VITERBO, I VINI DELLA TUSCIA E IL DIVINO ETRUSCO CONQUISTANO VOLTERRA

Redazione

Viterbo – Grande successo per i vini della Tuscia giunti a Volterra con Il Divino Etrusco. La manifestazione, che nel modello attuale ha debuttato per la prima volta a Tarquinia nel 2008, ha fatto conoscere e apprezzare in terra toscana i vini di Cerenini, Etruscaia, Tenuta Sant’Isidoro, Terre Giorgini Santa Maria di Tarquinia; Villa Puri di Bolsena e Terre Etrusche Cantine Lotti di Cellere.

Ottimi i giudizi sui nostri vini nelle  degustazioni guidate da Fernando Pardini, autore della Guida “Vini d’Italia” de L’Espresso e direttore responsabile di acquabuona.it, Franco Pallini enogastronomo, collaboratore di winenews.it e da Carlo Zucchetti, enogastronomo, wine blogger e ideatore del DiVino Etrusco. Quelli delle degustazioni guidate sono stati importanti occasioni di incontro e di scambio di esperienze per i produttori interessati a garantire una sempre più alta qualità nel bicchiere.

Il DiVino Etrusco mira a ricostituire tramite il vino il legame tra le dodici città etrusche anticamente confederate nella Dodecapoli. L’affascinante popolo etrusco ha lasciato su questo territorio, oltre alle tracce archeologiche della propria civiltà, una comune matrice culturale che si esplica nella continuità dell’allevamento della vite e della coltivazione dell’olivo.  Da queste basi è nato il progetto elaborato da Carlo Zucchetti e Alessandra Di Tommaso. L’idea prevede di creare un evento in ognuna delle dodici città come opportunità per far conoscere il territorio abitato da questo antico e affascinante popolo e come occasione di dialogo, di crescita e di visibilità per i produttori e per le aziende. Anche a Volterra erano presenti le postazioni simbolo delle dodici città disseminate negli angoli più suggestivi del centro storico, segnando le tappe di un percorso enoico che ha permesso di assaporare il territorio etrusco attraverso i  suoi vini. Tavoli al completo e alto gradimento per le cene degustazione con menu dedicati ai prodotti e alle ricette della tradizione accompagnati dai vini presentati e illustrati da Carlo Zucchetti e Alessandra Di Tommaso. 




VITERBO, L'ASSESSORE PROVINCIALE AMBROSINI CHIARISCE SUGLI INTERVENTI FITOSANITARI NEI CASTAGNETI DEI MONTI CIMINI

Redazione

Viterbo – “Quello del Cinipide dei castagni è un problema che nel territorio provinciale esiste dal 2005. Al momento della scoperta del parassita, tutti gli istituti scientifici si sono adoperati per trovare una soluzione indirizzandosi da prima sull’utilizzo dei fitofarmaci come strumento per debellare il Cinipide. In seguito per cercare di evitare l’uso dei fitofarmaci che, se utilizzati in maniera indiscriminata, possono creare danni ambientali e di salute, si è deciso di puntare su un antagonista biologico. Gli studi portati avanti dall’università di Torino e quella della Tuscia hanno portato a optare per l’utilizzo del Torymus, insetto antagonista naturale del Cinipide. Successivamente, in accordo con i Comuni interessati e le associazione castanicole della zona sono state individuate le aziende disposte a mettere a disposizione la propria coltura per un trattamento biologico con lanci di Torymus, coordinati dal Servizio fitosanitario regionale, unico responsabile dei trattamenti. In tutta la regione Lazio sono state individuate 68 aziende, una quarantina nel territorio del viterbese, l’elenco delle aziende in cui è stato lanciato il Torymus è depositato al Servizio fitosanitario regionale. 

Nel momento in cui l’agricoltore ha acconsentito ad effettuare il trattamento biologico, ha accettato di rispettare determinate prescrizioni contenute nella nota n°332543 del 27/7/2012 redatta dal direttore dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Gli imprenditori si sono impegnati fino a maggio 2014 a non effettuare trattamenti fitosanitari per un raggio di almeno un chilometro dal punto di rilascio dell’antagonista biologico. Da colloqui intercorsi con la dottoressa Bianchi del servizio fitosanitario regionale, si è appreso che la distanza di un chilometro ricade direttamente all’interno dei castagneti, in quanto sono stati scelti, per la sperimentazione, appezzamenti di dimensioni notevoli. 

