Allarme smog: da Frosinone a Venezia 18 capoluoghi hanno superato i valori di pm10
di Marco Staffiero
di Marco Staffiero
Red. Cronaca
VENEZIA – Scivola sul tappeto, cade, sfonda una finestra e muore dissanguato. E' questa l'incredibile dinamica di un tragico incidente domestico avvenuto questa notte o alle prime ore del giorno in una abitazione di Mestre. La vittima, un uomo di 52 anni, è stato trovato in mezzo a dei frammenti di vetro di…
di Vincenzo Giardino
VENEZIA – Il Colorificio San Marco di Marcon , condivide il successo della crescita di fatturato con i propri dipendenti, distribuendo un premio di produzione di ben 2mila euro procapite, facendolo lievitare del 77% rispetto ai 1.200,00 euro distribuiti nel precedente anno. Un importante segno di riconoscimento per le persone che contribuiscono al successo dell’azienda e che induce all’ottimismo per la lenta ripresa economica del Paese. Il Colorificio San Marco è uno dei maggiori produttori di pitture, smalti,vernici, sistemi per la ristrutturazione di edifici storici e tanto altro. Una delle leve del successo di questo glorioso brand e proprio da imputare all’attenzione verso i propri collaboratori, i quali partecipano con impegno, entusiasmo e professionalità alla mission dell’azienda veneziana.
"Vogliamo contribuire a rendere migliore l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei nostri dipendenti— rileva Mariluce Geremia, vicepresidente del gruppo San Marco — coinvolgendoli, ascoltandoli e motivandoli perché possano essere orgogliosi dei risultati raggiunti. In azienda stiamo già lavorando con i sindacati per il prossimo rinnovo quadriennale cercando di sviluppare proposte innovative come, ad esempio, la conversione delle ore di flessibilità nella gratuità della mensa o della palestra".
Secondo Onofrio Rota, segretario generale della Cisl del Veneto, "il welfare aziendale e quello territoriale sono destinati a crescere rapidamente nei prossimi anni sia nella quantità di aziende e lavoratori dipendenti coinvolti che per qualità e consistenza economica delle prestazioni essenzialmente per due fattori. Il primo è la consistenza degli incentivi che il governo ha messo a disposizione sia delle aziende che dei lavoratori nel caso che esso sia regolato da accordi sindacali sul premio di risultato, con un’aliquota Irpef agevolata fissa al 10% se corrisposto in denaro oppure del tutto annullata se trasformato in equivalenti prestazioni di welfare, caso, quest’ultimo, che permette alle aziende di scaricare dal bilancio tutte le spese sostenute a questo titolo". Il secondo incentivo alla diffusione della contrattazione di secondo livello è, per il segretario della Cisl, "la sempre maggiore sensibilità dei lavoratori verso la mutualità, generata sostanzialmente dalla riduzione del campo di protezione, rispetto alle esigenze attuali, del welfare pubblico". Naturalmente c’è anche un rovescio della medaglia: se il salario viene erogato in welfare non ha effetti previdenziali e quindi la scelta non potrà non riflettersi sul calcolo finale dell’assegno di pensione.
E’ auspicabile che tali iniziative siano emulate da tante altre aziende su tutto il territorio nazionale, in quanto è scontato che darebbero un notevole imput alla crescita dei consumi e conseguentemente alla faticosa ripresa economica, che in Italia è ormai in stallo da quasi un decennio.
Le comunali 2015 vedono il centrosinistra prevalere di misura sul centrodestra in 8 comuni capoluogo contro 7. Nelle precedenti elezioni il centrosinistra vinse 9-7. Venezia, Arezzo e Matera al centrodestra, Lecco, Macerata e Mantova al centrosinistra. In laguna e nella città toscana si consumano i due "ribaltoni" piùclamorosi col Pd e tutto il centrosinistra che esce sconfitto. A Venezia cambia la giunta dopo 22 anni. Il candidato di centrodestra Luigi Brugnaro, sostenuto da Fi, Ncd, liste civiche, ha ottenuto al ballottaggio oltre il 53% dei voti. Il centrodestra strappa al centrosinistra anche il comune di Arezzo: Alessandro Ghinelli (sostenuto da Fi, Lega, Fdi, civica) ha ottenuto il 50,8% dei voti.
