NEMI: VAIRO CANTERANI, CARLO TESTANA ED ENRICO PETRANGELI PRESENTANO LA “PICCOLA GUIDA ALLE BELLEZZE DELLA CITTÀ”

di Maurizio Costa

NEMI – Una guida facile e colma di immagini, accompagnatrice di chiunque voglia fare una passeggiata per Nemi, che sia un turista o un semplice curioso. Il libro “Nemi, piccola guida alle bellezze della città”, edito da Aracne, è il compagno ideale per tutti i visitatori della cittadina. L’obiettivo della guida è quello di presentare tre itinerari diversi in giro per la città, accompagnati da fotografie, immagini, disegni, storie e aneddoti che riempiono di significato le passeggiate dei visitatori.

Carlo Testana, coautore del libro, è molto soddisfatto del lavoro svolto: “Questo libro è indirizzato a turisti e a curiosi. È un itinerario tranquillo, da compiere in meno di tre ore. Abbiamo voluto accompagnare l’esperienza del paesaggio e delle bellezze di Nemi con storie e aneddoti popolari”.

Vairo Canterani, secondo autore del libro, ha voluto presentare il lato segreto del popolo di Nemi: “Gli aneddoti della guida rappresentano l’anima di un paese e di una collettività; esprimono saggezza e sapienza di un determinato popolo”.

La guida è arricchita da decine di foto, scattate da Enrico Petrangeli, che ha espresso il suo pensiero riguardo al senso intrinseco delle immagini: “Nemi è un gioiello che abbiamo voluto rappresentare attraverso le fotografie, che immortalino paesaggi o alcuni panni stesi, abbiamo voluto presentare al pubblico la vita di un paese fantastico”.




NEMI: USCITA LA PICCOLA GUIDA ALLE BELLEZZE DELLA CITTADINA

Redazione
Nemi (RM)
– “Nemi. Piccola guida alle bellezze della città” questo il titolo della pubblicazione edita dalla Aracne editrice già disponibile nel circuito del sistema bibliotecario dei Castelli Romani.

Il libro è stato scritto da Vairo Canterani che ha riportato storie ed anedotti del paese delle fragole, da Carlo Testana che ne ha curato i disegni e da Enrico Petrangeli per la parte fotografica.

Ecco la sintesi del libro:
Nemi è conosciuta come la città delle fragole e dei fiori, la cui sagra si celebra ogni anno tra la fine di maggio e i primi di giugno. Ma questa piccola guida, dedicata a chi vuole, anche per poco, perdersi nell’atmosfera delle piazzette e vicoli di Nemi, ha voluto aggiungere alle notizie facilmente reperibili nei molti siti web, immagini e colori della città storica che, nel procedere dei tre itinerari, raccontano anche aspetti meno conosciuti e caratteristici dei luoghi e delle persone. Attraverso gli aneddoti tratti dalla tradizione orale, ancora viva tra gli anziani, si è voluto delineare quel particolare modo di affrontare la vita di tutti i giorni che è divenuto man mano il tratto specifico della comunità degli anni passati. Un aspetto, che insieme agli antichi saperi, alle tradizioni culturali locali, non va dimenticato, per l’unicità che rappresenta. Ogni città ha un suo particolare stato d’animo, riconoscibile a chi vi presti attenzione e non riscontrabile in altri posti; è fatto di tante sfumature e anche i silenzi ne parlano. Le immagini sottolineano anche questo aspetto cercando di evocare gesti e voci più intime e confronti con la sfera personale del visitatore, fatta di ricordi ed emozioni che il più delle volte non possono essere spiegati.
 




NEMI POLITICA: IL GRANDE RITORNO DELLA "BALENA BIANCA". PARLA IL LEADER STORICO DELLA SINISTRA NEMESE VAIRO CANTERANI

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Non potevamo non chiedere a Vairo Canterani, da sempre storico rappresentante di una politica di sinistra, un commento a caldo rispetto a queste rapsodiche dinamiche politiche che stanno prendendo pian piano forma a Nemi che, come diciamo sempre, rappresenta comunque il riverbero della politica nazionale. Con poche semplici parole, Vairo Canterani, dipinge l’attuale momento storico politico: “Il vecchio Partito Comunista – dice Canterani – non è mai arrivato oltre il 30 per cento perché giocava a favore della balena bianca, cioè la Democrazia Cristiana, la paura della Sinistra. Oggi il partito di Renzi ha oltrepassato il 30 per cento proprio perché non ha giocato più la paura della Sinistra in quanto la verità è che la Sinistra non c’è più. Tanté che sotto Renzi molte forze trasversali stanno ricostruendo questo partito interclassista che sostanzialmente porterà a cambiamenti di tipo cosmetico ma che serviranno per garantire questo modello sociale ricostituito”.

