Piano nazionale della ricerca sull’energia: l’Università della Tuscia in testa alla graduatoria nazionale

VITERBO – L’Università della Tuscia segna un altro grande successo nella ricerca. Il progetto “BIOFEEDSTOCK”, di cui Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia è partner, è risultato al primo posto nella valutazione tecnico-scientifica delle domande presentate nell’ambito del bando MIUR per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’area di specializzazione dell’Energia. Il progetto, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, si avvale di una compagine mista costituita da soggetti privati (ENI, Syndial, Graded, QOHELET SOLAR ITALIA, Hydrolab, GORI, IPASS) ed enti di ricerca pubblici (oltre alle università di Napoli “Federico II” e della Tuscia, fanno parte della compagine quelle di Palermo e della Basilicata, nonché il CNR).
L’oggetto della ricerca, che avrà una durata di 30 mesi, consiste nella valorizzazione delle biomasse residuali in processi di bioraffinazione finalizzati alla produzione di “biocombustibili sostenibili” e bio- chemicals. Il progetto integra attività di studio, di ricerca sperimentale e di dimostrazione industriale ed ha l’obiettivo di sviluppare conoscenze, metodologie e know-how specifici per contribuire all’abbattimento delle barriere di tipo logistico, tecnologico e culturale per l’inserimento delle biomasse residuali in schemi avanzati di trasformazione e valorizzazione coerenti con i principi dell’economia circolare.
Le attività dell’Università della Tuscia consiste riguardano la sperimentazione di filiere produttive di biodiesel da biomasse lignocellulosiche mediante lieviti oleaginosi. Tale attività sarà facilitata
dall'afferenza dell'Università della Tuscia al Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente “Mauro Felli” (CIRIAF) di Perugia. In particolare, le attività di ricerca saranno condotte in collaborazione con Il CRB, Centro di Ricerca sulle Biomasse, sezione strutturata del CIRIAF e riferimento Italiano per la ricerca sui biocarburanti e le biomasse ad uso energetico, con il quale è attiva da oltre un anno una collaborazione di ricerca con il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa. Al progetto contribuiranno anche ricercatori del Dipartimento per la Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali.




Università della Tuscia: a Santa Maria in Gradi l’appuntamento con la fotografia d’autore

VITERBO – Appuntamento da non perdere per gli appassionati di fotografia quello fissato alle ore 17 di domani nell’aula 12 di Santa Maria in Gradi. L’evento fa parte di una serie di appuntamenti programmati dal Laboratorio di Fotografia dell’Università della Tuscia e vedrà come ospite d’eccezione la fotografia d’autore con la presenza di Alessandro Imbriaco, la cui mostra “Corpi di reato. Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea”, è ospitata nel mese di maggio dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

Veduta di Corleone, Corleone, Palermo, 2012




UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA: IL TEATRO SOCIALE DIVENTA PROTAGONISTA CON LA TESI DI VERONICA CAMARDELLA

di Gennaro Giardino
Vetralla (VT)
– Lo scorso Martedì 27 Ottobre, presso l’Università degli studi della Tuscia, ha conseguito la laurea in scienze umanistiche (lettere moderne) la studentessa Veronica Camardella, originaria di Vetralla, ottenendo la votazione di 110 e lode.

Una grande soddisfazione la sua, soprattutto per aver proposto come tematica della sua tesi il Teatro Sociale, una delle primissime tesi nell’ambito della Tuscia ad affrontare questo argomento.

Il lavoro della Camardella, dunque, è volto a sensibilizzare la comunità a prendere visione di un teatro che si discosta dai suoi canoni tradizionali ed entra in quegli  spazi dove vige il disagio nel più ampio significato del termine, tra cui le carceri e le comunità per tossicodipendenti.

La tesi, dal titolo “Imparare ad integrarsi in scena: pagine di un’esperienza creativa e socio-riabilitativa di laboratorio teatrale integrato” è stata dedicata alla Compagnia Integramente di Viterbo, avviata dall’Associazione Astarte nel Febbraio 2013, condotta dal dott. Paolo Manganiello attore, regista, storico del teatro, formatore ed operatore teatrale e da Chiara Gabriella Palumbo, attrice, regista, formatrice ed operatrice teatrale.

Il laboratorio integrato è nato per dar vita ad un luogo di condivisione e di integrazione tra persone diversamente abili, con disagio psichico, disturbi psichiatrici e persone normodotate; il loro spazio si trasforma in  un vero e proprio setting socio-riabilitativo, dove si attua la preparazione fisica e mentale degli attori attraverso il gioco del teatro.
 
La compagnia ha portato avanti e sta continuando a  realizzare diversi spettacoli teatrali, approdando in diverse piazze del territorio viterbese, riscontrando molto successo tra gli spettatori i quali prendono parte ad un’esperienza unica ed altamente educativa.

La neo dottoressa ha voluto riportare la sua esperienza di volontaria e sottolineare l’aspetto professionalizzante del teatro sociale: tra le pagine della tesi ha riportato le esperienze di volontari che hanno fatto del laboratorio integrato un’esperienza di vita e lavorativa divenendo così degli educatori teatrali.

Il suo lavoro ha riscontrato compiacimenti e apprezzamenti da parte degli stessi docenti, soddisfatti di aver prestato ascolto ad un argomento non troppo conosciuto dalla comunità ma che invisibilmente sta  garantendo ottimi risultati terapeutici, curativi per tutti i componenti che ne prendono parte.

 




TARQUINIA: AL VIA LA COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA' DELLA TUSCIA, DI HUELVA E L'UNIVERSITA' AGRARIA PER LA PINETA IN LOCALITA' SPINICCI

Redazione

Tarquinia (VT) – "Chiusa la gara d’appalto per il diradamento e la spalcatura di un’area di 23 ettari della pineta di San Gregorio, in loc. Spinicci. I lavori sono stati aggiudicati in via provvisoria e dovrebbero partire, salvo intoppi formali nel mese di aprile". Lo comunica l’assessore al demanio forestale Attilio Maria Boni. "Intervento necessario per preservare la zona, con azioni colturali pianificate di concerto con i tecnici della Regione Lazio (area conservazione natura e foreste), in variante al vigente piano di gestione e assestamento forestale. – prosegue – Il bando, pubblico nella formula combinata di diradamento e spalcatura, garantisce un utile economico all’ente derivante dalla cessione del materiale legnoso. Sul medesimo sito, è stata attivata la collaborazione con l’Università della Tuscia (D.A.F.N.E.), nell’ambito di un progetto che vede quale altro partner l’Università di Huelva in Spagna.

L’obiettivo è di eseguire un campionamento dendrocronologico ai fini dell’accrescimento diametrico annuale, utile per studiare la risposta del soprassuolo ai fattori climatici e ambientali. La campionatura riguarderà le piante che rimarranno a costituire la pineta dopo l’intervento. Ulteriore impegno delle università citate è la realizzazione di uno studio e di un monitoraggio relativo alle patologie potenzialmente lesive per le pinete, nonché la segnalazione di opportuni interventi fitosanitari". Soddisfatto il consigliere Marco Gentili: "La difesa del patrimonio boschivo è una delle priorità nella gestione dell’Università Agraria. A oggi sono stati ottenuti risultati importanti e collaborazioni prestigiose, grazie alla credibilità delle nostre proposte".