Il controllo del rispetto delle norme spetta esclusivamente al servizio fitosanitario regionale che si può avvalere, per i controlli, della Asl competente. I Comuni, per maggior tutela, possono emettere ordinanze affinché ogni coltivatore che effettua trattamenti chimici rispetti la normativa. Il Nucleo ambiente della Polizia provinciale può effettuare, quindi, solo ed esclusivamente controlli di routine sul territorio, ciò è quello che è accaduto nei giorni scorsi, con gli agenti che si sono recati in alcuni negozi specializzati, oppure direttamente nei castagneti. 

Quindi, l’assessore Ambrosini non cade affatto dalle nuvole, ma realisticamente si attiene alla normativa e svolge il suo compito secondo le proprie competenze. Auspico che, con questo chiarimento si possa mettere la parola fine su una querelle che reiterandosi ostacola l’operato di chi sta effettuando le indagini, che devono rimanere segrete almeno fino alla loro conclusione. Allo stesso tempo è utile fare massima attenzione visto che questo modo di divulgare notizie e informazioni inesatte crea inutili allarmismi”. 

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TUSCIA: FITOFARMACI NEI CASTAGNETI NEL MIRINO DEL NUCLEO AMBIENTALE DELLA POLIZIA




TUSCIA: FITOFARMACI NEI CASTAGNETI NEL MIRINO DEL NUCLEO AMBIENTALE DELLA POLIZIA

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Redazione

Il Nucleo ambientale della Polizia provinciale da alcuni giorni sta effettuando controlli nei castagneti e in alcuni negozi specializzati della zona dei Cimini. L’obiettivo di palazzo Gentili è quello di monitorare la situazione relativa all’utilizzo di fitofarmaci nei castagneti della Tuscia. “A seguito di alcune segnalazioni – ha affermato il presidente della Provincia, Marcello Meroi – abbiamo fatto scattare i controlli del nucleo ambientale della Polizia provinciale”.

Diversi gli ambiti di controllo. “Per prima cosa – ha proseguito Meroi – gli agenti hanno effettuato accertamenti nei negozi specializzati del territorio. La normativa prevede due tipi di autorizzazioni che devono essere in possesso dei negozianti: una certificazione relativa al luogo di stoccaggio dei materiali e la presenza di un patentino per il rivenditore. Per ora, in tutti i negozi controllati, non si sono riscontrate anomalie”. Ma la Polizia provinciale ha fatto anche i controlli sul campo: “Da alcune mattine – ha continuato Meroi – gli agenti si stanno recando nei castagneti per controllare da vicino la situazione. Per ora tutti gli operatori sono stati trovati in regola, in quanto l’irrorazione è stata eseguita seguendo i canoni prestabiliti”.

Ma palazzo Gentili non starà a guardare: “Nonostante la normativa a livello nazionale sia estremamente carente – ha affermato ancora il presidente – proseguiremo con i controlli in tutti i paesi del comprensorio. I riscontri riguarderanno tutte le zone con particolare attenzione a quelle in cui è stato rilasciato il Torymus, ma staremo molto attenti anche a certificare la presenza o meno di cartellonistica che segnala l’utilizzo delle sostanze, ciò per garantire l’incolumità di coloro che si recano nei castagneti per cercare funghi o per fare semplicemente delle passeggiate. Inoltre, con la collaborazione dell’Arpa, verranno eseguiti riscontri anche su pozzi e sorgenti per verificare lo stato delle acque”.

Intanto, la Provincia in collaborazione con il dipartimento Dibaf dell’Università della Tuscia sta portando avanti la realizzazione di un progetto europeo nell’Ambito del programma comunitario Life+ per la tutela della biodiversità dei boschi di Castanea Sativa. “Il progetto – ha ribadito l’assessore provinciale all’Agricoltura, Luigi Ambrosini – si propone di promuovere la gestione sostenibile e integrata dell’habitat castanicolo attraverso azioni che rispondano alle più rilevanti emergenze che minacciano la conservazione dei castagneti, che da tempo stanno dando segni di deperimento e degrado essendo stati attaccati da parassiti come il Cinipide”.