Dunque il quadro politico nazionale non si discosta poi tanto da quello locale nemese dove, ad esempio, un partito che fin’ora ha dato l’idea di camminare con le proprie gambe come Sel (tant’è che ha corso in solitario alle precedenti amministrative) adesso ha teso la mano al Partito Democratico per costruire una solida alleanza per il futuro. Anche perché, al livello nazionale, questa coesione è già più tangibile.

“Ubi major minor cessat – prosegue Vairo Canterani, il quale con un detto latino, sostanzialmente rimarca il fatto che “in presenza di quel che possiede più valore e importanza, quel che ne tiene meno perde la propria rilevanza”. La gente che ha votato Grillo come me, lo ha fatto perché era desiderosa di dare una spallata a questo sistema opportunista e imperante. E devo dire che c’è molta gente che come me è lontana dagli opportunismi politici”.

Canterani ritiene che il partito politico non possa essere un fine bensì uno strumento: “Il mio cambiamento – continua Vairo – è pertanto politico perché quando uno strumento non funziona lo si cambia e in questo momento Grillo rappresenta quella necessaria incisività che manca altrove. Sebbene – rimarca Canterani – il mio desiderio maggiore rimane sempre quello di ricostruire un grande partito di ispirazione comunista e socialista, con valori e idee da sempre inalterati ma che adesso non sono più rappresentati al livello politico. La politica, in questa fase, vede molti personaggi in cerca d’autore e un Pd trasformista che volge verso un ritorno alla Democrazia Cristiana, come già detto”. 

"Non è elegante – conclude Canterani – vedere tanti personaggi, che in passato hanno sempre osteggiato la politica di Matteo Renzi, tentare ora di saltare sul carro del vincitore. Questo è un chiaro segnale della decadenza dei tempi".

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NEMI, CAMPO SPORTIVO LUCIANO IORIO: "NEMI PER SEMPRE" FA IL PUNTO SUL "RAS" DEL QUARTIERINO

Angelo Parca

Nemi (RM) – Tornano ad accendersi le polemiche sulla gestione del campo sportivo Luciano Iorio di Nemi che sostanzialmente non ha come padrone di casa i nemesi che hanno costituito la Nuova Diana Nemi ma bensì gli stessi si trovano come “ospiti” di una non meglio identificata Diana Cynthia che sembrerebbe essere una giovane costola della genzanese Cynthia calcio.

Infatti a firma del consigliere di maggioranza del Comune di Nemi Giovanni Libanori, il quale sul sito ufficiale dell’Associazione sportiva dilettantistica Cynthia 1920 risponde alla voce di Vicepresidente della stessa, c’è un comunicato stampa che riporta testualmente, tra l’altro: "Abbiamo risollevato la societa' genzanese e abbiamo eseguito importanti interventi di ristrutturazione, sia dei campi che degli spalti, offrendo maggiori spazi grazie all'utilizzo del "Luciano Iorio" di Nemi…”.

E mentre la Cynthia 1920 si vanta di essersi dotata dello stadio nemese c’è chi non appare così di frequente sulle cronache sportive ma bensì paga 36 mila euro l’anno, almeno sulla carta, non si sa per quale intrinseco spirito di sacrificio. Si tratta, appunto, della nuovissima ASD Diana Cynthia, l’associazione residente sì a Nemi, ma con il presidente di Genzano Erminio Tardioli.

Tra l’altro Giovanni Libanori è risultato indagato per falso ideologico riguardo lo stadio di Nemi perché addirittura si sarebbe spacciato per il sindaco di Nemi attestando la perfetta idoneità del campo sportivo. Insomma su questo campo sportivo se n’è parlato e ancora se ne parla.

A tornare sul tema scottante è la lista civica “Nemi per Sempre” il cui leader è Vairo Canterani, la quale attraverso un manifesto, in poche righe conferma un modus operandi più che criticabile da parte di Giovanni Libanori:

“Le amministrazioni di centro – destra non hanno saputo far altro che tanti pasticci – si legge nel manifesto di Nemi per Sempre – fino a portare a sequestri ed inchieste. Ora, infine, il campo non è più della comunità nemese che, semmai, tutt’al più può essere “ospitata”.