Pd ko anche a Matera dove Raffaello De Ruggieri, sostenuto da Forza Matera e civiche, ha ottenuto al ballottaggio il 54,51% dei voti mentre Salvatore Adduce (Pd, Api, Sel e civiche) si è fermato al 45,49%. Il centrosinistra ha invece confermato al ballottaggio il sindaco di Lecco – Virginio Brivio (Pd, liste civiche) ha ottenuto il 54,38% dei voti – e quello di Macerata: Romano Carancini, sostenuto da Pd, Udc, Idv, Sinistra, ha ottenuto il 59,11% dei voti. A Matova è il Pd a strappare il sindaco al centrodestra: Mattia Palazzi (Pd, Sel, civiche) ha ottenuto al ballottaggio il 62,56% dei voti.
Il centrodestra vince due a uno in Calabria. Due a uno per il centrodestra. Al secondo turno delle amministrative in Calabria hanno vinto Paolo Mascaro a Lamezia Terme (con il 59,96 per cento) e Giuseppe Pedà a Gioia Tauro (con il 57,16 per cento), entrambi preferiti già al primo turno; a Castrovillari è stato rieletto sindaco Domenico Lo Polito, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, ma solo per un pugno di voti. La percentuale finale è di 50,06 per cento, solo undici i voti di differenza dal suo contendente Giuseppe Santagada che rispetto al primo turno ha fatto una rimonta eccezionale arrivando fino al 49,94 per cento e sfiorando il colpaccio. Il centrodestra avanza dunque a Lamezia Terme e Gioia Tauro, in passato amministrati dal centrosinistra. "La Calabria -commenta la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli- dopo solo sei mesi ha ribaltato il suo giudizio politico rispetto al Pd di Renzi e di Oliverio. È un segnale che ha una valenza che va ben oltre quella regionale e che se travolge il Pd calabrese e il presidente Oliverio, è una sconfitta politica di Matteo Renzi e del suo governo".
A Chieti Di Primio (Ncd) si conferma sindaco. Umberto Di Primio (Ncd) si conferma sindaco di Chieti battendo al turno di ballottaggio il suo avversario Luigi Febo (Pd). Le operazioni di scrutinio si sono concluse nel corso della notte. Di Primio,47 anni, avvocato, era sostenuto da sei liste di centrodestra mentre il suo avversario, Febo, 49 anni, architetto, da sette liste di centro sinistra compresa quella di "Giustizia sociale" con la quale si era apparentata. Al turno di ballottaggio hanno votato il 50,52% degli elettori mentre al primo turno l'affluenza era stata del 66,45%. Chieti è stata la sola città abruzzese interessata a questo turno di voto .
L'affluenza alle urne. Si sono chiusi ieri sera alle 23 i seggi in 65 comuni dove si è votato per il ballottaggio. Oggi fino alle 15 si potrà votare solo nei comuni siciliani, tra cui il capoluogo Enna. I dati definitivi sull'affluenza (65 comuni su 65) indicano che ha votato il 47,11% degli aventi diritto. Al primo turno era andato alle urne il 62,91%. Circa due milioni di votanti sono stati chiamati alle urne per il turno di ballottaggio per l'elezione dei sindaci di 65 comuni, di cui 11 capoluoghi di provincia (Lecco, Mantova, Rovigo, Venezia, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Trani, Matera, Nuoro), che ha riguardato 2.160.550 elettori, di cui 1.036.159 maschi e 1.124.391 femmine.
Redazione
Venezia – È il terzo scalo aeroportuale del Paese per numero di passeggeri in transito. È un aeroporto di primaria importanza, con molti collegamenti internazionali. Eppure Venezia, sotto il profilo della sicurezza, resta la Cenerentola d'Italia. A denunciare le carenze organizzative della struttura è l'Ugl Polizia di Stato, che rivela come tutta la zona aeroportuale durante le ore notturne sia gestita da un Assistente Capo (Appuntato Scelto). Non solo. Nonostante il flusso di viaggiatori e la partenza e l'arrivo di voli sensibili da Paesi potenzialmente oggetto di minaccia terroristica, la cosiddetta squadra laser – 23 uomini super addestrati che dovrebbero prendersi cura delle situazioni a rischio e intervenire in caso di bisogno – non è mai stata attivata e il personale viene impiegato in normali controlli di frontiera.
"Mentre il ministro Alfano continua a ribadire che i servizi di vigilanza sono stati rafforzati nei siti sensibili, a Venezia succede l'esatto opposto. Non è accettabile che manchi questa squadra nata proprio per prevenire e reprimere eventuali attacchi terroristici allo scalo aeroportuale veneziano". Così Mauro Armelao, Segretario Generale Regionale Ugl Polizia di Stato del Veneto, che aggiunge: "Non possiamo rimanere in silenzio e accettare che un Assistente Capo possa essere responsabile di tutta la sicurezza aeroportuale, e in caso d'emergenza debba persino coordinare altre forze di polizia oltre alle guardie giurate private. Dalle parole è tempo e ora che si passi ai fatti. Deve essere aumentato subito il personale alla Polizia di Frontiera di Venezia".
