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MONTE PORZIO CATONE ANNO DELLA FEDE, TANTE PERSONE ALL'INCONTRO CON IL VESCOVO MARTINELLI

Redazione

Monte Porzio Catone (Castelli Romani) – Sabato 24 novembre u.s., S.E. Mons. Raffaello Martinelli ha convocato, presso Villa Campitelli, tutti i Pubblici Amministratori di Comuni, Municipi ed Enti ricadenti nel territorio della Diocesi di Frascati per un incontro organizzato dall’Ufficio diocesano “Iustitia et pax”, in occasione dell’Anno della Fede recentemente indetto da Benedetto XVI.

Il confronto tra politica e fede con particolare attenzione alla Dottrina Sociale della Chiesa è iniziato con una sintetica e chiara presentazione del Vescovo: “Quali i requisiti di un buon amministratore pubblico?” dove è stata sottolineata l’attenzione che la Chiesa pone nei confronti della persona; quindi, Mirko di Bernardo – dell’Università di Roma Tor Vergata – con il suo intervento: “Chiamati a servire il bene comune: governo, partecipazione e responsabilità”, ha sottolineato l’importanza di considerare la politica come servizio e vocazione, illustrando la natura antropologicamente relazionale dell’uomo. Più tecnico l’intervento del Alessandro Gratton – esperto di finanza e responsabile amministrativo dell’area corporate dell’ENI –: “Dalla crisi economica e finanziaria può scaturire un rinnovamento profondo?”, che ha sottolineato i meccanismi incorsi alla formazione di debiti stratosferici a partire dai mutui sub prime.

Alla fine dell’incontro il moderatore, Maria Tesresa Tamassia – direttore dell’Ufficio diocesano “Iustitia et pax”-, ha condotto un nutrito e sentito dibattitto.

Monte Porzio Catone ha partecipato all’incontro con un nutrito gruppo di amministratori, presenti: il Sindaco Luciano Gori e gli assessori Giulio Cupellini, Caterina Morani, Giuliano Imperatori e Giovanni Sbardella. “È stato un incontro proficuo – ha detto il Sindaco Gori all’uscita della sala –, il momento di profonda crisi economica ed istituzionale ha scaturigine dalla profonda crisi della PERSONA nelle sue dimensioni più intime e personali, che fanno riferimento alla dimensione valoriale e forse anche spirituale”. Poi ha aggiunto: “indipendentemente dal proprio credo politico e dal rapporto personale con la fede, le richieste che S.E il Vescovo e tutta la Diocesi hanno espresso per bocca dei relatori preposti, sono da tenere in attenta considerazione; del resto il pensiero, la sensibilità e la cultura occidentale sono frutto di un simbiotico rapporto con il cristianesimo… libera Chiesa in libero Stato affermava Cavour e noi lo seguiamo, ma è bene che ci siano dei momenti di confronto e dialogo che possano contribuire a tracciare il percorso verso il Bene Comune, che ha come origine e fine la persona”.




"IL CIELO IN TERRA", AL VIA LA NUOVA RUBRICA DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Redazione

E’ con piacere che L’osservatore laziale comunica ai suoi lettori l'inizio di una nuova rubrica dedicata alla religione tutta: “Il cielo in terra”. Ad inaugurare la rubrica è Sua Eccellenza Monsignor Raffaele Martinelli, Vescovo della diocesi di Frascati, il quale ha voluto personalmente annunciare a L’osservatore Laziale, la prossima e attesa venuta del Santo Padre, Papa Benedetto XVI Joseph Aloisius Ratzinger.
Buona visione
 




MONSIGNOR RAFFAELLO MARTINELLI OSPITE D'ECCEZIONE DEL ROTARY CLUB CASTELLI ROMANI

Chiara Rai

Un prete può fare politica? La Chiesa condanna gli evasori di tasse? “La bellezza di un prete è quella di essere superpartes, come la fontana del villaggio che da acqua a tutti indistintamente. Sia che ci si presenti con un bicchiere d’acqua che con una tanica, la fontana soddisfa tutti”. Una serata organizzata da Luigi Caporicci,  presidente del Rotary Club Castelli Romani, venerdì sera, dove il dialogo aperto ha fatto da padrone con un ospite molto gradito: Il Vescovo di Frascati Mons. Raffaello Martinelli. Sua eccellenza ha presentato una serie di slides, sul tema: “Cristo sì, Chiesa no”, evidenziando anche alcune criticità che caratterizzano anche la sua diocesi: “C’è la fila per fare la comunione ma i confessionali sono vuoti”. Il vescovo di Frascati ha deciso di insistere e rafforzare l’attesa dei fedeli ai confessionali, tanto da mettersi a disposizione, proprio lui, ogni giovedì dalle 17 alle 19 nella cattedrale frascatana: “Da quando sono arrivato in diocesi ho detto a tutti di restare almeno due ore al giorno al confessionale – racconta Martinelli – e quando mi hanno detto che a confessarsi non va quasi nessuno, io ho risposto di rimanere e pregare nell’attesa”. Martinelli ha fatto un breve escursus di quella che è stata la tendenza generale degli ultimi anni delle persone rispetto all’approccio alla chiesa, dagli anni ’60 quando lo slogan era “Cristo sì, Chiesa no”, agli anni ’90 con “Spiritualità sì, religione no” per arrivare al 2000: “Il 2000 è un po’ l’anno del fai da te – dice Martinelli – anche se è bene non generalizzare, ma la mia è una semplice constatazione che ovviamente non condivido. Si tende a crearsi una religione a proprio piacimento”. Eppure la chiesa è ancora una grande casa che esorta tutti a riprendere nuova fiducia verso il cammino della santità. “I mezzi di purificazione sono i sacramenti – ha detto il Vescovo – e la chiesa, come intesa da Paolo, è un organismo vivente in continua conversione. Perciò, potremmo cercare di avvicinarci ancora di più alla luce di Dio certi di esserci almeno confessati, di presentarci più “puliti” senza le polveri che abbiamo trascurato, sicuri di essere privi di peccato.