I cittadini, però, sanno che questo campo è stato costruito con i soldi loro.  Lo sappia anche Libanori, il quale ha creduto di poterne disporre come ha voluto; da vero “Ras”!”

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NEMI, FONTANELLA INQUINATA DA BATTERI ANCORA CHIUSA: PROCEDONO I PRELIEVI DELL’ACQUA

Chiara Rai

Nemi (RM) – Analisi in corso nell’acqua pubblica di Nemi, oggetto d’interesse di indagini della Magistratura. C’è polemica ma soprattutto paura intorno al caso della fontanella in piazza De Sanctis inquinata da batteri Escherichia Coli, chiusa con ordinanza sindacale lo scorso 8 agosto, ben 40 giornI dopo che il Comune è venuto a conoscenza della non potabilità dell’acqua.
Nel quartiere di Nemi “Le Colombe”, le persone s’interrogano perché vorrebbero sapere se anche l’acqua nelle abitazioni è inquinata. Da sempre l’acqua di Nemi è rinomata per la sua salubrità e bontà, fino a qualche anno fa usciva dai rubinetti addirittura lievemente frizzante.
La chiusura della storica fontanella ha lasciato perplessi molti residenti anche dei paesi limitrofi in quanto da sempre è meta di rifornimento anche dei cittadini di Rocca di Papa, Velletri e Genzano.

Sul caso stanno indagando i carabinieri di Nemi a seguito di esposti di cittadini e dell’associazione Assotutela presieduta da Michel Emi Maritato il quale ha puntato il dito sulla totale assenza di informazione da parte dell’Amministrazione di Alberto Bertucci e di Acea.
Inoltre in questo lasso temporale “al buio” l’acqua è stata aperta e richiusa più d’una volta. A tal proposito il primo cittadino Alberto Bertucci ha dichiarato di aver presentato un esposto contro ignoti proprio per il sabotaggio della fontanella.
Il sindaco, nei giorni scorsi, ha anche asserito che la fontanella sarebbe tornata a erogare acqua potabile entro lunedì. Fino a ieri però, l’erogazione non è stata ripristinata, anzi, il gestore idrico Acea ha provveduto a effettuare altre analisi alla fontanella e da indiscrezioni pare che la Asl stia analizzando anche l’acqua all’interno delle abitazioni.
Intanto in paese gli animi sono molto accesi. Vairo Canterani, leader storico della sinistra nemese e leader della lista civica Nemi per Sempre, nonostante non segga all’opposizione contesta la condotta del sindaco Alberto Bertucci: “Questo silenzio da parte del primo cittadino è assurdo – dice Canterani –  significa non considerare le preoccupazioni della cittadinanza. Che lui abbia presentato una denuncia verso ignoti che avrebbero sabotato la fontanella non significa nulla. Il fatto grave consiste nel non aver comunicato tempestivamente niente alla collettività,  tantomeno emesso ordinanze tempestivamente a tutela della salute pubblica, esposta di fatto a grave rischio”.
Tempestivamente significa non appena, il primo luglio e successivamente il 15 luglio, la Asl RmH ha comunicato al Comune di Nemi la non conformità dell’acqua per contaminazione da batteri Escherichia Coli.
L’Acea, prima di ferragosto aveva garantito che sarebbe intervenuta quanto prima per una modifica strutturale del cannello di uscita della fontanella. La modifica non è avvenuta e adesso si attendono gli esiti delle analisi del gestore e dell’Arpa Lazio.

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NEMI, CASO ILCESA: LA SOCIETA' PRESENTA RICORSO E NAUFRAGANO LE BUONE INTENZIONI DELLA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI

Redazione

Nemi (RM) – La società ILCESA ha presentato ricorso al Consiglio di Stato l’ultimo giorno utile contro la sentenza del Tar Lazio che ha condannato il Comune di Nemi al pagamento di 300 mila euro per aver “limitato l’utilizzazione edificatoria” alla società attraverso varianti al piano regolatore.

Infatti, di recente, Il Comune di Nemi è stato condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro alla società ILCESA, Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l.

