosi” (ex lista 100) localizzati in appartamenti di lusso in San Paolo del Brasile l’8 luglio 2019;
e. sequestrare complessivi 72,5 kg di hashish, 3,7 kg di marijuana e 6 kg di cocaina, nonché documentate fittizie intestazioni di beni mobili, immobili e quote societarie, oggi sottoposte a sequestro.

Le investigazioni svolte dai militari della Guardia di Finanza di Torino (60 i finanzieri impiegati dall’alba) sono state invece principalmente orientate all’individuazione di condotte dissimulatorie della reale disponibilità di beni compiute da taluni degli indagati ed hanno portato all’individuazione di ulteriori n. 6 soggetti, dei quali 2 riconducibili alla locale di Volpiano, 3 aventi ruolo di “prestanome” ed 1 esercente la professione di commercialista “colletto bianco”.
Le indagini hanno permesso di riscontrare come i sodali abbiano utilizzato parte dei proventi delle attività illecite reimpiegandoli in attività economiche, localizzate nei Comuni di Settimo Torinese e Volpiano, quali il noleggio delle slot machine, la commercializzazione del caffè e la raccolta delle scommesse. Le aziende venivano fittiziamente intestate a prestanome compiacenti, al fine di eludere l’applicazione di eventuali misure di prevenzione che avrebbero potuto portare al sequestro delle imprese.
Fra gli investimenti sottoposti a sequestro figura anche una palestra sita in Volpiano.
Il suddetto programma criminoso si è reso possibile anche grazie all’attività di un commercialista di Settimo Torinese, che ha posto a disposizione dell’organizzazione le proprie conoscenze e competenze tecniche nel settore societario, seguendo in prima persona la costituzione delle diverse società-schermo e fornendo costante supporto per la
risoluzione delle problematiche d’impresa e nei rapporti con gli interlocutori delle società, clienti e istituti di credito.




Torino, smantellata banda della droga: guadagnavano 20 mila euro al mese

Rifornivano di cocaina, hashish e marijuana le Vallette, quartiere alla periferia di Torino, guadagnando fino a 20 mila euro al mese. E, ai clienti che chiedevano il servizio a domicilio, facevano pagare un sovrapprezzo per il carburante. I carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno smantellato una banda di spacciatori italo-albanesi tra i 25 e i 50 anni; cinque persone sono finite in carcere, due ai domiciliari e sei sono state sottoposte all’obbligo di firma.
I militari della compagna di Venaria (Torino) hanno individuato i componenti del sodalizio dopo pedinamenti, intercettazioni e riprese video. Il gruppo, che con i clienti fingeva di vendere libri, cassette e bottiglie di vino, si avvaleva di vere e proprie ‘vedette’ che, durante gli scambi di droga, controllavano la zona con i binocoli, per segnalare l’arrivo dei carabinieri. Durante le indagini, scattate nel novembre 2017, i carabinieri avevano già eseguito 8 arresti e sequestrato oltre sei chili di stupefacente.




TORINO DROGA: ARRESTATI 16 TRAFFICANTI

Redazione

Torino – La droga arrivava dall'Africa per rifornire le piazze di spaccio piemontesi; e africani erano anche tutti gli appartenenti all'organizzazione criminale che importava cocaina ed eroina.

Dopo più un anno di indagini gli agenti della Squadra mobile di Torino hanno concluso l'operazione "Sun" che ha portato all'interruzione dei traffici della banda e all'arresto in totale di 16 persone. Sono invece quattro i destinatari delle ordinanze ancora ricercati.

Dieci membri del gruppo sono stati presi in flagranza di reato durante il corso dell'indagine, e 6 in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Torino, ed eseguita dai poliziotti al termine dell'operazione.

Ai corrieri arrestati in flagranza sono stati sequestrati più di sei chili di droga, trasportata in ovuli nascosti nell'intestino.

I trafficanti sbarcavano dall'aereo a Roma e Napoli e poi si dirigevano a Torino viaggiando su treni ad alta velocità, utilizzando solo biglietti di prima classe. In questo modo riuscivano a fingersi uomini in viaggio d'affari e a passare inosservati, arrivando rapidamente a destinazione.

Gli agenti del capoluogo piemontese, hanno sequestrato anche un appartamento in via Don Bosco, che l'organizzazione utilizzava per ospitare i corrieri di passaggio in città.

L'alloggio era gestito come un vero e proprio albergo: ogni ospite, al suo arrivo, riceveva la chiave che poi avrebbe restituito al momento della partenza.

All'esecuzione degli arresti hanno partecipato anche gli agenti delle Squadre mobili di Alessandria e Grosseto, oltre a due unità cinofile antidroga della questura di Torino.




TORINO: IN MANETTE PER COLPA DELLA DROGA

Redazione

Nell'ambito di una serie di attività di controllo del territorio, finalizzate alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio si sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, negli ultimi due giorni, tre persone (due cittadini extracomunitari ed un italiano) che si erano rese responsabili di possesso e cessione e di droga. Il primo intervento risale al pomeriggio del 17 febbraio scorso in via Saluzzo, dove il personale del Commissariato Barriera Nizza, impegnato in un mirato servizio antidroga in San Salvario, ha individuato un cittadino gabonese, classe 1991, che aveva appena ceduto delle dosi di cocaina ad un tossicodipendente della zona.

Accortosi della presenza degli agenti della Polizia di Stato, aveva tentato di fuggire in via Silvio Pellico, rifugiandosi all'interno di un negozio, ma è stato bloccato e tratto in arresto. A suo carico è stato sequestrato un involucro in plastica con all'interno 16 ovuli di cocaina. Un altro arresto è stato eseguito, sempre nella giornata del 17, davanti ad una discoteca, all'interno del parco del Valentino.

Alcuni dipendenti del locale si erano accorti di un cittadino italiano che aveva ceduto della marijuana ad un cliente ed avevano avvisato il 113. Sul posto è intervenuto immediatamente un equipaggio della Squadra Volanti del Commissariato Centro che ha preso in consegna il malvivente, sequestrandogli svariate dosi di sostanza stupefacente e oltre 400 euro in contanti, provento dell'attività illecita. L'arrestato è un italiano nato a Torino, classe 1991, pregiudicato per reati in materia di spaccio di droga. Il terzo intervento è scattato nella serata di ieri, intorno alle 21,45.

Durante il continuativo pattugliamento in Largo Giulio Cesare, un equipaggio della Squadra Volanti ha individuato un cittadino senegalese, classe 1988, che aveva un atteggiamento sospetto. L'uomo, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga in direzione di via Feletto, cercando anche di disfarsi di alcuni ovuli di droga, poi recuperati all'interno di un cassonetto. Dopo essere stato raggiunto, ha reagito violentemente con una serie di percosse. E' stato, infine, bloccato e tratto in arresto. I reati contestati sono detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.