Roma, metro A: i treni possono viaggiare con le telecamere rotte

ROMA – Novità nella circolazione dei treni nella Linea A della metropolitana, la più frequentata, introdotta dalla Direzione d’Esercizio con la D.O. 170 del 24 luglio. Secondo la quale, le segnalazioni riscontrate dai macchinisti agli impianti di videosorveglianza a circuito chiuso, di cui i convogli CAF (MA 300) sono dotati, non “dovranno essere prese in considerazione. Le corse dovranno in ogni caso svolgersi nel rispetto dei vigenti Regolamenti, Istruzioni, Disposizioni Operative ed Ordini di Servizio”.

Anche nella metropolitana, Atac ricorre a provvedimenti mirati che, di fatto, aggirano le criticità ma evitano l’apertura di guasti da parte del personale e, come conseguenza logica, la perdita delle corse. Insomma, la produzione innanzitutto, così almeno sembra, the show must go on. “Visto l’esito positivo delle verifiche e prove effettuate in data 25.05.2019 e 11.06.2019 – recita la nota -, ed il parere favorevole espresso dall’Ustif con nota prot. 140649 del 26.06.2019, si dispone la circolazione di un numero limitato di treni MA300 con impianto TVCC con funzioni degradate: non attiva la visualizzazione dell’area interessata dall’azionamento della maniglia di allarme passeggeri; non attiva la visualizzazione della fiancata del treno in fase di salita e discesa dei passeggeri”.

Pertanto,
“il personale di condotta” deve attenersi “a quanto prescritto dal Regolamento
Circolazione Treni in merito al segnale
di allarme
, in occasione di attivazione di una maniglia di allarme da parte
di un passeggero” nonché accertarsi “sempre, in partenza da una stazione, del
regolare incarrozzamento dei passeggeri, come previsto dal Regolamento
Circolazione Treni”. Questo fino al prossimo al 30 settembre (nodo al fazzoletto).

E, come
detto, le eventuali “segnalazioni di avaria TVCC sul SICAS [lo schermo nelle cabine guida, ndr] non
dovranno essere prese in considerazione” e, allo stesso tempo, le “eventuali
mancate visualizzazioni di una o più telecamere devono essere annotate sul
modello A0404 (T280)”. Il personale è, dunque, avvisato e non ha scusanti, al
solito. Punto. Ma, a lume di naso, non sarebbe stato meglio intervenire prima?

Sul fronte dei lavoratori si leva la voce del profilo twitter ConduttoreMetrob, una volta ascoltati i colleghi della Linea A: “Ci risiamo, l’Azienda invece di risolvere i problemi, li sposta sul personale operativo. Secondo noi, in un sistema complesso, come la metropolitana, non ci dovrebbero essere falle nei sistemi a sussidio della sicurezza; sistemi utili in caso di presenza di borseggiatori o di criticità all’interno dei vagoni. Ovviamente ci atterremo alla disposizione odierna, la seguiremo, ma solleveremo ogni nostro dubbio secondo le procedure aziendali. Non vorremo fare la fine delle ferrovie concesse, che per il non adeguamento viaggiano a servizio ridotto. Vi terremo aggiornati sulle risposte che l’azienda ci darà”.




Torino: esercizio commerciale con 17 punti di videosorveglianza abusivi

TORINO – I “Baschi Verdi” del Gruppo di Torino , nel corso di un normale controllo per verificare la regolarità in materia di etichettatura e conformità dei prodotti, all’interno di un esercizio commerciale, sito nel quartiere di “ Porta Palazzo ” del capoluogo piemontese, hanno individuato numerosi “occhi elettronici” che vigilavano tutti i presenti.

Per controllare che l’impianto fosse dotato delle necessarie autorizzazioni per la videosorveglianza, previste dalla legge, i Finanzieri hanno richiesto la documentazione autorizzativa di cui, però, la titolare era sprovvista. 17 i punti di video ripresa abusivamente installati, alcuni dei quali abilmente occultati all’interno di oggetti di vario tipo e 2 i monitor posizionati nel locale.

L’imprenditrice cinese, L.J. di anni 35, titolare del negozio controllato, si è resa responsabile dell’installazione di un impianto di videoripresa non autorizzato; è emerso, infatti, che i dipendenti non avevano sottoscritto il consenso informato sulla privacy e che nessuna richiesta era stata inviata al competente ufficio dell’ Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Inoltre, all’interno del locale, nessun cartello segnaletico informa va gli avventori sulla presenza dell’impianto . L’intero sistema di video sorveglianza è stato sottoposto a sequestro e la titolare dell’azienda è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per violazione sia dello Statuto dei Lavoratori che del Testo Unico sulla Privacy; la commerciante dovrà, in breve tempo, regolarizzare l’impianto e richiedere le necessarie autorizzazioni. Inoltre, a carico della stes sa penderanno contestazioni di carattere amministrativo.

La normativa speciale , a garanzia della privacy, tutela i soggetti che necessitano di impianti di videosorveglianza per la loro sicurezza ma, nel contempo, deve garantire anche l’impossibilità di utilizzi impropri delle immagini di terze persone. L’intervento rientra nel più ampio quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza in collaborazione con il garante per la Tutela della Privacy di Roma.

Sul sito www.garanteprivacy.it infatti è possibile consultare la normativa specifica scaricando, per chi ne avesse la necessità, la modulistica relativa alla richiesta di autorizzazione per il trattamento dei dati riservati.




A MANZIANA ALTRE TELECAMERE PER LA VIDEOSORVEGLIANZA

di Gennaro Giardino 

Manziana (RM), l’impianto di videosorveglianza comunale, dopo le telecamere installate nei pressi dello
stadio comunale e della scuola media, ha tre nuovi occhi digitali, questa volta
posizionati in Piazza Tittoni.

Le videocamere, utilizzate per motivi di pubblica sicurezza e non per rilevare
infrazioni stradali, permetteranno, sia di giorno che di notte, di tenere sotto
controllo ciò che accade in Piazza, ovviamente nei limiti e secondo i parametri indicati
nel regolamento di video sorveglianza, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 18
del 15 maggio 2013.

“Le tre nuove videocamere rappresentano un passo concreto nel tentativo di garantire
sicurezza pubblica e rispetto dei beni comuni – dichiara il Sindaco Bruno Bruni – 
Ricordo ancora gli atti vandalici che, in occasione delle festività natalizie,  hanno
colpito la Parrocchia, la locale Associazione Agesci ed il Rione Piazza: atti
inammissibili che non devono ripetersi e che, qualora dovessero riverificarsi, non
potranno certo restare impuniti.”

Gli fa eco il Comandante, Mario Adinolfi “Con questo sistema che permette alla Polizia
Locale di prendere visione 24 ore su 24 di quello che succede nel centro del paese, si
potrà proseguire il lavoro intrapreso per prevenire gli atti di vandalismo che tanto
nuocciono alla collettività ed alle casse comunali.”

Il sistema di videosorveglianza non è però ancora terminato “Stiamo già lavorando per
cercare di installare altre telecamere in altre zone sensibili del paese – dichiara
l’Assessore alla Sicurezza, Stefano Pierri – Non possiamo quindi che essere soddisfatti
della strada che è stata intrapresa: è uno dei punti del nostro programma elettorale e
vederlo piano piano realizzato ci da slancio per continuare.”