UDC, FORTE: “CESA DIMETTITI, AZZERIAMO VERTICI DEL PARTITO”

Redazione

Roma – “Azzeriamo tutti i vertici del partito. Siamo a un crocevia o voltiamo pagina o siamo già morti”. Questa la richiesta fatta dall’esponente Udc Aldo Forte al segretario Lorenzo Cesa durante l’Assemblea nazionale dell’Unione di centro in svolgimento a Roma. Assemblea nella quale Forte ha presentato un “Appello per una nuova Unione di centro, di cuore e di coraggio”.

“Non siamo stati in grado di interpretare il cambiamento, – ha denunciato Forte – gli italiani a vedere nei moderati solo tatticismi, furbizia, grigiore. L’Udc è diventato un partito elitario, arroccato su temi etici, su moralismi e su posizioni oltranziste di responsabilità lontane dalla vita di tutti i giorni”. 

“Dobbiamo tornare alla nostra anima popolare, – ha aggiunto Forte – a rivolgerci al tessuto produttivo, alle piccole e medie imprese, al cosiddetto popolo delle partite iva. Dobbiamo essere cristiani, ma affermando che difendere la dignità della vita per noi vuol dire prima di tutto difendere lavoro, casa e qualità dell’esistenza”.

“Non ci rialzeremo – ha continuato Forte – se non costruiamo un progetto credibile, con una nuova classe dirigente selezionata dal basso, fatta di giovani, valorizzando i tanti che hanno governato e governano il nostro Paese sul territorio. Un progetto politico che deve nascere dalla partecipazione, dalla riflessione sui nostri valori e su un programma chiaro”.

“Per questo – ha poi concluso Forte rivolgendosi direttamente al segretario Cesa – Lorenzo ti chiedo un ultimo atto di amore per questo partito. Dimettiti. Azzeriamo i vertici del nostro partito. Solo così potremo far rinascere una nuova Unione di centro, di cuore e di coraggio”.

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FIUMICINO PASSOSCURO: URGE SOLUZIONE PER IL PROBLEMA DEL VINCOLO DI ESONDAZIONE SUI TERRENI EDIFICABILI DELL'ISOLA SACRA

Redazione

 Fiumicino – “Mi prendo l’impegno di dare una soluzione definitiva, con la collaborazione di associazioni e comitati di quartiere, ai problemi non ancora risolti nel territorio di Fiumicino e, in particolare, di Isola Sacra e Passoscuro”: lo ha dichiarato, nel corso di un dibattito a Fiumicino, il Consigliere regionale dell’Udc Mario Mei, candidato alle prossime elezioni regionale per la “Lista civica per Bongiorno Presidente”.

 “Qui a Fiumicino bisogna risolvere, tra le altre cose – ha proseguito Mario Mei –  il problema del vincolo di esondazione sui terreni edificabili di Isola Sacra e Passoscuro, definire la situazione dei residenti nella zona denominata ‘Passo della Sentinella’, creare  isole ecologiche funzionali,  riqualificare il Lungomare di Passoscuro e ridefinire mappe e orari del trasporto pubblico locale”.

 “Abbiamo il dovere, di fronte ai cittadini di condurre una campagna elettorale di verità e responsabilità. La politica deve tornare ad essere credibile, concreta, vicina ai bisogni e alle esigenze della gente. Mi prendo l’impegno, una volta eletto in consiglio regionale – ha concluso Mei – di battermi per questo territorio: questo è un paese ricco di opportunità e sono convinto che c’è la possibilità di fare molto, e di rilanciare Fiumicino, sia dal punto di vista ambientale, che da quello economico-occupazionale”.




POLITICHE, CARLINO INVOCA IL PATTO – MODERATI PROGRESSISTI

Redazione

“Per arginare la nuova deriva populista e demagogica messa in campo dal Pdl dopo che Berlusconi ha manifestato la volontà di scendere in campo, servirebbe un patto tra moderati e progressisti. Questa a mio avviso è la strada da percorrere.” Lo dichiara l’esponente e consigliere regionale Udc Roberto Carlino.

