Allarme smog: da Frosinone a Venezia 18 capoluoghi hanno superato i valori di pm10

 

di Marco Staffiero

 
Continuano a destare preoccupazione i dati relativi all'inquinamento atmosferico e nonostante ciò si rimane alla finestra a contare l'aumento indescrivibile di morti e di malati di tumore. Nel 2015, 45 aree urbane su 95 non hanno rispettato il valore limite giornaliero del PM10, con un numero totale di superamenti e valori medi annuali generalmente superiori a quelli degli ultimi anni, in controtendenza rispetto al trend di medio-lungo periodo, sostanzialmente decrescente. Un 'anno nero' per la qualità dell'aria nelle aree urbane censite nel XII Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, un lavoro realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa). E al 13 dicembre 2016 – segnala Ispra –  almeno 18 capoluoghi di provincia hanno già superato il limite giornaliero per il PM10 (Frosinone, Venezia e le altre città della pianura padana le peggiori.
 
Ma anche Napoli e Terni). Il report di Ispra raccoglie i dati relativi a 116 aree urbane e si articola in dieci aree tematiche: Fattori Sociali ed Economici, Suolo e territorio, Infrastrutture verdi, Acque, Qualità dell’aria, Rifiuti, Attività Industriali, Trasporti e mobilità, Esposizione all'inquinamento elettromagnetico ed acustico, Azioni e strumenti per la sostenibilità locale. Le situazioni peggiori, nel 2015, con il mancato rispetto dei valori limite per PM10, particolato fine (PM2.5) e biossido di azoto (NO2) si registrano a Torino e Vercelli, nell’agglomerato di Milano, nelle città lombarde e venete del bacino padano e a Frosinone. Sempre nel 2015, il 90% della popolazione nei Comuni considerati risulta esposto a livelli medi annuali superiori al valore guida Oms per il PM10 (20 µg/m³), l’82% a quello del PM2,5 (10 µg/m³), il 27% a quello dell’NO2. Il Focus di quest’anno dedicato al rapporto tra inquinamento atmosferico e salute, sulla base degli studi più recenti in materia, dimostra – scrive Ispra – che l’aria che respirano milioni di italiani nelle maggiori città della Penisola rappresenta ancora un grave problema di salute.
 
Del resto i dati presentati qualche mese fa dall'Agenzia europea per l'ambiente parlano da soli: si stimano quasi 470mila morti premature in 41 Paesi europei collegate all'inquinamento dell'aria nel 2013. Mentre, secondo una recente indagine del  CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell'Impatto dell'Inquinamento atmosferico sull'Ambiente e sulla Salute) finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute con la collaborazione di varie Università e centri, oltre 34.500 italiani ogni anno muoiono 'avvelenati' dall'inquinamento atmosferico: è come se 'scomparisse' improvvisamente un'intera città delle dimensioni di Aosta. 'Veleni' dell'aria che uccidono soprattutto al Nord, dove si registrano 22.500 decessi annuali, ma che riducono in media di 10 mesi la vita di ogni cittadino. Eppure, il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite l'anno.
 
La nuova mappa dell'inquinamento è ottenuta applicando sofisticati modelli previsionali delle concentrazioni degli inquinanti su tutto il territorio nazionale. Emerge così che il 29% della popolazione italiana vive in luoghi dove la concentrazione degli inquinanti è costantemente sopra la soglia di legge, ma anche che vi sono considerevoli disuguaglianze degli effetti sanitari sul territorio. Come atteso, l'inquinamento colpisce maggiormente il Nord (per il 65% del totale), in generale le aree urbane congestionate dal traffico e le aree industriali.Anche la combustione di biomasse (principalmente legno e pellet) è responsabile della maggiore incidenza di morti e malattie per l'esposizione al particolato. Questi scenari, afferma il Rapporto, mostrano come l'effettivo rispetto dei limiti previsti dalla normativa, e soprattutto l'ulteriore diminuzione del 20% della concentrazione media annuale degli inquinanti, avrebbero ricadute positive sulla salute pubblica e sull'economia: seguendo le statistiche dell'OMS, infatti, 10.000 decessi evitati all'anno corrispondono a circa 30 mld di euro.



