VIRNA LISI: UNA CASTELLANA NEL MONDO

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di Brunetto Fantauzzi

Era un volto tra i più conosciuti del cinema italiano. Che aveva attraversato le generazioni, grazie al successo conseguito anche in tv. Virna Lisi, morta a Roma nella sua casa a 78 anni, aveva scoperto, solo un mese fa, di avere una malattia incurabile. Nella sua carriera aveva ricevuto sei Nastri d’argento, un premio per la migliore interpretazione femminile a Cannes, quattro David di Donatello, di cui due alla carriera. Era Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Per molti anni aveva abitato a via Vecchia Romana, ai confini tra Marino e Ciampino, ma gli amministratori l’hanno trascurata.

Un amore per Virna Lisi, la bocca che poteva dire ciò che voleva, aveva solo un nome: Franco Pesci, un imprenditore noto, architetto, costruttore, Presidente della Roma anni 60, nonché marito per 53 anni dell’attrice Virna Lisi, papà e nonno di 3 nipoti. Un uomo in gamba, semplice. Un legame profondo con la moglie: amanti e complici, genitori amorevoli, fino alla scomparsa avvenuta un anno prima di lei.

Una vita passata ai Castelli, in Via Vecchia Romana, nei pressi di Via dei Laghi ai confini tra Marino e Ciampino e non era raro vederli nei negozi di Ciampino, Marino e Castelgandolfo, prima di andare ad abitare a Roma sulla Cassia. Anche se gli amministratori si sono ben guardati dal ricordarla.

 Lei che poteva diventare una grande stella di Hollywood e che per amore del marito e della famiglia decise di rinunciare al suo “sogno americano” e di rimanere a Roma: “«Amo molto il mio lavoro, ma se avessi dovuto scegliere fra l’essere un’attrice o una moglie e una mamma, non avrei avuto dubbi: veniva prima la mia famiglia»” ha confessato Virna Lisi.

Angelo dagli occhi azzurri e dal sorriso amabile, Virna Lisi è stata una delle attrici italiane più conosciute. La sua eleganza, la sensibilità interpretativa e lo sguardo sempre lucido e maturo, la rendevano una donna incantevole. Una perla del cinema italiano.

“E dire che la bionda Virna avrebbe potuto diventare «la nuova Marylin»: subito dopo la tragica morte della Monroe, Hollywood le propose un contratto d’oro e vari film importanti, con ruoli da protagonista. Nel frattempo era nato anche l’unico figlio della coppia, Corrado. « In America  ci sono stata per quattro anni, dal 1964 – ha ricordato lei – Ho conosciuto i nomi più importanti del mondo del cinema di allora». Da Frank Sinatra a Jack Lemmon a Tony Curtis, le riviste di gossip dell’epoca li consideravano tutti follemente innamorati di lei. Poteva sfondare, diventare una star con Sophia Loren. Ma proprio per amore del marito, costretto a fare da pendolare fra Roma e Los Angeles, e della famiglia, l’attrice decise di rinunciare al suo «sogno americano» e di tornare nella Capitale. Dove ha continuato a recitare al cinema e a teatro, negli ultimi anni è stata soprattutto protagonista di varie fiction televisive su Rai e Mediaset, sempre con grande successo e grandi ascolti.

Le frequentazioni importanti con artisti e maestri del cinema la fanno crescere professionalmente, tanto da tentare il lancio all'estero. Hollywood accetta la sua candidatura e le offre un ruolo a fianco di Jack Lemmon in Come uccidere vostra moglie (1965). Torna in Italia dopo aver rifiutato il ruolo di protagonista per Barbarella, sostituita da Jane Fonda. E poi ho fatto la bella donna per così tanti anni che mi bastava. Volevo parti drammatiche e mi ci vede a interpretare Va’ dove ti porta il cuore, Al di là del bene e del male o Caterina de’ Medici nella Regina Margot”.

Insomma concludiamo questo ricordo di Virna, nostra conterranea, con le sue stesse parole  «Mi hanno sempre detto che sono algida. In realtà dentro sono un’Anna Magnani» anche se i nostri amministratori hanno dimenticato di ricordarla, perdendo una occasione importante. .




VIRNA LISI E' MORTA

Redazione

 Il cinema italiano piange Virna Lisi, l'antidiva aristocratica e bellissima scomparsa oggi a 78 anni.
 L'Agi la definisce l'italiana che conquisto' Hollywood col suo fascino e che decise di fuggire dalla Mecca del cinema perche' non accettava il ruolo di 'nuova Marilyn' con cui l'avevano scelta, assegnandole parti di bionda svampita e bambolona. Fu antidiva per antonomasia: sposo' un solo uomo con cui visse per 53 anni fino alla sua scomparsa un anno fa e per lui rifiuto il corteggiamento di illustri colleghi (tra cui Frank Sinatra). In circa sessant'anni di carriera ha vinto sei Nastri d'Argento (record che condivide con Margherita Buy), due David di Donatello, un Prix d'interpretation feminine a Cannes e un Premio Cesar.