La denuncia della Ugl Polizia di Stato è stata ripresa in un'interrogazione a risposta scritta al ministro degli interni Alfano dall'onorevole Prataviera il 19 gennaio scorso.
Redazione
Venezia – Tentano di svaligiare un bancomat facendolo saltare in aria, poi, durante la fuga, la loro auto finisce fuori strada e si cappotta. Il bilancio del fallito colpo a una filiale del Credito cooperativo di Monastier e Silea a San Cipriano di Roncade, nel trevigiano, e' pesante: due persone sono morte e altre due sono rimatse ferite. Tutte erano a bordo dell'auto con la quale, dopo aver tentato di far saltare il bancomat, si sono date alla fuga nella notte
Redazione
Venezia – Decine di arresti sono stati effettuati dai Carabinieri di Venezia nell'ambito di un'operazione che ha portato alla scoperta di un traffico internazionale di droga, in particolare cocaina. Sequestrate ingenti quantita' di stupefacente e sono in corso oltre quaranta perquisizioni in varie province italiane. Dalle indagini, avviate nel 2013, e' emerso che all'interno del sodalizio ci sarebbero persone affiliate all'ex gruppo del Brenta.
Redazione
Venezia – Il centro maree del comune di Venezia ha registrato oggi, alle ore 8.35, al mareografo di Punta della Salute, una punta massima di marea di 118 cm sullo zero mareografico, in coincidenza con una marea astronomica di 73 cm, in fase di sizigia per il plenilunio, con un contributo meteorologico quindi di 45 cm. La marea e' rimasta sopra i 117 cm per quasi un'ora, dalle ore 8.15 alle ore 9.05. A Lido diga Sud la marea ha raggiunto una punta massima di 123 cm, a Chioggia una punta massima di 122 cm. All'origine del fenomeno – in presenza di un centro di bassa pressione attivo sull'Italia, che sta suscitando maltempo sull'Italia settentrionale e centrale – sono soprattutto i perduranti effetti della perturbazione dei giorni scorsi: e quindi il ritorno dell'onda di sessa (nella giornata di ieri il contributo meteorologico era arrivato a un massimo di 58 cm), mentre sul medio e basso Adriatico continua vento di scirocco sui 35-40 km/h, che spinge verso il Nord le acque del mare, che presentano da giorni un sovralzo costante sui 30-40 cm; a Venezia soffia vento di bora sui 45 km/h con raffiche fino a 60 (nella notte ha avuto una intensita' sui 50-55 km/h con raffiche fino a 70). Per domani, il Centro Maree prevede ancora marea molto sostenuta, sui 110 cm alle ore 9.15. Un'alta marea di 118 cm comporta l'allagamento di una superficie di circa il 24 per cento della viabilita' pedonale della citta', con un livello variante da pochi millimetri a una media sui 30 cm in Piazza San Marco, l'area piu' bassa della citta'.
Redazione
Venezia – Il Comune di Venezia, con la gestione commissariale, sta proseguendo sulla strada tracciata dalla precedente amministrazione e sta lavorando a un nuovo regolamento edilizio che, fra le nuove regole, propone anche di vietare i 'mezzi a spinta su ruota' (trolley) che siano eccessivamente rumorosi e che abbiano ruote che non siano su 'gomma o pneumatico gonfiato ad aria o liquidi'. "Tra gli obiettivi del nuovo regolamento – spiega il Comune – non poteva non trovare spazio la gestione delle criticita' correlate al degrado urbano e all'intensivo uso turistico del piu' grande monumento del mondo oggi, aggredito da almeno 27 milioni di turisti". La norma vuole anche rispondere alle istanze dei numerosi cittadini che in questi ultimi anni si sono rivolti all'Amministrazione segnalando il grave disagio che subiscono nelle proprie abitazioni correlato alla movimentazione di merci e cose in orari acusticamente protetti dalla legislazione (fasce notturne o del primo mattino), ove si concentrano i maggiori disagi acustici ingenerati dalle forniture di attivita' commerciali (bancali di merci) o turistiche (biancheria da camera), il tutto combinato ad una pavimentazione storica costituita da "masegni" come quella veneziana (peraltro tutelata da una Legge nazionale). Numerosi sono inoltre, soprattutto in questi ultimi anni i preoccupanti segni di un progressivo deterioramento e logorio della pavimentazione e dei ponti sopravvissuti prima, indenni, per centinaia di anni.