Venezia, incidente domestico: scivola sul tappeto, sfonda la finestra e muore dissanguato

 

Red. Cronaca


VENEZIA – Scivola sul tappeto, cade, sfonda una finestra e muore dissanguato. E' questa l'incredibile dinamica di un tragico incidente domestico avvenuto questa notte o alle prime ore del giorno in una abitazione di Mestre. La vittima, un uomo di 52 anni, è stato trovato in mezzo a dei frammenti di vetro di…

[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 8]




Venezia, colorificio San Marco: distribuiti 2mila euro di premio produzione per ogni dipendente

di Vincenzo Giardino
VENEZIA
– Il Colorificio San Marco di Marcon , condivide il successo della crescita di fatturato con i propri dipendenti, distribuendo un premio di produzione di ben 2mila euro procapite, facendolo lievitare del 77% rispetto ai 1.200,00 euro distribuiti nel precedente anno. Un importante segno di riconoscimento per le persone che contribuiscono al successo dell’azienda e che induce all’ottimismo per la lenta ripresa economica del Paese. Il Colorificio San Marco è uno dei maggiori produttori di pitture, smalti,vernici, sistemi per la ristrutturazione di edifici storici e tanto altro. Una delle leve del successo di questo glorioso brand e proprio da imputare all’attenzione verso i propri collaboratori, i quali partecipano con impegno, entusiasmo e professionalità alla mission dell’azienda veneziana.

"Vogliamo contribuire a rendere migliore l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei nostri dipendenti— rileva Mariluce Geremia, vicepresidente del gruppo San Marco — coinvolgendoli, ascoltandoli e motivandoli perché possano essere orgogliosi dei risultati raggiunti. In azienda stiamo già lavorando con i sindacati per il prossimo rinnovo quadriennale cercando di sviluppare proposte innovative come, ad esempio, la conversione delle ore di flessibilità nella gratuità della mensa o della palestra".

Secondo Onofrio Rota, segretario generale della Cisl del Veneto, "il welfare aziendale e quello territoriale sono destinati a crescere rapidamente nei prossimi anni sia nella quantità di aziende e lavoratori dipendenti coinvolti che per qualità e consistenza economica delle prestazioni essenzialmente per due fattori. Il primo è la consistenza degli incentivi che il governo ha messo a disposizione sia delle aziende che dei lavoratori nel caso che esso sia regolato da accordi sindacali sul premio di risultato, con un’aliquota Irpef agevolata fissa al 10% se corrisposto in denaro oppure del tutto annullata se trasformato in equivalenti prestazioni di welfare, caso, quest’ultimo, che permette alle aziende di scaricare dal bilancio tutte le spese sostenute a questo titolo". Il secondo incentivo alla diffusione della contrattazione di secondo livello è, per il segretario della Cisl, "la sempre maggiore sensibilità dei lavoratori verso la mutualità, generata sostanzialmente dalla riduzione del campo di protezione, rispetto alle esigenze attuali, del welfare pubblico". Naturalmente c’è anche un rovescio della medaglia: se il salario viene erogato in welfare non ha effetti previdenziali e quindi la scelta non potrà non riflettersi sul calcolo finale dell’assegno di pensione.

E’ auspicabile che tali iniziative siano emulate da tante altre aziende su tutto il territorio nazionale, in quanto è scontato che darebbero un notevole imput alla crescita dei consumi e conseguentemente alla faticosa ripresa economica, che in Italia è  ormai in stallo da quasi un decennio.