TUSCIA: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CONVEGNO NAZIONALE “NUOVE PROSPETTIVE NELLE MALATTIE RESPIRATORIE”

Luca Pagni

Viterbo – L'obiettivo è mantenere una tradizione di incontri biennali su argomenti attuali di Pneumologia, di Allergologia e di Medicina del Lavoro. Patrizia Scavalli ci spiega che questa IV edizione si prefigge lo scopo di affrontare le principali tematiche riguardanti le patologie respiratorie in un contesto sanitario che sta rapidamente cambiando e che deve rispondere a mutate esigenze assistenziali, che oggi sono quelle tipiche delle società avanzate quali soprattutto la cronicità, l’invecchiamento della popolazione, l’inquinamento ambientale, la globalizzazione. Tutto questo in un grave momento di crisi economica per il nostro paese in cui il Servizio Sanitario Nazionale ed in particolare quello della Regione Lazio devono fare i conti con la “spending review” vale a dire carenza di personale, tagli alla spesa Sanitaria, a fronte invece di un aumentato bisogno di assistenza. La necessità quindi di un migliore utilizzo delle risorse, esaminando nuovi modelli assistenziali come l’integrazione ospedale territorio, l’assistenza domiciliare e la telemedicina è ormai evidente a tutti. Nella provincia di Viterbo vi è una prevalenza di malattie respiratorie che si avvicina molto alla media nazionale sia per motivi epidemiologici, climatici e geografici (sono infatti la prima causa di ricovero ospedaliero), che socioeconomici. Le mutate condizioni demografiche dell’Italia ed i flussi migratori degli ultimi anni hanno portato ad una trasformazione anche del panorama sanitario. Gli effetti dell’inquinamento e le infezioni respiratorie emergenti sono oggi un problema di salute pubblica che la classe medica deve tenere presente, specie quando ad esserne colpiti sono le fasce deboli della popolazione. Mutato altresì il panorama del mondo del lavoro: mentre ancora alto è il numero di malattie respiratorie professionali (silicosi ma anche asbestosi) nel Distretto Industriale di Civita Castellana, importanti oggi sono diventati gli effetti delle nuove sostanze utilizzate in agricoltura, responsabili dell’aumento di malattie respiratorie allergiche o da pesticidi, o di nuove sostanze introdotte nel ciclo produttivo industriale. Saranno discussi anche argomenti emergenti quali le patologie legate ai disturbi del sonno, come la sonnolenza diurna, una delle più frequenti conseguenze dell’OSA, alla guida di autoveicoli. La città di Viterbo è stata scelta ancora una volta per questa edizione del Convegno Nazionale per la necessità di presentare gli argomenti delle malattie respiratorie ad una cerchia sempre più ampia di operatori che sono accomunati da interesse scientifico e da finalità di prevenzione e di educazione sanitaria e che si prefiggono lo scopo di diffondere, soprattutto fra i giovani, nel mondo della scuola e del lavoro, la conoscenza dei rischi per la salute causati dall’abitudine al fumo e dall’inquinamento nelle società dallo stile di vita occidentale. La prestigiosa e solenne sede del Palazzo dei Papi sarà la cornice di questo Convegno, che sarà rivolto ai medici, al personale sanitario infermieristico, ai tecnici di fisiopatologia respiratoria, ai fisioterapisti attraverso la partecipazione alle sessioni scientifiche ai dibattiti ed alle tavole Rotonde. La partecipazione di numerosi relatori fra i più esperti della materia, provenienti da tutta Italia, garantiranno l’alto contenuto scientifico della manifestazione.  Domani venerdì 24 maggio 2013 saranno trattate tematiche delicate ed importanti anche per la salvaguardia della natura e della salubrità dell’aria. Si parlerà infatti della correlazione tra malattie respiratorie ed  inquinamento indoor/ outdoor.
Nella trattazione del tema “Inquinamento industriale ed effetti sulla popolazione generale: i dati più recenti”, il Prof. Francesco Forastiere, del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazioesperto di inquinamento atmosferico e salute, verrà sollecitato dall’imprenditore agricolo bassanese Carlo Leoni, il cui papà soffre di enfisema polmonare ed abita a ridosso della Tuscia Prefabricati ad illustrare tutti i potenziali rischi alla salute ed all’ambiente, con i possibili interventi di prevenzione, qualora a Bassano Romano (VT) si autorizzasse un’attività industriale per la realizzazione di conglomerati cementizi in CLS dove al posto della sabbia si potrebbero utilizzare ceneri sottili e pesanti, scorie e rifiuti pericolosi derivanti dalle centrali termo elettrice ed a carbone di Civitavecchia contro l’utilizzo delle quali si sono già espressi diversi consigli comunali del Lazio.
Il prossimo venerdì 7 giugno 2013 si terrà una diretta RAI TV di “Buongiorno Regione” da Bassano Romano per dare voce a quanti chiedono a gran voce di scongiurare il DISASTRO AMBIENTALE e di tutelare preventivamente la SALUTE di tutti.

