VELLETRI, OPERAZIONE “TASSA PULITA”: CONFISCATI I BENI DELL’ORGANIZZAZIONE DEDITA ALLA TRUFFA E APPROPRIAZIONE INDEBITA AI DANNI DELLO STATO E DEI CONTRIBUENTI.

Red. Cronache

Velletri (RM) – Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno dato esecuzione al provvedimento esecutivo di confisca dei beni emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri, a seguito di sentenza di condanna, divenuta irrevocabile, nei confronti di due soggetti di origine italiana, già tratti in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Ariccia nel luglio 2015 in ottemperanza al provvedimento di misura cautelare emesso dalla medesima Autorità giudiziaria, poiché ritenuti responsabili dei reati di truffa pluriaggravata e continuata ai danni dello Stato, appropriazione indebita ed esercizio abusivo di una professione. 

L’ attività investigativa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri diretta dal Dott. Francesco Prete e condotta dalla Stazione di Ariccia, aveva consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 3 soggetti, tutti appartenenti alla società di recupero crediti EUREKA SERVICE SRL sita in Pomezia: il legale rappresentante, un sedicente avvocato responsabile legale senza alcun titolo e un dipendente incaricato alla riscossione.

La EUREKA Service aveva ricevuto dalla società AMBI.EN.TE. SPA (a totale capitale pubblico ed incaricata del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti per vari comuni della provincia di Roma e Frosinone) l’appalto per il recupero dei crediti da parte degli utenti responsabili del mancato pagamento della tariffa di igiene ambientale o TIA (oggi TARES tariffa rifiuti e servizi). Le indagini avevano consentito di dimostrare che la società di riscossione aveva indebitamente trattenuto somme in contanti equivalenti a 215.000 euro circa (non versate alla AMBI.EN.TE. SPA), ricevute direttamente dagli utenti, truffando circa 90 vittime tra privati cittadini e aziende (quasi tutte appartenenti ai comuni di Ariccia e Ciampino) che ignare ritenevano di aver ottemperato al pagamento della tassa. 

A seguito dell’arresto dei tre soggetti, la Procura della Repubblica di Velletri, a fronte degli evidenti indizi di colpevolezza, aveva richiesto il giudizio immediato a carico di due dei tre indagati, che hanno patteggiato la pena e pertanto condannati, con la scelta del rito speciale, ad anni due e mesi tre di reclusione.

Il Giudice del Tribunale di Velletri, nella sentenza di condanna, ha altresì disposto la confisca dei beni mobili ed immobili dei condannati fino al raggiungimento della somma di 215.000 euro, già sottoposti a sequestro preventivo in concomitanza all’esecuzione dei provvedimenti di misura di custodia cautelare e reale. In virtù di ciò, sono stati confiscati dai Carabinieri 4 immobili (3 appartamenti e un garage), 8 conti correnti, 2 libretti di risparmio, 3 carte prepagate  e quote societarie.
Il terzo indagato sarà giudicato con rito ordinario; pertanto, qualora riconosciuto colpevole, non potrà beneficiare di sconti di pena.
 




VELLETRI: INTASCAVANO PROVENTI TASSA RIFIUTI CON SOCIETÀ RECUPERO CREDITI

Redazione

Velletri (RM) – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno arrestato tre persone di 54, 53 e 50 anni ritenuti responsabili dei reati di truffa pluriaggravata e continuata ai danni dello Stato, appropriazione indebita ed esercizio abusivo di una professione, dando esecuzione a un provvedimento cautelare – emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri dirette dal Dott. Francesco Prete e condotte dai Carabinieri della Stazione di Ariccia tra il maggio 2014 e giugno 2015, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 3 arrestati tutti con diversi ruoli all'interno della società di recupero crediti Eureka Service Srl sita in Pomezia: il legale rappresentante, un sedicente avvocato responsabile legale senza alcun titolo e un dipendente incaricato alla riscossione. La Eureka Service aveva ricevuto dalla società Ambi.En.Te. Spa (a totale capitale pubblico ed incaricata del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti per vari comuni della provincia di Roma e Frosinone) l'appalto per il recupero dei crediti da parte degli utenti responsabili del mancato pagamento della tariffa di igiene ambientale o Tia (oggi Tares tariffa rifiuti e servizi). Le indagini hanno consentito di dimostrare che la società di riscossione ha indebitamente trattenuto somme in contanti equivalenti a 215.000 euro circa (non versate alla Ambi.En.Te. Spa), ricevute direttamente dagli utenti, truffando circa 90 vittime tra privati cittadini e aziende (quasi tutte appartenenti ai comuni di Ariccia e Ciampino) che ignare ritenevano di aver ottemperato al pagamento della tassa. Le vittime sono state individuate dai Carabinieri ed hanno presentato denuncia; per alcune di esse, la società Ambi.En.Te. Spa ha attivato anche la procedura civile di recupero del credito tramite decreto ingiuntivo creando in tal modo un doppio danno per i cittadini.