VENEZIA: L'ULTIMO SALUTO A VALERIA SOLESIN, VITTIMA DEL TERRORISMO

di Angelo Barraco

Venezia – Oggi Venezia saluterà per l’ultima volta Valeria Solesin, la brillante ricercatrice morta nei terribili attentati che hanno insanguinato Parigi. La salma verrà portata dalla sede del Comune, tramite un corteo con dei gondolieri, verrà portata in piazza San Marco intorno alle ore 11. Per il protocollo sicurezza invece, verrà indetto lo stesso del Giubileo. Alla cerimonia parteciperà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una cerimonia che si aprirà con l’inno di Mameli e dalla Marsigliese.
 
Sono stati in tanti a dare l’ultimo saluto a Valeria, il premier Matteo Renzi è andato a far visita alla famiglia e a dare il suo ultimo saluto alla giovane ricercatrice presso la camera ardente, è andato anche il ministro della Difesa Roberto Pinotti. Sul palco in cui si terrà la cerimonia civile ci sarà un microfono che consentirà gli interventi, la famiglia inoltre ha espresso la massima apertura agli eventuali interventi da parte del patriarca di Venezia, del rabbino capo, di un imam. A termine della funzione verrà suonato l’inno europeo, successivamente la salma sarà portata presso il cimitero dove Valeria riposerà affianco al nonno.
 
Sono stati in tanti a voler dare il loro ultimo saluto a Valeria, una ragazza che ha toccato l’animo di molti giovani per la sua tenacia e la sua voglia di vivere. Molti ragazzi che non la conoscevano ma che sono rimasti colpiti da quanto accaduto sono andati a salutarla e a lasciare un fiore. Matteo Renzi si è intrattenuto a parlare un po’ con i genitori di Valeria, affranti dal dolore, il fratello e il fidanzato. Ieri poi ha scritto su facebook: “Grazie alla famiglia di Valeria Solesin, un esempio di forza e di dignità”. Ha reso omaggio alla giovane anche Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia e Stefano Fassina. Baretta  ha detto in merito a quanto accaduto: “Le tantissime testimonianze d'affetto alla famiglia sono esemplari e aumentano la necessità di rafforzare le relazioni, il rapporto tra noi. Venezia vuol dimostrare a tutto il mondo che la cultura della tolleranza e dell'amicizia deve vincere assolutamente”. Fassina riferisce: “Ho voluto rendere omaggio a Valeria una ragazza che ha rappresentato la meglio gioventù italiana ed europea. Spero possa essere d'esempio a tutti, sia coetanei, sia alle generazioni più giovani, perché la vita di Valeria ha rappresentato quello che vorremmo fosse il nostro mondo, l'Italia, l'Europa e il suo sacrificio ci deve rendere più determinati a combattere e a sconfiggere chi invece vorrebbe portarci nell'odio e nel buio”.
 
Anche Laura Boldrini si è recata ieri presso la camera ardente e in ricordo della giovane ha scritto: “Con te hanno portato via una giovane donna consapevole. Che tu possa diventare esempio per le ragazze che sono in cerca della loro strada”. Tanti i giovani che hanno portato fiori, peluche presso la camera ardente. Fiori anche dalla città di Parigi e da Emergency. Il padre di Valeria ha riferito in merito a quanto accaduto: “Non sono una persona capace di odiare. È inutile ragionare su come sono andate le cose. Io non ho voluto sapere”. Valeria Solesin è una delle vittime del Bataclan mentre assisteva al concerto degli Eagles of Death Metal insieme al suo fidanzato. La giovane è morta tra le braccia del suo ragazzo che non si è mai separato da lei. 



VENEZIA: TORNADO NEI COMUNI DI DOLO E MIRA, 72 FERITI E 1 MORTO

A.B.
 