L’amministrazione Bertucci, ha ritenuto di dover iscrivere immediatamente la somma come debito fuori bilancio e dichiarare di voler liquidare la società con la quale tra l’altro avrebbe raggiunto un accordo.

A differenza di quanto fatto dalle precedenti amministrazioni dunque, Alberto Bertucci , mediante un Consiglio comunale straordinario, annunciava che la chiusura di questa vicenda con un aggravio di spese notevoli causate dai precedenti amministratori.

Una storia iniziata diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale governò negli anni ’90 e che con la sua politica di tutela dell’ambiente, attraverso delle varianti al piano regolatore, bloccò la realizzazione di un complesso edilizio in zona protetta da vincoli archeologici.

Ora, con il ricorso al Consiglio di Stato intentato da ILCESA si capisce chiaramente che le intenzioni di Alberto Bertucci sono naufragate e che adesso l’Ente si trova in una posizione di difesa piuttosto che di attacco.

Ad evidenziare questa infausta dinamica è proprio l’ex sindaco Vairo Canterani, il quale non manca di evidenziare questa e altre questioni che sommate assieme non attribuiscono un giudizio edificante nei confronti dell’operato della giunta di Alberto Bertucci.

ILCESA in primis e poi, sostanzialmente una “politica fatta di forma, di eventi e feste ma sostanzialmente di mancanza di programmazione, manutenzione cura del quotidiano”.

E anche un appello alle Consigliere di opposizione (Cinzia Cocchi e Stefania Osmari) di cogliere questi aspetti evidenziati dallo stesso Canterani e portarli in Consiglio, qualora ritenuti interessanti.

Buona visione dell’intervista video a Vairo Canterani [ PER VEDERE LA VIDEO INTERVISTA A VAIRO CANTERANI ANDARE IN FONDO A QUESTA PAGINA OPPURE CLICCARE QUI ]

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CASTELLI ROMANI: LA RIGENERAZIONE URBANA E TERRITORIALE

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Carlo Testana – PhD in Ingegneria edile-architettura, Italia Nostra- Castelli Romani


I concetti innovativi della programmazione territoriale tesa alla riqualificazione delle città e degli ambienti urbani e territoriali, che l’Europa ha messo in atto in questi ultimi anni, accompagnati da cospicui finanziamenti, sono le nuove occasioni da cogliere a livello Regionale per affrontare i drammatici problemi delle città e dei paesaggi.


La Regione Puglia, tra le prime, ha intercettato questi temi recependo a livello legislativo le parole chiave dell’ innovazione: Sostenibilità – Integrazione – Partecipazione.


Infatti la LR n.21/2008, e le successive LLRR 14/2009 e 21/2011, hanno tradotto in norme questi aspetti innovativi della pianificazione orientata non più al consumo dei suoli ed all’espansione urbanistica ed edilizia, ma alla riqualificazione dell’esistente ed alla tutela delle risorse storiche, culturali e ambientali.


La certezza che la gestione dei servizi necessari a rendere efficiente una città diventa impossibile con i vecchi modelli legati all’espansione infinita di quartieri e strutture sta convincendo molti amministratori, Enti e cittadini che quella strada è profondamente sbagliata. I costi di manutenzione di infrastrutture e servizi non sono più sostenibili dalle comunità, e i cittadini ne patiscono quotidianamente gli enormi disagi. Strade rotte, giardini lasciati all’incuria, marciapiedi fatiscenti o inesistenti, mobilità lenta ed inquinamento acustico e visivo, rifiuti ingestibili, trasporti incivili, agricoltura trascurata, aree doc invase da capannoni, discariche abusive.


Viceversa la rigenerazione riporta quegli equilibri all’interno del sistema città-territorio necessari al suo funzionamento in termini di qualità urbana e sociale.


Queste le argomentazioni che la prof.ssa Angela Barbanente, vicepresidente e assessore alle politiche della qualità del territorio dei beni culturali, urbanistica e politiche abitative della Regione Puglia sta illustrando in convegni, Master, conferenze in tutta Italia. Il l° giugno era a Roma presso la facoltà di Ingegneria “Sapienza” di Roma, ed ha presentato la politica Urbanistica Regionale della Puglia che sta percorrendo le nuove strade dell’innovazione con risultati sorprendenti e con l’accesso ai finanziamenti Europei del  programma FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) 2007-2013.


