Roma, Torre Maura: calci e manate al pulmino con i nomadi. La procura apre un fascicolo

ROMA – Calci e manate dai manifestanti contro il pulmino, con a bordo nove nomadi, che ha lasciato il centro di accoglienza a Torre Maura, alla periferia di Roma. In seguito una ventina di persone ha intonato l’inno d’Italia facendo il saluto romano. Da ieri i residenti della zona, supportati da alcuni gruppi di estrema destra, protestano contro il trasferimento di oltre 77 rom nella struttura.
 

Momenti di tensione davanti al Centro che ospita alcuni nomadi a Torre Maura, alla periferia della Capitale. Uno dei residenti che stanno manifestando davanti alla struttura ha urlato contro uno dei nomadi dall’altra parte del cancello: “Scimmia di m… te ne devi andare, esci fuori che ti ammazzo”, mentre un altro ha aggiunto gridando: “Dobbiamo bruciarli vivi”. E alla risposta del nomade, che ha detto urlando “Si si ce ne andiamo”, i manifestanti hanno cominciato a intonare cori mentre alcuni ragazzi si sono arrampicati sui muretti per aggiungersi agli slogan.

La Procura di Roma apre un fascicolo di indagine in relazione agli scontri avvenuti nella tarda serata di ieri nella zona di Torre Maura dove circa 200 abitanti della zona, supportati anche da militanti di Casapound, sono scesi in strada per protestare contro il trasferimento di alcuni rom in un centro di accoglienza. A piazzale Clodio sono in attesa di una informativa dalle forze dell’ordine intervenute. I reati ipotizzati, al momento, sono di danneggiamento e minacce aggravate dall’odio razziale.




ROMA, TIBURTINO – TORRE MAURA. STRANIERI: TRE NUOVI SPORTELLI DI MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE

Ferrante: “Dal diretto contatto con la realtà della Asl Roma B è emersa la necessità di attivare strategie per promuovere la salute dei cittadini stranieri"

 

Redazione

Roma – Facilitare l’accesso alla sanità romana per i cittadini stranieri. Assistendoli soprattutto nella comprensione linguistica e nell’orientamento ai servizi socio-sanitari. E’ l’obiettivo primario del progetto sperimentale “Artemide”, che prevede la partenza – a gennaio 2013 – di sportelli di mediazione linguistica e culturale presso il pronto soccorso, percorso ostetrico-ginecologico e percorso pediatrico, dell’ospedale “Sandro Pertini” (via dei Monti Tiburtini 385) e nei consultori familiari di via di Pietralata 497 e di via delle Canapiglie 88, a Torre Maura.
 
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione IntegrA/Azione in collaborazione con la Asl Roma B e cofinanziata dall’Unione europea e dal ministero dell’Interno, include altri servizi che ricadono in un’area – Municipi V, VII, VIII e X – con altissima presenza di cittadini extracomunitari (circa 80mila sui 297mila dell’intera città metropolitana). Sono in corso di realizzazione guide di educazione sanitaria in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e arabo), in particolare sui temi dell’allattamento al seno, della crescita del neonato e dell’assistenza della donna nel periodo di gestazione; sarà diffusa la pubblicazione “Guida Salute”, realizzata dalla stessa Fondazione con la collaborazione dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata e patrocinata dal ministero della Cooperazione; sono stati attivati corsi di formazione rivolti a mediatori culturali e operatori socio-sanitari per alimentare il dialogo interculturale e migliorare l’efficacia della cura; è stata tradotta modulistica presente presso le strutture sanitarie della zona.
 
I mediatori, da gennaio, saranno impegnati per 30 ore a settimana per ognuno dei due consultori e per 40 ore presso il punto di accoglienza del pronto soccorso del Sandro Pertini. Qui, oltre all’opera di mediazione linguistico-culturale, sarà attivo un servizio di orientamento per l’utenza. Tutto gratuitamente.
 
“Dal diretto contatto con la realtà della Asl Roma B è emersa la necessità di attivare strategie per promuovere la salute dei cittadini stranieri – racconta Francesco Ferrante, vicepresidente di Fondazione IntegrA/Azione e responsabile del progetto. “I problemi emersi vanno dalle difficoltà comunicative tra personale e utenza straniera, che includono anche l’assenza dei moduli di consenso informato multilingue, alla mancanza di collegamenti tra sanità e comunità straniere per la promozione di servizi o per la diffusione di campagne sanitarie. Eppure, per fare un esempio, l’anno scorso ben il 57% delle donne che hanno usufruito dei consultori erano straniere”.
 
Il progetto “Artemide” sarà presentato lunedì 26 novembre 2012, dalle ore 10,30, presso l’aula magna dell’ospedale “Sandro Pertini”, in via dei Monti Tiburtini 385, Roma.