 




L’OLIO DELLA TUSCIA CONQUISTA IL PODIO A “ORII DEL LAZIO”

Redazione

Viterbo – Eccellente risultato ieri per l’olio della provincia di Viterbo nella splendida cornice del Tempio di Adriano a Roma, in occasione di “Orii del Lazio” il concorso regionale  giunto alla 20a edizione dedicato agli oli extravergine di oliva, organizzato da Unioncamere Lazio con il supporto di Azienda Romana Mercati e nella Tuscia della Camera di Commercio di Viterbo.

Tra le 19 aziende partecipanti  della provincia di Viterbo, ben 13 sono state premiate o hanno ricevuto menzioni speciali:
Extra Vergine – Fruttato Leggero
1° Oleificio 3 C di Vignanello con Frantoio Cioccolini
2° Colli Etruschi di Blera con Colli Etruschi
Menzione speciale a: Oleificio Mosse di Montefiascone Le Mosse Canino Dop 
Fruttato Medio
1° De Parri Laura di Canino Cerrosughero
2° Oleificio Sociale di Canino con DOP Canino
Menzioni speciali a: Frantoio Archibusacci F. & C. di Canino con Archibusacci G. & F. e Frantoio Oleario di Gentilucci Elvira e Papacchini Luigi di Cellere con Dop Canino Canino Dop
Fruttato Leggero
1° Cooperativa Olivicola di Canino con Dop Canino
2° Frantoio Archibusacci dal 1888 di  Canino con Frantoio Arturo Archibusacci Tuscia Dop
Fruttato Medio
1° Colli Etruschi di Blera con  Evo
2° Sciuga di Montefiascone con Il Molino
Menzione speciale: Alessandra Boselli di Bassano in Teverina con Le Olive di Ale Tusica Dop 
Fruttato Leggero
1° Villa Caviciana di Grotte di Castro (VT) con Villa Caviciana

“A una partecipazione importante – ha commentato il segretario generale della Camera di Commercio di Viterbo Francesco Monzillo, presente alla cerimonia – sono conseguiti risultati importanti. Dall’esito di questa premiazione risulta ancor più evidente che la qualità delle nostre produzioni oltre a interessare un numero significativo di imprese, è diffusa su tutto il territorio provinciale e riguarda sia le Dop Canino e Tuscia sia l’olio extravergine. Oltre a ringraziare tutti i partecipanti per aver preso parte al Concorso, voglio complimentarmi con i premiati, i quali beneficeranno di numerose iniziative promozionali e potranno fregiarsi di questo titolo. Un aspetto tutt’altro che irrilevante considerando che i consumatori sono sempre più attenti e sensibili all’acquisto di prodotti di qualità”. Tra i premiati De Parri Laura e Colli Etruschi sono stati anche ammessi al prestigioso Concorso nazionale “Ercole
Olivario”, in programma sabato 23 marzo a Perugia.


 




VITERBO, I PRODOTTI DELLA TUSCIA VOLANO A LIONE

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Redazione

Viterbo – Cinque imprese del comparto agroalimentare espongono fino al 30 gennaio in Francia al Sirha per la fiera internazionale della ristorazione e dell’industria alberghiera.

Trasferta francese per cinque imprese della Tuscia che fino al prossimo 30 gennaio saranno a Lione per il Sirha, il Salone internazionale dedicato alla ristorazione e all’industria alberghiera.

La fiera, vetrina dell’eccellenza agroalimentare mondiale, si svolge con cadenza biennale e ha come target principale il mondo della ristorazione di gamma medio-alta e quello degli importatori, distributori e responsabili acquisti dei prodotti agroalimentari di qualità e di nicchia.

I prodotti tipici viterbesi, grazie al supporto dell’Ufficio internazionalizzazione della Camera di Commercio di Viterbo, saranno presenti nell’esposizione collettiva che comprende 30 aziende laziali e un’area istituzionale, organizzata e curata da Unioncamere Lazio in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma. Le imprese laziali esporranno le più significative produzioni agroalimentari regionali (olio, vino, acqua minerale, formaggi, mozzarella, prodotti surgelati, prodotti di alta gastronomia, caffè, prodotti da forno e cioccolato) con un’attenzione particolare ai prodotti di qualità e a quelle eccellenze che negli anni hanno incontrato il favore crescente da parte dei buyer internazionali.

Per la Tuscia Viterbese espongono: Azienda Agricola Bertarello, Cooperativa Olivicola di Canino e Società Agricola Sciuga con gli oli extravergine di oliva; Azienda Agricola Mazziotti con i propri vini; Biscotteria Etrusca con i prodotti da forno tipici.