Gli obiettivi si riferiscono ai programmi di riqualificazione di città e sistemi urbani attraverso la valorizzazione delle risorse storico-culturali e ambientali; Rigenerazione Urbana con specifici Piani Integrati e Rigenerazione Territoriale con azioni che vanno dalla scala di quartiere a quella degli insediamenti urbani e al territorio più ampio. I comuni della Puglia che hanno aderito a tali innovazioni sono quasi il 50 per cento. Molti gli esempi concreti presentati, nelle città di Alliste, Terlizi, Gravina, Mesagne, Fasano e altri, tutti incentrati sulla sostenibilità e l’interesse pubblico e sulla qualità della vita. Recuperi di piazze, aree dismesse, porticcioli, margini storici e quartieri di edilizia pubblica attraverso Piani specifici condivisi.


Questa politica sta indicando una direzione precisa e sarà l’unica possibile a garantire un futuro sostenibile.


Ascoltando queste interessanti argomentazioni la mente torna indietro di quasi 30 anni quando ai Castelli Romani un illuminato quanto isolato Sindaco (Canterani Sindaco di Nemi fino al 1999) con la sua giunta, intraprese la difficile strada della sostenibilità ambientale. Allora il termine non esisteva nel vocabolario urbanistico e le città a partire dagli anni settanta approvavano strumenti urbanistici che le avrebbero portate al collasso ed all’ingovernabilità. Il termine “valorizzazione” ad esempio, indicava la trasformazione di un bosco o di un’area agricola  in  capannoni e villette.


Vairo Canterani, sociologo e sindaco, con formidabile intuito, aveva compreso, con largo anticipo, che la strada dell’espansione urbana e del consumo delle risorse ambientali è un suicidio per le comunità e che queste in pochi anni avrebbero perso risorse naturali e culturali inimmaginabili e non riproducibili. Aveva messo l’interesse pubblico al posto di quello privato sparecchiando, con l’adozione del Piano Regolatore (1992-1995), i banchetti costituiti per soddisfare gli appetiti di molte società edilizie richiamate agli affari dalla straordinaria bellezza del Bacino del lago di Nemi. “Bellezza che verrà fornita dal “Pubblico” ai costruttori per incrementare i loro guadagni in cambio di niente, anzi in cambio di costose e ingovernabili infrastrutture e servizi lontani dalla città” sosteneva Canterani.


Una “plusvalenza” non tassata, senza alcuna ricaduta positiva per la città.


Questo Piano Regolatore, che un’impreparata Regione Lazio non ha mai sostenuto nè approvato, programmava il territorio secondo i criteri dell’attenzione al costruito storico, ai beni culturali, ambientali e paesaggistici, alle visuali panoramiche, all’agricoltura di qualità, al recupero dei fossi, al mantenimento della memoria della cultura materiale e contadina e molto altro ancora sul fronte della tutela e della valorizzazione.  Sostenibilità sociale e risparmio delle risorse pubbliche, risorse da tramandare intatte alle generazioni future, queste erano le Linee Guida del Piano.


La vicenda giudiziaria iniziata con i ricorsi  della società edilizia ILCESA ha visto  soccombere il Comune: è di questi giorni il riconoscimento di un danno di 300 mila euro a favore del privato che il comune di Nemi dovrebbe risarcire. Nessuno ha calcolato invece il beneficio pubblico che quelle politiche  di Sostenibilità, pionieristicamente intraprese da Canterani, hanno avuto su Nemi.


Amministratori impreparati e miopi, legislazioni retrograde, avvocati che non hanno saputo difendere questo interesse pubblico hanno creato le condizioni per lo svolgersi di questa triste vicenda. Canterani, si apprende dalle cronache  di questi giorni è stato pesantemente attaccato in Consiglio Comunale e criticato anche da forze politiche che si dichiarano ecologiste.


Ma intanto, e con grande vigore, (si vedano appunto le esperienze delle Regioni Puglia, Toscana, Emilia,) la strada intrapresa in solitudine da Canterani, (Nemi fu l’unico Comune d’Italia 20 anni fa ad erigersi paladino dei beni comuni in maniera così forte), sta diventando l’unica possibile. La Regione Lazio guardi con attenzione le scelte della Regione Puglia, per non rimanere indietro perché le risorse per governare il futuro con i vecchi Piani, gli Accordi di Programma, e con la concertazione che premia solo i privati non piace all’Europa, non piace alle comunità e non piacerà ai posteri.




