Urbino, recuperata opera d'arte rubata

Redazione


URBINO – Al termine di una articolata attività di indagine, personale della Polizia di Stato in servizio Commissariato di Pubblica Sicurezza di Urbino, ha recuperato un quadro ed altri oggetti sacri trafugati in chiese dell’entroterra. Fra il materiale rinvenuto dai poliziotti spicca un’intera cancellata in ferro dell’altare laterale della chiesa di Sant’Aracliano in Urbania, un’acquasantiera in marmo ed altri arredi, sottratti dallo stesso complesso. Parte del materiale veniva rinvenuto alcuni depositi di un rigattiere del comune durantino, mentre la cancellata era già stata riallocata in un’abitazione del centro cittadino.  La serrata attività di indagine posta in essere dagli Agenti del Commissariato ha permesso poi il ritrovamento di un quadro del 1700 di autore noto, raffigurante la settima stazione della “Via Crucis”, rubato lo scorso ottobre dalla Chiesa Cattedrale.Ulteriori accertamenti sono in corso allo scopo di stabilire la provenienza di altri oggetti sacri. Le ipotesi di reato vanno dal furto alla ricettazione.

Fondamentale per risalire alla provenienza di dette opere d’arte è risultata essere l’attività di catalogazione, già da tempo avviata dalla Diocesi di Urbino – Urbania e Sant’Angelo in Vado. Il fenomeno della predazione di opere d’arte dalle chiese dell’entroterra risulta essere abbastanza diffuso, soprattutto ai danni di quegli edifici religiosi situati nelle campagne, quindi più isolati o che, sebbene chiusi, comunque conservano un patrimonio artistico di pregio.




METTONO UN ALBERO DI NATALE DA "CAPRE", SGARBI SI DIMETTE DA ASSESSORE DI URBINO

Redazione

Urbino – Vittorio Sgarbi rassegna le dimissioni da assessore alla Rivoluzione, alla Cultura e all'Agricoltura di Urbino, carica ricoperta dal giugno del 2014, quando risultò determinante per la vittoria l'alleanza con il gruppo «Verdi Articolo 9».

«Essendo venute a mancare – osserva Sgarbi – le regole elementari di lealtà e di rispetto delle deleghe (fra le quali quella al centro storico), pertinenti al mio ruolo a Urbino, ed essendo stata lesionata l'organica alleanza che, con i "Verdi articolo 9", mi vedeva nell'amministrazione di Urbino, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, non potendo condividere contraddittorie scelte politiche e violazioni della legalità».

A incrinare il rapporto tra Sgarbi e il sindaco Maurizio Gambini, la scelta del vice sindaco Maria Francesca Crespini di far installare, in Piazza della Repubblica, nel cuore del centro storico, e cioè in un'area sottoposta al vincolo di tutela, una installazione impropriamente definita "albero di Natale", che Sgarbi ha subito bollato come «una inutile bruttura immorale», spiegando che se non fosse stata tolta, si sarebbe dimesso, anche in ragione del fatto che non è stata mai autorizzata dal suo assessorato, competente alla tutela dell'importante centro storico marchigiano.

Il Vice Sindaco Crespini, che ha dato disposizioni di installare il controverso albero, non ha voluto rimediare all'abuso. In mezzo le «tarantellari» dichiarazioni del sindaco; prima ha annunciato che lo avrebbe fatto smontare, poi che lo avrebbe lasciato al suo posto, probabilmente per ragioni di evidente calcolo politico, visto che il Vice Sindaco Crespini conta in Consiglio ben tre consiglieri che gli garantiscono la maggioranza, e quindi la poltrona.
Centinaia in queste ore, da parte di tanti cittadini di Urbino, i messaggi di solidarietà a Vittorio Sgarbi. che da assessore, grazie alle tante iniziative messe in campo, è riuscito a riaccendere i riflettori sulla città.




URBINO, VITTORIO SGARBI: VIA L’ALBERO O MI DIMETTO

di Cinzia Marchegiani

Urbino – Un’opera che dovrebbe simboleggiare un albero di Natale ha fatto inorridire Vittorio Vittorio Sgarbi dove nella cittadina marchigiana è assessore alla Rivoluzione e alla Cultura. Sgarbi, tramite il suo ufficio stampa ha manifestato “disprezzo e nessuna comprensione per la scelta dell’amministrazione comunale di allestire in piazza della Repubblica un albero di Natale. Che albero non è: solo una inutile bruttura immorale” – marca stretto Vittorio Sgarbi.