Un devastante tornado si è tergiversato a Venezia nei comuni di Dolo e Mira, si apprende che il tornado ha causato il ferimento di 72 persone, 19 codici gialli e verdi e 53 persone che si sono recate spontaneamente al pronto soccorso, poi 3 feriti in modo grave e vi è anche un morto, un anziano. L’identità dell’anziano deceduto al momento non si conosce, si sa soltanto che era a bordo di un’automobile che è stata sollevata dalla tromba d’aria e poi è stata sbattuta violentemente a terra. I feriti sono stati trasportati presso le strutture ospedaliere di Mestre, Padova, Piove di Sacco, Dolo, Mirano. Vi è stato anche l’intervento di due elicotteri e di ben 19 ambulanze per il soccorso dei feriti. La stima dei danni è prematura ma vi sono stati danni ingenti, case danneggiate e 150 persone costrette a dormire altrove. 



BALLOTTAGGI: IL PD PERDE VENEZIA, AREZZO E MATERA

Le comunali 2015 vedono il centrosinistra prevalere di misura sul centrodestra in 8 comuni capoluogo contro 7. Nelle precedenti elezioni il centrosinistra vinse 9-7. Venezia, Arezzo e Matera al centrodestra, Lecco, Macerata e Mantova al centrosinistra. In laguna e nella città toscana si consumano i due "ribaltoni" piùclamorosi col Pd e tutto il centrosinistra che esce sconfitto. A Venezia cambia la giunta dopo 22 anni. Il candidato di centrodestra Luigi Brugnaro, sostenuto da Fi, Ncd, liste civiche, ha ottenuto al ballottaggio oltre il 53% dei voti. Il centrodestra strappa al centrosinistra anche il comune di Arezzo: Alessandro Ghinelli (sostenuto da Fi, Lega, Fdi, civica) ha ottenuto il 50,8% dei voti.

Pd ko anche a Matera dove Raffaello De Ruggieri, sostenuto da Forza Matera e civiche, ha ottenuto al ballottaggio il 54,51% dei voti mentre Salvatore Adduce (Pd, Api, Sel e civiche) si è fermato al 45,49%. Il centrosinistra ha invece confermato al ballottaggio il sindaco di Lecco – Virginio Brivio (Pd, liste civiche) ha ottenuto il 54,38% dei voti – e quello di Macerata: Romano Carancini, sostenuto da Pd, Udc, Idv, Sinistra, ha ottenuto il 59,11% dei voti. A Matova è il Pd a strappare il sindaco al centrodestra: Mattia Palazzi (Pd, Sel, civiche) ha ottenuto al ballottaggio il 62,56% dei voti.

Il centrodestra vince due a uno in Calabria. Due a uno per il centrodestra. Al secondo turno delle amministrative in Calabria hanno vinto Paolo Mascaro a Lamezia Terme (con il 59,96 per cento) e Giuseppe Pedà a Gioia Tauro (con il 57,16 per cento), entrambi preferiti già al primo turno; a Castrovillari è stato rieletto sindaco Domenico Lo Polito, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, ma solo per un pugno di voti. La percentuale finale è di 50,06 per cento, solo undici i voti di differenza dal suo contendente Giuseppe Santagada che rispetto al primo turno ha fatto una rimonta eccezionale arrivando fino al 49,94 per cento e sfiorando il colpaccio. Il centrodestra avanza dunque a Lamezia Terme e Gioia Tauro, in passato amministrati dal centrosinistra. "La Calabria -commenta la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli- dopo solo sei mesi ha ribaltato il suo giudizio politico rispetto al Pd di Renzi e di Oliverio. È un segnale che ha una valenza che va ben oltre quella regionale e che se travolge il Pd calabrese e il presidente Oliverio, è una sconfitta politica di Matteo Renzi e del suo governo".