NEMI, QUESTIONE I.L.C.E.S.A.: TUONA L'EX SINDACO VAIRO CANTERANI

C.R. 

Nemi (RM) – Il 22 maggio si è tenuto un consiglio comunale straordinario condotto con modalità a dir poco criticabili da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci che, probabilmente folgorato dalla presenza della telecamera di un giornale online che gli è sempre stato affianco, ha dato vita ad una seduta a dir poco convulsa in occasione della quale sono stati costantemente chiamati in causa gli ex amministratori, ma soprattutto, l’ex sindaco Vairo Canterani “colpevole” di aver fatto spendere all’Ente 300 mila euro quale risarcimento del danno provocato alla società I.L.C.E.S.A..

La società, non ha potuto costruire un complesso edilizio sul terreno edificabile acquistato perché la giunta Canterani ha perseguito una politica di tutela del verde, e attraverso varianti al Piano regolatore ha evitato l’edificazione di migliaia di metri cubi da parte di questa società e di altri imprenditori interessati a costruire a Nemi.

Canterani ha rispedito al mittente le accuse di Alberto Bertucci e Giovanni Libanori e soprattutto ha condannato il gesto di Bertucci di aver spedito un sms a tutti i cittadini prima del Consiglio comunale, invitandoli a venire a sentire i danni causati dagli ex amministratori.

Canterani ha altresì messo in evidenza la dinamica che il duo Bertucci – Libanori hanno messo in atto per “mettere un cappello sulla loro incapacità amministrativa”.

Infatti, durante il Consiglio Comunale il consigliere, ex aspirante presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Libanori ha messo in allerta i cittadini dicendo che se ci saranno aumenti dell’Imu, se non ci sarà il gasolio a scuola se la Tarsu verrà aumentata sarà colpa delle amministrazioni precedenti (e soprattutto di Canterani) che, sostanzialmente, non hanno saputo gestire il contenzioso e soprattutto Canterani ha provocato lo stesso “perseguitando” questa società con ben quattro varianti al piano regolatore.

Il sindaco Alberto Bertucci ha cadenzato le sue accese e convulse parole sbattendo i pugni sul tavolo, anche nel momento in cui hanno parlato i due consiglieri di opposizione. “Fatto ancor più grave accaduto – ha detto Canterani – è che sia Giovanni Libanori che Alberto Bertucci hanno fomentato l’odio nei cittadini addossando tutte le mancanze future su Canterani in un momento storico di crisi economica e lavorativa”.

E ancora Vairo, nel video allegato in fondo al presente articolo, ha detto rivolgendosi direttamente a Bertucci: “Che sbatti i pugni sul tavolo? Che sbatti? Mi sembri un coniglio mannaro”.

E dopo avergli ricordato che lui è un sindaco “inquisito” mentre Vairo non lo è mai stato, gli dà  anche del podestà : “Caro podestà – aggiunge Canterani –  il presidente del Consiglio sei tu, perché dai e togli la parola a tuo piacimento”. E poi lo invita a ricordarsi di tutte le promesse mancate, in primis la commissione edilizia che avrebbe dovuto costituire nelle primissime sedute di Consiglio e non l’ha fatto: “La commissione edilizia non l’hai fatta più – dice il leader di Nemi per Sempre –  perché vuoi gestire tutto da solo, caro podestà.

Tu ti dovresti dimettere perché non puoi rappresentare un Ente che hai danneggiato, caro inquisito Bertucci. La morale per gli uomini perbene viene prima del diritto. Ma tu sei troppo legato alla poltrona e questo l’hanno capito anche i selci. Piantala perché ho sentito delle parole brutte da qualcuno e fai attenzione perché stai creando il mostro e se dovesse accadere qualcosa ne porterai il peso delle responsabilità”.  Poi Canterani, si è anche soffermato a spiegare la presunta “colpa” di aver costruito la scuola in piazza Roma, una struttura trionfalistica a dire del sindaco, mal ubicata. Prima del cantiere della scuola ancora non terminato c’era un’altra scuola ha spiegato l’ex sindaco. Un parallelepipedo di quattro piani che impediva la visuale del corso e del panorama circostante”. A causa di calamità naturali accadute, la scuola ne uscì deteriorata, quasi distrutta e l’allora sindaco Canterani, a sua detta, non fece altro che far ricostruire lì un’altra scuola (perché quello era il suo “dovere”) ma più bassa e con criteri moderni e spaziosa come dovrebbe essere un edificio scolastico che si rispetta.