Nata nel 1936 ad Ancona, Virna Pieralisi, in arte Lisi, inizio' giovanissima a lavorare nel mondo dello spettacolo. A 14 anni fu scoperta dal cantante ed attore Giacomo Rondinella che le presento' il produttore cinematografico Antonio Ferrigno che la mise sotto contratto.

  Nella prima meta' degli anni cinquanta recito' in numerosi film del genere "strappalacrime", allora molto in voga.
  Successivamente lavoro', in commedie di successo come 'Le diciottenni' di Mario Mattoli (ruolo da protagonista accanto a Marisa Allasio) e 'Lo scapolo' di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi, mentre l'anno successivo ha un ruolo drammatico in 'La donna del giorno', di Francesco Maselli, in cui interpreto' una ragazza che si affaccia al successo grazie alla pubblicita', pagandone le conseguenze. Due anni dopo proprio grazie ad una pubblicita' le arrivo' la grande popolarita': il dentifricio Chlorodont la scelse infatti per interpretare i propri sketch all'interno della storica rubrica televisiva Carosello, il cui slogan, "con quella bocca puo' dire cio' che vuole", ottenne immediato successo e divenne un vero e proprio tormentone di quegli anni. Il 25 aprile del 1960 Virna Lisi sposo' l'architetto romano Franco Pesci (allora presidente dell'A.S. Roma) da cui ebbe un figlio. Dalla meta' degli anni '60 comincio' a comparire anche in pellicole d'autore, tra cui 'Signore & signori' (1966) di Pietro Germi, film premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1966. Fu in quel periodo che venne chiamata ad Hollywood, dove le major cinematografiche americane stavano cercando di lanciare una possibile erede di Marilyn Monroe; la Lisi firmo' un prestigioso contratto in esclusiva di sette anni con la Paramount e si trasferi' con il marito ed il figlio a Los Angeles. Per tre anni lavoro' in quattro film con attori del calibro di Jack Lemmon, Terry-Thomas, Frank Sinatra, George C.
  Scott e Tony Curtis. Il ruolo di bambola sexy, bionda e svampita, in stile Marilyn, pero' non piaceva a Virna Lisi e nel 1968 rifiuto' la parte di protagonista nel film 'Barbarella' (poi interpretato da Jane Fonda) diretto da Roger Vadim e se ne torno' in Italia, rescindendo il contratto con la Paramount (per cui dovette pagare una cospicua penale) dopo appena tre anni e quattro film realizzati. Nello stesso periodo rifiuto' pure di apparire nuda sulla copertina di Playboy.
  Tornata a Roma riprese a lavorare a pieno ritmo per un ventennio, alternando ruoli brillanti e drammatici, in vari film girati in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna ed anche in alcune produzioni hollywoodiane girate in Europa.
  Lavoro' con registi del calibro di Pasquale Festa Campanile, Stanley Kramer, Terence Young, Lucio Fulci, Liliana Cavani, Salvatore Samperi. Nel 1980 la sua interpretazione piu' famosa in 'La cicala' di Alberto Lattuada: questo film, in particolare, le valse un David di Donatello come migliore attrice protagonista conferitole per il ruolo di Wilma Malinverni, per sostenere il quale l'attrice jesina fu costretta ad ingrassare di sette chili. Durante gli anni '80 Virna Lisi fu molto attiva anche in televisione, dove prese parte a molti sceneggiati e telefilm della Rai diretti da Dino Risi, Alberto Lattuada, Luigi Magni e Giorgio Capitani. Negli anni '90 e Duemila lavoro' ancora molto in televisione e al cinema dove nel 1994 ottenne grande successo nel ruolo di Caterina de' Medici nel film francese 'La Regina Margot di Patrice Chereau, tratto dal romanzo omonimo di Alexandre Dumas padre. Presentato al Festival di Cannes, ottenne il Premio della giuria e il Prix d'interpretation feminine, vinto proprio da Virna Lisi. Per questo film fu candidata ai David di Donatello e vinse sia il Premio Cesar che il Nastro d'argento, in tutti e tre i casi concorrendo nella categoria riservata alla migliore attrice non protagonista. Nel 1996 torno' a recitare in Italia con un altro film tratto da un romanzo: questa volta un ruolo da protagonista in 'Va' dove ti porta il cuore' di Cristina Comencini, basato sul libro omonimo di Susanna Tamaro. Con la regista romana lavoro' ancora negli ultimi due film cinematografici, 'Il piu' bel giorno della mia vita'(2002)e 'Latin Lover'.