TRIGGIANO, FREDDANO A COLPI DI PISTOLA IN PIENO CENTRO GIOVANNI SBLENDORIO

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Bari
– Alla fine sono stati trovati e arrestati. I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Bari dal G.I.P. di quel Tribunale per omicidio e detenzione e porto illegale di pistola. A finire in carcere il 50enne APPIO Tommaso e il figlio 28enne Nicola, entrambi residenti a Triggiano.
Le indagini, condotte dai militari del Reparto Operativo di Bari, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Triggiano, hanno permesso di fare luce sull’efferato omicidio del 34enne Giovanni Sblendorio, freddato in pieno giorno al centro di Triggiano con alcuni colpi di pistola.
Ancora una volta sono state determinanti le immagini di diverse telecamere cittadine che hanno ripreso padre e figlio a bordo di una Smart avvicinarsi al luogo dell’agguato. Il padre avrebbe aspettato alla guida il figlio che, armato di pistola, si sarebbe recato a piedi ad eseguire la condanna a morte, sbagliando però obiettivo.
Infatti, nel corso delle numerose audizioni fatte dai carabinieri, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Bari, è emerso che l’obiettivo doveva essere con ogni probabilità un 44enne del luogo che aveva avuto vecchi dissapori con gli APPIO. SBLENDORIO ha avuto la sfortuna di trovarsi in compagnia del vero obiettivo e questa fortuita circostanza gli è costata la vita.
Padre e figlio erano da tempo scomparsi da Triggiano, costretti ad abbandonare le rispettive famiglie, per il timore di ritorsioni. Nonostante ciò sono stati rintracciati a Bari dai carabinieri che hanno dato esecuzione alla misura cautelare trasferendo entrambi al carcere di Bari in attesa dell’interrogatorio di garanzia che avrà luogo nei prossimi giorni.




TRIGGIANO: SFRUTTAMENTO DEL LAVORO NERO NEI CAMPI

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Triggiano (BA) – I Carabinieri della Compagnia di Triggiano hanno eseguito un ampio servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto del c.d. fenomeno del "caporalato" e dello sfruttamento del "lavoro nero" nei campi agricoli. Nel corso del servizio sono stati individuati complessivamente 22 lavoratori irregolari, tutti del luogo, sorpresi in alcuni vigneti del comune di Noicattaro privi della necessaria documentazione attestante la regolare assunzione da parte del datore di lavoro. Nei confronti dei datori di lavoro titolari di due aziende agricole, un 76enne di Casamassima e una 57enne di Noicattaro deferiti in stato di libertà, sono state contestate violazioni amministrative per un importo di 90mila euro. L'operazione si inquadra in una serie di servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari che continueranno nei prossimi mesi nelle campagne dell'hinterland barese.




TRIGGIANO, BARI: ACQUISTA 12 MILA EURO IN GIOIELLI…PECCATO CHE CON ASSEGNI CONTRAFFATTI!

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Triggiano (BA) – Utilizzando un documento di identità ed un assegno contraffatto era riuscito ad acquistare gioielli per un valore di 12mila euro. Scoperto è finito in manette. Si tratta di un 51enne barese, già noto alle Forze dell'Ordine, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Triggiano in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per riciclaggio, sostituzione di persona e falsità materiale.
L'uomo, la sera del 29 dicembre dello scorso anno, si è presentato presso un negozio compro-oro del Centro Commerciale Bari Blu di Triggiano dicendo di essere intenzionato ad acquistare una collana con diamanti ed un anello solitario del valore di 12.000 euro. Nella circostanza il "facoltoso" cliente riferiva di voler pagare con un assegno circolare chiedendo alla commessa a chi intestarlo. Apprese le generalità del destinatario del titolo di credito l'uomo salutava cortesemente l'esercente rimandando l'acquisto al giorno dopo.
La mattina successiva il 51enne si ripresentava al negozio e presentando un documento di identità contraffatto, intestato ad un'altra persona residente a Ruvo di Puglia, consegnava l'assegno da lui compilato secondo le istruzioni ricevute il giorno prima portandosi via i gioielli.
A seguito della verifica di regolarità dell'assegno fatta dal titolare del negozio quest'ultimo apprendeva che il titolo di credito faceva parte ci uno stock di assegni, tutti in bianco, denunciati come smarriti e pertanto sporgeva denuncia dell'accaduto ai carabinieri che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, sono riusciti, grazie anche alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del negozio, ad identificare il 51enne, no nuovo alla commissione di reati di questo tipo. Sul suo conto i carabinieri sono riusciti a raccogliere numerosi elementi di prova che hanno consentito all'A.G. di emettere il provvedimento restrittivo eseguito dai militari. Il 51enne è stato associato presso la casa circondariale di Bari.