“Caro cattolico Bertucci, caro cattolico Libanori – conclude Canterani –  fate odiare la gente onesta dai cittadini, avete creato un capro espiatorio a vostro piacimento per coprire le vostre incapacità”. Diversi altri temi sono stati affrontati da Canterani e possono essere visionati nel filmato.  [ PER VEDERE IL VIDEO DIRETTAMENTE SU YOU TUBE CLICCARE QUI ]

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NEMI, SENTENZA ILCESA: IL COMUNE CONDANNATO AL RISARCIMENTO DI 300 MILA EURO




POVERI MA RICCHI

Chiara Rai

La giunta di Anghiari ad Arezzo, rinuncia all'indennità e compra un defibrillatore per la popolazione. Con i finanziamenti ricavati dai tagli alle indennità alla giunta comunale di Acerra sarà finanziato un progetto della rete scolastica per la legalità. Il vice presidente vicario dell'Assemblea Regionale Siciliana, Antonio Venturino, ex esponente del Movimento 5 stelle, destinerà le somme relative ad indennità di ufficio ad associazioni che operano nei servizi sociali con particolare attenzione a quelle realtà che si occupano di minori, donne in difficoltà e diversamente abili. Ci sarebbero altri numerosi e virtuosi esempi. Ci sono poi personaggi che vivono di escamotage, di rimedi e cercano di indossare la legge a proprio piacimento. Sono degli equilibristi e tersicorei della psico politica che mescolano norme e pareri per sentirsi nel giusto.

L’importante è rimanere aggrappati al proprio gettone per il bene del paese. Mi viene da pensare a Fiorito, Lusi, a tutti i consiglieri della Lombardia, a quei pentastellati presi a pedate perché saggiato il gettone non lo vogliono mollare.

Ho partecipato al consiglio comunale della bellissima Nemi. Da giornalista non ho potuto registrare, ne fare foto. I toni sono stati molto denigratori verso la stampa e c’era , oltre a me, un solo giornale locale telematico autorizzato alle riprese, perché non risulta aver mai avanzato critiche o elaborato inchieste tali da poter incassare il “non apprezzamento” di qualche giunta ma, quasi sempre ha pubblicato le belle notizie, i comunicati e gli arresti di polizia e carabinieri.

Dopo qualche epiteto denigratorio agli altri giornali senza farne il nome, si è innescato il meccanismo che poi è riconducibile a dinamiche poco edificanti. In poche parole si è chiuso un capitolo aperto diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale mediante varianti al piano regolatore bloccò l’edificazione di un complesso edilizio, limitando “l’utilizzazione edificatoria” di una Società proprietaria di un cubatura di 8.400 metri cubi. Il Comune è stato di recente condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro. L’attuale amministrazione non intende ricorrere più ma pagare quanto dovuto, con un debito fuori bilancio attingendo al positivo lasciato dalla precedente amministrazione. La giunta precedente ha lasciato circa 500 mila euro proprio per questi eventuali esborsi. Ma l’attuale giunta ha iniziato a dire che per colpa degli amministratori precedenti i servizi essenziali del paese ne risentiranno: a partire dai riscaldamenti nelle scuole, l’assistenza domiciliare, la manutenzione delle strade, l’Imu, i rifiuti, il centro anziani e altro ancora. Peccato che non funziona così la macchina amministrativa e non è con l’avanzo accantonato virtuosamente per eventuali imprevisti che si amministra un Comune. Ogni voce, capitolo, ha  un rispettivo salvadanaio da gestire.

Dunque, perché per il bene del paese non si rinuncia all’indennità e si convogliano i risparmi per il sociale? Tornando su binari nazionali, Santo Pulvirenti, patologo clinico siciliano di 54anni con Coalizione di centrodestra scende in campo per diventare il nuovo sindaco di Belpasso e garantisce che se verrà eletto ridurrà l’indennità propria e della squadra di governo. Ci sono amministratori che un anno sono liberi professionisti, l’altro una sottospecie di co.co.co., un altro ancora dipendenti e un altro ancora disoccupati o meglio “inoccupati”. Ma gira che ti rigira, gli spetta sempre il soldo pieno e sonante. L’indennità tonda, tonda. E magari poi, ai disoccupati dichiarati, li si incontra in giro con grosse macchine, che rientrano stanchi nei loro appartamenti di appena una decina di vani. Poverini.     




