Tumore: nuova analisi del sangue per scoprire 20 tipi di cancro

E’ una nuova analisi del sangue che promette di individuare la presenza di ben 20 tipi di cancro: e’ stata realizzata al Dana Faber Institute di Boston (Harvard) e nei primi test ha mostrato una accuratezza straordinaria. Nel 99.6% dei casi, i test sono riusciti ad individuare correttamente i pazienti che avevano un tumore e l’ organo da cui il cancro originava.
   I dati sono stati presentati al Conferenza della Societa’ Europea di Oncologia.
    L’ analisi e’ stata messa a punto dalla ‘Grail Inc’, azienda di biotecnologie che usa metodi innovativi per osservare le sequenze genetiche: nello specifico, il nuovo esame cerca di identificare la presenza di micro sostanze chimiche (metili) – coinvolte attraverso un processo chiamato metilazione nell’ attivazione o disattivazione di geni legati allo sviluppo dei tumori.
    Il metodo e’ stato sperimentato su 3.600 pazienti, alcuni malati di cancro, altri no. Il test ha ‘rilevato’ correttamene alcuni indicatori presenti nel sangue di chi era effettivamente malato. Ed ha identificato anche l’ organo di origine della neoplasia.
    La nuova analisi – spiegano gli scienziati in un comunicato del Dana Faber Institute – e’ diversa dalle cosiddette ‘biopsie liquide’ che cercano le mutazioni genetiche all’ interno del Dna delle cellule tumorali.
    Il test della Grail individua andamenti anormali nei processi di metilazione – spiega ancora il comunicato – che in molti casi risultano essere i piu’ indicativi della presenza di tumori.
    Tra i tipi di cancro correttamente identificati dal nuovo test figurano i tumori del seno, delle ovaie, del colon, del pancreas, della testa e collo, dell’esofago, della cistifellea. Anche casi di mieloma multiplo e leucemia




Pordenone, ha il tumore al seno e ricorre ad un naturopata: muore a soli 46 anni

PORDENONE – Per combattere un tumore al seno chiede aiuto ad un naturopata, ma dopo pochi mesi si ritrova in fin di vita e quando finalmente si rivolge agli oncologi è troppo tardi. Vittima di questa vicenda è una donna di 46 anni, siciliana, morta circa un anno fa. A denunciare l’accaduto è stato l’oncologo del Cro di Aviano (Pordenone) Massimiliano Beretta, che mette in guardia, dalle colonne del Gazzettino, sull’affidarsi a questi “guru” che utilizzano soltanto sostanze naturali.
Toccante l’email che la paziente ha inviato dalla Sicilia al medico dell’Istituto Tumori friulano per presentare il proprio caso: “Avevo seguito i consigli di un naturopata che conoscevo da anni, ma che si è rivelato poi un lupo travestito da agnello, definizione sin troppo generosa per questo personaggio che praticava radioestesia, fiori di Bach, metodo Hamer e poi mi ha ridotta in fin di vita, dolorante”.
“Mentre lei credeva di sottoporsi a una terapia efficace, la malattia avanzava in modo ancor più aggressivo – ha spiegato all’ANSA Beretta – perché non incontrava l’ostacolo della chemioterapia, e soprattutto si diffondeva in un organismo ormai privo di difese. I dati che più ci allarmano sono quelli relativi all’autodiagnosi da motore di ricerca: una recente indagine di Medipragma ha accertato che l’81% degli italiani si rivolge al ‘dottor Google’ per trovare informazioni online su sintomi, diagnosi, malattie e cure”




Tumore al seno: verso il vaccino

 

Redazione

 

Passi da giganti per il vaccino contro il tumore al seno. E' risultato sicuro ed efficace il vaccino che stimola il sistema immunitario a prendere di mira la proteina HER2 sulle cellule del cancro alla mammella, portando così alla regressione della malattia in stadio iniziale su un gruppo di 13 pazienti su 54 arruolate nella sperimentazione. Il gene HER2 è sovraespresso nel 25% di tutti i tumori al seno ed è associato a una cattiva prognosi. I ricercatori del Moffitt Cancer Center hanno sviluppato un vaccino che aiuta il sistema immunitario a riconoscerlo e prenderlo di mira. Per prepararlo hanno isolato le cellule immunitarie dendritiche dal sangue di ogni paziente ed le hanno esposte a frammenti della proteina HER2. Per determinare se il vaccino fosse sicuro ed efficace, hanno eseguito uno studio su 54 donne che avevano cancro al seno di questo tipo in stadio precoce. Alle pazienti è stata iniettata una dose di vaccino personalizzato una volta alla settimana per 6 settimane in un linfonodo, sul tumore stesso o in entrambi i siti. Dai risultati, pubblicati sulla rivista Clinical Cancer Research, è emerso che il vaccino era ben tollerato e la tossicità bassa; gli eventi avversi più comuni sono stati affaticamento e brividi. Circa l'80% delle pazienti valutabili ha avuto una risposta immunitaria positiva.
Inoltre 13 pazienti hanno raggiunto una risposta completa, ovvero l'assenza di malattia rilevabile all'interno di campioni chirurgici dopo la resezione. Maggiore efficacia è stata riscontrata in donne con carcinoma duttale (che colpisce le cellule dei dotti mammari). Precedentemente uno studio ha mostrato l'efficacia del vaccino GP2 contro tumori al seno HER2-positivi per evitare recidive in pazienti già operati.




Lazio, contrasto tumori al seno: riparte "Ottobre Rosa"


di Marco Staffiero

Con l’aumento dei tumori crescono anche le campagne di prevenzione. Secondo gli ultimi dati, il Lazio è al terzo posto tra le regioni italiane per numero di tumori al seno. Ogni anno si contano 4.200 nuovi casi su 40mila diagnosticati in tutta la penisola.

 

La regione strappa così il terzo posto nel Paese per la diffusione di questa patologia, dopo la Lombardia e il Veneto, registrando 750 decessi ogni anno. Probabilmente le cause dell’aumento di tumori possono essere ricercate nel campo dell’alimentazione,  (cosa ci mangiamo? quante sostanze chimiche vengono usate sulla frutta e verdura?) dall’aria inquinata che ci respiriamo fino ad arrivare alle onde elettromagnetiche.  Molto spesso fare semplice prevenzione può non bastare.


Occorre sapere la verità su cosa sta succedendo negli ultimi anni alla nostra salute. Pochi giorni fa i dati resi noti dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall'Associazione italiana registri tumori, ci parlano di mille persone al giorno, che ricevono una nuova diagnosi. Il motivo dell’aumento dei tumori quale sarà? Ci nascondono qualcosa? Anche quest’anno prende il via ‘Ottobre Rosa', la campagna gratuita per la prevenzione del tumore al seno sostenuta dalla Regione Lazio per sottolineare l’importanza della diagnosi precoce di questa patologia. Durante tutto il mese infatti l’offerta del test viene estesa, oltre che alle donne nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni, anche alle donne fuori fascia che non rientrano nei percorsi organizzati: 45-49 anni e 70-74 anni.  Nel corso di tutto il 2015 i programmi di screening mammografici hanno identificato 500 tumori maligni tra la popolazione invitata ad effettuare la mammografia di screening. Queste donne sono state operate nei centri di riferimento regionali. Nel corso dell’ultima edizione di Ottobre rosa in totale sono state effettuate 7.345 prestazioni di screening (mammografie, ecografie, visite senologiche)  e sono stati identificati 56 tumori maligni.