ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO: VACANZE LOW COST, TORNA IL PRANZO AL SACCO

di Chiara Rai

Anguillara / Bracciano / Trevignano  (RM) – Ristoratori in ginocchio e bagnanti attrezzati fino al collo per passare la giornata a mollo nelle acque sabatine spendendo al massimo 2,80 centesimi al giorno per il parcheggio e per un caffè.

Questa stagione registra per ristoratori e gestori di Vigna di Valle ad Anguillara Sabazia quasi il 50 per cento in meno di affluenza rispetto agli ultimi due anni. Su viale Reginaldo Belloni non è che sia andata meglio, gran parte degli stabilimenti non hanno fatto il pienone neppure nei giorni clou, nonostante il suggestivo mercatino del fine settimana lungo la passeggiata e il ricco calendario degli intrattenimenti estivi.

A Martignano invece è stato un “tutto esaurito” per la stagione, un area certamente più conosciuta per le sue bellezze naturalistiche che non ha avuto incontri ravvicinati con la crisi.

A Trevignano un 20 per cento di affluenza in più che ad Anguillara, complice la notorietà della località. Dunque, l’effetto crisi si fa sentire anche al lago di Bracciano dove i bagnanti hanno cambiato le abitudini. Le spiagge libere sono strapiene e sotto gli ombrelloni portati da casa, trionfano le borse termiche. Il classico scorcio delle estati anni ‘60 quando in spiaggia si portava il pollo e la pasta al forno dentro i contenitori. Bandita la vergogna quando si tira la cinghia e adesso a stare a braccia conserte sono molti ristoratori che nonostante i menù ridotti all’osso hanno passato la stagione come fossero degli ostaggi: tra maltempo e crisi, una morsa letale. E adesso i conti sono rossi. Decine di ristoratori a Vigna di Valle, ad esempio, rispetto al servizio de Il Tempo di due anni fa, aspettano a braccia conserte con giusto una misera manciata di tavoli occupati nel fine settimana e trascorrono il tempo a cancellare le lavagne per inventarsi dei menù a pochi euro per attirare i clienti più audaci. Addirittura con meno di cinque euro si riesce a mangiare un hamburger, patatine, bibita e caffè seduti al tavolo. Il problema è che di tavoli pieni se ne vedono pochi.

E a dare il colpo finale, secondo diversi gestori di Vigna di Valle, è stato il Comune di Anguillara che a giugno gli ha comunicato che non si sarebbero potute rinnovare le concessioni degli arenili per la stagione in corso. Poi l’allarme è rientrata perché l’amministraizone si è data da fare in Regione ma la precarietà e incertezza sul da farsi pare che abbia gravato sul già difficoltoso avvio di stagione. E in spiaggia i bagnanti hanno le idee chiare: “Dalle 8:00 che sono in spiaggia – dice Cinzia – sono le 12:30 e me ne ritorno a Roma, in 40 minuti sono a casa e faccio un piatto di pasta”.




VACANZE: LOW COST PER 4 FAMIGLIE SU 10, MENO DI 500 EURO

Redazione

Piu’ di quattro famiglie italiane su dieci (44 per cento) che hanno deciso di andare in vacanza hanno preventivato complessivamente un budget inferiore ai 500 euro a persona per l’estate 2014. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixe’, diffusa nel primo vero weekend dell'estate, dalla quale si evidenzia peraltro che a fronte del contenimento della spesa quest’anno aumentano invece del 6 per cento le partenze per un totale di oltre 24 milioni di italiani in viaggio. Secondo l’indagine – sottolinea la Coldiretti – il 35 per cento delle famiglie spenderà tra i 500 ed i mille euro a persona, il 9 per cento tra i mille ed i duemila mentre solo una minoranza del 4 per cento oltre i duemila euro, con l’8 per cento che invece preferisce non rispondere.

Le vacanze degli italiani nell’estate 2014 saranno dunque low cost per effetto soprattutto dei risparmi che si intendono realizzare nell’alloggio, nella scelta della località ma anche nella durata che il 30 per cento – precisa la Coldiretti –  ha dovuto contenere. Il risultato – continua la Coldiretti – è che tra chi andrà in vacanza il 43 per cento lo farà per meno di una settimana, il 33 per cento da una a due settimane, il 15 per cento da due a tre settimane e solo il 9 per cento per piu’ di 3 settimane.

Tra le destinazioni gli italiani quest'estate – sostiene la Coldiretti – continuano a preferire il mare dove si recheranno il 71 per cento dei vacanzieri ma un corposo 18 per cento ha scelto la montagna, il 6 per cento le citta’, il 5 per cento il lago e il 3 per cento la campagna.

Meno di un italiano in vacanza su tre alloggerà in albergo (28 per cento) mentre piu’ gettonate – continua la Coldiretti – sono le abitazioni in affitto (19 per cento),  di proprietà (14 per cento) o di parenti e amici (17 per cento). A seguire i villaggi turistici (7 per cento), i bed and breakfast (7 per cento) e gli agriturismi (3 per cento) che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre piu’ di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it.’

Il risultato delle scelte al risparmio dettate dalla crisi è quest’anno un taglio del 25 per cento del budget familiare delle vacanze estive rispetto al 2008 con la spesa complessiva degli italiani per le vacanze nell’estate 2014 che è scesa rispetto ad allora di ben 10 miliardi. Il calo del fatturato – sottolinea la Coldiretti – riguarda soprattutto i servizi di alloggio ma sono coinvolte anche le attività di divertimento, culturali e naturalistiche con un impatto notevole sul piano occupazionale, in un difficile momento di crisi. A compensare parzialmente il dato  negativo sono – conclude la Coldiretti – le spese dei turisti stranieri stimate in aumento rispetto all’inizio della crisi e che rappresentano circa il 40 per cento del totale delle presenze turistiche in Italia durante l’anno.