Questi alcuni numeri del Salone: oltre 120mila mq allestiti con più di 2mila espositori da più di 22 Paesi. L’ultima edizione ha visto più 162mila visitatori e 17.900 visitatori internazionali di 120 Paesi, 536 novità gastronomiche esposte, 10.420 chef riuniti in un unico appuntamento, 952 giornalisti e 1.200 dimostrazioni al giorno.




VITERBO PROVINCIA: APPROVATI I PRIMI PROGETTI PER LAVORI SULLE STRADE

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Viterbo – “Questa mattina sono stati approvati dagli uffici del settore Viabilità tre progetti che permetteranno alla Provincia di mettere in sicurezza diverse arterie stradali della Tuscia”. Lo dichiara l’assessore alla Viabilità e Lavori di Palazzo Gentili, Gianmaria Santucci, che, proprio alla vigilia di una nuova ondata di maltempo che rischia di creare altri disagi sulle strade provinciali, annuncia una serie di importanti interventi che riguarderanno la rete viaria del Viterbese. “Si tratta solo della prima parte dei lavori che saranno effettuati nei prossimi mesi grazie agli 800mila euro previsti nell’assestamento di bilancio approvato dal consiglio provinciale la scorsa settimana – spiega l’assessore Santucci -. Colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri provinciali per l’attenzione che hanno mostrato verso la situazione della viabilità provinciale”.

“Verranno effettuati lavori di asfaltatura sulla SP Umbro Casentinese dal km 10,5 al km 11,4 e dal km 2,4 al km 3,3 – continua -, mentre sulla SP Bassanese saranno ripulite tutte le cunette e si provvederà all’asfaltatura del tratto stradale interno al comune dal km 4,5 al km 5,1”.

Il programma dei lavori prevede anche la pulizia delle cunette e la rimozione delle frane in tre diversi raggruppamenti della Zona 2: il primo riguarda SP Verentana, SP Poggio Morano, SP Piansanese, Sp Caninese; il secondo interessa SP Doganella, SP Lamone, SP Lago di Mezzano, SP Valle dell’Olpeta; l’ultimo sottotratto comprende le strade bianche della SP Lago di Bolsena (al momento chiusa al traffico veicolare), della SP Lago di Mezzano e della diramazione della SP Valle di Ripa Alta.

“Contiamo attraverso queste iniziative di migliorare le condizioni delle strade della Tuscia, contribuendo a garantire una maggiore sicurezza per i cittadini – conclude l’assessore Santucci -. Presto potremo partire con gli interventi sui tratti interessati, ma questa è solo la prima parte di quelli già previsti: la prossima settimana verranno, infatti, approvati nuovi progetti riguardanti altri tratti. Non appena il maltempo ce lo consentirà daremo immediata attuazione ai lavori sulle strade”.

 

 

 




VITERBO, SUCCESSO PER LA PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO "CAROTE IN AGRODOLCE DELLA TUSCIA"

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Redazione

Viterbo – L’assessore provinciale all’Agricoltura e Valorizzazione dei Prodotti tipici locali Franco Simeone ha partecipato questa mattina alla presentazione di “Carote in Agrodolce della Tuscia” il prodotto dell’Azienda Vita Nova di Francesco Pasquini.  L’iniziativa è stata organizzata dal Club Enogastronomico della Tuscia presso il Comune di Viterbo.

“Ho accolto volentieri l’invito degli organizzatori – ha spiegato Simeone – soprattutto perché ho avuto l’occasione di conoscere più a fondo, attraverso documenti e testimonianze, la storia di un prodotto un tempo profondamente radicato nella tradizione contadina della Tuscia e molto importante anche dal punto di vista economico. La produzione delle carote ha purtroppo subito a partire dal 1970 un drastico calo fino a scomparire del tutto. Assistere oggi alla ripresa di una tradizione è senza dubbio un segnale importante che non solo va accolto positivamente, ma va incoraggiato e sostenuto. Come ho avuto modo di ripetere in più occasioni – ha aggiunto l’assessore –  l’agricoltura può essere un importante ammortizzatore sociale nei periodi di crisi, come dimostrano le esperienze del passato quando la risorsa terra si è rivelata fondamentale per assicurare lavoro ai giovani. Incoraggiare gli operatori economici impegnati nel promuovere e sperimentare nuove produzioni in campo agricolo ed enogastronomico – ha concluso – significa scommettere sulla ripresa della nostra economia indissolubilmente legata al rilancio di un’agricoltura di qualità”.