“Togliere la fiducia al governo Monti sarebbe un atto di grave irresponsabilità politica, che rischierebbe di mettere a repentaglio il grande lavoro svolto in condizioni assai difficili dall’attuale premier. Non si può correre il rischio di mandare allo sfascio tutto quello che di buono ha fatto Monti in questi mesi, solo sulla base di  possibili  calcoli elettorali. L’Italia e gli italiani hanno bisogno di stabilità, di recuperare credibilità a livello internazionale, di uscire dalle secche provocate dalla politica dissennata dell’ex premier. Proprio adesso che il Paese si incamminava con grande coraggio e non senza scelte a volte impopolari, ma necessarie, verso una generale ripresa, c’è chi preferirebbe  staccare la spina e dichiarare chiusa l’esperienza Monti. Primo effetto di questa decisione sono la risalita dello spread e la fibrillazione della Borsa. Mi auguro che nell’interesse del Paese per fermare tutto questo – conclude Carlino – si segua la strada dell’intesa moderati – progressisti, uniche forze responsabili in grado di lavorare per il bene effettivo degli italiani.”

 




LAZIO COTRAL, COLOSIMO E LOLLOBRIGIDA: "SERVE CHIAREZZA!"

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 Redazione

Lazio – Tornano sulla questione Cotral il capogruppo regionale del Pdl, Chiara Colosimo e il coordinatore provinciale di Roma del Pdl, Francesco Lollobrigida. Colosimo chiede un chiarimento alla maggioranza, imposto dalle parole del membro cda Giovanni Libanori.

"La denuncia del membro del cda di Cotral, quota Udc, Libanori – dice Colosimo –  impone un immediato chiarimento tra le forze presenti nell'attuale giunta e conseguenti assunzioni di responsabilità. E' necessario salvaguardare l'azienda nel solco di quella scelta fatta oltre un anno da dall'allora giunta regionale, che l'ha conservata pubblica con un contratto 'in house'. Le nomine del management del Cotral, espressione della presidenza della Regione, debbono rispondere a logiche di buon governo come riteniamo possano dimostrare gli attuali membri del cda. Dobbiamo a tutti i costi impedire atteggiamenti come quelli dei quali fu protagonista proprio D'Annibale, che sacrifico' la qualità' operativa della Lazioservice procedendo ad assunzioni in modo indiscriminato. La società' stessa assunse in prossimità' della campagna elettorale centinaia di persone senza concorso e oggi l'appesantimento di quell'azienda ne pregiudica la serenità'. L'assessore Malcotti convochi i capigruppo di maggioranza e i membri del cda per confrontarci sulla situazione".

Anche Lollobrigida si appella ad una esigenza di chiarezza e afferma che l’analisi di D’annibale non è nient’altro che frutto di una sua esperienza personale: “Le analisi di D'Annibale sulle crisi societarie sono sicuramente frutto della sua esperienza personale. Il consigliere non eletto nella lista del Pd – afferma Lollobrigida –  si fece nominare e poi assumere nella LazioService, per poi essere protagonista di una delle più' imponenti infornate di personale registrato in Regione Lazio. Tra le altre cose, molte assunzioni furono effettuate a pochi giorni dal voto, proprio mentre D'Annibale era candidato. Oggi questa e' una delle aziende regionali più' a rischio. Al momento parla del Cotral, azienda certamente non in salute e che ha ottenuto il rinnovo del contratto solo nel 2011. Da allora il nuovo management, parte nominato dalla attuale giunta e parte dal presidente Zingaretti, non e' riuscito a invertire la tendenza negativa cresciuta esponenzialmente durante il governo Marrazzo. Oggi serve chiarezza e le fantasie su Consorzi o altri scenari ai limiti della legalità' debbono essere lasciati da parte o denunciati".

tabella PRECEDENTI:

