Roma cambia musica sul Verde: Fiorini è il nuovo assessore. Ancora nulla sul fronte Rifiuti. Ecco le novità

Laura Fiorini è il nuovo assessore a al Verde pubblico di Roma. Attivista del M5S, 57 anni, si era candidata nel 2013 nel XIV Municipio, lo stesso distretto dove abita il sindaco Virginia Raggi, finora ha lavorato nello staff della prima cittadina.
Ieri è stata scritta l’ordinanza di nomina. Torna occupata quindi la poltrona lasciata libera da Pinuccia Montanari sei mesi fa; l’ex assessore all’Ambiente, fedelissima di Beppe Grillo, si era dimessa l’8 febbraio, dopo il braccio di ferro sul bilancio dell’Ama che ha visto saltare anche il presidente e amministratore delegato della municipalizzata, Lorenzo Bagnacani.

Per paradosso la delega dei rifiuti resta ancora senza un assessore. La gestione della raccolta quindi continuerà a far capo alla sindaca direttamente.

Riguardo gli alberi, il lavoro al nuovo assessore non mancherà di certo. Fusti e rami continuano crollare con un bilancio in positivo del 730 per cento di crolli negli ultimi due anni. Nel 2014 erano caduti 12 tronchi, in tutta la città. L’anno dopo, il 2015, ne sono venuti giù 32, poi 48 nel 2016 e altri 41 nel 2017. Nel 2018 ci sono stati 400 crolli. Altri 200 tronchi nei primi mesi del 2019. Silvio Monti, ex delegato al Servizio Giardini è durato in Comune poco più di un mese, si è dimesso a metà luglio. Anche il Dipartimento Ambiente è senza guida.
Intanto 9 dipendenti del Servizio Giardini sono stati sospesi quando si è scoperto, grazie a un’indagine della Procura, che durante le ore di lavoro sbrigavano faccende personali e utilizzavano i mezzi di servizio per svolgere incarichi a pagamento. Ecco perché a Roma il verde piange e grida vendetta! L’ultimo scandalo riguarda gli scontrini pazzi della benzina per i veicoli dell’autoparco comunale: oltre alle auto dei vigili, si sta indagando anche sulle ricevute consegnate dai benzinai ai giardinieri.




Campidoglio, appalti truccati per il verde pubblico: arrestato un dirigente capitolino

 

ROMA – Appalti truccati per il verde pubblico. I militari del Nucleo speciale anticorruzione della guardia di finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Christmas tree” che vede coinvolti dirigenti pubblici di Roma Capitale, gravemente indiziati di reati di turbata libertà degli incanti e falso ideologico.
La misura cautelare è stata disposta nei confronti di un dirigente pubblico, all’epoca dei fatti in servizio presso la Direzione Gestione Territoriale Ambientale, è stata emessa dal gip del tribunale di Roma. Il dirigente, mediante collusioni previamente intervenute con altri funzionari pubblici e imprenditori, ha determinato – si legge in una nota della guardia di finanza – una grave alterazione della regolarità delle procedure di gara per l’affidamento di lavori e servizi di riqualificazione ambientale e manutenzione delle aree verdi di Roma.
Le indagini condotte dal Nucleo speciale anticorruzione hanno permesso di acclarare l’esistenza di un collaudato ed organizzato sistema – di cui il dirigente colpito da misura cautelare è risultato essere il dominus – volto a favorire, attraverso una serie di anomalie e irregolarità procedimentali, a loro volta integranti autonome ipotesi di falso, determinati gruppi imprenditoriali, a scapito degli altri concorrenti, di fatto impossibilitati a determinarsi sulla base di un corretto e tempestivo quadro informativo. Le evidenze investigative dimostrano come almeno 12 aggiudicazioni, avvenute il 28 dicembre del 2012 per un importo complessivo superiore ai 2 milioni di euro, fossero già state decise, in accordo collusivo con le varie società chiamate a partecipare, molte delle quali, tra di loro collegate, e con la compiacenza dei vari funzionari membri delle commissioni aggiudicatrici, che, in alcuni casi, pur firmatari dei verbali di gara, sono risultati assenti dagli uffici comunali o addirittura in ferie. All’esito delle attività sono stati segnalati alla procura dodici imprenditori e undici dipendenti di Roma Capitale, coinvolti a diverso titolo nella vicenda.