Tuscania, arte e poesia: Bruna Regina presenta “Quando il gabbiano oltrepassa il mare”

TUSCANIA (VT) – Dopo il successo di pubblico di Ronciglione dello scorso 11 Marzo, la pittrice e poetessa Bruna Regina presenterà, il giorno 18 dicembre, alle ore 17,00, presso la sede della ACTAS, Associazione Culturale Turismo Arte Spettacolo, in piazza Matteotti 5,6,7,8 a Tuscania (VT), il libro di poesie dal titolo “Quando il gabbiano oltrepassa il mare”.

Insieme al libro saranno in mostra trenta opere della Regina ad acquerello, la maggior parte delle quali già pubblicate nel libro insieme alle poesie. All’evento sarà presente il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolomei, l’Assessore alla Cultura Franco Piccioli. Dialogherà con la scrittrice Ennio Staccini. L’attore e musicista Girolamo Mariani leggerà alcune poesie accompagnandosi con la chitarra. Il tema del gabbiano è caro alla scrittrice, originaria di Bari, una città di mare, in cui il mare è un sottofondo costante, nei suoi umori; è il respiro dell’anima e una colonna sonora che scandisce il tempo. Il gabbiano è simbolo di libertà totale: un uccello dalle “Lunghe bianche ali” che non ha limiti nè confini, e neanche l’orizzonte lo può contenere, dato che ogni orizzonte raggiunto propone un nuovo traguardo. Oltrepassare il mare, per Bruna Regina, vuol dire andare ‘oltre’, tendere a traguardi non scritti né canonizzati, in uno slancio che coinvolge l’anima e lo spirito. Di questo sono testimonianza le trenta opere realizzate negli anni, che faranno da corollario alla presentazione, in una cornice di storia e di antica bellezza come solo la città di Tuscania può offrire.

 

Roberto Ragone




TUSCANIA: TUTTO PRONTO PER IL CONCERTO DI MUSICA ANTICA

Redazione

Tuscania (VT) – Nella provincia di Viterbo la gli eventi musicali non si esauriscono mai. Il programma di questo Concerto di musica antica, organizzato dall'Associazione Culturale "Il Grogiuolo" e che si terrà a Tuscania (Viterbo) venerdì 23 agosto – h. 21,00 presso l' Anfiteatro Giardini Parco Torre di Lavello, vuole essere un ideale dialogo e confronto tra due realtà musicali.

Da un lato il primo Barocco italiano, dall'altro la musica antica tradizionale del vicino Oriente. Queste due dimensioni sono colte nel loro carattere più essenziale, ossia quello popolare. La musica "del popolo", seicentesca che interpreteremo è sopravvissuta ai secoli grazie ad un manoscritto di origine napoletana o romana: danze e "galanterie" della Roma o della Napoli di primo seicento contrappuntano così la musica delle strade e dei vicoli orientali …. ispirazioni tratte dalla pellicola "Il fiore dalle mille e una notte" di P.P. Pasolini, per approfondire questo dialogo tra questi due mondi. La citazione di fà tuttavia diretta negli ultimi due brani del programma: il ritornello delle lavandaie del vomero, antichissimo canto popolare napoletano, e la struggente canzonetta "Fenesta c'luciv" attribuita a Vincenzo Bellini, sono brani direttamente utilizzati da Pier Paolo Pasolini nel film Decameron.