Sono tutt'ora in atto accertamenti tesi ad individuare altre potenziali vittime considerato che la società Eureka era stata incaricata da Ambi.En.Te. Spa per il recupero del credito di migliaia di utenti. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno sequestrato i locali della società e recuperato copiosa documentazione probatoria. Uno degli arrestati, che si occupava della tutela legale della società Eureka, esercitava illegalmente la professione di avvocato. Il modus operandi era pressoché sempre lo stesso: la società Eureka, tramite un suo incaricato, con il chiaro scopo di appropriarsi del denaro pubblico, contrariamente a quanto previsto dal contratto con l'Ambi.En.Te. Spa, concedeva agli utenti la possibilità di pagare in forme dilazionate ed in denaro contante che veniva versato nei conti correnti della società e successivamente transitava nei conti correnti personali degli arrestati o ritirati da questi ultimi con carte di credito o operazioni di sportello. Nella maggior parte dei casi la prima parte del debito degli utenti veniva versato regolarmente nelle casse dell'Ambi.En.Te. Spa tramite bonifico bancario mentre le altre rate venivano indebitamente (anche con promessa di sconti per gli utenti) pagate in contanti e transitavano poi nei conti dell'Eureka. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto la misura degli arresti domiciliari a carico dei tre soggetti ed un sequestro preventivo dei beni mobili ed immobili degli indagati fino al raggiungimento della somma di 215.000 euro. Sequestrati 17 conti correnti – 9 veicoli – 5 immobili e quote societarie in possesso degli indagati.




VELLETRI, AGRITURISMI SOTTO SCHIAFFO: IL COMUNE APPLICA LA TARSU PREVISTA PER GLI ALBERGHI

Redazione

Velletri (RM) – La Coldiretti scende in campo per tutelare le imprese agrituristiche in relazione all’applicazione della Tarsu (Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani). “A Velletri – esordisce il presidente della sede del Lazio e di Roma, David Granieri, – a seguito di diversi incontri con i nostri soci, abbiamo istituito, presso la nostra sede in via dei Volsci, 55, (tel. 06.9621469),  uno sportello per l’assistenza nella redazione dei ricorsiavverso gli avvisi di accertamento TARSU emessi. Ma faremo la stessa cosa a breve anche nelle altre zone della provincia di Roma dove si sta manifestando il disagio degli imprenditori a causa di determinazioni simili”. A Velletri la Coldiretti intende aprire un tavolo di concertazione con chi andrà ad amministrare la città, dopo l’esito delle ormai prossime elezioni comunali, al fine di far comprendere l’errore di non differenziare l’agriturismo, inteso come impresa agricola multifunzionale, dall’impresa commerciale o alberghiera. Proprio a Velletri – spiega il direttore di Coldiretti Roma Aldo Mattia – il comune ha inviato in questi giorni ai detentori di attività agrituristiche  avvisi di accertamento relativamente alla tassa smaltimento rifiuti solidi urbani applicando le tariffe previste per il settore alberghiero. Coldiretti Roma precisa che la giurisprudenza, ormai costante, ha stabilito che le attività agrituristiche caratterizzate da un rapporto di complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animale, sono considerate attività agricole a tutti gli effetti e ad esse devono essere applicate le tariffe previste per l’attività agricola e non quelle stabilite per l’utenza alberghiera; di fatto, gli agriturismi sono destinatari delle stesse agevolazioni che competono alle imprese agricole  (sentenza n° 165/04/2009 Commissione Tributaria Regionale di Genova; sentenza n° 8851/2007 della Corte di Cassazione). Proprio su questo si intende aprire un dibattito mediante il quale rivedere un atteggiamento che, almeno al momento, è davvero penalizzante per chi fa impresa nel settore dell’agriturismo.