VITERBO, TURCHETTI (UIL): "A STUPIRE E’ LA CIAMBELLA"

di Gennaro Giardino

Viterbo -, “A stupire sono solo le dichiarazioni dell’assessore Luisa Ciambella. Anzi, sembra quasi che non abbia letto il nostro comunicato oppure che lo abbia letto male o di fretta dando l’impressione di vivere le nostre dichiarazioni come un fatto personale e non come l’analisi di un dato oggettivo che è il seguente: a pagare il prezzo della crisi sono solo e soltanto i cittadini”. A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil Viterbo, in risposta alle dichiarazioni dell’assessore ai Tributi del Comune di Viterbo a seguito del comunicato sulla Tasi inviato alla stampa qualche giorno dal Segretario provinciale dell’Unione Italiana del Lavoro.
 
“Nulla di personale, ma nessuno ha detto – spiega Turchetti alla Ciambella – che la Tasi è una tassa pensata e voluta dal Comune di Viterbo. Conosciamo le regole del diritto e sappiamo benissimo che si tratta di un provvedimento del Governo. E comunque sia, nel nostro comunicato non vi è traccia alcuna di un ‘attacco’ nei confronti dell’amministrazione comunale. Dunque, perché la Ciambella se la prende così tanto? Non lo sappiamo, ma la cosa stupisce. Inoltre, sappiamo altrettanto bene – prosegue il Segretario della Uil Viterbo – che la Tasi è una nuova tassa. Seguiamo anche noi il dibattito politico e i provvedimenti adottati dal Governo e possiamo rassicurare la Ciambella sul fatto che ci siamo ampiamente resi conto – e assieme a noi tutti i cittadini – che si tratta di una nuova tassa. Era tuttavia nostra intenzione – e ringraziamo l’assessore ai Tributi che in tal modo ci permette di ribadire la cosa – sottolineare che si tratta di una tassa aggiuntiva, cioè di una tassa che si va ad aggiungere ad altre come se le famiglie italiane, pertanto anche quelle viterbesi, se la passassero bene, come se nessun lavoratore italiano e viterbese venisse licenziato o messo in cassa integrazione. Come se la provincia di Viterbo, fino a prova contraria una delle province del territorio italiano, non avesse tassi di disoccupazione che rischiano di farla precipitare in una situazione peggiore di quella che stiamo vivendo. Un consiglio all’assessore Ciambella però vogliamo darlo lo stesso: prima di rispondere, è sempre opportuno e fondamentale leggere o leggere bene i comunicati”.



VITERBO – UIL TURCHETTI CASSA INTEGRAZIONE ALLE STELLE. IN UN SOLO MESE +200%

di Gennaro Giardino

Viterbo – “Cassa Integrazione alle stelle in provincia di Viterbo. La Tuscia è tra le province italiane che tra maggio e giugno di quest’anno hanno registrato l’incremento più forte nel numero delle ore di Cassa Integrazione, passando da 176.165 ore di due mesi fa alle 531.711 ore del mese scorso con un aumento in termini percentuali del 201,8%”. A dichiararlo è il Segretario Generale della Uil Viterbo, Giancarlo Turchetti, sulla base del 6° Rapporto 2014 dell’Unione Italiana del Lavoro.

“Rispetto al mese di giugno 2013 – prosegue Turchetti – l’aumento è stato invece del 71,4%. Da 310.197 ore a 531.711, con una Cassa Integrazione Straordinaria passata, sempre nel periodo preso in considerazione, da 34.160 ore a 186.351 ore con un incremento del 445,5%. Una situazione – sottolinea il Segretario Generale della Uil Viterbo – che rischia di diventare l’anticamera del licenziamento in una provincia come la nostra che più di tutte ha subito le conseguenze della crisi economica e che si colloca tra i territori italiani con la più alta sofferenza occupazionale. E se ciò non bastasse – spiega Turchetti – il mancato finanziamento da parte del Governo degli strumenti in deroga sta diventando ormai insostenibile per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici che aspettano da troppo tempo, in alcuni casi da oltre sei mesi, di percepire la cassa integrazione in deroga o l’indennità di mobilità. Un atteggiamento grave che scarica sulle spalle di chi lavora tutto il peso della crisi, come se le sue conseguenze non abbiano colpito abbastanza migliaia di famiglie di lavoratori. Un atteggiamento contro il quale oggi, assieme a CGIL e CISL, stiamo manifestando a Piazza Montecitorio a Roma, davanti al Parlamento”.