NEMI, SENTENZA ILCESA: IL COMUNE CONDANNATO AL RISARCIMENTO DI 300 MILA EURO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Il Comune di Nemi è stato condannato dal Tar Lazio al risarcimento di 300 mila euro alla società Ilcesa, Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l. [ SENTENZA DEL TAR LAZIO ]

Si chiude un capitolo aperto diciotto anni fa che ha coinvolto la giunta di centrosinistra di Vairo Canterani il quale governò negli anni ’90 e che con la sua politica di tutela dell’ambiente, attraverso delle varianti al piano regolatore, bloccò la realizzazione di un complesso edilizio in zona protetta da vincoli archeologici.

Questo esito riguarda il ricorso di annullamento da parte del Comune riferito alla sentenza del 2010 per mezzo della quale l’Ente è stato condannato al risarcimento del danno derivante da atti di programmazione edilizia definiti “limitativi dell’utilizzazione edificatoria” dell’area di proprietà della ricorrente società Ilcesa. Società proprietaria di un cubatura di 8.400 metri cubi, con un valore di vendita di 300 euro per metro cubo.

Vairo Canterani, non risparmia parole dure rispetto l’esito della vicenda: “E’ una sentenza – dice –  che scoraggia le amministrazioni che intendono perseguire una seria politica di tutela ambientale. Oltre ad aver tutelato dalla lottizzazione una area protetta evitando che il paesaggio venisse deturpato, il Comune si è anche risparmiato la spesa di milioni di euro che sarebbe occorsa per tutti gli interventi primari nel caso di edificazione del complesso, parlo di fognatura e quant’altro. Mi auguro che l'attuale amministrazione si appelli a quanto stabilito dal Tar”. A seguito della sentenza del 2010, le due parti, Comune e Società, non sono riuscite a mettersi d’accordo sulla somma in quanto la ricorrente lamenta un danno pari a oltre 4 milioni di euro e il Comune di Nemi sostiene che la società sarebbe stata integralmente risarcita con il ricavato della vendita all’asta del terreno oggetto dei ricorsi e delle variazioni di Prg dell’allora giunta Canterani del 15 settembre 2005, pari a 964.100 Euro.

Nel 2011 è stato nominato un Commissario ad Acta con l’incarico di determinare l’ammontare del danno risarcibile in applicazione alla sentenza. A luglio 2012 il commissario Giuseppe Imbesi ha depositato la propria relazione. Nel quantificare il danno ha tenuto conto della data del 1995 come data plausibile dell’ipotetico completamento del complesso edilizio con un ricavo pari a 2.420.000 euro, corrispondente a un guadagno del 30 per cento pari a 726000 euro, ampiamente coperto dal ricavato della vendita giudiziaria del 2005.




NEMI CASO INDENNITA' SINDACO BERTUCCI. L'OPPOSIZIONE INSORGE

Chiara Rai

Nemi (RM) – La bufera sul caso del sindaco di Nemi Alberto Bertucci  che risulta aver percepito il doppio dell’indennità rispetto a quella che gli spetta di diritto sta creando reazioni molto forti da parte dell’opposizione che inizia a chiedere non solo chiarimenti ma, se i fatti dovessero essere confermati, le dimissioni del sindaco: “Se fosse vero che il sindaco ha percepito il doppio di quanto gli spetta – dicono sia il leader di "Nemi per Sempre" Vairo Canterani che l’esponente della stessa lista Elisabetta Mannoni – riteniamo sia necessario che si dimetta subito, perché nell’attuale situazione in cui vive il paese che invoca una rinascita morale, questo episodio si unirebbe al coro dell’immoralità trascinando con sé anche Nemi, una comunità che non si è mai macchiata di questa infamia”. 

Anche il Partito Democratico, che si riunirà per discutere sul caso il prossimo due maggio rimarca la gravità dei fatti: “Se oltre ai problemi che già ha con la giustizia – dice il segretario Pd Francesca Bertucci – quest’ultima notizia fosse vera, allora il sindaco dovrebbe dimettersi. Oltre alla gravità sul piano legale dell’atto commesso sarebbe un’azione gravissima sul piano etico e morale, soprattutto in questo momento storico in cui le persone non riescono ad arrivare neppure a fine mese”.

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