A Chieti Di Primio (Ncd) si conferma sindaco. Umberto Di Primio (Ncd) si conferma sindaco di Chieti battendo al turno di ballottaggio il suo avversario Luigi Febo (Pd). Le operazioni di scrutinio si sono concluse nel corso della notte. Di Primio,47 anni, avvocato, era sostenuto da sei liste di centrodestra mentre il suo avversario, Febo, 49 anni, architetto, da sette liste di centro sinistra compresa quella di "Giustizia sociale" con la quale si era apparentata. Al turno di ballottaggio hanno votato il 50,52% degli elettori mentre al primo turno l'affluenza era stata del 66,45%. Chieti è stata la sola città abruzzese interessata a questo turno di voto .

L'affluenza alle urne. Si sono chiusi ieri sera alle 23 i seggi in 65 comuni dove si è votato per il ballottaggio. Oggi fino alle 15 si potrà votare solo nei comuni siciliani, tra cui il capoluogo Enna. I dati definitivi sull'affluenza (65 comuni su 65) indicano che ha votato il 47,11% degli aventi diritto. Al primo turno era andato alle urne il 62,91%. Circa due milioni di votanti sono stati chiamati alle urne per il turno di ballottaggio per l'elezione dei sindaci di 65 comuni, di cui 11 capoluoghi di provincia (Lecco, Mantova, Rovigo, Venezia, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Trani, Matera, Nuoro), che ha riguardato 2.160.550 elettori, di cui 1.036.159 maschi e 1.124.391 femmine.




VENEZIA: AEROPORTO NON SICURO CONTRO GLI ATTACCHI TERRORISTICI?

Redazione

Venezia – È il terzo scalo aeroportuale del Paese per numero di passeggeri in transito. È un aeroporto di primaria importanza, con molti collegamenti internazionali. Eppure Venezia, sotto il profilo della sicurezza, resta la Cenerentola d'Italia. A denunciare le carenze organizzative della struttura è l'Ugl Polizia di Stato, che rivela come tutta la zona aeroportuale durante le ore notturne sia gestita da un Assistente Capo (Appuntato Scelto). Non solo. Nonostante il flusso di viaggiatori e la partenza e l'arrivo di voli sensibili da Paesi potenzialmente oggetto di minaccia terroristica, la cosiddetta squadra laser – 23 uomini super addestrati che dovrebbero prendersi cura delle situazioni a rischio e intervenire in caso di bisogno – non è mai stata attivata e il personale viene impiegato in normali controlli di frontiera.

"Mentre il ministro Alfano continua a ribadire che i servizi di vigilanza sono stati rafforzati nei siti sensibili, a Venezia succede l'esatto opposto. Non è accettabile che manchi questa squadra nata proprio per prevenire e reprimere eventuali attacchi terroristici allo scalo aeroportuale veneziano". Così Mauro Armelao, Segretario Generale Regionale Ugl Polizia di Stato del Veneto, che aggiunge: "Non possiamo rimanere in silenzio e accettare che un Assistente Capo possa essere responsabile di tutta la sicurezza aeroportuale, e in caso d'emergenza debba persino coordinare altre forze di polizia oltre alle guardie giurate private. Dalle parole è tempo e ora che si passi ai fatti. Deve essere aumentato subito il personale alla Polizia di Frontiera di Venezia".

La denuncia della Ugl Polizia di Stato è stata ripresa in un'interrogazione a risposta scritta al ministro degli interni Alfano dall'onorevole Prataviera il 19 gennaio scorso.




VENEZIA: TENTANO FURTO AL BANCOMAT MA NELLA FUGA SI CAPPOTTANO, DUE MORTI

Redazione

Venezia – Tentano di svaligiare un bancomat facendolo saltare in aria, poi, durante la fuga, la loro auto finisce fuori strada e si cappotta. Il bilancio del fallito colpo a una filiale del Credito cooperativo di Monastier e Silea a San Cipriano di Roncade, nel trevigiano, e' pesante: due persone sono morte e altre due sono rimatse ferite. Tutte erano a bordo dell'auto con la quale, dopo aver tentato di far saltare il bancomat, si sono date alla fuga nella notte




VENEZIA, EX MALA DEL BRENTA: TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA, DECINE DI ARRESTI

Redazione

Venezia – Decine di arresti sono stati effettuati dai Carabinieri di Venezia nell'ambito di un'operazione che ha portato alla scoperta di un traffico internazionale di droga, in particolare cocaina. Sequestrate ingenti quantita' di stupefacente e sono in corso oltre quaranta perquisizioni in varie province italiane. Dalle indagini, avviate nel 2013, e' emerso che all'interno del sodalizio ci sarebbero persone affiliate all'ex gruppo del Brenta.