21/11/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: COTRAL E LA SINDROME DEL TERSICOREO
19/11/2012 LAZIO COTRAL, 500 MILIONI DI EURO DA AVERE DALLA REGIONE: DISSERVIZI AL CAPOLINEA
12/11/2012 SERMONETA, DISAGI COTRAL: IL SINDACO SCRIVE AL PRESIDENTE PALOZZI
06/11/2012 RIETI DISSERVIZI COTRAL, LODOVISI (PD): "SI CONVOCHI URGENTEMENTE ASSEMBLEA AZIONISTI"
03/11/2012 RIETI, COTRAL: VIAGGIANO MEGLIO GLI ANIMALI DA MACELLO O I PENDOLARI?
07/10/2012 LAZIO PISANOPOLI E COTRAL: I CITTADINI HANNO CAPITO TUTTO SULLA NOMINA “INCOMPATIBILE” DEL PRESIDENTE PALOZZI AL COTRAL
02/10/2012 NEMI DISAGI COTRAL, PUNTUALIZZAZIONI DI GIOVANNI LIBANORI
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA



ROMA – UDC PROVINCIA: LA MISSION DEL PARTITO DI CASINI E' RAFFORZARSI SUL TERRITORIO

Redazione

“Le nomine di Michele Pagano e di Pierluca Dionisi a segretario e presidente provinciale dell’Udc, insieme a quelle di Bruno Tuscano e Gabriella Sisti nel ruolo di vicesegretari, serviranno a dare ulteriore slancio al nostro partito in viste delle importanti sfide future.“ Lo dichiara il capogruppo regionale Udc Francesco Carducci presente al congresso provinciale che si è svolto a Tivoli. “L’obiettivo sarà di rafforzare quella che è sempre stata una prerogativa dell‘Udc, il rapporto con il territorio e le diverse realtà locali. In un periodo dove il ruolo stesso dei partiti viene spesso messo in discussione, il congresso provinciale ha dimostrato che c’è ancora spazio per l’impegno e la passione politica a servizio dei cittadini. A tutti e quattro i nuovi eletti -conclude Carducci – rivolgo le mie congratulazioni e l’augurio di buon lavoro.”




ALBANO LAZIALE E NETTUNO: L'UDC TRA ANARCHIA, MAL DI PANCIA E BUON SENSO

Chiara Rai

La storia degli episodi di “anarchia” da parte di alcuni esponenti dell’Udc, si ripete anche ad Albano, dopo la vicenda di Nettuno dove i centristi mirano all’ingresso in maggioranza e preparano un possibile accordo politico per le prossime amministrative. Nella città castellana governata dal centrosinistra, i mal di pancia degli esponenti provinciali non fanno altro che accendere nuove polemiche. Ieri il capogruppo Udc alla provincia di Roma Mario Ferrante ha chiesto agli organi provinciali del partito di commissariare l’Udc di Albano a seguito della situazione d’immobilismo che si sarebbe venuta a creare dopo la defenestrazione dalla giunta dell’ex assessore al Bilancio Andrea Marconi (Udc). Chi pensa che invece i “nervi debbano essere messi da parte” è il consigliere regionale Udc Pietro Sbardella, il quale, ammonisce “gli pseudo dirigenti provinciali e regionali – dice il consigliere regionale –   che, da irresponsabili  danno copertura a queste manovre. Da una parte c'e' chi tenta di tenere unito il partito e di farlo crescere, mentre dall'altra c'e' chi tenta le furbatine e si agita in preda a piccole crisi isteriche”. Riguardo Albano, anche Sbardella non nega che la dialettica interna alle forze di maggioranza sia complicata, ma rinnova a tutti gli amici di partito la linea dell’intesa comune per decidere una linea unitaria ricordando a Casini il bisogno di dare luogo al congresso provinciale che potrebbe tenersi il 12 febbraio, “il commissariamento avrebbe il sapore di un piccolo dispetto – conclude il consigliere regionale Udc – e non fa onore a chi lo propone''. Intanto arriva l’ammonizione alle dichiarazioni di Ferrante anche da parte dell’Udc locale. Il coordinatore Stefano Casciotti e il consigliere, Fabio Sannibale considerano un caso isolato l’estromissione di Marconi e ritengono che le uscite di Ferrante siano “inopportune e inadeguate rispetto al ruolo che ricopre”.