Sgarbi contro un’opera artistica: “Rende più brutta la città”. «Il Natale – argomenta Sgarbi – non può essere un pretesto per rendere più brutta la città. Una città, durante le feste natalizie, può essere più luminosa, più colorata, più magica, non più brutta. L'albero ha bassorilievi inutili, lastre artistiche che artistiche non sono. E il Comune ha pagato dei soldi per tutto questo. Inoltre, con quale diritto si è deciso di coprire un’architettura preesistente come la fontana ?»

Sgarbi lamenta, inoltre, la decisione di collocare un tendone da circo nella Piazzetta delle Erbe: "Il tendone di plastica è una forma di violenza. E’ inutile, poiché le stesse attività svolte all’interno di quell’obbrobrio, possono essere collocate altrove, in luoghi belli".

L’ultimatum, Sgarbi minaccia delle dimissioni. Categorico è l’ultimatum di Vittorio Sgarbi: “Se entro domani non verranno tolti albero e tendone, io mi dimetto. In altre città avrei detto: "non mi piacciono", ma nella città in cui io sono assessore, non li tollero”.




URBINO: MINORENNI IMBRATTANO OPERE PUBBLICHE

di A.B.
 
Urbino – Grazie ad un’intensa attività investigativa il commissario di Ps è riuscito ad identificare e a denunciare quattro minorenni per il deturpamento e l’imbrattamento di una parte delle mura del Palazzo Ducale, nell’area attigua ai torricini restaurati da poco e del centro commerciale. Queste persone hanno imbrattato queste aree con scritte e offese rivolte alle forse dell’ordine e alla religione. Tali episodi risalgono al mese di febbraio e al mese scorso. Grazie alle apparecchiature di videosorveglianza presenti in zona, gli inquirenti sono risaliti agli autori del gesto.
 
Gli episodi sono due e sono, uno a Palazzo Ducale e uno al Centro Commerciale, per l’episodio di Palazzo Ducale sono stati individuati due tredicenni, entrambi però non imputabili, più un quindicenne che però è stato denunciato ma è a piede libero. Per il quindicenne le accuse sono di danneggiamento con l’aggravante di aver deturpato un edificio storico-artistico. Per l’episodio del centro commerciale invece è stato individuato un giovane che all’epoca dei fatti aveva 17 anni ma oggi è maggiorenne. E’ stato ripreso mentre scriveva con un pennarello. Anch’esso è stato denunciato a piede libero e le accuse che pendono su di lui sono furto, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, vilipendio delle istituzioni, manifestazione oltraggiosa verso la religione. 



PESARO / URBINO: UBRIACHE DANNEGGIANO BAR E AGGREDISCONO POLIZIOTTO

Redazione

Pesaro / Urbino – Durante la decorsa notte personale della squadra volante di Pesaro ha tratto in arresto due cittadine cubane, una di anni 28 l'altra di anni 43, residenti entrambe in provincia di Piacenza, per i reati di danneggiamento aggravato, minacce, ingiurie e resistenza a P.U.

Le due donne venivano fermate dagli operanti all'esterno dell'esercizio commerciale "Elmas Marrakech" sito in questa Viale Trieste, in quanto, in evidente stato di alterazione alcolica, poco prima avevano infastidito gli avventori del suddetto locale ed al rifiuto del proprietario di somministrare loro alcolici ed alla sua richiesta di uscire dal locale, le stesse inveivano contro di lui ed una di loro, lanciando violentemente una scarpa, infrangeva il vetro della porta di ingresso dell'esercizio commerciale. Le due donne assumevano un atteggiamento violento anche nei riguardi degli operatori di polizia, verso i quali lanciavano un tavolino posto all'esterno del locale e pronunciavano frasi oltraggiose; inoltre dopo una breve colluttazione venivano bloccate, arrestate ed accompagnate in Questura per gli adempimenti di rito.

Dell'avvenuto arresto delle due donne veniva informata l'A.G. che ne disponeva la custodia presso le camere di sicurezza della Questura e visto il loro stato psicofisico, venivano assicurate le cure del caso da personale medico.