VENEZIA SOMMERSA

Redazione

Venezia –  Il centro maree del comune di Venezia ha registrato oggi, alle ore 8.35, al mareografo di Punta della Salute, una punta massima di marea di 118 cm sullo zero mareografico, in coincidenza con una marea astronomica di 73 cm, in fase di sizigia per il plenilunio, con un contributo meteorologico quindi di 45 cm. La marea e' rimasta sopra i 117 cm per quasi un'ora, dalle ore 8.15 alle ore 9.05. A Lido diga Sud la marea ha raggiunto una punta massima di 123 cm, a Chioggia una punta massima di 122 cm. All'origine del fenomeno – in presenza di un centro di bassa pressione attivo sull'Italia, che sta suscitando maltempo sull'Italia settentrionale e centrale – sono soprattutto i perduranti effetti della perturbazione dei giorni scorsi: e quindi il ritorno dell'onda di sessa (nella giornata di ieri il contributo meteorologico era arrivato a un massimo di 58 cm), mentre sul medio e basso Adriatico continua vento di scirocco sui 35-40 km/h, che spinge verso il Nord le acque del mare, che presentano da giorni un sovralzo costante sui 30-40 cm; a Venezia soffia vento di bora sui 45 km/h con raffiche fino a 60 (nella notte ha avuto una intensita' sui 50-55 km/h con raffiche fino a 70). Per domani, il Centro Maree prevede ancora marea molto sostenuta, sui 110 cm alle ore 9.15. Un'alta marea di 118 cm comporta l'allagamento di una superficie di circa il 24 per cento della viabilita' pedonale della citta', con un livello variante da pochi millimetri a una media sui 30 cm in Piazza San Marco, l'area piu' bassa della citta'.




VENEZIA: BASTA AI RUMORI DI NOTTE, VIETATI TROLLEY

Redazione

Venezia –  Il Comune di Venezia, con la gestione commissariale, sta proseguendo sulla strada tracciata dalla precedente amministrazione e sta lavorando a un nuovo regolamento edilizio che, fra le nuove regole, propone anche di vietare i 'mezzi a spinta su ruota' (trolley) che siano eccessivamente rumorosi e che abbiano ruote che non siano su 'gomma o pneumatico gonfiato ad aria o liquidi'. "Tra gli obiettivi del nuovo regolamento – spiega il Comune – non poteva non trovare spazio la gestione delle criticita' correlate al degrado urbano e all'intensivo uso turistico del piu' grande monumento del mondo oggi, aggredito da almeno 27 milioni di turisti". La norma vuole anche rispondere alle istanze dei numerosi cittadini che in questi ultimi anni si sono rivolti all'Amministrazione segnalando il grave disagio che subiscono nelle proprie abitazioni correlato alla movimentazione di merci e cose in orari acusticamente protetti dalla legislazione (fasce notturne o del primo mattino), ove si concentrano i maggiori disagi acustici ingenerati dalle forniture di attivita' commerciali (bancali di merci) o turistiche (biancheria da camera), il tutto combinato ad una pavimentazione storica costituita da "masegni" come quella veneziana (peraltro tutelata da una Legge nazionale). Numerosi sono inoltre, soprattutto in questi ultimi anni i preoccupanti segni di un progressivo deterioramento e logorio della pavimentazione e dei ponti sopravvissuti prima, indenni, per centinaia di anni.